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Addio definitivo a Google+, ecco come salvare i dati

Come annunciato alla fine dello scorso anno, Google ha deciso di anticipare la chiusura di Google+. Entro oggi, 2 aprile 2019, gli utenti hanno ancora un po’ di tempo per recuperare i propri dati, ecco come.

Oggi, 2 aprile 2019, diamo il definitivo addio a Google+, quello che doveva essere il social network di casa Google che, in realtà, non è mai decollato. Il colosso di Mountain View a fine dello scorso anno aveva deciso di anticipare la chiusura della piattaforma a seguito della pesante violazione subito nel 2015, mettendo a rischio i dati di oltre mezzo milione di utenti. Il problema è stato che per oltre tre anni la piattaforma è rimasta violata, senza che nessuno prendesse i dovuti provvedimenti. Un caso gravissimo, non all’altezza del nome Google e che, per certi versi, dimostra quello che è stato il livello di attenzione che l’azienda ha osservato verso la sua stessa creatura.

Dall’annuncio di Google sono passati appena tre mesi e dal 31 marzo Google ha cominciato a notificare agli utenti il fatto che il 2 aprile 2019, cioè oggi, fosse l’ultimo giorno di attività di Google+, e quindi il termine ultimo per poter salvare i propri dati, da domani non sarà più possibile.

addio google + 2 aprile 2019 franzrusso.it

Come salvare i propri dati su Google+

Allora, se siete tra quelli, pochi o tanti che siano, che volessero mettere in salvo i propri dati dal proprio account Google +, non dovete fare altro che seguire dei semplici passaggi.

Andare sulla pagina Scarica i tuoi dati, fare clic su Avanti e scegliere i dati da salvare. Fatto questo, cliccate su Scegli come vuoi ricevere i dati, subito dopo proseguite, e concludete, con la creazione dell’archivio. Potete anche scegliere di scaricare determinati dati da Google +. Se volete, potete poi sempre cancellare voi il vostro account, dopo aver salvato i dati: da impostazioni, proseguite fino in basso fino alla voce Elimina il tuo profilo Google+.

Quindi, da oggi, 2 aprile 2019, Google+ inizierà a cancellare i dati degli account, operazione che dovrebbe durare qualche settimana.

C’è da dire anche che l’Internet Archive e l’ArchiveTeam nelle scorse settimane hanno promesso per preservare i messaggi pubblici sulla piattaforma prima che svaniscano per sempre. In verità si tratta della conservazione delle conversazioni sotto fora di html statico e che le immagini comunque non saranno salvate in alta risoluzione. Niente di più che una traccia che non farà rimpiangere nulla di quello che infatti doveva essere e non è stato.

Google + vede la luce nel 2011 e nel 2012 era già destinato ad essere il fenomeno social che avrebbe potuto scardinare il settore dei social media. Solo che dietro tutta quella struttura è sempre mancata l’anima social, non vi è mai stato l’appeal necessario per trattenere gli utenti in un luogo che invece altro non era che una “cattedrale ne deserto”. Pensate che gli ultimi dati relativi all’engagement dicevano che la sessione media per utente durava 5 secondi!

Addio Google+, davvero non se ne sentirà la mancanza.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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