Da qualche giorno sui social media si susseguono migliaia di post con #ChallengeAccepted. Sono foto in bianco e nero di donne che invitano amiche e conoscenti a fare lo stesso. Ma l’origine di questa “sfida” non è ben chiara. Anche se ci sono due motivazioni più forti di altre.
Diciamolo, non è difficile imbattersi in “challenge” sui social media, ne spunta una quasi ogni giorno, come le catene di Sant’Antonio via mail. E poi l’estate è un periodo classico per il fiorire di sfide a colpi di post. Spesso si tratta di “sfide” con motivazioni più o meno precise e/nobili. Ma quella che sta spopolando in questi giorni,#ChallengeAccepted, sembra non avere ancora una origine chiara e definita. Molti la spiegano come un classico esempio di solidarietà femminile e in effetti di questo si tratta.
In pratica, da giorni sui social media, in particolare su Twitter e su Instagram (da dove tutto è iniziato) si susseguono post con foto in bianco e nero di donne che invitano altre donne, spesso amiche e conoscenti, a fare lo stesso. Senza una motivazione specifica però.
Infatti, il fatto di non avere un chiaro scopo, quindi un obiettivo tangibile, ha finito per attirare non poche critiche. Non è mancato chi ha definito questa sfida come un “concorso fotografico senza senso“.
Scavando più a fondo però delle motivazioni ci sono, oltre a quella di evidenziare anche sui social media una solidarietà femminile che supera ogni confine, accomunando tutte attraverso un semplice gesto, quello di condividere una foto di sè in bianco e nero, dando a questo gesto il significato che si vuole.
Delle motivazioni di fondo ci sono e sono due in particolare. La prima è che questa sfida nasce dopo il grande discorso che la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez ha tenuto al Congresso in risposta alle offese ricevute da parte del deputato repubblicano Ted Yoho che l’aveva definita, davanti ai giornalisti “una fottuta stronza“. “Quello che non posso tollerare è usare le donne, mogli e figlie per farsi scudo e trovare scuse per un comportamento sbagliato“, è solo uno dei passaggi del suo discorso che ha finito poi per coinvolgere altre deputate che hanno preso la parola dopo di lei.
Altra motivazione, la seconda e forse la più accreditata, è che questa sfida sia collegata alle manifestazioni femministe dei giorni scorsi in Turchia, in seguito all’ennesimo caso di femminicidio, quello di Pinar Gültekin, 27 anni, picchiata a morte dal suo fidanzato. Le foto delle donne uccise dai propri compagni, mariti, familiari, sono spesso mostrate in bianco e nero. Ecco il perché delle foto postate in bianco e nero sui social media.
Come è stato scritto dai media americani, si tratta di una sfida che vede partecipi anche chi, come Ivanka Trump, figlia di Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, che non è intervenuta quando il padre ha strappato i figli piangenti dalle madri ai confini con il Messico.
Ricordiamo che la sfida nasce (o riparte) da questo post condiviso sui social media da un post su Instagram della giornalista brasiliana Ana Paula Padräo che ha postato una sua foto in bianco e nero con scritto “Desafio aceito“, ossia “sfida accettata”.
Dal nostro punto di vista ci piace pensare che queste due motivazioni siano davvero la ragione della ricomparsa dell’hashtag #ChallengeAccepted (già usato in altre occasioni per la verità) perché oltre ad esprimere un messaggio di solidarietà, diventa strumento per mantenere alta l’attenzione su questi temi, ancora purtroppo attuali anche nel nostro paese.
E infatti anche l’Italia non ha fatto mancare la sua partecipazione. Moltissime sono state le donne, note e meno note, che hanno voluto esprimere la loro vicinanza a questa challenge, spesso senza saperne il vero significato.
Con Talkwalker siamo riusciti a seguire un po’ l’andamento dell’hashtag nel nostro paese, hashtag spesso accompagnato da altri come #Womensupportingwomen, #WomenEmpoweringwomen, #BlackAndWhiteChallenge.
Ed ecco una breve carrellata di quello che abbiamo raccolto su Twitter, usato per il 97,6% dei casi. Ricordiamo che i contenuti rilevati da Facebook e Instagram, il restante 2,4%, provengono da profili pubblici e business.
Ad oggi i post condivisi in Italia sono 1.100 (da 950 autori) e Laura Pausini risulta essere la più condivisa su Twitter e su Facebook. Il 70,1% di chi ha preso parte alle conversazioni sui social media sono donne e il restante 29,9% sono uomini. L’85% ha un’età compresa tra 18-34 anni (18-24 anni, 33,4%; 25-34 anni, 51,6%).
