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Con #VoglioAndareA trivago ti fa andare in vacanza dove vuoi tu

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Ieri, giorno di Ferragosto, sinonimo di vacanza per molti italiani, trivago, il più grande motore di ricerca di prezzi hotel, lancia un concorso con cui si ha la possibilità di andare in vacanza nella meta preferita. Partecipare è semplice: da ieri, e fino alla mezzanotte del 18 agosto, è possibile twittare #VoglioAndareA seguito dal #nomedelladestinazione

Ferragosto è certamente sinonimo di vacanza per molti italiani. E certamente lo è anche trivago, il più grande motore di ricerca di prezzi di hotel, quindi se mettiamo questi due ingredienti principali, “ferragosto+trivago”, ne viene fuori un concorso che sta ottenendo davvero un grande successo.

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Partecipare è facile ed è aperto a tutti, perchè a tutti piace andare in vacanza. Trivago chiede a ogni partecipante di scrivere un tweet con l’hashtag #VoglioAndareA, seguito dal #nomedelladestinazione che si vorrebbe visitare e poi aggiungere anche @trivago_it. Un esempio può essere:

[box type=”info” align=”aligncenter” ]#VoglioAndareA #NewYork @trivago_it[/box]

Il concorso è iniziato ieri e durerà fino alle 23.59 del 18 Agosto. Quindi avete ancora due giorni pieni per twittare la vostra meta preferite e sperare che al sorteggio, che verrà effettuato nella giornata del 23 Agosto, verrete pescati proprio voi!

Il concorso prende spunto dall’ultimo spot che trivago ha realizzato e che è on-air in questi giorni. Infatti tutto inizia con “Voglio andare a….Venezia!”. Lo spot lo potete vedere anche qui in basso:

Ovviamente nei 140 caratteri che avete a disposizione su Twitter, dopo aver scritto il vosto tweet come nell’esempio che abbiamo visto prima, potete anche inserire altro testo, spiegando perchè vorreste andare in quella città.

Dicevamo prima che il sorteggio avverrà il giorno 23 Agosto e il vincitore verrà avvisato proprio attraverso un tweet e riceverà in premio un voucher del valore di € 1.000,00 con il quale raggiungerà la destinazione preferita.

Dimenticavamo di suggerirvi che più destinazioni twittate e più possibilità avrete di vincere!

Termini e condizioni del concorso li potete trovare sul blog ufficiale di trivago.

Saymetruth, ecco il Social Network per restare anonimi

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Saymetruth è una startup armena che nei giorni scorsi ha annunciato il lancio di Saymetruth.com, il primo social network attraverso il quale si può restare anonimi. Il progetto è online in fase beta. Lo scopo è quello di permettere agli utenti di dire ad amici e parenti quello che non direbbero mai di persona. Ma c’era bisogno di un social network del genere?

Come sapete siamo sempre alla ricerca di nuovi progetti e notizie che interessano il web e i social media. E oggi vi parliamo di un progetto che ci ha incuriosito molto, ma che ci sembra al tempo stesso paradossale per quello che è il suo scopo. Tant’è! Stiamo parlando di Saymetruth, una giovane startup armena, fondata da Hrachya Manukyan e da Alexander Adamyan, che nei giorni scorsi ha lanciato il proprio social network, Saymetruth.com. Solo che questo non è solo l’ennesimo social network sulla rete, ha qualcosa di diverso e anche paradossale, come dicevamo prima. Si perchè se lo scopo di ogni social network è quello di mettere in relazione le persone e favorirne la conversazione e lo scambio di informazioni, immagini, video e altro, Saymetruth.com è invece pensato si per favorire le conversazioni tra gli utenti, ma restando anonimi (ma ce n’era davvero bisogno?). In sostanza, se avete qualcosa da dire a muso duro ad un vostro amico o parente che sta lontano e non potete farlo da Facebook, ecco allora vi viene in soccorso questo nuovo social network. Secondo i fondatori, questo social network permetterà alle persone “di essere migliori”. In che senso? Questo davvero ci sfugge!

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Da quello che siamo riusciti a vedere, si va sul sito, Saymetruth.com appunto, si può accedervi con una veloce registrazione oppure attraverso il login di Facebook oppure ancora senza alcuna registrazione, questa sembra essere la modalità veloce e da preferire, come sostengono gli stessi fondatori. In questo ultimo caso, basta digitare il nome della persona a cui volete dire quello che pensate veramente, in maniera del tutto anonima, e una volta trovata vi viene chiesta la prova del fatto che voi conoscete davvero quella persona, digitando il numero di telefono di quella persona oppure basta essete nella lista degli amici di Facebook. Il codice segreto deve essere di 12 cifre.

Tutti i messaggi, garantiscono i fondatori, sono e resteranno anonimi. Quindi se avete intenzione di dire ad una persona una qualsiasi cosa che sapete bene la farebbe irritare, sapete che quella persona non saprà mai che siete stati voi a scriverle quel messaggio e le risposte sono pubbliche rintracciabili sul wall dell’utente stesso.

I fondatori Hrachya Manukyan e Alexander Adamyan mirano a conquistare il mercato internazionale, puntando in questa prima fase agli Usa. Riusciranno nel loro intento? Sinceramente non ne siamo molto convinti, proprio per quell’aspetto paradossale che sottolineavamo prima. Le persone attraverso i social network si raccontano, amano raccontarsi e questo lo constatiamo bene. Certo non avevamo pensato all’idea che si potesse creare una piazza dove restare anonimi e dire ai nostri amici quello che non avremmo il coraggio di dirgli “in faccia”, ossia su un normale social network.

E voi, avete davvero bisogno di un social network come questo? Che ne pensate?

San Pellegrino, Three Minutes in Italy via Facebook

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San Pellegrino, il popolarissimo marchio beverage italiano, lancia insieme ad Ogilvy NY una campagna dal titolo “Three Minutes in Italy”. In pratica gli utenti via Facebook hanno la possibilità di visitare Taormina direttamente da casa loro e possono anche conversare coi passanti nella piazza

Pur trattandosi di un marchio italiano, in realtà la campagna che stiamo per raccontarvi non ha avuto grande risalto nel nostro paese, soprattutto perchè mirata ad un pubblico che avesse voglia di visitare l’Italia, conoscendolo grazie ad un grande brand ormai conosciuto in tutto il mondo come appunto è San Pellegrino.

