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Lo stato del dating online a livello globale, e anche in Italia, nel 2018

Non è tra le primissime attività ma è senz’altro una delle più popolari. Stiamo parlando del dating online e lo facciamo grazie ad un nuovo approfondimento dei GlobalWebIndex. Il 41% degli utenti single ha dichiarato di aver usato app o siti di appuntamenti online; il 65% degli utenti sono uomini. Il fenomeno è molto popolare in America Latina e Sud est asiatico. In Italia è al 34%.

Il fenomeno del dating online è molto popolare e lo è diventato ancora di più nell’era del mobile. Si tratta di una delle attività più popolai tra gli utenti. E oggi vogliamo saperne di più, sapere anche quale sia la dimensione del dating online anche nel nostro paese. E lo facciamo grazie ad un recente approfondimento di GlobalWebIndex che traccia un quadro del dating online a livello globale, rilevando dati molto interessanti. Il 41% degli utenti single ha dichiarato di aver usato app o siti di appuntamenti online, ciò significa, anche, che il 60% dei single non usa questi servizi per diverse motivazioni.

Il fenomeno del dating online esiste da quando la rete ha cominciato a diventare sempre più parte integrante delle nostre vite. Grosso modo potremmo dire attorno alla fine degli anni ’90, inizi degli anni 2000, quando cominciavano ad affacciarsi le prime forme di chat e di messaggistica istantanea. Un fenomeno che nel corso del tempo ha finito per assumere dimensioni rilevanti. Basti pensare alla galassia di siti e applicazioni di cui è composta Match, una realtà, apparsa ormai nel lontano 1995, che oggi può contare su oltre 200 milioni di utenti. Di questa galassia è entrato a far parte di recente anche Tinder, forse l’app di dating online più conosciuta. Senza dimenticare che anche Facebook ha cominciato a sperimentare in Colombia un servizio proprio di dating online.

Dating online app

L’approfondimento di GlobalWebIndex ci offre l’occasione per conoscere meglio questo fenomeno.

Intanto diciamo subito che questo fenomeno è molto diffuso in America Latina e Sud est asiatico, con percentuali di popolarità molto simili: 46% America Latina e 45% Sud est asiatico. In America Latina, ad esempio, i paesi in cui il fenomeno è più popolare sono l’Argentina e la Colombia entrambi con il 50%, seguiti dal Messico (49%). Nel Sud est asiatico i paesi con un’alta percentuale di popolarità del fenomeno dating online sono la Cina con il 52%, tra l’altro la percentuale più alta rilevata dallo studio, seguita dalla Thailandia (48%). E’ evidente che i paesi in cui il fenomeno è più popolare lo è per il fatto che questi paesi citati sono essenzialmente mobile-first.

Ma la popolarità del fenomeno deve fare i conti con quelle che sono le differenze culturali dei vari paesi. Ci sono quelli dove la famiglia ha un ruolo più importante e si spiega una bassa percentuale del fenomeno, lo si vede bene in Asia dove, come abbiamo visto, la Cina vanta una percentuale altissima e, invece, Giappone e Corea del Sud rilevano percentuali molto basse, rispettivamente 18% e 22%. 

Il fenomeno dating online anche in Italia

Il fenomeno, forse anche per questo motivo, non ha tassi di popolarità come quelli appena visti anche in Europa. Nel vecchio continente il fenomeno si ferma al 29% (un punto percentuale in più rispetto al Nord America). Il paese europeo con la percentuale più alta è la Danimarca con il 36%, seguito dalla Svezia con il 34%. L’Italia è al 34%, quindi uno dei paesi europei dove il fenomeno è più popolare. Lo è meno in Germania con il 21% e il Belgio con il 24%.

Proprio in questi giorni Anima Select ha diffuso dei dati sul fenomeno dating online in Italia. Il nostro paese è quello che spende di più: 14,8 miliardi di euro, includendo anche il valore dell’indotto. Una cifra considerevole che tiene conto anche dell’indotto: 4,5 miliardi di euro per l’intrattenimento (dagli happyhour ai ristoranti, includendo cinema, teatro e così via), 4,2 miliardi di euro per i viaggi (in crescita il fenomeno delle vacanze di gruppo per conoscere nuovi potenziali partner), 2,4 miliardi per l’abbigliamento e gli accessori (gli italiani amano essere trendy ad ogni nuovo incontro), 1,8 miliardi per l’estetica in generale, includendo wellness, fitness, cosmetici, coiffeur e trattamenti estetici. Poi ancora c’è la spesa per i regali pari a 0,5 miliardi di euro e perfino quella per i contraccettivi che si attestano a 0,3 miliardi.

E volendo fare un confronto con l’Europa, Anima Select mette inoltre in rilievo che nelle altre nazioni si spende molto meno, arrivando a sommare appena 24 miliardi di euro.

Un dato rilevante dello studio è che il fenomeno del dating online coinvolge per lo più uomini, i daters di sesso maschile a livello globale sono infatti il 65%. Il 75% degli utenti fruitori di servizi di dating online ha meno di 30 anni, quindi un pubblico molto giovane. A questo aggiungiamo poi che il 90% dei daters ha un’età inferiore ai 40 anni. Il 38% degli utenti LGB+ (gay, lesbiche e bisessuali) usa app e servizi di dating online.

Ultimo dato, molto rilevante, è quello che dice che il 37% dei daters sostiene che la tecnologia complichi la vita, ma il 62% di essi concorda sul fatto che Internet li fa sentire più vicini alle persone.

Infine, lo studio sottolinea come, in realtà, il fenomeno del dating online non sostituisce per nulla i rapporti reali, anzi. Buona parte degli intervistati sostiene che il frequentare servizi come questi ha riflessi positivi sulla loro vita in generale.

In basso trovate l’infografica con tutti i dati, intanto diteci se anche voi usate app di dating online e se siete soddisfatti.

dating online infografica

 

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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