Sostenibilità e Innovazione queste le basi per la giusta ripartenza dell’agroalimentare italiano dall’evento digitale che ha visto la partecipazione anche della Ministra per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova.
“Nel titolo della vostra iniziativa c’è il senso della sfida del prossimo futuro per il settore agroalimentare italiano” così la Ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova ha aperto l’evento digitale “Scenari e prospettive delle imprese agroalimentari fra sostenibilità e innovazione” organizzato dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, che ha presentato i risultati dell’indagine a cui hanno risposto imprese e istituzioni per comprendere gli scenari dell’agrifood italiano.
“Per il futuro del sistema agroalimentare italiano” ha proseguito Bellanova, “è necessario conciliare sostenibilità, innovazione e reddittività”. E ha aggounto: “Abbiamo bisogno di accompagnare la transizione ecologica di tutte le nostre imprese, senza lasciare fuori nessuno; la ricerca, lo sviluppo di soluzioni innovative devono mettere al centro le esigenze e le richieste delle aziende. Le aziende devono iniziare a conoscere di più e meglio gli strumenti concreti che possono contribuire a tutelare il loro reddito e a rendere più moderna e sostenibile la produzione alimentare. Sono convinta che l’Italia deve portare in Europa idee, proposte, un modello di distintività che è fatto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono convinta che l’Italia deve portare in Europa idee, proposte, un modello di distintività che è fatto di sostenibilità sociale, economica e ambientale.”
Il messaggio della ministra @TeresaBellanova inquadra in maniera chiara quello che sarà il futuro dell'#agrifood. Dove non deve mancare il coinvolgimento dei giovani@SantachiaraLab @unisiena pic.twitter.com/cIuKvMpy2j
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
Al centro del dibattito l’innovazione tecnologica e organizzativa declinata nell’ottica della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, tema in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, il New Green Deal Europeo e la Strategia Farm to Fork.
L’indagine, svolta nei mesi durante il lockdown, è stata condotta dal Santa Chiara Lab – Università degli Studi di Siena con la partecipazione di Giovani di Confagricoltura – ANGA, ENEA, Commissariato Generale di Sezione dell’Italia per Expo 2020 Dubai e con il patrocinio di ASVIS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nell’ambito del Progetto di ricerca denominato Fixing the Business of Food, svolto da SDSN Sustainable Development Solutions Network (SDSN), Columbia University, Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, Santa Chiara Lab dell’Università di Siena.
A partire dai risultati dell’indagine, esperti, esponenti del settore e della ricerca accademica, policy makers, aziende, istituzioni si sono confrontati su come i sistemi agroalimentari possono e devono costruire società sempre più eque, sane e rispettose delle persone e dell’ambiente. Centrali nel dibattito la promozione e la valorizzazione di soluzioni concrete sostenibili e innovative per supportare il settore agroalimentare nel prossimo futuro.
All’evento hanno partecipato: Angelo Riccaboni, presidente Santa Chiara Lab, Paolo Glisenti, Commissario Generale Italia per Expo Dubai, Marta Antonelli, direttore ricerca Fondazione BCFN, Paolo Bonaretti, vice presidente Cluster Agrifood Nazionale, Paola De Bernardi, Università di Torino, Massimo Iannetta, ENEA, Rosanna Zari, agronoma, Francesco Mastrandrea, presidente ANGA, Cristiana Smurra, imprenditrice BioSmurra con la moderazione di Giorgio dell’Orefice, Il Sole 24 Ore.
L’evento digitale è stato l’occasione per comprendere, alla luce dei dati della survey, quale fosse l’indicazione da seguire per le aziende agrifood italiane. Tutti gli interventi hanno comunque sottolineato che l’innovazione, la tecnologia e la sostenibilità sono le tre direttrici che devono caratterizzare la fase di ripartenza. Anche se sarebbe auspicabile che queste direttrici diventassero la strada “normale” da seguire.