In sostanza, ci sembra di capire per la giornata di oggi, scusate ma non ci sono molte informazioni a riguardo, attraverso la pagina Facebook del marchio è possibile visitare Taormina controllando direttamente la camera e anche di poter entrare in contatto coi passanti nella piazza principale, Piazza IX Aprile. Il tutto per la durata di tre minuti, come dice il titolo della campagna infatti: “Three Minutes in Italy”. La campagna è stata progettata è realizzata da Ogilvy New York.

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Appena entrate in questa pagina https://apps.facebook.com/sfb_dl_tmii/ vi si apre l’applicazione che vi propone le opzioni che potete usare:

  • Stroll the Streets“, con questa modalità potete esplorare il posto con il robot e potete anche ascoltare le voci intorno alla piazza, quasi come se foste lì.
  • See the sights“, con questa modalità si ha la possibilità di godere di un panorama a 360° di uno dei posti più belli del mondo, senza esagerazione. Una volta scelta una delle due opzioni scatta il countdown dei tre minuti a disposizione.
  • People Watch“, vi consente di vedere chi è in quel momento online.

Insomma, l’esperienza è davvero notevole e ci sembra davvero un peccato che non ci sia stata molta informazione a riguardo. E ci sembra anche di poter affermare che questo sia uno dei pochi, se non l’unico esperimento di questo tipo almeno attraverso Facebook.

Comunque sia, vi invitiamo, senza perdere tempo a dare un’occhiata e ovviamente dopo fateci sapere le vostre impressioni!

UPDATE

L’esperienza si ripeterà anche nella giornata di oggi, 14 Agosto 2013, sempre dalla stupenda Piazza IX Aprile a Taormina, dalle 15 alle 21. Se ieri ve la siete persa, oggi dovete assolutamente provarla!

 

E’ Rimini la meta più ricercata dagli italiani online per Ferragosto

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Secondo trivago, il popolare motore di ricerca online di alberghi, Rimini si conferma la regina del Ferragosto Italiano. Infatti, la città romagnola assieme a Riccione e Lido di Jesolo, è in cima alla classifica delle località più ricercate online

Entra nel vivo la settimana clou dell’estate 2013, spiaggie affollate e code in autostrada ci ricordano che il tanto atteso weekend di Ferragosto è alle porte. Nonostante in molti siano già arrivati a destinazione i vacanzieri dell’ultimo minuto, quelli che riusciranno a concedersi soltanto una breve vacanza lunga un ponte, stanno ancora prenotando e scegliendo la meta dove trascorrere Ferragosto.

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Il più grande motore di ricerca online di prezzi di hotel al mondo, trivago, ha analizzato le ricerche degli italiani dal 1° luglio all’8 agosto e stilato la classifica delle città nostrane più quotate per il tanto atteso ponte estivo. Secondo la particolare classifica Rimini riconferma la leadership di città più ricercata dal web per il lungo fine settimana dal 14 al 18 agosto, seguita da Riccione e Lido di Jesolo che guadagnano 2 posizioni.

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Gli italiani non rinunciano alle vacanze di Ferragosto nemmeno quest’anno e cercano di ottimizzare il budget per concedersi anche solo una breve tregua, magari poco prima del 15 agosto – commenta Giulia Eremita, Marketing manager di trivago.it – Mai come quest’anno abbiamo osservato la tendenza a ricercare fino all’ultimissimo minuto, lasciando che prezzi e offerte determinassero la destinazione. Ben il 79% delle ricerche quest’anno sono indirizzate verso le mete italiane con conseguente calo delle ricerche verso l’estero del 38% rispetto allo stesso periodo del 2012”

La Riviera romagnola, con ben 3 località nella top 10, è la meta balneare preferita grazie anche ai prezzi accessibili e la disponibilità alberghiera che nelle ultime ore, però, sta raggiungendo il tutto esaurito. Manca nella classifica uno dei big di quest’estate, Gallipoli, che da diverse settimane registra il sold-out.

E voi dove trascorrerete il vostro Ferragosto? Al mare, in montagna?

(immagine di copertina di il-fede da Fotolia.com)

HTC Change, campagna da 1 miliardo di dollari con Robert Downey Jr.

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Robert Downey Jr. sarà il nuovo volto della campagna Htc Change, il cui costo complessivo è di 1 miliardo di dollari. L’azienda taiwanese ha reso noti oggi i dettagli e spera che questo sforzo possa servire a dare nuovo slancio all’azienda. Vi mostriamo il primo teaser diffuso oggi mentre la campagna inizierà il prossimo 15 Agosto

Sarà Robert Downey Jr. il nuovo volto della massiccia campagna che HTC sta per far partire il prossimo 15 Agosto, come ha anticipato oggi Engadget. “HTChange” sarà denominata la campagna, ossia cambiamento che per l’azienda taiwanese suona più come un’incitazione e un’esortazione (nonchè una speranza) a cambiare rotta. Si perchè l’azienda non ha ottenuto quello che sperava dal lancio di First, il primo smartphone che integrava il sistema operativo di Facebook, Home, ricorderete anche che il giorno del lancio del telefonino era presente anche il CEO di Htc, Peter Chou, insieme a Mark Zuckerberg. Bene, l’azienda di Taipei, da 17 anni presente sul mercato mobile, attende per la prima volta nella sua storia la chiusura del prossimo trimestre finanziario col segno negativo. Ma di fronte a questo, l’azienda parte col rilancio, quindi con “Change”. Da notare che di fronte a queste difficoltà l’azienda non si tira indietro, anzi mette in campo una campagna degna di un colossal per rilanciare i propri prodotti e il proprio brand.

