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Babbo Natale e la vera storia di Google Santa Tracker

Babbo Natale esiste davvero? “Non è vero ma ci credo” e sul web in tanti, adulti e bambini, si divertono a seguirlo nel suo viaggio fino a Natale. Come? Utilizzando il calendario dell’avvento di Google, il “Google Santa Tracker”. Ma la storia ha inizio nel 1955.

Tanti anni fa, non voglio contarli, in questo periodo passavo le sere con il naso all’insù. Scrutavo il cielo sperando di vedere, anche solo per pochi secondi, una scia luminosa o qualcosa che potesse assomigliare a una slitta trainata da 8 renne, anzi 9 contando anche Rudolph con il suo luminoso naso rosso. Ogni sera ero lì, non perché avessi bisogno di una prova, non avevo dubbi sull’esistenza di Babbo Natale. Ero un bambino ed ero libero di crederci!

Cover_InTime_TracksSanta Natale

E in fondo cosa siamo noi adulti se non bambini cresciuti che si sono creati un mondo in cui credere alle favole è cosa folle? La questione non è credere o meno a qualcosa che non esiste ma avere la libertà di sognare!

Siamo ancora bambini e lo nascondiamo, prima di tutto a noi stessi, ma non a chi, con i nostri desideri e interessi, ha realizzato qualcosa che solo pochi anni fa chiunque avrebbe considerato folle.

Al tempo di internet le nostre ricerche sul web hanno permesso a Google di conoscere, se non tutto, molto di noi. È forse anche per questo che quest’anno è tornato puntuale il calendario dell’avvento “Google Santa Tracker” un portale dedicato a Santa Claus, ops, Babbo Natale. Ogni giorno c’è una novità divertente con folletti, giochi (anche didattici), mongolfiere che volano e la possibilità di farsi un selfie cone Babbo Natale. Ed è per tutti i bambini, sia piccoli sia… grandi.

Natale GoogleSantaTracker

Tante le novità dallo scorso anno. Ovviamente gira tutto intorno al mondo Google e quindi non manca l’app mobile per Android e funzionalità sviluppate appositamente per smartwatch, con sistema operativo Android s’intende. E poi i social: Facebook, Twitter e, non ultimo, Google Plus. C’è molto altro ma non voglio togliervi la sorpresa della scoperta, preferisco raccontarvi la storia di come tutto questo è nato, una storia che ha le sembianze di una favola.

Sears_NORAD_GoogleSantaTrackerForse non tutti sanno che il programma di intrattenimento “Santa Tracker” nasce 60 anni fa, nel lontano 1955, a seguito di… un errore di stampa! Tutto ha inizio con una trovata pubblicitaria di un negozio della catena Sears di Colorado Springs, in cui si invitavano i bambini a chiamare un numero speciale per poter parlare con Babbo Natale. Nell’annuncio però il numero di telefono, a causa di un “magico” errore di stampa, non corrispondeva all’utenza del negozio ma agli uffici del NORAD, North American Aerospace Defense Command e precisamente alla linea diretta del Comandante in Capo.
La notte del 24 dicembre 1955 era in servizio un certo colonnello Harry Shoup che, in pieno spirito natalizio, decise di assecondare le richieste dei bambini e diede istruzioni al personale di continuare a rispondere alle chiamate, aggiornando i piccoli sognatori sulla posizione di Babbo Natale.

Da allora il NORAD organizzò ogni anno il “NORAD Tracks Santa”. Per pubblicizzare l’iniziativa furono utilizzati tutti i sistemi di comunicazione disponibili nelle varie epoche, arrivando su internet nel 1997 ed evolvendo ulteriormente con l’utilizzo di Google Earth nel 2004. Nel 2007 ci fu l’annuncio ufficiale della partnership con Google, partnership che durò fino al 2012, anno in cui NORAD iniziò la collaborazione con Microsoft.
Non so dirvi con certezza il motivo di questa separazione ma Google nel 2012 presenta il suo “Santa Tracker”.
Oggi abbiamo così due possibilità di “spiare” i movimenti di Babbo Natale: Google Santa Tracker e lo storico NORAD Tracks Santa.

NORADTracksSanta Natale

Quest’ultimo, oltre al sito web, offre anche app mobile gratuite per Windows, Android e iOS.
Insomma, il Natale si avvicina e noi? Tutti a correre dietro a Babbo Natale! Ma ricordate che anche la nostra amata Befana ci conosce bene e se non facciamo i bravi… carbone per tutti!

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Andrea Carini
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venerdì, 19 Aprile, 2024

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