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Twitter si trasforma: ecco i messaggi vocali

Twitter continua il suo percorso di cambiamento, o snaturamento, sotto Elon Musk. Ecco i messaggi audio nei DM e presto saranno disponibile anche le video chiamate. E poi?

Nell’era di Elon Musk, Twitter sta attraversando un profondo cambiamento, estendendo le sue funzionalità oltre i tradizionali 280 caratteri. Da oggi, gli utenti avranno la possibilità di inviare messaggi vocali nei Direct Message (DM) e presto sarà possibile anche effettuare videochiamate. Ma queste novità rappresentano realmente un progresso? O stanno snaturando l’anima stessa di Twitter? Cerchiamo di capirlo insieme.

La notizia, quindi, è che da oggi, a livello globale, tutti gli utenti Twitter hanno la possibilità di inviare messaggi vocali all’interno della sezione dei messaggi diretti, i DM. Si tratta di una funzionalità che, per la verità, era già stata lanciata a fine febbraio del 2021 in Brasile, Giappone e India. Stiamo parlando di un periodo in cui non si parlava ancora di Elon Musk.

Di certo, l’arrivo del proprietario della Tesla ha accelerato l’estensione della funzionalità verso tutti gli utenti Twitter, anche perché lo stesso Musk qualche giorno fa aveva annunciato che sarebbe arrivata, insieme alla possibilità di andare oltre e abilitare anche le video chiamate.

twitter messaggi audio 2023 franzrusso.it

Insomma, da oggi la possibilità di inviare brevi messaggi vocali sarà possibile anche su Twitter, un annuncio che arriva a pochi giorni dalla crittografia (non completa del tutto) dei messaggi privati.

Breve parentesi. La crittografia era stata già in programma da abilitare nei DM nel 2011, su proposta di Moxie Marlinspike, allora responsabile cybersecurity dell’azienda di Jack Dorsey. Solo che il tempo passava e non succedeva nulla. Marlinspike lascia l’azienda nel 2013 e co-fonda Open Whisper Systems e nel 2015 nacque Signal. Chiusa parentesi.

Quindi possiamo dire che Elon Musk, in questi giorni, sta portando a compimento innovazioni che erano già state avviate all’interno di Twitter ma che non erano mai state concluse del tutto. Ecco perché adesso si intesta queste innovazioni, estendendone ancora di più il senso delle stesse. E questo perché il suo vero obiettivo, dichiarato, è quello di rendere Twitter “un’app per tutto”.

Tornando alla funzionalità dei messaggi vocali nei DM di Twitter, possiamo dire che inviarli è molto semplice.

Una volta entrati nella sezione dei DM e dop aver aperto una chat già avviata, notate che alla destra della riga dove inserite il testo compare l’icona audio. Se cliccate sopra, parte la registrazione del messaggio. Terminata la registrazione, il messaggio resta in standby, nel senso che non viene inviato immediatamente. Questo permette quindi, eventualmente, di riascoltare il messaggio e poi decidere se inviarlo o meno.

La lunghezza massima dei messaggi audio nei DM su Twitter è di 140 secondi. Più lunghi di quelli che si inviano su Instagram, che hanno una durata massima di 60 secondi.

Se vi state chiedendo del perché usare i messaggi vocali nei DM di Twitter sappiate che questa domanda in realtà non ha una risposta compiuta.

Vero che Twitter integra la crittografia dei DM da poco – solo per gli abbonati a Twitter Blue -, ma non si tratta di una crittografia completa, come su WhatsApp, Messenger o Instagram, tanto per fare qualche nome. Per non parlare di Signal.

Non vi è una risposta in termini di utilità, e non ce ne sarà una nemmeno quando verranno abilitate le video chiamate.

Semplicemente perché esistono già delle app che permettono questo e sono quelle app nate proprio per questo. Twitter, originariamente, non è nata per questo e per quanto avesse bisogno di innovarsi, e lo abbiamo raccontato in questi anni qui su InTime Blog, di certo non per competere con app come WhatsApp.

Alla fine, Elon Musk sta snaturando Twitter, basti pensare anche alla possibilità, ristretta solo agli abbonati a Twitter Blue, di caricare video fino a 8GB della durata massima di due ore. Per quello esistono già piattaforme video che aiutano anche ad ottimizzare il contenuto. Quale sarebbe quindi la motivazione a farlo su Twitter?

Diciamolo chiaramente, Twitter ormai è molto diversa da quella che era e da quello che ha sempre rappresentato. Mantiene ancora la sua centralità, resta ancora molto usata, ma va via via trasformandosi in altro.

La brevità, la sintesi, la dinamicità caratteristiche dettate da pochi caratteri a disposizione – originariamente 140 e poi passati a 280 caratteri – determinavano un uso più diretto che spingeva molto alla capacità di sintesi, vera caratteristica distintiva della piattaforma.

Guardando al futuro, non sappiamo ancora quali altre innovazioni Elon Musk potrebbe introdurre su Twitter. Tuttavia, è fondamentale ricordare l’identità originale della piattaforma e il suo scopo. Nel tentativo di innovarsi e rimanere competitiva, Twitter rischia di perdere la sua unicità e di diventare un amalgama di funzionalità già presenti altrove.

Tra 10 mila caratteri, video lunghi, audio chiamate e tutto quello che ne verrà, stiamo vedendo Twitter diventare una somma di caratteristiche di altre piattaforme.

E quindi, in che direzione si evolverà Twitter? E cosa significherà per noi, come utenti, se l’anima di Twitter dovesse cambiare radicalmente? Solo il tempo ci dirà cosa ci riserva il futuro della piattaforma.

Non meraviglierebbe se a cambiare fosse anche il nome, visto che già la società Twitter non esiste più, soppiantata da X Corp.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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