Amazon, dopo i licenziamenti dei mesi scorsi, si appresta ad una nuova massiccia ondata di licenziamenti di 9 mila lavoratori che comprendono anche Twitch e AWS.
Anche Amazon sta per avviare un nuovo piano di licenziamenti. Dopo i pesanti licenziamenti portati avanti tra novembre dello scorso anno e gennaio 2023, che hanno interessato oltre 18 mila dipendenti, in una nota inviata al personale dal CEO della società, Andy Jassy, nelle prossime settimane saranno licenziate altre 9 mila persone.
Con l’obiettivo di ridurre i costi, e con uno scenario internazionale e finanziario instabile, Amazon si appresta a licenziare ancora stavolta nei reparti che riguardano l’advertising e le risorse umane (segno quest’ultimo che indica il blocco di nuove assunzioni). E ancora, i licenziamenti riguarderanno AWS, la struttura di Amazon che fornisce i servizi in cloud, e Twitch, la piattaforma di video streaming.
“Il principio fondamentale della nostra pianificazione annuale, relativa a quest’anno, è stato quello di essere più snelli. Ci proponiamo di farlo in maniera da poter investire in modo significativo nelle esperienze chiave a lungo termine per i clienti, che riteniamo possano migliorare significativamente la vita dei clienti e di Amazon nel suo complesso“, ha dichiarato Jassy nella lettera indirizzata a tutti i dipendenti.
Dopo la campagna di massicce assunzioni avvenute durante la pandemia, anche Amazon, come altre grandi aziende tech, si appresa a “snellire” la propria forza lavoro. Per dare un’idea di quanto fosse cresciuta l’azienda di Seattle, alla fine del 2021 Amazon contava su un numero di oltre 1,6 milioni di dipendenti, inclusi i retail online, rispetto ai quasi 800 mila lavoratori considerati a fine 2019.
C’è anche da aggiungere che il quarto trimestre del 2022 è stato uno dei peggiori della storia di Amazon, facendo registrare la sua prima perdita netta, dal 2014, a 2,7 miliardi di dollari. Amazon ha fatto una serie di misure di riduzione dei costi negli ultimi mesi, tra cui la sospensione della costruzione della sua seconda sede ad Arlington, in Virginia, la chiusura di alcuni dei suoi negozi fisici Amazon Go e l’arresto dell’espansione dei suoi negozi Amazon Fresh. E ha anche bloccato le nuove assunzioni.
Come sappiamo, il gigante dell’e-commerce non è l’unica grande azienda a dover affrontare problemi finanziari e licenziamenti in un’economia difficile. Meta, Microsoft e Google hanno già licenziato decine di migliaia di lavoratori quest’anno.
Nonostante questo quadro tutt’altro che idilliaco, Jassy ha manifestato ottimismo rispetto alle “attività più importanti” dell’azienda, e quindi la vendita al dettaglio e, appunto, Amazon Web Services.