back to top

Facebook lancia il tasto empatia, non il dislike

Data:

E’ bastata la sola parola “dislike” contenuta in un domanda fatta a Mark Zuckerberg nel “Q&A with Mark” per scatenare tutti con il lancio del tasto “non mi piace”. Ma le cose non stanno così. Zuckerberg nel rispondere alla domanda di un utente ha dichiarato che si sta lavorando su un tasto “empatia”, per dare più alternative al classico “like”.

Che tutti fossero lì pronti a parlare di tasto “non mi piace“, “dislike“, è cosa arcinota. Di un possibile tasto per esprimere un parere negativo al classico tasto “like” se ne parla ormai da anni, anche se in effetti Facebook non avrebbe alcun interesse a lanciare una simile iniziativa. E durante il “Q&A with Mark“, un momento, che sta diventando ormai una tradizione a Menlo Park (la sede di Facebook), di domande e risposta con il CEO e fondatore del socialnetwork più usato al mondo, un utente ha formulato una domanda in cui chiedeva a Zuckerberg se Facebook stesse studiando un tasto alternativo al “like”, quindi una sorta di “dislike”. E’ bastato solo la citazione della parola #dislike per scatenare un fiume di news che davano per imminente l’arrivo sulla piattaforma l’arrivo del “tanto atteso” tasto “non mi piace.

zuckerberg-tasto-empatia-#dislike---franzrusso.it-2015

Ma ovviamente niente di tutto questo è vero perchè Zuckerberg non ha detto che Facebook è pronto a lanciare il tasto “dislike”. Tutt’altro! Ha dichiarato che è allo studio un “tasto empatia”, una formula che possa offrire agli utenti diverse possibilità di interagire con un contenuto postato da un amico. E nella risposta lo stesso Zuckerberg conferma che sono ormai centinaia gli utenti che hanno chiesto il tasto “dislike”.

L’intento è dunque quello di offrire agli utenti la possibilità di esprimere empatia e il CEO di Facebook ha fatto l’esempio di contenuti che fanno riferimento alla tragedia dei rifugiati oppure ad un contenuto in cui un utente annuncia la morte di un proprio caro. Ecco, in queste situazione “gli utenti di trovano a disagio e vorrebbero esprimersi per fa capire che comprendono quel contenuto”. Allo stesso modo, si posso citare anche contenuti più allegri dove sempre lo stesso “mi piace” può risultare riduttivo.

Ecco perchè credo che sia importante dare agli utenti più opzioni rispetto ad un solo “like”

Zuckerberg ha poi dichiarato che su questo stanno lavorando da molto e che presto potrebbe essere lanciato.

Ecco, in effetti c’è una bella differenza tra quello che ha dichiarato Zuckerberg e quello che tanti hanno compreso.

Il “tasto empatia”, se vogliamo continuare a chiamarlo così (visto che lo stesso Zuckerberg non ha fatto nome), è una modalità che in effetti si rende necessaria per come ormai si è evoluto Facebook.

Siete d’accordo? Che ne pensate?

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

L’Europa accelera sulla sovranità IA, Italia tra le protagoniste

Uno studio di Accenture su 1.928 organizzazioni rileva che il 62% delle aziende europee cerca soluzioni di IA sovrana. L'Italia si piazza seconda in Europa con il 71% pronta ad aumentare investimenti. I settori chiave: banking, energia, PA.

Meta Q3 2025, si punta tutto su IA e superintelligenza

I numeri del Q3 di Meta mostrano come la società di Zuckerberg sia ormai orientata verso l’intelligenza artificiale. Anzi, verso la superintelligenza: investimenti e infrastrutture puntano a un’intelligenza superiore firmata Meta.

Il down di AWS e l’importanza del Cloud nell’era della IA

Il 20 ottobre 2025 un grave disservizio AWS ha paralizzato centinaia di servizi globali. Un blackout DNS che rivela la dipendenza digitale da pochi player e l’impatto dell’IA sul cloud.

Come l’algoritmo di X sarà gestito dalla IA Grok entro poche settimane

Elon Musk ha fatto sapere che l'algoritmo di X si poggerà interamente sulla IA Grok. I contenuti verranno quindi gestiti dall'intelligenza artificiale, così come accade su altre piattaforme. Vediamo in che modo tutto questo avverrà e cosa comporterà.