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E il ruolo di innescare questo cambiamento viene affidato proprio a Robert Downey Jr., uno degli attori più pagati di Hollywood, ma certamente uno dei più ironici e brillanti che già nel primo video che vedete in alto in copertina mostra al meglio le sue qualità. L’attore ha firmato un contratto biennale da 12 milioni di dollari.

Gli spot che verranno diffusi a partire, come dicevamo prima, dal prossimo 15 Agosto, vedono alla regia Bryan Buckely, uno dei registi commerciali più ricercati, definito da Creativity Magazine come “una delle 50 menti più creative degli ultimi 25 anni, e regista di ASAD, nomination al recente Oscar 2013 come Miglior Corto in Live Action, girato in Somalia.

La musica è firmata da Beacon Street Studios, molto noto per aver firmato la musica di spot di brand come Pepsi Cola, Sprite, Toyota e altri.

Come notate già dal primo teaser, Robert Downey Jr. avrà da subito il compito di dare vita al nuovo acronimo appunto di Htc. E ne vedremo delle belle. Qualche esempio? “Hipster Troll Carwash”, “Hold This Cat” oppure “Humongous Catamarano Tinfoil”.

La campagna avrà una durata di 24-36 mesi e sarà suddivisa in tre fasi. Costo complessivo 1 miliardo di dollari e solo successivamente verranno reclamati i prodotti Htc.

Allora che ne pensate? Basterà questo enorme sforzo per risollevare le sorti del marchio asiatico?

 

Il doodle di Google è per Erwin Schrödinger

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Google oggi celebra con un doodle lo scienziato Erwin Schrödinger, meglio conosciuto per il suo esperimento concettuale, “Il Paradosso del Gatto”. Con questo esperimento Schrödinger voleva dimostrare come la cosiddetta “ortodossa” della meccanica quantistica fosse incompleta

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Ancora una volta Google celebra con un doodle la scienza e per questa occasione dedica un doodle abbastanza esplicito allo scienziato Erwin Schrödinger, di cui oggi si ricordano i 126 anni dalla nascita, fisico e matematico austriaco, più famoso per l’esperimento del gatto, meglio conosciuto come “Il Paradosso del Gatto”. Il doodle è la rappresentazione proprio di questo esperimento che diede popolarità a Schrödinger.

L’esperimento, la cui pubblicazione risale al 1935, aveva lo scopo di dimostrare come l’interpretazione cosiddetta “ortodossa” della meccanica quantistica (interpretazione di Copenaghen) risulti incompleta quando deve descrivere sistemi fisici in cui il livello subatomico interagisce con il livello macroscopico.

Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione \Psi dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso.” – (Erwin Schrödinger)

Ora, come sapete il nostro scopo è quello di raccontarvi. come sempre facciamo, quello che rappresenta il doodle, raccontandovi il personaggio o l’evento a cui si ispira, nei limiti di quelle che sono le nostre conoscenze, appunto. Esempio è il doodle di oggi che rappresenta un argomento scientifico che non è di nostra competenza e sarebbe difficile anche spiegarlo. Però possiamo dire che Il Paradosso del Gatto di Schrödinger vuole superare quel concetto di incertezza che caratterizzava la meccanica quantistica fino a quel momento. L’esperimento di Schrödinger serve a ricordarci che non ci possono essere possibilità sovrapposte, il gatto o è vivo o è morto.

E voi che ne pensate? Avete affrontato mai nei vostri studi questo esperimento?

TEN Collection Season 2, artista del mese è Lydia Baillergeau

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Fotolia presenta l’artista americana Lydia Baillergeau e la prima opera “Special Edition” della TEN Collection Season 2. Il file realizzato con Illustrator e After Effects dal titolo “Un brindisi all’ispirazione” sarà disponibile gratuitamente oggi, venerdì 9 agosto, per 24 ore sul sito www.tenbyfotolia.com

Per questo mese di agosto Fotolia rompe gli schemi e rileva la prima artista“special edition”, Lydia Baillergeau una Film Director americana e Motion Designer che ci presenta un’animazione allegra, senza precedenti, in omaggio al processo creativo dell’ispirazione. Una grandiosa premiere per la TEN Collection, questa opera ci permette di dare uno sguardo da vicino all’arte del Motion Design.

L’ispirazione è la chiave principale del lavoro di Lydia. Come talentuosa motion designer, ha scoperto il suo amore per il disegno già da piccola, innamorandosi di Monet. “Sono rimasta totalmente catturata dalla sua pittura e dal suo uso della luce”. Proprio come la sua arte i confini artistici non sono statici per questa artista in erba. Il cinemaKyle Cooper per la sua creatività e tecnica dimostrata in Donnie Brasco e Seven”, e la musica, sono la più grande fonte di ispirazione.

Una sequenza musicale, i testi o gli album, tutto mi ispira della musica. Spesso mi capita di passeggiare per gli scaffali dei negozi di musica in cerca di ispirazione tipografica.”

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Baillergeau crea la sua arte usando un metodo strutturato. Dal concetto base all’animazione finale, con diversi passaggi necessari per dare vita al suo progetto. Usa una storia come linea guida per la strutturazione della creazione:

Pazienza, perseveranza, desiderio di comunicare un’idea ed evocare un’emozione – non mi limito a fare solo un design carino. Un grande design racconta una storia.”

Partendo da questo crea un diagramma di flusso per ogni passaggio della sua creazione, dove si delinea ogni sua scelta artistica costruita intorno al suo concetto di base.

Se crei qualcosa di rosa, devi sapere esattamente perché hai scelto quel colore.”

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Per la TEN Collection ha scelto una serie festosa, e ogni immagine umoristica rappresenta il processo creativo che prende atto durante una notte di lavoro.  “Ecco il senso di stare in piedi tutta la notte… per ricominciare di nuovo tutto da capo” il video racconta.

La creatività e l’ispirazione sono davvero delle cose magiche per me, per questo ho cercato di descrivere questi sentimenti attraverso l’uso di colori chiari, stelle scintillanti, luci incandescenti e immagini eteree”, spiega Lydia

Le sequenze animate in Flash e Illustrator e le sequenze in 3D sono state usate per creare un Motion Design molto colorato.