Diversi gli aspetti messi in evidenza durante gli interventi. Come Marta Antonelli, Direttore ricerca Fondazione BCFN, che ha evidenziato anche come la pandemia da Covid-19 abbia finito per allontanare molti dalla dieta mediterranea: “Il COVID-19 ha evidenziato l’urgenza di trasformare i sistemi alimentari in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La Decade dell’Azione verso il 2030 è un’occasione unica per avviare una transizione equa e sostenibile, attraverso la collaborazione e cooperazione di tutti gli attori”.
#AgrifoodXRipartire@martaantonelli_ evidenzia come al momento si registri un trend che riguarda la crescita del fenomeno dell'obesità e allontanamento dalla dieta mediterranea#agrifood @SantachiaraLab @primaitaly pic.twitter.com/8eS4QNHhyz
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
Ad #AgrifoodXRipartire, @martaantonelli_ di @BarillaCFN
«Abbiamo partecipato a #FixingFood che ha l'obiettivo di contribuire ad accelerare la trasformazione dei sistemi alimentari in ottica di #sostenibilità»#SDGs pic.twitter.com/zTSHB5QznY
— Andrea Carini (@andreacreativo) July 22, 2020
Paolo Bonaretti, Vice Presidente Cluster Agrifood Nazionale, ha evidenziato il grande contributo che può apportare l’innovazione all’grifood italiano, come l’Agricoltura di Precisione (Intelligenza Artificiale, Blockchain…). Bonaretti ha poi sottolineato lo stretto legame tra agrifood e salute, tema che ha visto la sua rilevanza proprio durante la pandemia.
#AgrifoodXRipartire
Paolo Bonaretti, vicepresidente cluster Agrifood Nazionale: "Il tema della salute può essere affrontato cercando di capire le innovazioni da introdurre come l'agricoltura di precisione, questione di misurazione della qualità fin dal campo per poi tracciarli". pic.twitter.com/DYeUYQfng0— Cristina Maccarrone (@cristinamacca) July 22, 2020
Massimo Iannetta, ENEA: “Le parole d’ordine per il futuro delle imprese agroalimentari non possono che essere Sostenibilità, Qualità e Tracciabilità, Nuovi Modelli di Consumo, il tutto pervaso da un radicale processo di Digitalizzazione. Le Sfide sono sempre più legate ad un investimento di tipo culturale con una visione di lungo periodo per innovazione tecnologica ed organizzativa, in un’ottica di “open innovation” per superare l’esistente frammentazione orizzontale e verticale dei portatori di interesse”.
Sfide e opportunità delle aziende del settore #agrifood nel post-#COVID19.
Giorgio dell'Orefice introduce il secondo panel di #AgrifoodXRipartire.
Primo intervento Massimo Iannetta di @ENEAOfficialLive streaming https://t.co/SSkS3rK96s#FixingFood #EUFarm2Fork pic.twitter.com/yK4ZS4BADt
— Andrea Carini (@andreacreativo) July 22, 2020
Massimo Iannetta di @ENEAOfficial introduce un principio importante, e cioè che un sistema #agrifood è strettamente correlato alla salute del pianeta. La #sostenibilità è anche creare valore aggiunto dagli scarti@primaitaly @SantachiaraLab pic.twitter.com/IMqZsGgeIc
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
Rosanna Zari, Dottore agronomo: “Nel prossimo futuro post-covid la consulenza diretta alle imprese dell’agrifood avrà un’importanza centrale nel processo di trasferimento delle conoscenze e dell’innovazione tecnologica. Per produrre più cibo con meno risorse sarà necessario puntare sull’agricoltura di precisione, sulle moderne tecniche di miglioramento genetico e in buona sostanza su ricerca e innovazione, ma saranno necessari professionisti formati e preparati per accompagnare l’imprenditore agricolo verso la trasformazione del “contadino” in imprenditore tecnologico”.
