Dopo averla avviata in estate in India in via sperimentale, WhatsApp ha deciso di limitare l’inoltro dei messaggi per un massimo di 5 volte, questo per evitare la propagazione delle fake news attraverso l’app. Anche se non sembra essere una grande soluzione. E’ sufficiente condividere un’immagine in 5 gruppi per arrivare a quasi 1.300 persone.
WhatsApp ha deciso di adottare in tutti i paesi quella che era solo un test attivo in India dall’estate scorsa. Infatti, la piattaforma di instant messaging di proprietà di Facebook ha deciso di estendere in tutti i paesi il limite dell’inoltro dei messaggi solo per un massimo di 5 volte. Prima di questo il limite era a 20. Da oggi, perchè il limite è da subito attivo, sarà possibile condividere un testo, un’immagine o un video solo per un massimo di 5 volte, vale a dire un massimo di 5 conversazioni, siano esse con un solo utente che con un gruppo.
Attenzione, perchè non è la stessa cosa dire che il limite è valido solo per un massimo di 5 utenti, come si legge in giro. Infatti, WhatsApp parla chiaramente di 5 conversazioni, quindi chat. Il che significa che il problema comunque di porrebbe nel momento in cui la condivisione venisse fatta con 5 gruppi (1 gruppo vale 1 conversazione) che, come si sa, può comprendere fino ad un massimo di 256 utenti. Di fatto, se un’immagine chiaramente falsa venisse condivisa in 5 gruppi, automaticamente quella stessa fake news verrebbe potenzialmente vista da 1.280 utenti, non certamente pochi e non certamente 5 come invece qualcuno sembra abbia inteso.
WhatsApp ha ritenuto necessario arrivare a questo limite anche per il fatto che il problema della propagazione di notizie false non era solo limitato all’India. Nel paese asiatico si era reso necessario intervenire in seguito alla condivisione di false notizie che hanno portato ad atti di violenza e al linciaggio di alcuni individui, ingiustamente accusati di traffico di minori. Di fronte a quei fatti gravi, il governo indiano aveva chiesto misure più efficaci per contrastare la circolazione di fake news. Il problema non è sentito solo in India, lo è anche in Brasile, ad esempio. Anche nel paese sud americano il problema è esploso durante le ultime elezioni presidenziali, quando l’app è stata presa d’assalto per la condivisione di storie false sui candidati e disinformazione sul voto in generale. Tra l’altro, un recente studio ha rilevato che in Brasile più della metà delle immagini condivise attraverso WhatsApp sono false.
Un dato che va messo in considerazione, in relazione all’India e al Brasile, è che si tratta di due paesi che hanno come infrastruttura principale proprio quella mobile, di conseguenza WhatsApp non è solo un’app per inviare messaggi, ma assume un valore più ampio. Se guardiamo la notizia da questo punto di vista forse si riesce a comprendere meglio il perchè di questo limite che, invece, a noi sembra essere quasi eccessivo.
Ultimo elemento da considerare è che WhatsApp ha deciso di introdurre il limite ovunque, valido con l’ultima versione dell’app, senza però informare quale sia stato l’esito del test in India, non si sa quindi nulla dell’esperimento fatto nel paese asiatico.