La pandemia da Coronavirus sta cambiando il modo di lavorare e non solo quello. La modalità smart working si è resa necessaria e quindi è aumentato l’uso di app di videoconferenze, anche per l’uso privato. App Annie ha rilevato che in Italia i download di Houseparty sono cresciuti di 423 volte.

Con la pandemia da Coronavirus inevitabilmente è cambiato il modo di lavorare e non solo. Sono cambiate le modalità di contatto tra amici, parenti e colleghi di lavoro. Non avendo più la possibilità di vedersi di persona, causa lockdown che continuerà ancora per altre settimane, gli italiani hanno riscoperto il valore delle videoconferenze. Una modalità questa molto usata dal punto di vista del business, specie quando c’erano sono riunioni da fare e qualcuno, non potendo essere fisicamente sul posto, si collegava con una app, web o mobile.

Ma, di quest tempi, l‘uso della videoconferenza si è diffuso anche per le semplici chiamate tra amici e parenti. Basti pensare al fenomeno degli aperitivi e delle cene in video, specie nelle prime settimane del lockdown, un po’ per stemperare la tensione. Oggi, forse, a distanza di diverse settimane, si fanno un po’ meno.

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L’utilizzo è stato massiccio al punto che in tanti hanno cominciato a chiedersi se la rete fosse abbastanza forte da reggere questa flusso enorme di videochiamate e videoconferenze, praticamente ininterrotto e a tutte le ore. E adesso, con i dati pubblicati ieri da App Annie, società di analisi di dati web e mobile, possiamo avere un’idea di quali app sono state più scaricate.

Prima di passare a vedere qualche dato riferto al nostro paese, è bene ricordare che App Anni ha rilevato che nella settimana 15-21 marzo 2020 sono stati ben più 62 milioni i download di app di videoconferenze, il 45% in più rispetto alla settimana precedente. E si arriva al 90% in più rispetto alla media settimanale dei download del 2019. Un numero decisamente enorme.

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Ora, buona parte de numeri che abbiamo visto sopra dipendono dalla crescita esponenziale dei download di alcune app in particolare, quelle che abbiamo visto usare in questi giorni per videoconferenze, videochiamate e webinar, e cioè: Zoom, Google Meet e Teams di Microsoft.

ZOOM

Partendo da Zoom, app esplosa proprio giorni, con annesse polemiche per la condivisione dei dati con Facebook (poi smentite, ma comunque sono stati ravvisati problemi di sicurezza), in Italia ha fatto registrare un tasso d download pari a 55 volte in più rispetto alla media dell’ultimo trimestre del 2019, il dato più alto di quello registrato altrove. Infatti, in Spagna 27 volte di più, in Uk 20 volte di più, in Francia 22 volte di più, in Germania 17 volte di più. Relativamente a Zoom, Sensor Tower fa sapere che i dati possono essere anche più alti perché molti hanno ricevuto inviti a partecipare a videoconferenze/webinar via email, dato che poi non viene tracciato.

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Google Meet

Dati molto alti anche per Meet di Google, molto usato in questi giorni per videoconferenze, videochiamate e webinar, senza dimenticare che questa modalità rientra anche nei tools dii Google Classroom molto scaricato e usato in questi giorni nelle scuole italiane di ogni grado. In Italia l’app di Google è stata scaricata 140 volte di più, anche in questo caso il dato del nostro paese è il più alto. Infatti, in Un è di 24 volte di più, negli Usa 30 volte e in Spagna 34 volte

Microsoft Teams

E poi numeri anche per Teams. In Italia l’app di Microsoft è stata scaricata 30 volte di più, il doppio di quanto registrato da App Annie in Francia e in Spagna, con 15 volte di più.

Houseparty, l’app di videoconferenze che piace ai giovani

Ma la vera sorpresa è il dato riferito a Houseparty, forse non nota a tutti, ma molto diffusa tra gli utenti della “generazione Z“, che ha fatto registrare numeri altissimi, specialmente nel nostro paese. Ebbene in Italia questa app ha fatto registrare un tasso di download di 423 volte. L’app è molto usata da più giovani per “incontrarsi” e perché permette proprio gli incontri di gruppo, fino a 8 persone per “stanza”, ma è possible partecipare a più incontri in contemporanea. L’elemento che forse attrae di più i giovani è proprio il fatto di avere l’idea di partecipare ad una festa tra amici, di ritrovarsi a chiacchierare del più e del meno proprio in un momento, come quello del lockdown, in cui non è permesso.

houseparty app

Houseparty è stata lanciata ufficialmente nel 2017 da Life On Air Inc. In pratica si tratta dell’evoluzione di Meerkat, app video che forse qualcuno di voi ricorderà, nata nel 2015 è possiamo dire che ha un po’ dato il via ad app come Periscope o Facebook Live. Successivamente, l’app nata dall’intuizione di Ben Rubin e Sima Sistani, Houseparty è stata poi acquisita, nel giugno dello scorso anno, dalla Epic Games, la casa produttrice di giochi come Fortnite.

A seguito di questi risultati, è spuntata fuori la notizia, diffusa da molti quotidiani inglesi, che l’app sarebbe stata hackerata. Houseparty, che nel frattempo ha smentito qualsiasi violazione, in risposta a queste notizie, ha deciso di offrire 1 milione di dollari a chi sia in grado di dimostrare l’effettiva violazione. Insomma, sembrano essere abbastanza sicuri di quanto affermano.

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Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.

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