Per aggiungere una texture naturale alla rappresentazione, ho aggiunto i canali Alpha e Luma in After Effects. Amo esplorare questi stili nelle mie transizioni.”

Sin da giovanissima, Lydia ha sempre saputo che avrebbe intrapreso la carriera artistica:

Passavo il tempo a disegnare, scarabocchiare, scrivere, immaginando e creando per tutto il tempo,” ci racconta.

E’ naturale che poi ha conseguito una laurea in design. Dopo l’università, ha lavorato come designer per una piccola tipografia, una esperienza molto formativa che alla fine l’ha portata a lasciare da parte il mondo delle immagini statiche, per le immagini animate.

Quando visualizzo le cose – le vedo in movimento. Quando lavoravo per la stampa, immaginavo sempre degli elementi in movimento uscire dalla carta. Mai qualcosa di fermo.”

Così poi è tornata a scuola per studiare il Motion Design. Quando non lavora per la piccola agenzia di San Francisco LaunchSquad Video, lavora come freelance a diversi progetti.

Due i video che ci permettono di conoscere meglio l’artista di questo mese, sottotitolati in 12 lingue, e ripresi negli Stati Uniti. Il primo presenta la vita dell’artista e le sue influenze ed è quello che qui in basso. Potete vedere questo video, altre immagini e info sulla fanpage della Ten Collection.

Il secondo video, dove verranno mostrate le tecniche usate dall’artista, step by step, sarà disponibile oggi, giorno del rilascio del file di Lydia, dalle ore 10 sul sito www.tenbyfotolia.com.

WhatsApp, 300 milioni di utenti attivi e una sfida davanti

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WhatsApp ieri ha rilasciato una novità interessante, ossia la possibilità di poter usare e inviare attraverso l’app anche i messaggi vocali. Una funzione però che altri competitors già mettono a disposizione. Ma sarà in grado WhatsApp, con 300 milioni di utenti attivi e ancora un grosso vantaggio, di vincere la sfida nel mondo della messaggistica?

WhatsApp è fino ad ora l’app di messaggistica più conosciuta e usata. E la notizia di ieri ha fatto molto parlare proprio per il fatto che sono già molti gli utenti attivi che usano questa app per inviare messaggi. Il rilascio della nuova funzione, ieri infatti è stata di certo una delle notizie più interessanti e seguite, ossia della possibilità di poter inviare da oggi anche i messaggi vocali, in effetti non è proprio una novità nel settore. Già altri competitors mettono a disposizione dei loro utenti funzioni molto più ricche di quanto invece offra WhatsApp.

Dicevamo prima dei 300 milioni di utenti attivi, un record assoluto nel mondo della messaggistica. E a questo risultato WhatsApp vi è giunta con una rapidità sorprendente. E lo dimostra bene il grafico realizzato da Statista, dove si vede che nel giro di 4 mesi, gli utenti sono passati da 200 a 300 milioni. E i numeri che vengono generati da questi utenti sono davvero enormi:

Whatsapp_300 milioni utenti attivi

  • 11 miliardi sono i messaggi inviati al giorno dall’applicazione;
  • 20 miliardi sono i messaggi ricevuti al giorno, il dato è così elevato per il fatto che spesso i messaggi vengono inviati a utenti multipli;
  • 325 milioni sono le immagini caricate ogni giorno, pensate che su Instagram sono “solo” 45 milioni!

Sapete che WhatsApp da qualche mese è a pagamento, 0,89 €/c, dopo il primo anno gratis e quindi questa fino ad ora è l’unica forma di guadagno che in effetti non genera grossi fatturati. A differenza di quello che fanno i diretti competitors, ossia LINE, WeChat e Kakao Talk in particolare che hanno realizzato una vera e propria piattaforma dalla quale offrire non solo la possibilità di messaggi, ma anche di offrire giochi e altre funzionalità (es. gli stickers) pagando anche piccole cifre e offrendo anche pubblicità, WhatsApp invece fonda il suo core-business solo sulla messaggistica. E a vedere i numeri che abbiamo prima elencato, sembra che questa strada possa essere quella giusta. Ma basterà a contenere l’agguerrita concorrenza asiatica?

Guardate questo grafico in basso realizzato da Onavo, specializzata nell’offrire insights su mobile app per tutte le piattaforme, esso mette in evidenza quanto in effetti WhatsApp abbia un grosso vantaggio competitivo anche su FB Messenger, oltre che sui diretti competitor asiatici. Ma bisogna dire che proprio questi ultimi stanno cominciando ad arrivare anche da noi in Europa e non è errato pensare che presto i numeri che vediamo nel grafico non possano invece aumentare, se non nel breve, almeno nel lungo periodo. I dati che vedete nel grafico si basano solo su iPhone, ma i dati, riferiti a giugno 2013, sono comunque interessanti in quanto ci danno la dimensione chiara anche per quel che riguarda il nostro paese.

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Guardate i dati relativi all’Italia. Sono il 93% gli utenti attivi al mese che usano WhatsApp, mentre sono il 33% quelli che usano Facebook Messenger. Solo il 3% usa LINE. Mentre potete osservare una situazione completamente a numeri ribaltati nei paesi asiatici. Prendiamo ad esempio la Korea, qui solo il 3% usa WhatsApp, mentre il 95% usa Kakao Talk. Hong Kong invece è l’unico paese dove sono presenti numeri più equilibrati su tutte le app, nonostante ci sia il 96% che usi WhatsApp.

Di fronte a questi numeri e a questi dati, WhatsApp ha molto da temere in fatto di concorrenza e sarà interessante vedere come l’affronterà. Rimarra focalizzata sulla messaggistica o cercherà di virare nell’offrire servizi da piattaforma? Vedremo.

Certo è da tenere sotto osservazione anche Facebook Messenger, in quanto se è vero che sono 800 milioni gli utenti mensili sul mobile e se è vero che il 40% degli introiti di Facebook nei recenti dati finanziari provenga proprio dal mobile, è lecito pensare che anche la messaggistica possa essere un terreno interessante su cui investire.

