Solo all’inizio di quest’anno Dennis Crowley, fondatore di Foursquare, aveva annunciato di far un passo indietro e che al suo posto veniva nominato come nuovo CEO Jeff Glueck. E a quanto pare la mano del nuovo CEO comincia a farsi sentire. Foursquare dimostra che il futuro è nei Big Data, in maniera concreta con il caso Chipotle.
Facili allarmismi a parte, a fine Aprile è successo qualcosa che, francamente, non si può definire diversamente da… straordinario.
Per bocca del suo nuovo CEO, Jeff Glueck [in Tedesco Glueck significa “fortuna”, ndr] un software (Foursquare) è riuscito a prevedere – con uno scarto minimo – il risultato economico di una Società commerciale (Chipotle), basandosi esclusivamente sul traffico pedestre dei suoi clienti!
Premesso un doveroso “nerd-alert”, trattando qui un argomento, un po’ tecnico, andiamo con ordine.
In Italia il marchio di fast food messicano “Chipotle” non è assolutamente conosciuto, ma in USA è una sorta di MacDonald’s dei burritos.
Lì ne conoscono bene la vicissitudini culminate nello “scandalo Eschirichia Coli”, che colpì la famosa catena il 31 Ottobre 2015, costringendola l’8 Febbraio scorso persino a chiudere tutti i 19.000 punti vendita, per far partecipare i dipendenti ad un Meeting di emergenza sulla sicurezza alimentare.
Che le sue azioni sarebbero scese ed il risultato operativo del primo quadrimestre 2016 (il famoso “First Quarter”) ne avrebbe risentito era evidente a tutti, ma Foursquare era convinta di saper indicare, in anticipo… pure precisamente anche di quanto… e con lo scarto di pochi punti percentuali!
Il 12 Aprile, nella striscia mattutina dell’emittente americana CNBC, Jeff Glueck ha dichiarato con largo anticipo la previsione “ufficiale” del risultato dei primi 4 mesi: -29% (e NON un “generico” -30%!).
“Come faccio a dire -29%?” spiega sicuro ma senza alcuna boria
Vede, Chipotle ha distribuito circa 26 Milioni di coupon per ritirare un burrito gratis a testa, il che secondo noi ridurrà il crollo del traffico pedestre (foot traffic) dei suoi clienti rispetto al 2015 di solo il 23% [rispetto al disastroso -50% dell’estate scorsa, ndr] verso gli stessi punti vendita; questo però si tradurrà in incassi inferiori (-29%, appunto) proprio a causa del fatto che sono stati emessi così tanti coupon gratis, che naturalmente non generano incassi. Tutto qui.”
L’intervistatore si dimostra evidentemente sorpreso dalla capacità di una previsione del genere e chiede a Glueck quale tecnologia gli consente di ostentare pubblicamente una precisione del genere.
Jeff, sorridendo evidentemente orgoglioso, risponde così.
Foursquare è una comunità di circa 50 Milioni di persone che OGNI MESE nel mondo interagisce con 85 milioni di luoghi censiti [e manutentuti gratis da centinaia di SuperUsers* volontari, ndr].
Di questi, 65 Milioni sono locali commerciali come ad esempio il Chipotle di Downton Portland” (sullo schermo appare questa simulazione del traffico effettivamente registrato nella venue).
Noi siamo in grado di rilevare quando i loro telefoni georeferenziati [con Foursquare installato ndr] collocati anche solo all’interno di una borsa o nello zaino, “si fermano” presso il luogo. Questo ci permette di creare dei “pattern di visita” virtualmente per ogni venue nell’economia reale.
A questo punto possiamo analizzarli come trend anno su anno e questo ci permette di prevedere il traffico reale, come già fatto in passato, ad esempio nei punti vendita Mac Donald’s in una data occasione o il numero di telefoni [da 13 a 15 Milioni] sarebbero venduti nei negozi Apple, nel week-end di lancio degli ultimi i-Phone [6S e 6SPlus, rivelatesi poi 13 Milioni].”
L’intervista si conclude con la precisazione che i dati previsti nelle settimane precedenti da Chipotle (-14%) saranno smentiti dai valori “effettivi” previsti dagli algoritmi di Foursquare che [a differenza delle proiezioni statistiche, ndr] si basano, banalmente, sul fatto che per riscuotere un voucher per il burrito gratis, bisognerà effettivamente recarsi di persona presso il punto vendita“.
Infatti gli utenti sono costantemente tracciati dall’app – come riportato nel grafico composto – ed i loro spostamenti vanno ad alimentare quotidianamente i Big Data della Società di New York e San Francisco.
In conclusione… che lo vogliamo o no, ormai siamo entrati non già nell’era del Grande Fratello – che tutto vede e tutto sa – bensì in quella dei Big Data… che – quasi – tutto prevede o prevederà.
Buon futuro a tutti e mi raccomando… happy check-in!