Il nuovo Twitter/X di Elon Musk sta cambiando in maniera radicale la piattaforma con evidenti conseguenze per l’esperienza utente. E gli editori non ne sono immuni visto che il traffico in entrata dalla piattaforma vero i loro siti è in continuo calo.
Il traffico verso gli editori che arriva da Twitter/X, oggi la piattaforma appunto X acquisita da Elon Musk, è in continuo calo. Un dato che viene rilevato in maggiore evidenza proprio in questo ultimo e, evidentemente, ha molto a che fare con il nuovo algoritmo che gestisce i contenuti sulla piattaforma.
A rilevare questo calo è stata Automattic, l’azienda fondata da Matt Mullenweg e proprietaria, tra le altre, della piattaforma di blogging WordPress. L’azienda ha analizzato un insieme di 25 editori, tra grandi e piccoli, rilevando che il traffico proveniente da Twitter/X è diminuito, in media, del 24% dalla prima metà del 2022 alla prima metà del 2023.
Ricorderete, qualche giorno fa, quando il Washington Post con un suo report scoprì quello che stava accadendo ormai da giorni, ossia che il traffico verso siti come il New York Times, su tutti, e di altre testate giornalistiche poco simpatiche a Musk, veniva rallentato di 5 secondi. Si tratta di un lasso di tempo enorme che può provocare danni economici rilevanti per il mancato traffico.
E, nonostante quanto successo, il New York Times, pur non avendo ricevuto alcuna informazione ufficiale da parte della società di Musk che è oggi proprietaria della piattaforma, X Corp., non ha nessuna intenzione di lasciare la piattaforma.
Ma torniamo ai dati rilevati dall’indagine di Automattic.
Il 75% degli editori presi in esame dall’indagine ha registrato un calo del traffico proveniente da X. L’intervallo della diminuzione di traffico per gli editori andava dall’1% fino al 60%.
Un’analisi di Similarweb rileva che il traffico organico globale da Twitter/X è diminuito in maniera rilevante per 10 grandi editori, da mese di luglio 2022 al luglio 2023:
- BBC in calo del 20%
- BuzzFeed in calo del 70%
- CNN in calo del 41%
- Fox News in calo del 39%
- Il Guardian in calo del 29%
- NBC News in calo del 38%
- New York Times in calo del 35%
- Reuters in calo del 67%
- Wall Street Journal in calo del 42%
- Washington Post in calo del 48%
Ecco, questi sono numeri che spiegano che il problema tra la piattaforma e gli editori esiste.
Ma, come qualcuno ha fatto notare, non si tratta solo di un fenomeno nato con la gestione di Elon Musk, che certamente ha contribuito ad acuire. Il fenomeno si è presentato già nel 2018.
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Chartbeat, società molto attenta ad analisi dedicate agli editori, aveva rilevato che il traffico referral da Twitter, che rappresentava l’1,9% del traffico complessivo verso i 1.350 siti di editori analizzati nell’aprile 2018, era sceso all’1,2% nell’aprile di quest’anno. Un dato che comunque rileva una flessione verso il basso che, con la gestione di Elon Musk della piattaforma si è acuita.
È quindi del tutto evidente che le continue modifiche alla piattaforma, volute da Musk, come quella di eliminare i titoli dai link condivisi nei tweet, rischiano di cambiare in maniera significativa l’esperienza degli utenti che sono sempre più portati, dall’algoritmo, a mantenere l’interazione dentro la piattaforma.
Così come è evidente, alla luce di questi dati, che gli editori devono rivedere con attenzione le proprie strategie di diffusione dei contenuti. Valutare con attenzione Twitter/X certamente, anche solo per il fatto di non perdere quando realizzato in questi anni e per considerare il fatto che, comunque, secondo gli ultimi dati pubblici della fine del 2022, sulla piattaforma ci sono ancora 280 milioni di utenti giornalieri. E secondo Musk sarebbero addirittura 541,5 milioni di utenti.
E gli editori devono prestare anche molta attenzione verso le altre piattaforme, specie in un momento di continuo cambiamento. Bisogna valutare bene questa fase per garantire da un lato la propria presenza online e la propria reputazione e, dall’altro, fare in modo che nuove strategie possa rendere stabile il traffico in entrata.
Per gli editori è un momento non facile, senza dubbio, ma è anche un momento per cambiare e affrontare le sfide/opportunità che si presenteranno.