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FOMO, più aumenta l’uso di Internet e più cresce il fenomeno

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FOMO, Fear of Missing Out, è un fenomeno associato spesso, in questi ultimi anni, alle nuove tecnologie e indica il “timore di perdersi qualcosa”. Un recente studio, Connected World II, condotto in diversi paesi, rileva che il 64% degli utenti ammette di avvertire questa sensazione quando non è connesso a Internet

Di FOMO ce ne siamo occupati più di due anni fa, quando la nostra Francesca Ungaro ci parlò del fenomeno (L’appartenenza al Gruppo nell’Era dei Social Media) che proprio in questi ultimi anni sta sviluppandosi sempre di più. Ed è spesso legato alla diffusione del web e delle nuove tecnologie, un assunto questo a cui è giunto anche un recente studio condotto da Tata Communications, “Connected World II“. Lo studio è stato condotto in Francia, Germania, India, Singapore, Stati Uniti e Regno Unito e vi hanno preso parte 9.400 persone che hanno risposto ai questionari. E’ una ricerca importante che vale la pena leggere in quanto offre spunti interessanti sulla conoscenza e sull’approccio emotivo alle nuove tecnologie. E leggendo la ricerca quello che risulta subito evidente è che il 64% degli utenti che hanno risposto ammette di soffrire (se così si può dire) di FOMO quando non dispone di una connessione a Internet. La paura di perdersi qualcosa sembra ormai diffondersi proprio al crescere dell’uso di Internet. E se è vero, come abbiamo visto qualche giorno fa, che i dispositivi mobili connessi sono superiori alla popolazione mondiale, allora c’è da attendersi che il fenomeno crescerà ancora.

Della ricerca, proviamo a tirar fuori qualche dato concreto.

Connected-World-II-FOMO

Come già detto, il 64% degli utenti ammette di soffrire di FOMO e c’è da rilevare che gli utenti asiatici sono quelli che ne soffrono di più: sono infatti l’80%. Nel dettaglio, gli utenti statunitensi il 54%, i francesi e gli inglesi 62%, i tedeschi 45% (il dato più basso rilevato), gli utenti di Singapore 78% e gli indiani 82%. Se guardiamo le fasce d’età più coinvolte da questo fenomeno vediamo che negli Usa e in Europa sono i più giovani ad esserne coinvolti, mentre nei paesi asiatici sono le fasce più mature.

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Un terzo degli utenti Internet sostiene di non riuscire a stare più di 5 ore senza connessione, ossia il 34%. La maggior parte degli utenti riesce a resistere fino a quasi 9 ore senza Internet. Gli europei sono quelli che riescono a resistere di più arrivando a stare senza internet fino a 12 ore. Di conseguenza, più aumenta il flusso continuo di informazioni, a cui è difficile stare dietro, più aumenta questa desiderio di voler seguire tutto senza perdersi nulla. E quando la connessione manca, ecco che scatta il (o la) FOMO.

Connected-World-II-FOMO-rinunce

Guardate poi questo grafico, in alto, che ci mostra a cosa saremmo disposti a rinunciare per avere una connessione a Internet. Il 29% degli utenti internet sarebbe disposto a rinunciare all’alcohol per avere una connessione; il 25% rinuncerebbe alla televisione (il 32% dei francesi e il 43% degli indiani); il 21,7% rinuncerebbe alla cioccolata; il 18,7% rinuncerebbe allo sport e il 5% rinuncerebbe alla propria intimità pur di avere una connessione Internet.

Quando poi è stato chiesto “come funziona Internet?”, solo la metà degli utenti ha risposto correttamente, mentre il 64% di quelli che hanno risposto in modo errato ritiene che Internet sia “infinito” e il 70% di essi ritiene che ognuno di noi possieda un po’ di Web. Va comunque detto che il 77% degli utenti totali che sostenuto che una grande caratteristica di Internet è quella di connettere le persone a livello globale ad una velocità mai conosciuta prima. E questo corrisponde al vero.

Ecco, questo è il nostro piccolo resoconto di questa interessante ricerca. E adesso diteci voi cosa ne pensate e se davvero anche voi sentire questa sensazione di paura di perdervi qualcosa quando non siete connessi a Internet. Dai, diteci quante re riuscite a stare senza Internet?

(cover image via Fotolia)
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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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sabato, 20 Aprile, 2024

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