Facebook, ecco cosa cambia con il nuovo News Feed

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Come già sicuramente saprete, Facebook nella serata italiana di ieri ha rilasciato una nuova versione del News Feed. Una novità importante in quanto ridefinisce il nuovo algoritmo. Adesso viene data più rilevanza ai contenuti più condivisi e non necessariamente i più recenti. Obiettivo è aumentare sempre di più l’engagement con gli utenti

Certo che a Menlo Park, quartier generale di Facebook non stanno con le mani in mano, neanche ad agosto. E continuano a lavorare nell’obiettivo, abbastanza evidente, di migliorare l’esperienza degli utenti all’interno di quello che è il più grande social network della rete. Così, dopo gli hashtag, dopo gli Embedded Posts, ecco un’altra grande novità, ossia le modifiche al News Feed. Ieri durante una conferenza stampa sono state presentate le nuove caratteristiche che verranno adottate dal News Feed, ridefinendo l’algoritmo che sta alla base, quello che tutti noi abbiamo imparato a conoscere nel tempo col nome di Edge Rank.

Ma vediamo quali sono queste caratteristiche.

Story Bumping

I tecnici di Facebook valutano visibili per ogni utente una media di 1.500 posts, provenienti da pagine, amici, brand che si seguono e questi venivano resi visibili secondo un principio che metti in evidenza i post più recenti. Fino ad ora, quindi, i post nel news feed ci vengono mostrati in base a quella che è il nostro rapporto amicale con gli utenti e in base alla freschezza del contenuto stesso. Con lo Story Bumping invece le storie meno fresche, anche quelle che l’utente non ha avuto modo di vedere perchè offline, se continuano a ricevere interazioni, quindi like, commenti, verranno mostrate alla cima del nostro news feed. Il grafico che vedete, mostrato sul blog ufficial di Facebook che ha illustrato le novità, lo mostra in maniera abbastanza evidente.

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Ovviamente l’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza degli utenti su Facebook e quindi aumentare il grado di coinvolgimento, l’engagement, degli stessi. Di recente si è parlato più volte di un calo di engagement sui contenuti di Facebook, bene lo Story Bumping mira ad coinvolgere ancora di più gli utenti e a mostrare posts che evidentemente sono interessanti per gli utenti, secono un principio diverso questa volta, orientato più a premiare le condivisioni.

Quindi il nuovo algoritmo tiene conto di:

  • quante volte interagiamo con un amico, una pagina o un personaggio pubblico;
  • quante condivisioni, like, commenti ottiene il post, considerando in particolare quelle dei nostri amici;
  • quante volte in passato si è interagito con quel tipo di contenuto;
  • se qualcuno ha segnalato o nascosto quel contenuto.

Sulla base di questi nuovi principi, in fase di testing si è notato che:

  • è aumentato del 5% il numero di likes, commenti e condivisioni per quanto riguarda i contenuto postati da amici;
  • è aumentato dell’8% il numero di condivisioni, likes e commenti sulle pagine;
  • è aumentato il numero di storie lette, dal 57% al 70%.

Last Actor

Con questa nuova caratteristica verranno prese in considerazione le ultime 50 condivisioni e interazioni più recenti. Obiettivo è quello di mettere in evidenza contenuti provenienti dall’utente, actor, con cui ci si è relazionati maggiormente di recente. E’ chiaro che per chi è per i brand il desiderio è quello di essere in quelle 50 per essere. In fase di test si è visto un miglioramento non proprio eclatante, si è passati dall’1% al 2%, ma Facebook vuole comunque dare il via a questa nuova modalità.

Chronological Ordering

Questa nuova modalità per ora è stata solo annunciata e rimane ancora da applicare. Se adesso provassimo ad aggiornare i vari status su Facebook per raccontare la diretta tv di un programma o una partita di calcio questi verrebbero pubblicati senza seguire un ordine cronologico. Con Chronological Ordering, invece sarà possibile pubblicare posts e vederli apparire, in riferimento ad un dato evento, in ordine cronologico, appunto.

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Queste nuove ridefinizioni dell’algoritmo non riguarderanno i contenuti pubblicitari, per i quali Facebook adotta altri strumenti, ma come già detto saranno molto utili al fine di aumentare l’esperienza su Facebook e l’engagement degli utenti.

Allora che ne pensate di queste nuove caratteristiche?

 

Social Media, aumentano gli utenti oltre i 65 anni

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I Social Media ormai vedono crescere sempre di più il numero di utenti e il recente studio di Pew Research Center sull’utenza americana lo conferma. Ma il dato che attira l’attenzione è che gli utenti adulti, quindi quelli oltre i 18 anni, sono, a maggio 2013, il 72%. Erano il 67% a dicembre 2012. E cresce anche l’utilizzo di Twitter del 18%, sempre tra gli adulti

I Social Media, nonostante qualche momento di stallo o anche di calo, come visto in alcuni casi, continuano a crescere. E i dati che vengono fuori dal recente studio del Pew Reasearch Center, autorevole istituto di analisi e ricerca americano, lo confermano. Ma quello che davvero attira l’attenzione di tutti è che questa crescita è trainata da utenti più adulti, ossia over 60. Per chi segue questi argomenti forse questo non costituisce una grande novità, è da tempo infatti che si parla di una crescente presenza sui social media di categorie di utenti che hanno un’età superiore ai 60-65 anni e anche oltre. Per quanto questi dati possano riferirsi agli Usa, sappiamo bene che un andamento in questo senso è riscontrabile anche in altri paesi europei, Italia inclusa.

Ma restiamo sulla ricerca del Pew Reaserch Center.

social media utenti adulti pew research

L’indagine è stata effettuata tra il 17 aprile e il 19 maggio 2013 e ha riguardato un campione di 2.252 utenti con un’età compresa tra i 18 anni e oltre. L’utilizzo totale a maggio 2013 è cresciuto tra gli adulti del 72% (nel 2005 8%), era al 67% a dicembre 2012. Ma in quel periodo venne registrato un calo, giustificato dal fatto che una parte degli utenti non frequentavano più i social network per mancanza di tempo o di interesse. E vedete nel grafico che a guidare di più questo aumento sono le fasce più adulte, quelle over 65. Infatti la crescita è triplicata dal 2009, quando la presenza era al 13%, a maggio 2013, quando è al 43%. E poi, 6 su 10 tra gli utenti 50-64 anni usano i Social Media.