#ChallengeAccepted dear Joy Huerta!#WomenSupportingWomen #WomenEmpoweringWomen #BlackAndWhiteChallengeI name ➡️ #ChiaraFerragni #BebeVio #PaolaCortellesi Ivete Sangalo Mon Laferte
Gepostet von Laura Pausini am Montag, 27. Juli 2020
#ChallengeAccepted dear @solamentejoy! #WomenSupportingWomen #WomenEmpoweringWomen #BlackAndWhiteChallenge
I name ➡️ @ChiaraFerragni @VioBebe @PaolaCortellesi @ivetesangalo @monlaferte pic.twitter.com/255RsLx2KY
— Laura Pausini (@LauraPausini) July 27, 2020
#challengeaccepted Grazie a @BettaBFranchi @samibrando @paolaiezzi per avermi nominata. Ho sempre sposato la solidarietà femminile, d’altronde siamo donne e oltre le gambe c’è di più’!!!!! #womensupportingwomen ❤️ pic.twitter.com/1ruAEupeF5
— Sabrina Salerno (@SabrinaSalerno) July 28, 2020
• “ᐯOGᒪIO ᖴᗩᖇ ᖇIᑎᑎOᐯᗩᖇE ᒪᗩ ᑕIᑎTᑌᖇᗩ ᗪI ᐯᗩᖇᗩᑎO!” • 🌶🌊Proverbio ischitano che fino a qualche tempo fa i baranesi utilizzavano per esternare la propria collera. (Cit. https://t.co/47LWHAW84W).#challengeaccepted 💪🏽❤️#womensupportingwomen #Jolandona 💯%💋 pic.twitter.com/3Js6ijGjdh
— Jolanda De Rienzo (@jolandafiore) July 29, 2020
Anche @lucianinalitti e @filippala, con una foto in bianco e nero su Instagram, hanno aderito alla campagna #challengeaccepted #womensupportingwomen per celebrare la solidarietà femminile.#empoweringwomen pic.twitter.com/f73V2cQmBK
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) July 28, 2020
Se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe.. Accanto alle mie sorelle in qualunque parte del mondo, sempre #challengeaccepted#womansupportingwomen#blackandwhitechallenge#woman
Sorelle accettate la sfida? ❤️
— Skilly 🌍 🌱🏳️🌈 (@LaSkilly) July 28, 2020
#womensupportingwomen #womenempoweringwomen
Challenge accepted @VioBebe @suite19pr
Sappiamo chi siamo, cosa abbiamo fatto e cosa possiamo fare ancora. Sostenendoci l’una con l’altra possiamo fare ancora di più. E ancora meglio
I name@fiorellamannoia @Giorgia @ARISA_OFFICIAL pic.twitter.com/XxHf4MfkiR— Paola Turci (@paolaturci) July 28, 2020
Challenge accepted. #ChallengeAccepted
I nominate you @FakeMariRayada @EleGoldoni16 to upload your photos in black. pic.twitter.com/UmPGH8UHbn
— Gloria Marinelli (@GloriaMarinel7) July 29, 2020
. #ChallengeAccepted Grazie a @bettafranchi e #sabrinaboldrocchi per avermi nominato! Quando le donne si sostengono a vicenda, accadono cose straordinarie! #WomenSupportingWomen 💪🏼💖 pic.twitter.com/vwjtIby0X4
— Simona Ventura (@Simo_Ventura) July 28, 2020
#WomenSupportingWomen donna Iraniana in un periodo antecedente al 1960. pic.twitter.com/U1jv8CCYvD
— I̶l̶ ̶P̶r̶e̶c̶a̶r̶i̶o̶ illuminato!!!! (@Precarioillumi1) July 28, 2020
Thanks yoko_sonno, @melissammangin and every other woman who invited me on this #womensupportingwomen challenge!
It feels good to feel supported and to support other amazing women all arount the world: we are strong… https://t.co/x1b64XJjSC
— Cristina Scabbia (@MissScabbia) July 28, 2020
Ovviamente non è mancato chi ha finito per usare hashtag a caso, agganciandoli a scopi diversi, cosa ripetuta poi su Instagram.
Ecco questo il nostro breve resoconto sul fenomeno del momento.
E voi che ne pensate?