back to top

Come l’Intelligenza Artificiale aiuta il mercato NPL

In un contesto, come quello bancario/finanziario, i Big Data esploderanno proprio in questo anno e l’uso dell’Intelligenza Artificiale diventa fondamentale. Come nel mercato NPL dove esiste già una soluzione tutta italiana.

In un momento in cui l’impiego del digitale e della tecnologia aumenta praticamente in ogni ambito, è naturale attendersi un incremento dei dati da gestire. I Big Data sono oggi utilizzati in ogni settore e quello bancario/finanziario vedrà, proprio in questo anno, un incremento dei Big Data del 700%. E proprio questo settore, nonostante in grande numero di dati da gestire, risulta ancora uno di quelli con il minor livello di adozione di tecnologie di Business Intelligence, si ferma appena al 29%.

In un contesto come questo, l’attività di analisi dei dati diventa fondamentale e, vista l’enorme mole di dati da analizzare, si fa sempre più spazio l’impiego di tecnologia basata su Intelligenza Artificiale.

In Italia il mercato dell’Intelligenza Artificiale (AI) vale oggi 300 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto allo scorso anno, come rilevato dall’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano.

intelligenza Artificiale npl cherry bit franzrusso.it

Gartner all’inizio di quest’anno ha previsto che uno dei trend che avrebbe caratterizzato il mercato dei Big Data, sarebbe stato quello di un maggiore impiego di IA, come conseguenza della pandemia da Covid-19, che ha cambiato il panorama del business, con modelli di apprendimento adattivo.

Mettendo insieme tutti questi elementi che abbiamo fin qui elencato, prende forma il tema che vogliamo trattare con voi oggi. Ed è quello che riguarda gli NPL ((Non performing loans), i crediti deteriorati, ossia i crediti non più esigibili dagli istituti a causa delle difficoltà finanziarie dei debitori, che rischiano di precludere la capacità di molte banche di erogare nuovo credito per finanziare la ripartenza economica.

Ebbene, possiamo solo immaginare la difficolta, oggi, per banche e strutture finanziarie, analizzare una mole di dati crescente e gestire anche questa tipologia di dati, in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo a seguito della pandemia. L’Intelligenza Artificiale sarebbe la soluzione ideale per la gestione di questi dati in un grande contesto come quello degli NPL. Anche perché, gestire i dati significa conoscerli fino in fondo e, in tempi rapidi, costruire tutte le relazioni che da essi scaturiscono.

In Italia esiste una piattaforma che fa questo e si chiama Cherry Bit, creata da Cherry srl, la quale fornisce servizi in grado di automatizzare su larga scala il recupero delle informazioni di valutazione per un portafoglio NPL.

Nata a metà del 2019, Cherry Bit mette insieme la grande esperienza accumulata da Giovanni Bossi, founder di Cherry srl, e da Mara Di Giorgio, (CEO di Cherry srl) nel mondo del credito in particolare quello deteriorato, con la visione tecnologica di un gruppo di giovani ingegneri. In generale, le attività degli operatori del mercato NPL si basate spesso su una serie di processi manuali (due diligence, onboarding, valutazione di portafoglio) che presentavano un largo margine di miglioramento. Nasce da qui l’idea di provare ad innovare il settore, ponendosi l’obiettivo di costruire un sistema informatico, in grado di eseguire in maniera autonoma e veloce ciò che prima richiedeva ore di lavoro.

Come lavora Cherry Bit

Partendo da un “codice d’origine” (un semplice codice fiscale o una partita IVA), che identifica una determinata posizione debitoria, Cherry Bit recupera in pochi secondi tutte le informazioni rilevanti connesse, prelevandole dalle relative fonti pubbliche (Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Catasto, Conservatorie, Tribunali, etc…).

cherry bit intelligenza artificiale npl

Abbiamo creato un sistema di scraping – ci racconta Luca Bonacina, cofounder di Cherry Srl e creatore di Cherry Bit – che richiede le informazioni necessarie dalle fonti migliori e lo fa molto velocemente. I dati così ottenuti, provenienti da sorgenti diverse e riportati in formati diversi, vengono riorganizzati attraverso un mix di data modeling e algoritmi statistici avanzati e ricondotti a un’unica rappresentazione: una dashboard cloud, accessibile da browser, che offre al cliente una visualizzazione strutturata di tutte le informazioni“.

I nostri clienti – continua Bonacina – sono banche, ovvero soggetti che vogliono cedere portafogli NPL nel mercato, e investitori, come fondi e gestori ma anche gli studi legali, soprattutto legati al mondo della verifica ipotecaria, un’operazione molto lenta da fare a mano: Cherry Bit, invece, è in grado di validare, attraverso un processo completamente automatico, 45 ipoteche al minuto.

Sul mercato del credito, dunque, l’impatto dei nostri servizi è quello di permettere all’operatore di lavorare su dati di qualità e di sfruttare bene il proprio tempo, garantendo in pochi minuti l’accesso all’analisi di diverse posizioni, ipoteche, documenti di interesse, da cui estraiamo dati puliti e confrontabili. E questo è fondamentale soprattutto negli use case di due diligence, in cui le cose vanno fatte molto in fretta“.

Ecco, ci piaceva presentarvi e cominciare a raccontare questa interessante realtà italiana che si muove in un contesto, come quello NPL, in cui i dati sono fondamentali. Una realtà di cui sentiremo ancora molto parlare.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Social media e adolescenti, è arrivato il momento di decidere

La tragedia in Francia e l'iniziativa di Macron riaccendono sull’età minima per accedere ai social media. Tra divieti, educazione all'uso delle piattaforme e salute mentale, l’UE è chiamata a decidere. E a farlo in fretta.

Ecco perché Elon Musk lascia l’amministrazione Trump

Dopo 130 giorni si chiude l’incarico di Elon Musk nel governo USA. Un esperimento tra riforme mancate e crisi aziendali, che ridefinisce i confini della sua leadership pubblica.

Cos’è AI Mode di Google e come cambia la ricerca online

Google ha lancia AI Mode. L’intelligenza artificiale cambia la ricerca online e trasforma l’accesso alle informazioni. Da Search Engine a Answer Engine. Ecco cosa cambia per utenti e creator di contenuti.

Anche su Threads si possono aggiungere fino a 5 link nella bio

Threads introduce la possibilità di inserire fino a 5 link nella bio del profilo, ampliando le opportunità per creator e brand. Una funzione già introdotta su Instagram due anni fa.