Insomma, nonostante le fasce più giovani siano i più presenti e grandi utilizzatori, vi è invece un dato crescente in maniera evidente tra quelle fasce di età dove forse meno ci si aspetterebbe, solo in teoria, un dato così evidente. I Social Media sono davvero per tutti, indistintamente. Coinvolgono giovani e meno giovani, anzi i meno giovani sono più attratti proprio per il fatto che costituisce davvero una grossa novità, rispetto invece a quanto può sembrare per i millennials che vivono i social media con molta più naturalezza.

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Il dato che Pew Research Center ha riscontrato nell’uso dei Social Media in generale, lo ritroviamo anche guardando Twitter. Notiamo quindi che l’uso di Twitter tra gli adulti a maggio 2013 è del 18%, era del 7% nel 2010. Di un punto percentuale in meno alla media, quindi del 17% è il dato riscontrato tra la fascia d’età 30-49 anni. Mentre la fascia d’età 18-29 anni è quella più presente al 30%. cresce l’uso di Twitter anche tra gli over 65, è al 5% in crescita dal dicembre 2012.

(l’immagine di copertina è di Sergey Nivens su fotolia.com
 

Estate & Vacanze. Aumenta l’accesso ai siti di viaggi da Mobile

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Estate & Vacanze, binomio indissolubile e noi italiani lo sappiamo bene. Da bravo popolo di viaggiatori, ci siamo adeguati alle nuove tecnologie e infatti in Italia cresce del 37% l’accesso a siti di viaggi via mobile, rispetto al 2012. 6 volte di più di quanto invece avviene via PC. comScore registra che i siti più consultati a Giugno 2013 da PC sono stati Tripadvisor, gruppo Priceline.com (Booking.com, Kayak) e Ferrovie dello Stato

Estate & Vacanze, due parole che in questo periodo dell’anno tutti amano, nessuno escluso. E noi italiani ci distinguiamo per essere un popolo di viaggiatori anche durante la bella stagione, nonostante il grande caldo di questi giorni. Se poi alla passione per i viaggi uniamo anche quella per il Mobile in generale, allora il cerchio si chiude.

Già, scherzi a parte, le due cose trovano conferma dai dati che diffonde oggi comScore rilevando che in Italia, durante i mesi estivi, l’accesso da Mobile ai siti web di viaggi in un anno è cresciuto del 37%. A giugno 2013 erano 4,5 milioni gli utenti italiani che dai propri dispositivi mobili consultavano siti di viaggi per programmare le proprie vacanze estive.

estate viaggi comscore mobile

L’accesso da mobile è cresciuto 6 volte tanto rispetto a quello da PC che comunque fa registrare un dato positivo, essendo cresciuto l’accesso a siti di viaggi da desktop del 6% in un anno e gli utenti sono stati oltre 12 milioni.

Rapportare i numeri tra accesso via PC e via Mobile è evidente che il divario è ancora molto alto, a favore dell’accesso via PC, ma ci premeva riportare l’indagine di comScore per testimoniare ancora una volta quanto il Mobile nel nostro paese stia crescendo, a ritmi sempre più elevati. E il futuro non sarà tanto diverso.

I siti maggiormente consultati via PC, a Giugno 2013, sono stati TripAdvisor, i siti del gruppo Priceline.com come Booking.com, Kayak, Rentalcars.com, e il sito delle Ferrovie dello Stato.

E voi vi ritrovate in questi dati? Anche voi avete consultato i vostri siti di viaggi preferiti per programmare la vostra vacanza? raccontateci la vostra esperienza.

Ecco come la Rete ha parlato della Sentenza Mediaset e di Berlusconi

sentenza-mediaset-cassazione

Anche sulla Rete si è vissuta la lunga attesa prima della lettura della “Sentenza Mediaset” dal Palazzo di Giustizia di Roma sede della Cassazione che ha condannato definitivamente Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione. Un momento storico, comunque la si pensi. Al momento della lettura della sentenza su Twitter si è toccato il picco di 1.183 tweets al minuto (TPM), secondo Blogmeter

Come spesso facciamo in questi casi, ci siamo interessati a seguire come e quanto la Rete ha conversato, soprattutto nella giornata di ieri, della Sentenza Mediaset che ha riguardato Silvio Berlusconi. L’attenzione è stata davvero tanta e la Rete è stata sicuramente il luogo dove tanti hanno fatto sentire la loro voce e hanno espresso la loro opinione. Per dare un quadro più completo e chiaro possibile, ci affidiamo all’indagine più ad ampio raggio che ha realizzato Blogmeter e anche di un focus più specifico su Twitter. Intanto Blogmeter ha rilevato che, per quanto riguarda proprio Twitter, il picco più alto di tweets si è toccato proprio al momento della lettura della sentenza, ossia 1.183 tweets al minuto (TPM).

BM_Sentenza Mediaset

I tweets totali, sempre rilevati da Blogmeter, nella sola giornata di ieri sono stati 140.000 da 50 mila accounts. Su Facebook i commenti pubblici sono stati oltre 30 mila. Il momento della visione del videomessaggio che Berlusconi ha registrato per parlare al suo elettorato, riproponendo la nascita di Forza Italia, su Twitter, ha fatto risalire il picco di tweets fino a 450 tweets al minuto (TPM).

Le conversazioni che Blogmeter ha rilevato si sono sviluppate per la maggior parte attorno all’hashtag #sentenzamediaset (usato circa 66 mila volte) e al nome Berlusconi (55 mila volte). Inoltre da Polismeter, la piattaforma di Blogmeter che tiene traccia di tutte le menzioni e delle conversazioni che riguardano i politici, nella sola giornata di ieri Berlusconi, il politico più citato ovviamente, ha fatto registrare 111.089 web mentions. Su Facebook il post della trascrizione del video è quello che nella giornata ha fatto registrare il più alto coinvolgimento con quasi 30 mila like e oltre 6 mila condivisioni.

