web analytics
back to top

Google, omaggio a Yuri Gagarin

Era il 12 aprile 1961, mezzo secolo fa, quando l’uomo volò per la prima volta nello spazio. E quell’uomo si chiamava Yuri Gagarin. Google lo celebra con una doodle in homepage

Sicuramente vi sarete chiesti qualche volta, sopratutto i meno esperti, anche se affascinati dall’argomento, ma chi è stato il primo uomo a volare nello spazio. Ebbene, ce lo ricorda Google oggi con questo doodle in homepage per celebrare Yuri Gagarin, l’uomo che per la prima volta disse che “la Terra è blu! Che meraviglia!”

Dopo aver superato selezioni durissime, vista la missione da compiere, il 12 aprile 1961, alle ore 9.07 di Mosca, all’interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), del peso di 4,7 t., egli pronunciò la celebre espressione – поехали! (pojechali – “siamo partiti”) al decollo per il volo spaziale. Compì un’intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un’altitudine massima (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/h. Per tale missione Gagarin aveva scelto il soprannome Кедр “Kedr” (“cedro”), usato durante il collegamento via radio.

Da quel momento la storia cambiò. Ricordiamo il contesto storico, ci troviamo in piena Guerra Fredda e questa spaziale è una delle tante sfide che ha visto di fronte Usa e Urss. Fino a quel monento i russi batterono in velocità la corsa dell’uomo verso lo spazio. Ma solo otto anni dopo, nel 1969, gli americani si presero il primato del primo uomo sulla Luna.

In 50 anni molto è cambiato da allora. Ormai, pare si annunci fra qualche anno una missione verso Marte, il pianeta rosso. E poi?

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

4 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

venerdì, 3 Maggio, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

L’Italia tra i primi 10 paesi al mondo per violazione dei dati

Secondo un recente studio, l'Italia si piazza al nono posto a livello mondiale per violazioni di dati, con circa 267 milioni di account compromessi dal 2004.

UE, indagine su Facebook e Instagram per la disinformazione russa

L'UE ha avviato un'indagine su Facebook e Instagram per il rischio di disinformazione russa in vista delle elezioni europee del 2024. L'indagine si concentra sulle politiche di Meta e anche sulla mancanza di sostituti per Crowd Tangle.

Microsoft e investimenti IA: 1,7 miliardi di dollari in Indonesia

Microsoft annuncia un investimento di 1,7 miliardi di dollari in Indonesia sull'intelligenza artificiale e il cloud. L'azienda si impegna a formare 2,5 milioni di persone per stimolare la crescita economica dell'area.

TikTok verso il divieto o la vendita negli Usa, ma non subito

Il presidente Biden firma la legge che avvia il contro alla rovescia, di nove mesi più altri 3, per il divieto o la vendita di TikTok negli Usa. Un lento addio.