#AgrifoodXRipartire@rosannazari mette in evidenza come un problema oggi sia quello dell'acceso a cibo, "nei prossimi anni aumenterà la popolazione mondiale e aumenterà la produzione alimentare. L'#innovazione tecnologica può essere fondamentale"@primaitaly @unisiena pic.twitter.com/zrxTMd5kiI
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
Francesco Mastrandrea, Presidente ANGA, l’Associazione Nazionale dei Giovani Imprenditori Agricoli, nel suo intervento ha messo in evidenza come il digital divide rischi di danneggiare tanti agricoltori che non hanno accesso alla rete. Sarebbe quindi necessario lavorare per rafforzare l’infrastruttura. “La pandemia ha costretto il mondo imprenditoriale agricolo a spingere sull’accelerare i processi di innovazione e change management che avevamo pianificato su intervalli di tempo molto più lunghi. L’agricoltura ha reagito bene ma solamente un lavoro condiviso su ricerca, logistica e produttività di tutto il sistema agroalimentare italiano permetterà a tutta la filiera di riprendere quel posto di élite in un mercato generale le cui abitudini si sono evolute anch’esse con una velocità inaspettata”.
#AgrifoodXRipartire@fra_mastrandrea di @confagri_ANGA evidenzia un tema importante. Si parla del ruolo del #digitale come traino dell'#agrifood "ma il 90% degli agricoltori delle campagne italiane non ha una rete sufficiente, neanche banda larga"@primaitaly @SantachiaraLab pic.twitter.com/e2Zoqlx4Hg
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
Cristiana Smurra, imprenditrice calabrese, fondatrice insieme alla sorella dell’impresa agricola BioSmurra, ha sottolineato come una linea sostenibile e innovativa per l’agriffod sarebbe quella di renderla più etica, giusta: “Cibo sano, qualità della vita, educazione alimentare, salvaguardia dell’ambiente, benessere animale, filiera corta, ritorno alla terra, diritto alla salute e valore delle relazioni umane. Oggi non abbiamo quasi difficoltà a considerarli algoritmi di uno stesso processo e di una stessa visione: quella di un altro modello di sviluppo e di un’altra economia possibile, eco-sostenibile ed alternativa ai totem e tabù attuali. Insomma, senza la tirannia del PIL. L’emergenza Covid dei mesi scorsi ha costretto il Pianeta intero a farvi i conti, esortando tutti a ripensare modi, declinazioni, identità, tempi ed unità di misura dello sviluppo e del progresso così come interpretato negli ultimi 30-40 anni in modo particolare”.
#AgrifoodXRipartire
Ora a parlare è un'imprenditrice @cristianasmurra di Biosmurra, impresa bio tutta al femminile. "Per noi l'#innovazione nasce da un momento di crisi, problema che avevamo avuto per il clima, trasformando tutti gli scarti ossia il cibo non perfetto. pic.twitter.com/sPSZGH8YjE— Cristina Maccarrone (@cristinamacca) July 22, 2020
La visione che ci porta @cristianasmurra di Bio Smurra è quella dell'#agrifood "un po' all'antica, buon, eccellente ma non perfetto, senza conservanti veramente biologico. Perseguiamo il giusto guadagno e il ritorno alla Terra"@primaitaly @SantachiaraLab pic.twitter.com/XiQFz8qtBq
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
La testimonianza di #BioSmurra, un'azienda tutta al femminile. L'innovazione parte da un momento di crisi, quella dovuta ai cambiamenti climatici.
«La sperimentazione #biologica che alla base mette la socialità» #etica e modelli di consumo
A #AgrifoodXRipartire @cristianasmurra pic.twitter.com/A9IrnRS6Rm
— Andrea Carini (@andreacreativo) July 22, 2020
Paolo Glisenti, Commissario Generale Italia per Expo Dubai: “Expo Dubai, il primo evento globale dopo la pandemia del Covid-19, sarà un’opportunità imperdibile per mostrare al Mondo le migliori competenze delle nostre imprese più innovative dell’agrifood. Dalle aziende che partecipano ai bandi di PRIMA, che saranno con noi a Dubai, il Padiglione Italia trarrà ispirazione per offrire un modello del valore di progetti nati e sviluppati con centri di ricerca e università del Mediterraneo, in una dimostrazione di quanto le competenze multidisciplinari inserite in una rete internazionale di collaborazione siano elemento fondante di una nuova visione della sostenibilità e dell’innovazione”.
