Twitter sarebbe pronta a verificare tutti gli utenti. Si tratta di una funzionalità scoperta da Jane Manchun Wong, già teorizzata da Jack Dorsey, che metterebbe in evidenza se un utente ha verificato il suo account con il numero di cellulare.
In attesa di capire come evolverà la questione tra Elon Musk e Twitter, la causa verrà discussa ad ottobre, la società di San Francisco continua a mandare avanti il suo processo di innovazione della piattaforma.
Da tempo si chiede a Twitter di intervenire per cercare di rendere più visibili quelli più autentici e leciti. Ebbene, in risposta a questa richiesta che va avanti da tempo, Jane Manchun Wong, ingegnere non nuova a questo tipo di scoperte, ha mostrato come Twitter, in effetti, stia per lanciare un metodo che potrebbe risolvere questo annoso problema.
Jane Manchun Wong ha infatti scoperto che Twitter è pronta a rendere più evidente questa distinzione, grazie alla verifica che avviene attraverso il numero di cellulare. Se l’account ha fatto questa verifica, ecco che appare all’interno del profilo dell’utente un segno di verifica con la dicitura “numero di telefono verificato”.
Se questa funzionalità, come si crede e si spera, dovesse essere implementata per davvero, allora rappresenterebbe la messa in pratica di ciò che teorizzava Jack Dorsey, co-fondatore ed ex CEO di Twitter, quando qualche anno fa intendeva verificare tutti gli account su Twitter.
Collegare il numero di telefono al proprio account è un modo per distinguersi e apparire più affidabile dal punto di vista dei contenuti condivisi. Significa quindi elevare il livello di sicurezza sulla piattaforma e ridurre lo spam, tema tanto caro a Elon Musk, e non solo ovviamente.
Twitter is working on verified… phone number label on profile pic.twitter.com/H4gJGaNHQT
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) August 19, 2022
Immaginate di usare il motore di ricerca di Twitter (motore di ricerca molto valido per la piattaforma) e di voler effettuare una ricerca su un termine in particolare. Automaticamente, darete precedenza ai contenuti, per quella chiave di ricerca, condivisi da account che hanno una verifica in più e che per voi in quel momento indica una maggiore qualità.
Stiamo parlando quindi di una etichetta di verifica che si aggiunge alla spunta di verifica. Gli account con la spunta blu hanno già fornito un numero di telefono o una mail professionale.
E, restando nei casi più eclatanti, ricorderete quando nel 2020 account come quelli di Barack Obama, Bill Gates e lo stesso Elon Musk vennero violati per veicolare una truffa sulle criptovalute. Se fosse stata attiva questa funzionalità di cui si sta parlando, forse sarebbe stato più complicata una operazione come quella e di quelle proporzioni.
Proprio Twitter lo scorso 5 agosto ha reso noto di un incidente sulla piattaforma che permesso ad un di scoprire 5,4 milioni di nomi di account associati a numeri di telefono e indirizzi e-mail. Secondo quanto dichiarato dall’azienda di San Francisco, la falla è stata risolta con un aggiornamento di giugno 2021, anche se il database sottratto è rimasto in circolazione fino a luglio di quest’anno, quando è circolata la notizia che qualcuno stava cercando di vendere il database.
Ecco, questo ci sembra un elemento interessante che potrebbe aiutare a contrastare il fenomeno spam/bot su cui Elon Musk ha fatto naufragare la sua intenzione di acquisto di Twitter, già fissata per contratto, di cui dovrà dare spiegazioni ad ottobre quando la causa indetta da Twitter verso il fondatore della Tesla approderà nelle aule della Corte del Delaware.
Twitter is working on showing Tweet view count
It’s unsure whether it will be visible to the author only or everyone pic.twitter.com/G6N0SIjLbX
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) August 19, 2022
Ma la novità notata da Jane Manchun Wong non riguarda solo la verifica dell’account con il numero di telefono e visibile sul profilo con una etichetta specifica.
Dallo screenshot pubblicato si nota un’altra novità che mostra il conteggio delle visualizzazioni dei tweet, a cui alcuni utenti hanno già accesso per i propri tweet sotto l’etichetta “analytics”. Non è chiaro se questa funzione sarà limitata all’autore o sarà visibile a tutti gli utenti. Speriamo, se dovesse essere disponibile, che resti visibile solo per l’autore del tweet, altrimenti ricaschiamo nella solita vanity metrics.