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Il futuro di TikTok dipende dall’accordo proposto da Trump

TikTok è stato rimosso dagli store negli USA il 19 gennaio 2025 solo per poche ore per poi ritornare attivo. Trump si insedia e con un ordine esecutivo propone una soluzione. Ora si cerca un accordo con investitori USA per salvarlo. Il futuro dell’app resta incerto.

Ormai tutti erano convinti che il divieto di TikTok negli USA sarebbe arrivato per restare.

Domenica 19 gennaio 2025, non essendo stata portata a termine la cessione delle operazioni statunitensi della piattaforma (così come richiesto dalla legge), l’app per alcune ore è stata effettivamente irraggiungibile negli Stati Uniti: gli store di Google e Apple hanno rimosso l’app, mentre gli utenti già registrati hanno trovato un messaggio che ne comunicava l’indisponibilità.

Oggi, 20 gennaio, con l’insediamento ufficiale del nuovo presidente Donald Trump, il divieto è stato immediatamente sospeso.

In pratica, il presidente Trump, a distanza di poche ore dal giuramento, firmerà un nuovo Executive Order, un decreto presidenziale, per proporre la sua soluzione a tutta la vicenda.

L’obiettivo di Trump è concedere più tempo per trovare un accordo che possa mantenere l’app disponibile negli Stati Uniti. Si parla di 90 giorni di tempo per raggiungere una soluzione condivisa.

Il futuro di TikTok dipende dall'accordo proposto da Trump
Il futuro di TikTok dipende dall’accordo proposto da Trump

L’idea è quindi garantire l’utilizzo di TikTok negli USA realizzando una joint-venture. Il controllo dovrebbe restare per metà di ByteDance e per la restante parte attraverso una società di investitori statunitensi.

Un tentativo, dunque, di equilibrare le richieste di sicurezza nazionale con l’enorme popolarità di TikTok tra gli utenti americani.

Ma il futuro dell’app negli USA resta incerto.

Alcuni membri del Congresso e della comunità dell’intelligence ritengono che la sola cessione parziale a investitori americani non sia sufficiente a garantire la sicurezza dei dati degli utenti. Altri, invece, vedono questa mossa come un compromesso accettabile.

Intanto la Cina fa sapere che è pronta a collaborare alla ricerca di una soluzione condivisa.

La situazione rimane in continua evoluzione e nelle prossime settimane potrebbero esserci sviluppi chiave che determineranno definitivamente il destino di TikTok negli Stati Uniti.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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