web analytics
back to top

Su Twitter arrivano i giudizi negativi, ma non pubblici

Su Twitter arriva la possibilità di esprimere giudizi negativi sui commenti, con la freccia verso il basso, anche se non saranno pubblici. Una modalità che si presta ad altri utilizzi rischiosi e ci si chiede, legittimamente, se sia una modalità utile.

Twitter continua la strada dell’evoluzione, a suo modo. Dopo aver trascorso l’ultimo anno, il 2021, all’insegna dell’innovazione della piattaforma, introducendo importanti novità come Twitter Spaces, ad esempio, ecco che il 2022 inizia con l’introduzione dei giudizi negativi sui commenti, quello che in gergo viene definito downvoting. Altro non è che la possibilità di esprimere un parere negativo su un contenuto.

Sulla piattaforma da 280 caratteri, i giudizi negativi ad un tweet di commento ad un altro potranno essere espressi cliccando, o facendo tap-in, su una freccetta che indica verso il basso. Tale giudizio però non verrà reso pubblico, ma resterà solo valido per l’algoritmo di Twitter. La raccolta di giudizi negativi sui tweet servirà alla piattaforma per meglio proporre contenuti interessanti per gli utenti.

Invece, quelli che saranno espressi come giudizi positivi saranno pubblici, solo ed esclusivamente, sotto forma di like, quindi cuoricini.

Pareri negativi in test per un piccolo gruppo di utenti

La possibilità verrà estesa ad un piccolo gruppo, nella fase iniziale per la versione web e anche sull’app per iOS e Android. Poi sarà gradualmente disponibile per tutti gli utenti.

Su Twitter arrivano i giudizi negativi non pubblici

Twitter fa sapere che la fase di test ha rivelato che gli utenti farebbero ricorso al downvoting come alternativa alla possibilità di silenziare l’utente o di segnalare il contenuto come spam.  Infatti, dalla fase di sperimentazione, viene fuori che gli utenti hanno utilizzato i giudizi negativi con la finalità di indicare alla piattaforma quei contenuti che non vogliono vedere.

Obiettivo di Twitter è sempre quello di migliorare la conversazione dal punto di vista della qualità.

Non è certo la prima volta che su una piattaforma social media appare la possibilità di esprimere un parere negativo verso alcuni contenuti. Come sapete, questa possibilità esiste già su Reddit, anche se un po’ diversa da come la vuole adottare Twitter. Ed esiste anche su YouTube, anche sa da un po’ di tempo il numero dei giudizi negativi viene nascosto.

Il tentativo di Facebook nel 2018

Ci aveva provato anche Facebook nel 2018, facendo partire una fase di test, ma senza dare seguito a quella iniziativa.

Abilitare la possibilità di esprimere un giudizio negativo ad un tweet di commento, un dislike per intenderci, può prestarsi ad usi differenti. Come, ad esempio, quello di segnalare come contenuti negativi quelli che esprimono opinioni diverse dalla nostra. E tutto questo verrebbe immagazzinato dall’algoritmo di Twitter, il quale non farà altro che costruire attorno a noi una bolla, grande, ma sempre con dei confini evidenti.

Per non parlare di come questa possibilità di esprimere giudizi negativi possa trasformarsi in molestie mirate semplicemente per il gusto di farlo e per danneggiare altri utenti.

Il rischio c’è e ci si chiede, legittimamente, se davvero questa funzionalità ha motivo di esistere su una piattaforma come Twitter.

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

giovedì, 2 Maggio, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

L’Italia tra i primi 10 paesi al mondo per violazione dei dati

Secondo un recente studio, l'Italia si piazza al nono posto a livello mondiale per violazioni di dati, con circa 267 milioni di account compromessi dal 2004.

UE, indagine su Facebook e Instagram per la disinformazione russa

L'UE ha avviato un'indagine su Facebook e Instagram per il rischio di disinformazione russa in vista delle elezioni europee del 2024. L'indagine si concentra sulle politiche di Meta e anche sulla mancanza di sostituti per Crowd Tangle.

Microsoft e investimenti IA: 1,7 miliardi di dollari in Indonesia

Microsoft annuncia un investimento di 1,7 miliardi di dollari in Indonesia sull'intelligenza artificiale e il cloud. L'azienda si impegna a formare 2,5 milioni di persone per stimolare la crescita economica dell'area.

TikTok verso il divieto o la vendita negli Usa, ma non subito

Il presidente Biden firma la legge che avvia il contro alla rovescia, di nove mesi più altri 3, per il divieto o la vendita di TikTok negli Usa. Un lento addio.