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A IFA 2014, Dyson presenta la sua scommessa per il futuro

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Dyson, l’azienda britannica leader mondiale nel settore degli aspirapolvere, sarà presente domani a IFA 2014 di Berlino per presentare la grande novità, di cui davvero si conosce poco. Dyson decide di continuare la propria storia, fatta di innovazione e di qualità. Tutta la linea di prodotti rispetta già la normativa “ErP”

Dyson, leader mondiale nel settore degli aspirapolvere, presenterà domani a IFA 2014 di Berlino, una delle più importanti fiere B2C dedicate all’elettronica nel mondo, la grande novità dell’anno della casa britannica. Nei giorni scorsi l’azienda ha rilasciato un video teaser di pochi secondi che annuncia l’evento di domani (dove saremo presenti anche noi!) e si intuisce che sarà davvero qualcosa di altamente innovativo. Certamente, essendo sul posto, vi racconteremo di cosa si tratta, mostrandovi tutti i dettagli.

Il video che vedete in alto, in copertina, ricorda molto una scena di Robocop, infatti il punto di vista è all’interno del dispositivo segreto e tutta la scena si volge intorno ad esso. In verità, se visto con attenzione, qualcosa si scorge su che tipo di prodotto si tratta, e se fosse quello che in tanti si aspettano, sarebbe, strano a dirsi vista la storia dell’azienda, la prima volta che Dyson lancia un prodotto simile. Ecco spiegato il perchè di tanta attesa.

Dyson dunque continua a percorre la strada dell’innovazione, coniugandola con l’efficienza, caratteristiche che ormai fanno parte del brand, fondato da James Dyson nel 1978. Da allora, il percorso dell’azienda è stato quello di produrre aspirapolveri che potessero mantenere a lungo la propria efficienza e che fossero davvero prodotti innovativi. E per fare questo, Dyson in questi anni non ha mai smesso di investire. Solo per questo ultimo prodotto, si stima che l’azienda abbia investito qualche milione di sterline.

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Ma Dyson trova conferma nella sua filosofia e nella sua storia, proprio nel momento in cui entra in vigore la nuova direttiva europea ambientale (Direttiva 665/2013) denominata “ErP”, che di fatto introduce l’etichettatura ambientale anche per gli aspirapolvere. In pratica anche per questa tipologia di prodotti, viene introdotta quella classifica energetica che va da A a G, che indicherà la classe di efficienza energetica, la stima del consumo annuo, il livello di rumorosità e la classe di efficienza pulente. Inoltre, la direttiva introduce dei parametri minimi di riferimento per i quali potranno essere commercializzati solo aspirapolvere che hanno un consumo non superiore a 1600 W. E proprio in riferimento alla storia di Dyson, al fatto che i suoi prodotti siano innovativi ed efficienti, in relazione ai consumi, ma in relazione all’etichettatura ambientale in generale, gli aspirapolvere rispondono già alla normativa “ErP”, per il fatto che, come afferma proprio James Dyson:

Un’efficiente tecnologia non è il risultato di un’etichetta energetica, bensì il risultato di un costoso processo di ricerca e sviluppo. Da quando ho eliminato il sacchetto dal mio Hoover Junior e di conseguenza anche i costosi materiali di consumo, dannosi per l’ambiente, l’approccio è sempre stato lo stesso: sviluppare una tecnologia altamente performante che si basi sull’utilizzo di meno materiali, meno energia e senza ulteriori costi.”

I motori dei prodotti Dyson sono già progettati con una potenza non superiore ai 1600 W.

Dyson dunque, scommette sul futuro e scommette sulla casa, e proprio il settore dei prodotti per la pulizia della casa ha saputo in questi ultimi anni interpretare al meglio le sfide tecnologiche.

Continueremo a parlare di Dyson e intanto vi siamo appuntamento ad IFA 2014 a Berlino!

 

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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