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Il doodle di Google è per Adolphe Sax

Il doodle che vediamo oggi sulla home di Google è decisamente musicale. E’ infatti dedicato ai 201 anni dalla nascita del belga Adolphe Sax, l’inventore dello strumento musicale che porta appunto il suo nome, il Sax. Inventato nel 1841, la grande diffusione dello strumento avverrà solo con la nascita del jazz.

Il doodle di oggi che vediamo su Google è decisamente musicale, è infatti dedicato ai 201 anni dalla nascita di Adolphe Sax, l’inventore del celebre strumento a fiato che prende appunto il suo nome: il Sax. I doodle sono stati realizzati dalla doodler Lydia Nichols e sono cinque, infatti li vedrete in rotazione.

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Adolphe Sax nacque il 6 novembre del 1814 nella cittadina belga di Dinant, figlio di un costruttore di strumenti musicali, soprattutto a fiato come  flauti, clarinetti, fagotti e serpenti. E dopo aver imparato a costruire proprio quegli strumenti, Sax comincia ad elaborare un nuovo strumento che univa l’imboccatura ad ancia semplice del clarinetto e il corpo dell’oficleide, uno strumento della famiglia degli ottoni di forma conica e dotato di un sistema di chiavi simile al clarinetto, all’oboe e al flauto traverso. Un ibrido praticamente che produceva un suono simile agli ottoni.

La prima apparizione del Sax avvenne nel 1841 presso l’Exposition de l’Industrie di Bruxelles sotto la forma di un basso in Fa in ottone. La famiglia del Sax poi si allargò cinque anni più tardi, nel 1846 quando fu brevettata, con sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso.

Lo strumento a quei tempi non ebbe vita facile così come il suo stesso inventore che andò in bancarotta per tre volte a causa di ditte rivali che gli soffiavano il brevetto. E quando riuscì ad impossessarsi del suo brevetto originale, la concorrenza era già molto avanti.

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Ma lo strumento che doveva essere utilizzato in orchestra o in bande non ricevette l’accoglienza che Adolphe si aspettava. A parte poche eccezioni che lo elogiarono. Gioacchino Rossini durante un suo soggiorno nel 1844 a Parigi disse “con il sassofono, è la più bella pasta sonora che io conosca”. Anche Gaspare Spontini ne rimase entusiasta. Il Conservatorio di Bologna adottò gli strumenti di Sax proprio su consiglio di Gioachino Rossini nel 1844.

E complessa è stata la vita dello strumento, il Sax cominciò a diffondersi in Europa nei primi anni del ventesimo secondo, fu anche messo al bando, fu considerato “opera del diavolo” e Hitler lo farà bandire come “arte degenerata”.

Ma la vera popolarità del sax avvenne intorno al 1920, negli Stati Uniti, quando cominciò ad affermarsi come strumento principe del jazz e da allora molti puristi dell musica classica cominciarono a non considerarlo più come strumento per le loro musiche.

Tra i tanti musicisti jazz diventati celebtri per le loro doti con questo strumento va di certo  ricordato Charlie Parker che nel 1940 negli Usa diede vita ad un nuovo filone jazzistico più ballabile che passò alla storia con il nome di “bepop“. Alotr grane musicista fu il mitico John Coltrane, fautore anche lui del bepop, spaziando poi per il jazz modale e per il free jazz. “A love supreme” è ancora oggi un capolavoro.

Ma vanno ricordati anche Sonny Rollins, Ornette Coleman, Stan Getz, e anche Wayne Shorter. Più recente ma non meno importante è anche Kenny G e i musicisti più recenti come Joshua Redman e Chris Potter. In Italia merita una menzione speciale Stefano Di Battista.

Apdolphe Sax morì in stato di miseria a Parigi il 7 febbraio del 1894.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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