Clubhouse in un mese vede crollare i download del 72%, a marzo sono stati 2,7 milioni. E intanto la concorrenza cresce ogni giorno.
Un mese fa Clubhouse compiva un anno e festeggiava l’evento con 10 milioni di download a livello globale, 435 mila download in Italia. Sembrava che l’app di audio room fosse ormai destinata a ripetere il dato anche nei mesi successivi, confermando il grande interesse di pubblico, sebbene solo limitata ad utenti iOS, e degli investitori. Proprio ieri avevamo dato notizia del nuovo finanziamento ricevuto, di serie C, che ha fatto lievitare il valore dell’app a 4 miliardi di dollari.
Ma, appunto, a distanza di un mese, i dati di download non sono stati confermati, anzi. Prima di vedere i dati, è opportuno chiarire che nel caso di Clubhouse ogni download corrisponde ad un utente, proprio per il fatto che l’app funziona solo su inviti. Quindi, è molto plausibile che chi scarica l’app poi la usa effettivamente. Lo stesso, come sappiamo, non può dirsi in altri casi.
I dati, dicevamo. Eccoli.
Secondo i dati rilevato da Sensor Tower i download di Clubhouse sono in calo del 72%: erano 9,5 milioni a febbraio di quest’anno mentre sono stati solo 2,7 milioni nel mese di marzo. Sono dati che confermano come Clubhouse abbia perso un po’ il suo slancio iniziale, quando sembrava ormai proiettata verso numeri ben più alti.
Il grafico qui in alto rende bene l’idea di quello che stiamo trattando. I numeri registrati a marzo sono molto simili a quelli di gennaio e febbraio sembra essere stata solo una fiammata.
Serve comunque evidenziare il fatto che un calo dei download non significa calo di utenti, che restano quindi intorno ai 10 milioni. Quello che stiamo cercando di dimostrare, attraverso questi numeri, è che, forse, l’app ha perso un po’ di appeal e che il dato dei download è strettamente collegato alla crescita della base utenti, essendo un’app che funziona solo su invito. Certo, è molto probabile che una versione dell’app per Android invertirà la tendenza e l’app comincerà a crescere, ma prima di allora passeranno ancora altri mesi e la concorrenza continua a crescere, ormai ad un ritmo quotidiano.
Di fianco a questo calo, evidente, c’è anche da registrare l’aumento di critiche negative che gli utenti cominciano a muovere nei confronti dell’app. Negli Usa è sempre molto acceso il dibattito su quanto l’app sia diventata, nel corso dei mesi, sempre più “monotona e noiosa” e di come le stanze che una volta vedevano la partecipazione di centinaia di utenti, adesso sono frequentate pochissimo.
E, come dicevamo prima, la concorrenza al momento cresce sempre di più. E Twitter, al momento, è proprio la piattaforma che, grazie a Twitter Spaces, può mettere Clubhouse in ulteriore difficoltà, proprio perché al momento è quella già operativa e punta molto anche sulle notizie del giorno, dando modo agli utenti la possibilità di creare spazi in modo veloce.
Ricordiamo anche che al momento non tutti possono creare spazi su Twitter Spaces, anche se il rilascio continua lentamente sia per iOS che per Android, e che gli spazi presentano ancora dei limiti (su questo ci soffermeremo con un focus specifico prossimamente), ma di sicuro è l’alternativa migliore.
Ma Twitter Spaces al momento è l’alternativa migliore anche perché non si tratta solo di un’app stand-alone, ma è una funzionalità. Clubhouse nasce come app di social audio in maniera esclusiva, mentre Twitter Spaces è una funzionalità all’interno di una piattaforma che permette agli utenti di esprimersi anche con altre forme di contenuto. Ecco la carte vincente di Twitter.
Perchè sappiamo bene quanto sia difficile creare contenuti audio di continuo, ogni giorno. Molto diverso invece offrire agli utenti anche la possibilità di esprimersi in audio e non in via esclusiva. E dè un po’ quello su cui si stanno orientando tutte le altre piattaforme che al loro interno stanno cercando di introdurre il contenuto audio con funzionalità simili a Clubhouse.
Certo, non è la fine di Clubhouse, ma di sicuro quello che era il fenomeno del momento sta cominciando a subire una frenata notevole.
[…] già riportato il mese scorso, i dati relativi ai download sono in calo. Nel mese di marzo di quest’anno, come rilevato da Sensor Tower, in un mese il calo è stato […]
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