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Twitter passa a 280 caratteri, sarà davvero utile? Ecco le risposte degli esperti

Twitter, come annunciato alla fine del mese di settembre, ha aumentato per davvero i caratteri da 140 a 280 caratteri, perdendo, forse, l’elemento che più di ogni altro caratterizzava questa piattaforma dalle altre. Per questa occasione abbiamo chiesto l’opinione di illustri esperti e personalità del web, come Vera Gheno, Veronica Gentili, Vincenzo Cosenza, Riccardo Scandellari, Giovanni Boccia Artieri, Pier Luca Santoro, Gianluigi Tiddia che commentano questa scelta.

Alla fine Twitter è passato ai 280 caratteri. Quello che era stato annunciato a fine settembre si è poi verificato per davvero. In molti, infatti, speravano si trattasse solo di un annuncio e nient’altro, come tanti fatti nel corso di questi ultimi due anni, da quando nel 2015 Jack Dorsey, co-fondatore e attuale CEO di Twitter, ha preso le redini dell’azienda di San Francisco. Più volte su questo blog abbiamo evidenziato che in realtà il problema principale di Twitter, la crescita degli utenti sempre più stagnante, si potesse in realtà risolvere investendo sul prodotto, innovandolo. Avevamo individuato un elemento, facendoci anche promotori dell’iniziativa per renderlo ancora più evidente, come il #modificatweet, ossia la possibilità di poter modificare (entro un po’ di tempo) un tweet che spesse volte, a causa della velocità con cui si scriveva e della esiguità di spazio, presentava errori piuttosto evidenti non più modificabili.

Ecco, quella poteva essere una prima manifestazione di voler innovare il prodotto, esigenza peraltro manifestata da tutti gli utenti a livello globale e verificata dallo stesso Dorsey quando a fine dello scorso anno chiese alla sua base utenti quali fossero le features che utenti avrebbero voluto sulla piattaforma. Per tutta risposta, oggi ci ritroviamo i tweet allargati fino a 280 caratteri.

twitter 280 caratteri italia

Ma sarà davvero utile, sarà questa la chiave di volta di Twitter. Per questa occasione abbiamo chiesto ad esperti e personalità del web e dei social media cosa ne pensassero e, nel caso in cui l’introduzione dei 280 caratteri non dovesse bastare, cose servirebbe oggi a Twitter per rilanciarsi. Ecco che cosa hanno risposto:

pier luca santoro twitterPenso che possa essere una facilitazione ma che sposterà di poco la posizione, ed i relativi problemi, di Twitter. In relazione a quello che potrebbe servire oggi a Twitter, per quanto a me noto, all’interno dello staff di Twitter vi sono alcune persone che hanno lavorato su FriendFeed, credo che Twitter dovrebbe prendere a modello la struttura di FrienFeed, acquisito da Facebook e chiuso illo tempore. Pier Luca Santoro

vera ghenoPer me, il limite dei 140 caratteri è sempre stato una bella sfida da affrontare, un esercizio di sintesi che affronto ogni giorno come una specie di ginnastica mentale. E ho sempre amato Twitter proprio per il limite così basso di caratteri. Non ho, quindi, un’opinione positiva del passaggio da 140 a 280: ci sono così tanti altri spazi social, in rete, dove scrivere pensieri più lunghi! Ho sempre pensato che il basso numero di caratteri fosse la caratteristica specifica di Twitter. Perché snaturare il social proprio nel suo aspetto più conosciuto? Tra l’altro, a essere sincera, non ho mai sentito nessuno dei miei colleghi twittatori lamentarsi del numero di caratteri. Ho sentito lamentele sul metodo di assegnazione delle spunte blu, o sul sistema degli hashtag sponsorizzati, ma mai sui caratteri. Invece, l’unica innovazione che mi farebbe davvero piacere è la possibilità di modificare i tweet dopo la pubblicazione: a volte l’errore scappa a tutti, ed è un vero peccato dover cancellare il messaggio perdendo magari tutte le interazioni (oppure lasciare il typo a imperitura memoria… non sempre questa soluzione è accettabile). Vera Gheno