All’analisi di Blogmeter, affianchiamo quella che noi abbiamo effettuato con la piattaforma Keyhole, riguardante solo le conversazioni su Twitter. Premettendo che la nostra rilevazioni ha riguardato solo la giornata di ieri, anzi solo una frazione della giornata di ieri. Però allo stato, i dati rilevati si scostano poco rispetto a quelli di Blogmeter, certamente più completi.

La nostra rilevazione è iniziata dalle ore 13 e il totale dei tweets registrati fino all’1 di questa notte è stata di 83.871 tweets con il picco più alto toccato alle 19 con 19.581 tweets, lo vedete bene nel grafico, seguito poi da quello delle 20 con 17.574 tweets.

grafico-timeline-sentenza mediaset

Gli hashtag che abbiamo monitorato sono stati #sentenzamediaset (60,06% delle conversazioni); #berlusconi (32,6%) e #cassazione (6,8%).

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Mentre gli uomini sono stati di poco più numerosi delle donne a twittare: 53% contro il 47%.

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Infine, dalla nostra rilevazione, si è twittato molto da dispositivi mobili (62,3%); il 37,7% dei tweets è stato registrato da desktop.

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E ora vediamo quelli che sono stati i top tweets della giornata.

Tra quelli che hanno ottenuto il maggior numero di condivisioni vi è stato anche il tweet di Beppe Grillo, anche lui ieri molto citato e molto twittato:

Mentre tra quelli che noi abbiamo individuato specificatamente con hashtag #sentenzamediaset, #berlusconi, #cassazione rileviamo il tweet di David Di Tivoli:

Segue poi quello di @lddio:


Poi quello di Matteo Grandi:

E poi ancora Beppe Grillo:

Infine, per curiosità, volevamo segnalarvi il tweet della CNN in lingua spagnola che rilancia la notizia subito dopo la lettura della sentenza:

(immagine di copertina ©Ansa)
 
 

Big Data, quali sono le implicazioni per l’E-commerce

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L’E-commerce è un degli ambiti in cui i Big Data risultano essere più strumentali allo sviluppo del business. Perché sono importanti e come stanno rimodellando il settore? Ce ne parla Luca Collacciani, Regional Manager di Akamai

Nei prossimi anni, è lecito pensare che il cittadino medio sarà dotato di almeno 5 dispositivi connessi: Smartphone, PC, tablet, console portatili e persino elettrodomestici. Mentre aumentano le possibilità di connessione alla rete, aumenta anche l’orda di dati generati dai molteplici comportamenti dei consumatori. Saranno proprio i Big Data a influenzare e definire le modalità con cui l’azienda sceglierà di interagire con il suo pubblico.

Obiettivo di ciascun brand sarà quello di essere rintracciabile sempre e ovunque e far vivere ai propri clienti e un’esperienza online ineccepibile, tagliata sulle esigenze dettate dal dispositivo utilizzato, dalla location, dal tipo di browser e dai bisogni stessi del consumatore.  Questo è ciò che, in Akamai, si definisce Situational Performance, e rappresenta una vera svolta nella fruizione del web: ciò che si offre non è un semplice sito ma una vera e propria esperienza.

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Qualunque sia la circostanza, requisito fondamentale per l’utente è un accesso veloce e senza problemi che consenta la navigazione di un sito dove, come e quando lo si desideri, nella cucina di casa propria così come all’interno di uno store: in un futuro non troppo lontano, non è da escludere che gli acquirenti potranno ricevere sul loro cellulare un coupon digitale personalizzato a seconda del reparto in cui si trovano, ad esempio.

Ad oggi, perseguire una strategia che raggiunga un target preciso al momento giusto e attraverso il canale più appropriato diventa imprescindibile per ogni business. Per non essere travolte dalle impressionanti quantità di dati generate dai consumatori, le aziende non solo devono comprendere il potenziale che i Big Data dimostrano di avere su più fronti ma devono saperlo sfruttare per processi di decision-making più informati e accurati che permetteranno loro di trarre il massimo vantaggio da un mondo sempre più iperconnesso.

(l’immagine è di Ben Chams su fotolia.com)

E su Facebook arrivano anche gli Embedded Posts. Ma non è una novità

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Facebook continua a rilasciare nuove opzioni per arricchire quello che è in maniera indiscussa il social network più frequentato del Web. E la grossa novità (mica tanto) rilasciata ieri riguarda gli Embedded Posts, ossia la possibilità di condividere un contenuto da Facebook verso il proprio sito o il proprio blog. E’ molto simile a quello che già permette Twitter

Facebook ormai è ormai orientato a cercare di rendere l’esperienza di navigazione e di uso del più grande social network del Web sempre più coinvolgente e interessante. Ed è per questo che negli ultimi mesi sta rilasciando sempre più spesso grosse novità. Come quella rilasciata appunto ieri, ma quando qui da noi era già sera, che riguarda gli Embedded Posts, ossia la possibilità di poter condividere un contenuto direttamente sul proprio sito o sul proprio blog. Questa opzione per ora è possibile con le immagini, con i video, con gli hashtag. In sostanza, se vogliamo dirla proprio tutta, è quello che Twitter permette già da tempo, due anni e mezzo per la precisione, e lo notate sotto ad ogni tweet con la possibilità di poterlo riportare all’interno del proprio blog o sito.

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La possibilità di poter embeddare il contenuto è visibile una volta che si clicca su “See more” e quindi riportarlo dove si desidera. E solo i post che sono “pubblici” possono essere embeddati.

Quindi, se ad esempio si vuole seguire l’evento del momento, si può cliccare sull’hashtag ad esso associato da Facebook e seguire l’evento e poi decidere quale embeddare.