Paolo Glisenti di @ItalyExpo2020 mette in evidenza come il fattore internazionale per le aziende agroalimentari in questa momento sia di grande importanza in questa fase@SantachiaraLab @primaitaly @unisiena pic.twitter.com/awLgJTyVZ3
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
Nell’ambito della valorizzazione del settore agroalimentare più innovativo e sostenibile, l’evento è stato anche l’occasione per presentare la nuova sezione ‘Imprese e Buone Pratiche’ dell’Osservatorio PRIMA sull’Innovazione (PRIMA Observatory on Innovation, POI), un’iniziativa del Segretariato Italiano di PRIMA: la piattaforma digitale è stata progettata per monitorare e divulgare i più recenti risultati della ricerca, dell’innovazione e della formazione del settore agrifood italiano.
La stessa Ministra Bellanova, nel suo intervento, ha sottolineato che “la sostenibilità non può essere scissa dall’innovazione, dalla ricerca e dall’inclusione come ad esempio avviene col progetto PRIMA e con l’Osservatorio sull’Innovazione”.
Angelo Riccaboni, Presidente del Santa Chiara Labe della Fondazione PRIMA: “I dati emersi dall’indagine evidenziano la strategicità di tre tematiche per il settore: una governance internazionale più ampia capace di controllare la sostenibilità delle produzioni alimentari; la sicurezza alimentare; l’innovazione tecnologica e organizzativa. L’innovazione sarà fondamentale, in particolare, per conciliare le profonde trasformazioni richieste in termini di sostenibilità ambientale e sociale con la salvaguardia delle condizioni di redditività dei produttori e dei trasformatori. L’accordo sul piano di prestiti e sussidi del Consiglio UE per uscire dalla crisi rappresenta un’occasione preziosa per il comparto agrifood per diventare più digitale, inclusivo e sostenibile, valorizzando, allo stesso tempo, la figura dell’agricoltore, come custode del territorio e attore centrale delle nostre filiere”.
La parola adesso a @AngeloRiccaboni presidente @primaitaly e @SantachiaraLab "ringrazio la ministra @TeresaBellanova che ha portato al centro il tema della #sostenibilità nel senso di non lasciare nessuno indietro" pic.twitter.com/GtWueyhDt4
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
#AgrifoodXRipartire @AngeloRiccaboni sottolinea come sia importante ridurre il #DigitalDivide nel settore #agrifood in Italia per fare in modo che quelle tecnologie come #Blockchain #AI possano entrare in piena applicazione#tech @primaitaly @SantachiaraLab pic.twitter.com/zoQH53FfLt
— Franz Russo (@franzrusso) July 22, 2020
“Per consolidare il rapporto con le imprese” aggiunge Angelo Riccaboni “abbiamo arricchito l’osservatorio digitale sull’innovazione agrifood con la nuova sezione dedicata alle aziende che hanno trovato nella sostenibilità e nell’innovazione organizzativa, di processo o di prodotto, le ragioni della loro competitività. Uno strumento importante per supportare il Santa Chiara Lab e il Segretariato Italiano di PRIMA nelle attività di promozione e sostegno del dialogo tra imprese, innovatori, istituzioni e centri di ricerca verso sistemi agroalimentari sostenibili”.
#AgrifoodXRipartire
Chiude questi interessanti panel @AngeloRiccaboni, presidente di @primaitaly parlando dell'importanza dell'#innovazione che non è solo tecnologica, ma anche culturale. Ricorda come sia importante mettersi insieme e collaborare. pic.twitter.com/ZK3WsWpf5P— Cristina Maccarrone (@cristinamacca) July 22, 2020
🌾#AgrifoodXRipartire #22luglio
🗣️@AngeloRiccaboni: Come indurre #innovazione?
➡️Misurare e regolamentare imprese e standard;
➡️Garantire accesso delle piccole imprese all'ecosistema innovazione
➡️Condividere buone pratiche di innovazione
➡️Ruolo regolatore dello Stato pic.twitter.com/oWV2ZGeZDD— Santa Chiara Lab (@SantachiaraLab) July 22, 2020
Più di 250 persone si sono collegate e hanno partecipato all’evento seguendo il dibattito in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube del Santa Chiara Lab e dell’Università di Siena.
A coloro che si sono registrati e hanno seguito l’evento digitale l’Università di Siena rilascerà un attestato digitale delle competenze (Open Badge).