vincenzo cosenzaTwitter perde il suo tratto distintivo, ma se la scelta è basata su dati che mostrano un incremento degli utenti e del tempo di utilizzo, potrebbe riavvicinare le aziende e dare fiato alle finanze aziendali. A quel punto, però, il management dovrebbe immaginare delle novità tese a valorizzare l’unico elemento differenziante rimasto a Twitter ossia la natura pubblica del servizio, in grado di mostrare le opinioni delle persone in tempo reale, come nessun altro medium sociale riesce ancora a fare. Vincenzo Cosenza

riccardo scandellariA mio avviso potrebbe essere una buona cosa. 140 caratteri per un tweet sono una dimensione in cui possono esprimersi giornalisti e comunicatori. Estendere lo spazio a disposizione per il testo potrebbe essere utile ad avvicinare persone meno capaci di sintesi. Immagino che dietro questa scelta ci sia una ricerca di mercato da parte di Twitter. Riccardo Scandellari

insopportabileTwitter nasce come social dell’immediatezza, della sintesi, del commento fulminante. Raddoppiare il limite significa togliere la sua caratteristica principale. “More characters. More expression.” significa rinnegare la propria origine, anche perché non è vero che più caratteri a disposizione significhino maggior efficacia nel comunicare. Non credo che il problema della scarsa attrattività di twitter sia dovuta al limite dei caratteri ma credo più nella dispersività del sistema. Trovare modalità più semplici per far capire quanto sia formidabile per le news, ad esempio. Twitter ha bisogno di un modello di business efficiente: pagare gli account per il traffico che generano o per le sponsorizzate che condividono, ad esempio. E usare gli hashtag in maniera più strutturata come canali tematici multimedia. Gianluigi Tiddia (Insopportabile)

giovanni boccia artieriI 280 caratteri sono il modo di andare incontro alla dimensione espressiva di popolazioni ad esempio non anglofone. Ma il tema è la natura che deve avere questo ambiente: più caratteri presuppongono una dimensione più conversazionale (più spazio per esprimersi) che non trova su Twitter un ambiente adatto a livello di affordance. La forza di Twitter è quella della segnalazione in tempo reale ed aggregazione e per questo 140 caratteri erano sufficienti. Anzi la sintesi è la cifra di Twitter vs la verbosità di altre piattaforme. Il problema è non avere chiara una destinazione d’uso. Giovanni Boccia Artieri

 

veronica gentiliSinceramente mi sembra un passo azzardato che rischia di far perdere la vera identità alla piattaforma; dopotutto la brevità dei tweet imponeva una capacità di sintesi e “concentrazione” del pensiero che era peculiare di Twitter, un fattore differenziante. Non so se basterà questo per migliorare i numeri di questo social, sinceramente mi sarei più concentrata sulla semplificazione di utilizzo delle varie feature. Se l’obiettivo è quello di accrescere gli utenti, probabilmente rendere la piattaforma più user friendly senza stravolgerne l’identità minando caratteristiche fondamentali, sarebbe stata la scelta migliore. Veronica Gentili

Ecco, questi i commenti da parte di tutte queste voci autorevoli che ringraziamo per la loro disponibilità. Resta, a monte, l’idea che Twitter abbia fatto una mossa azzardata che, da un lato, le fa perdere il carattere distintivo, e, dall’altro, potrebbe rivelarsi invece efficace per accrescere l’interesse degli utenti.

Ovviamente, auguriamo sempre lunga vita a Twitter, ma stavolta sarebbe stato meglio concentrarsi su aspetti che più attengono la piattaforma. E rilanciamo il #modificatweet.

E voi che ne pensate?

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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8 Commenti

  1. […] Fateci caso, quando pensate a Twitter immediatamente lo associate ad un cancelletto, all’hashtag. E questo vale di più oggi, 23 agosto, giorno in cui si celebra il compleanno dell’hashtag che fece la comparsa in questa giornata, nel 2007, 11 anni fa. Ecco perchè oggi si festeggi su Twitter #HashtagDay. Nel corso degli anni il cancelletto ha assunto sempre più importanza sulla piattaforma di Jack Dorsey e compagni, al punto da diventarne l’elemento davvero distintivo della piattaforma, non più a 140 caratteri. L’hashtag, tra l’altro è l’elemento che più di ogni altro permette di personalizzare l’uso della piattaforma che nel frattempo è cresciuta fino a 280 caratteri. […]

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venerdì, 26 Aprile, 2024

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