web analytics
back to top

Attenzione ad offendere su Facebook, è Diffamazione

La Quinta sezione penale della Cassazione ha ricordato, occupandosi della vicenda di Francesco Rocca, presidente della CRI, che le offese fatta anche via Facebook sono molto gravi, tali da configurare il reato di diffamazione aggravata.

Come tutti noi sappiamo Facebook è comunque un luogo dove si condivide e si chiacchiera molto e, alle volte, il tono delle conversazioni può assumere livelli per cui è facile spingersi in espressione pesanti verso gli utenti. A chi di voi non è capitato. E, anche di fronte a situazioni davvero particolari, ci si è sempre chiesti se quelle espressioni potessero avere una certa rilevanza penale, senza avere un riscontro oggettivo da questo punto di vista. Ecco perchè pensiamo sia utile riportare anche in un blog come questo informazioni di questo tipo.

Facebook diffamazione

Ebbene, se anche voi vi siete posti questa domanda, perchè siete incorsi in situazioni davvero spiacevoli, da oggi sappiamo con certezza che quelle situazioni posso essere considerati anche dal punto di vista penale. E a far un po’ di luce su questo tema molto delicato arriva il parere della Quinta sezione penale della Cassazione che, occupandosi del caso di Francesco Rocca, attuale presidente della CRI, che era stato preso di mira da un suo ex dipendente, quando era commissario straordinario della CRI, che lo aveva offeso pesantemente su Facebook, accompagnando le offese con delle foto. Tutto questo accadeva nel 2010 e alcuni messaggi erano sfociati “in palesi offese al decoro personale”.

La Cassazione ha quindi evidenziato che:

La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso della bacheca ‘Facebook’ integra un’ipotesi di diffamazione aggravata poichè la diffusione di un messaggio con le modalità consentite dall’utilizzo per questo di una bacheca Facebook, ha potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone”.

La diffamazione via Facebook è aggravata dal fatto che

Per comune esperienza, bacheche di tale natura” – scrive sempre la Suprema Corte – “racchiudono un numero apprezzabile di persone, sia perchè l’utilizzo di Facebook integra una delle modalità attraverso le quali gruppi di soggetti socializzano le rispettive esperienze di vita, valorizzando in primo luogo il rapporto interpersonale che, proprio per il mezzo utilizzato, assume il profilo del rapporto interpersonale allargato ad un gruppo indeterminato di aderenti al fine di una costante socializzazione”.

A colui che ha diffamato Francesco Rocca è stata comminata una pena pecuniaria di 1.500 euro per diffamazione aggravata.

E’ un pronunciamento che sicuramente fa chiarezza su un tema delicato e certamente avvalora il fatto che ciò che accade su Facebook è ciò che accade nella realtà di tutti i giorni. Siete d’accordo? Raccontateci cosa ne pensate tra i commenti.

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

2 Commenti

  1. La cosa che mi stupisce è che hanno appena assolto presso il Tribunale di Milano (2 settimane fa) una persona che mi aveva diffamato su Facebook. Motivazione: tenuitá del reato. Direi in evidente contrasto con questa sentenza.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

venerdì, 29 Marzo, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Sam Bankman-Fried condannato a 25 anni per frode

Sam Bankman-Fried, co-fondatore di FTX è stato condannato a 300 mesi di reclusione. Vale a dire 25 anni, per la frode delle criptovalute da 8 miliari di dollari.

UE 2024, ecco le linee guida per aziende tech e social media

L'UE ha rivelato le direttive per la sicurezza delle elezioni europee del 2024. Enfasi su moderazione dei contenuti e la lotta ai deepfake sulle piattaforme.

Ecco la situazione di X: numero di utenti e engagement

Dopo un anno e mezzo dall'acquisizione di X da...

Indagine UE su Apple, Meta e Google ai sensi del nuovo DMA

La Commissione UE avvia indagini su possibili violazioni del Digital Markets Act da parte di colossi tech come Apple, Google e Meta.