Adam Mosseri, capo di Instagram, con un video su Twitter ha annunciato il test sulla funzione Take a Break, Fai Una pausa. Si tratta di una funzione opt-in, quindi scelta libera per gli utenti.
La fase storica che stiamo vivendo, caratterizzata da quella post-pandemica, porta ad interrogarci sempre più spesso sull’evoluzione dei social media, delle piattaforme che quotidianamente usiamo per lavorare e comunicare. E sempre più spesso, una delle risposte è quella di cercare di umanizzare l’utilizzo, ossia provare ad essere meno attratti dagli algoritmi e provare a mettere in pratica uno stile più umano, nell’utilizzo e nella comunicazione.
Non è un processo facile, specie quando le piattaforme si trovano a fare i conti con sè stesse (cosa molto rara) e con gli effetti che esse provocano. Forse, cominciare a cercare uno stile ibrido potrebbe essere una soluzione. Cominciando dal tempo di utilizzo.
Fai una pausa da Instagram
Queste brevi considerazioni nascono dalla notizia, data da Adam Mosseri, il capo di Instagram, che la piattaforma di proprietà di Meta, ha iniziato un test sulla funzione denominata Take a Break, vale a dire Fai una pausa.
In un video condiviso su Twitter ha spiegato che, una volta impostata la funzione, questa aiuta l’utente a prendersi una pausa dalla app. Take a break infatti permette di scegliere un tempo, 10/20 o 30 minuti, trascorso il quale l’utente si prende una pausa dallo scrolling.
Questa in sintesi la funzione che è, come dicevamo, in fase di test e non si conoscono le reali tempistiche su un rilascio su larga scala. Ma ci sono alcune considerazioni da fare.
Testing “Take a Break” 🧑🔬
We started testing a new feature called “Take a Break” this week. This opt-in control enables you to receive break reminders in-app after a duration of your choosing.
I’m excited to dig into the results & hopefully launch this sometime in December. ✌🏼 pic.twitter.com/WdSTjL6ZdH
— Adam Mosseri (@mosseri) November 10, 2021
Funzione che deve essere attivata dall’utente
Prima di tutto, si tratta di una funzione opt-in, nel senso che è l’utente che deve attivarla. Una operazione non scontata, in quanto presuppone che l’utente stesso abbia un elevato livello di consapevolezza su quanto usa l’app a tal punto da spingerlo a impostare una sorta di limite. Forse questo potrebbe essere utile per gli utenti adolescenti e su questo un portavoce di Instagram ha dichiarato che su questa fascia di utenti compariranno spesso messaggi per incentivarli ad impostare la funzione.
Altra considerazione, sempre restando sul tema che la funzione è opt-in, ad oggi la maggior parte dei dispositivi permette già di conoscere il tempo di utilizzo delle singole app e di apporre un limite ad alcune di esse. Quindi questa di Instagram va più nella direzione di voler dimostrare attenzione al tema, sapendo benissimo che questa funzione è già disponibile di default sulla gran parte dei dispositivi mobili in circolazione.
Instagram e gli effetti negativi sui giovani
E poi, la notizia diventa ancora più interessante perché arriva dopo le dichiarazioni della “talpa” Frances Haugen che aveva rivelato, attraverso documenti pubblicati dal WSJ sottoforma di “Facebook Files“, come l’azienda Facebook, oggi Meta, fosse ben consapevole che Instagram avesse effetti negativi sugli adolescenti, specialmente sulle ragazzine, senza agire di conseguenza.
E sempre in relazione alle dichiarazioni della Haughen, Antigone Davis, responsabile della sicurezza di Meta, aveva già accennato a Take a Break in occasione della audizione al Congresso Usa proprio sulle rivelazioni di Frances Haugen.
Siamo sicuri che molti di voi già ricorderanno che Instagram aveva iniziato a porre l’attenzione sul tempo trascorso sull’app, per accrescere maggiore consapevolezza negli utenti, già nel 2018 quando introdusse la funzione che tutti oggi conosciamo come “Non hai altro da vedere“. Inizialmente nata per questo scopo, alla fine si è rivelata essere uno strumento per spingere i posti suggeriti agli utenti, ottenendo quasi l’effetto opposto.
Iniziativa lodevole, tutto sommato
Questo modo di fare di Instagram, ossia quella di ritornare sui suoi passi, non è una novità, lo ha già fatto quando iniziò a nascondere i like. Solo che dopo due anni ritornò sui suoi passi rendendo la funzione, appunto, opt-in, a scelta dell’utente. Ottenendo quindi l’effetto opposto.
Questo per sottolineare che, come in questo caso, nonostante l’idea sia lodevole, è molto probabile che resti solo una buona intenzione, proprio perché Take a Break non è impostata di default, ma resta una opzione per l’utente.
A conti fatti, si tratta di un test di facciata, buono nelle intenzioni ma rischia di diventare inutile nella pratica.