Clubhouse compie 1 anno e i download sono 13 milioni a livello globale. L’Italia si piazza in settima posizione tra i primi 10 paesi al mondo con 435 mila.
Clubhouse è senza dubbio l’app del momento e fece il suo debutto il 17 marzo 2020, quindi oggi compie il suo primo anno. Curioso notare come, a distanza di un anno, si debba parlare di lockdown, almeno in Italia, parzialmente, e in qualche paese europeo. Forse suona strano dirla in questo modo, ma Clubhouse deve molto alla pandemia perché, essendo costretti tutti, almeno durante la prima ondata, a stare chiusi in casa, ha trovato condizione ideale per emergere in un panorama, quello dei social media, fino al quel momento arroccato a certi standard.
Comunque la si pensi, come spesso si dice in casi in cui l’opinione non è omogenea, Clubhouse ha sicuramente contribuito a rendere più dinamico lo scenario, introducendo come forma di contenuto la voce.
Clubhouse, download a livello globale sono 13 milioni
Dopo un periodo in cui l’app ha conosciuto un momento di diffusione solo circoscritto agli Usa, l’app è diventata popolare verso la fine dell’anno scorso, affacciandosi anche all’interno del mercato italiano. Il successo è stato immediato un po’ ovunque e il nostro paese è uno dei principali mercati per numero di download.
Infatti, in occasione proprio del compleanno di Clubhouse, App Annie ha diffuso dati interessanti. E scopriamo che proprio in questi giorni l’app ha raggiunto il record di 13 milioni di download, erano 5 milioni appena un mese fa. Piccola precisazione sui download. Spesso si dice che i download non corrispondano sempre ad un utilizzo effettivo dell’app, ed è vero. In questo caso specifico, download e uso effettivo corrispondono, perché l’app funziona solo su iOS ed è su invito. Quindi, il dato del download dell’app è conseguenza dell’invito ricevuto a scaricare e ad usare l’app. Potremmo anche sbilanciarci a dire, sempre in questo caso specifico, che ad ogni download corrisponde un utente attivo.
Clubhouse, in Italia i download sono 435 mila
Il dato, che sicuramente interesserà molti di voi, è quello riferito al nostro paese. Posto che il mercato principale per Clubhouse resta quello degli Usa, possiamo dire che il nostro paese si piazza tra i primi 10, precisamente in settima posizione dopo la Malaysia. Nel dettaglio, ad oggi i download sono 435 mila, sempre secondo i dati forniti da App Annie.
Recentemente, un sondaggio di Gimmelike ci ha permesso di conoscere cosa ne pensano gli italiani di Clubhouse. Ebbene, il 60% ha espresso apprezzamento, trovandolo “interessante”; il 35% “solo in parte”; il 5%, invece, è rimasto deluso. Tra gli aspetti che piacciono poco dell’app, al primo posto troviamo il fatto di essere “esclusivo” (23%), l’assenza di testo (23%), poco immediato (20%). Il 15% poi lo trova anche noioso. E poi, il 9% non lo trova interessante per la mancanza di video e foto. Altro dato interessante è che il 46,4% pensa che non lo userà, restando comunque in attesa della versione Android che, a detta dei due fondatori, Paul Davison e Rohan Seth, dovrebbe arrivare presto, forse entro la primavera inoltrata.
Clubhouse, i primi dieci paesi
Questi sono i dati precisi che riguardano i primi dieci paesi in cui Clubhouse è più popolare. Notate come dopo gli Usa ci sia il Giappone, seguito da Germania (primo paese europeo) e dal Brasile:
- Usa: 3,2 milioni
- Giappone: 1,8 milioni
- Germania: 735.000
- Brasile: 615.000
- Russia: 540.000
- Malesia: 567.000
- Italia: 435.000
- Regno Unito: 397.000
- Corea del Sud: 387.000
- Turchia: 363.000
Clubhouse agli inizi di febbraio ha ricevuto un finanziamento di ben 100 milioni di dollari da Andreessen Horowitz, facendo lievitare il suo valore a 1 miliardo di dollari. In quella occasione venne diffusa quella che è la rotta che l’app seguirà nella sua evoluzione. Al primo posto vi era un passaggio che da subito abbiamo definito qui sul nostro blog come il più interessante, e cioè la possibilità per i creator di poter monetizzare.
Clubhouse Creator First
E infatti, a distanza di poche settimane, Clubhouse ha lanciato il suo programma di accelerazione “Creator First”, un programma specifico per i creator, finalizzato a mettere a disposizione tutti gli strumenti per poter monetizzare usando l’app. Obiettivo del programma è di portare i creator a generare fino a 5 mila dollari al mese. Traguardo ambizioso, ma evidentemente alla portata.
Per Clubhouse inizia, forse, la sfida più difficile. Quella di dimostrare, prima del tempo, che non si tratta di un semplice “fuoco di paglia”, di dimostrare quindi di essere una realtà solida. Accanto a questa sfida, si aggiunge anche quella di reggere la concorrenza.
La più concreta è sicuramente quella di Twitter Spaces, una funzionalità di Twitter, in-app, nel senso che non necessità una app stand-alone, che è proprio la risposta a Clubhouse. Twitter in questi giorni sta permettendo ad un ampio gruppo di utenti, su iOS e su Android, di poter ascoltare gli “spazi”. Per ora la possibilità ci crearli resta circoscritta ad un ristretto gruppo di utenti, qualche migliaio in tutto il mondo. E intanto la società guidata da Jack Dorsey ha fatto sapere che Twitter Spaces sarà disponibile per tutti entro poche settimane, ne mese di aprile.
Rispetto a Clubhouse, il cui funzionamento è molto simile, Spaces offrirà la possibilità di scaricare il file audio e anche la trascrizione della conversazione, oltre alla possibilità di poter importare tweet testuali. E ha già previsto un modo per monetizzare con Super Follows.
Insomma, la sfida si fa serrata, senza dimentica che anche Facebook si sta preparando a lanciare la sua versione di chat audio anche se ancora non si conoscono altri dettagli.
E voi che ne pensate? State usando Clubhouse? E come vi trovate?