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Ecco quanto vale il Food Delivery in Italia

Gli acquisti online dei consumatori italiani evolvono mese dopo mese. Nell’alimentare, il food delivery si conferma il primo comparto, con 566 milioni di euro e una crescita del +56% rispetto al 2018: un boom, dai dati che emergono dall’ultimo report dell’Osservatorio eCommerce B2c.

Dicono tutto i numeri: il comparto del Food Delivery online è super frizzate, grazie a una crescita del +56% rispetto al 2018 e ai 566 milioni di euro raggiunti, si conferma il primo segmento alimentare, cui seguono il Grocery Alimentare (prodotti da supermercato) che vale 476 milioni (+45%) e l’Enogastronomia con 383 milioni (+24%). A scattare la fotografia è l’ultima ricerca sul Food&Grocery a firma dell’Osservatorio eCommerce B2c – promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, e di Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico italiano – secondo cui nel 2019 il mercato online del Food&Grocery è dinamico perché sfiora gli 1,6 miliardi di euro, +39% rispetto al 2018, ma con un’incidenza sul totale dell’e-commerce B2c italiano ancora marginale, pari al 5%.

food delivery italia

Il food nell’eCommerce

 Il Food&Grocery online è il settore che nel 2019 cresce con il ritmo più sostenuto: +39% a fronte del +15% dell’e-commerce nel suo complesso. Gli acquisti online dei consumatori italiani (sia su siti italiani sia stranieri) in questo settore incidono però ancora poco sul totale degli acquisti retail, considerando che la penetrazione supera di poco l’1% ed è pari a circa un sesto di quella media dei prodotti”, commenta Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm.ù

A dare la soddisfazione più grande è il food delivery (piatti pronti), che è il primo comparto del mercato online, con un fatturato di 566 milioni di euro. Uno sviluppo importante dovuto alla crescita della copertura nei centri di dimensioni medio-grandi. “In questi anni gli operatori del settore hanno investito per attivare il servizio del food delivery in nuove città e per rafforzare l’offerta disponibile. Oggi infatti il 93% delle città italiane con popolazione superiore ai 50mila abitanti è coperto da servizi di consegna a domicilio (era solo il 74% nel 2017) e circa un abitante su due (47%) può ordinare online piatti pronti, mentre nel 2017 questo   servizio era accessibile solo a un terzo della popolazione italiana”, osserva Samuele Fraternali, senior advisor dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm.

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I numerosi progetti, avviati e consolidati negli ultimi anni, hanno sì potenziato un’offerta online fino a qualche tempo fa futuristica, però c’è ancora molto da fare.
Solo poco più di due terzi degli italiani possono fare online la spesa da supermercato, con un livello di servizio non sempre adeguato, e quasi la metà degli abitanti è coperta potenzialmente dal servizio di consegna a domicilio di cibo pronto.

L’attivazione di un’iniziativa eCommerce rappresenta l’inizio di un processo di integrazione tra canali, che richiede scelte con lo sguardo volto al lungo periodo, continui investimenti (in tecnologia e non solo) e sviluppo di competenze. Solo così è possibile superare i connotati ancora sperimentali di alcune iniziative, garantire una copertura territoriale più estesa e offrire un livello di servizio idoneo. Ed è proprio nello sviluppo di questo settore – il primo nel paniere degli acquisti degli italiani – che si gioca il futuro dell’eCommerce nel nostro Paese”, sottolinea Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm.

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Food delivery online: ecco i trend nel Belpaese

Innovazione nella consegna della spesa

Nel mondo food cambiano i gusti, cambiano le esigenze, mutano i consumi e si trasformano anche i modi di fare la spesa. Oltre all’online si fanno largo le consegne innovative (come il click&collect in store o il drive-in) e con formule di abbonamento o tramite di liste della spesa pre-impostate. Un esempio su tutti sono i contemporanei servizi di meal-kit: viene consegnato un box completo degli ingredienti necessari per realizzare una cena a casa un servizio che va oltre la mera consegna dei prodotti e che aggiunge un forte elemento esperienziale.

Il digitale sta permettendo di sperimentare nuovi modelli di business e l’evoluzione del Food&Grocery è appena iniziata, ma i dati fanno immaginare i profondi cambiamenti che arriveranno in questo settore che vanta uno dei maggiori tassi di evoluzione. Solo le imprese in grado di coniugare le nuove esigenze dei consumatori con le nuove tecnologie, creando modelli di business adattivi e innovativi, potranno essere vincenti”, conclude Roberto Liscia, presidente di Netcomm.

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Anna Simone
Sociologa ambientale, giornalista ed ecoblogger. Scrivo di ambiente, food e biocosmesi. Ecospiragli è il nome del mio blog.
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venerdì, 19 Aprile, 2024

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