Al momento questa possibilità però non è accessibile a tutti, in questa fase iniziale è solo per Mashable, CNN, People, Huffington Post e The Bleacher Report. Facebook afferma che presto gli Embedded Posts saranno disponibili per un pubblico più ampio.

Ora, per fare una veloce considerazione, verrebbe spontaneo pensare che Facebook sta ormai emulando sempre di più Twitter al fine di rendere il proprio social network più appetibile. Infatti dopo l’introduzione degli hashtag, una caratteristica distintiva di Twitter, Facebook ricorre ad un’altra opzione “già vista” e “già usata”.

Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo dei social network se non un continuo riproporre vecchie idee in salsa nuova.

E voi che ne pensate? Avete anche voi la sensazione che le idee scarseggiano ed è tanto meglio guardare e riprendere quello che il vicino?

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UPDATE

Vogliamo darvi questo aggiornamento perchè si era detto all’inizio che la possibilità di poter embeddare i post su Facebook non è per tutti. Ma grazie all’ingegno di IQUII Social and Mobile factory, ossia la società fondata da Fabio Lalli e Mirko Lalli, questo è già possibile.

In pratica se andate su questo link, http://lab.iquii.com/facebook-embedded-posts/, avete la possibilità già da subito di embeddare i vostri contenti da Facebook. Accedete al link, vi loggate con il vostro account di Facebook e il gioco è fatto!

 

 (l’immagine in copertina è di Artistan da fotolia)
 

Ecco i Big del Web attesi a TechCrunch Italy 2013

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Sale l’attesa per il prossimo TechCrunch Italy 2013, il più grande evento dedicato alle startup organizzato in Italia che si terrà il 26 e 27 Settembre 2013 al Maxxi di Roma. Oggi sono stati annunciati i nomi di altri illustri ospiti, veri Big del Web, come Matthew Prince di CloudFlare e Lucas Carné di Privalia, ma ce ne saranno anche altri. Intanto mancano pochi giorni, 4 agosto, per poter partecipare all’evento a tariffa ridotta

Nuovi nomi eccezionali si aggiungono all’agenda di TechCrunch Italy che va ormai definendosi giorno dopo giorno, dopo i nomi già annunciati di Amelia Showalter, Director of Digital Analytics per la campagna di rielezione del Presidente Obama, e Michael Widenius, Co-Founder e autore principale di MySql. Il più grande evento italiano dedicato al digitale e alle startup, co-organizzato da Populis e TechCrunch, ospiterà alcuni tra gli imprenditori digitali più affermati, che hanno saputo trasformare in pochi mesi una grande idea in un’impresa da miliardi di dollari.

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Tra i Big del Web ospiti dell’evento, sono attesi anche Matthew Prince, co-founder e CEO di CloudFlare e Lucas Carné, co-founder e CEO di Privalia.

Mancano pochi giorni per accedere all’evento a tariffa ridotta: solo prenotandosi entro il 4 agosto è possibile acquistare i ticket Early Bird a 299€ (invece che a 399€). I biglietti scontati sono limitati e saranno disponibili fino ad esaurimento su Eventbrite, per assicurarsi un’occasione unica per incontrare di persona i protagonisti del web.

Matthew Prince, dopo il lancio nel 2010 di un servizio in grado di migliorare la sicurezza e le prestazioni di qualsiasi web property, ha portato la startup ad un valore presunto di oltre un miliardo di dollari, garantendo massima protezione e velocità a oltre un milione di siti, con un network di 23 data centers distribuiti in tutto il mondo. Lucas Carné è uno dei più influenti imprenditori al mondo nello scenario dello shopping online: dal 2006, anno della fondazione di Privalia, il gruppo è cresciuto a ritmi incredibili, raggiungendo il +32% nel 2012, con un fatturato totale di 422.5 milioni di Euro.

Matthew-Prince,-co-founder-e-CEO-di-CloudFlareCloudFlare è stato lanciato al TechCrunch Disrupt SF nel settembre 2010. Da allora, teniamo gli occhi puntati in attesa della prossima grande idea che verrà presentata ad un evento di TechCrunch”, ha affermato Matthew Prince “Sarà davvero interessante vedere quali grandi novità emergeranno da nuovi eventi internazionali. E’ fantastico constatare che TechCrunch si stia espandendo a livello globale e siamo emozionati all’idea di prendere parte al prossimo TechCrunch Italy.”

Lucas-Carné,-co-founder-e-CEO-di-PrivaliaE’ nostro dovere promuovere la digital economy e ispirare i principali attori a farne parte: imprenditori, professionisti, inventori, grandi gruppi…” ha commentato Lucas Carné, “La tecnologia sta cambiando il modo in cui viviamo. Ma siamo appena all’inizio. Non possiamo ancora immaginare il livello di disruption e le nuove opportunità che raggiungeremo quando i nativi digitali diventeranno la futura classe dirigente. Applicare le nuove tecnologie al modello di business utilizzato dagli off price merchants tradizionali ha permesso a Privalia di creare in Italia un designer brand outlet da 100M€ in meno di 5 anni.”

Al MAXXI i protagonisti della Net Economy si incontreranno per condividere con la platea storie, strategie e modelli di business vincenti, in un momento di networking che saprà ispirare il mercato tech&innovation europeo. L’evento sarà un’occasione imperdibile per conoscere da vicino i protagonisti dell’innovazione mondiale: due giorni di pitch, conferenze, incontri one-to-one per discutere di nuovi modelli disruptive di (RE) Design e di come il web possa ispirare e reinventare il tessuto economico italiano ed europeo.

“Il nostro ecosistema industriale ha bisogno di trovare nuovi approcci per reinterpretare le eccellenze già esistenti, dalla moda, al turismo, al design, ma deve anche incoraggiare la nascita di progetti mai visti prima, in grado di stravolgere interi settori.” Commenta Luca Ascani, co founder di Populis e co organiser dell’evento. “TechCrunch Italy sarà un momento di confronto per stimolare gli imprenditori e la classe dirigente italiana a pensare in grande ed uscire dai propri confini. Non esistono occasioni simili nel nostro Paese e, con centinaia di ospiti già iscritti, ci aspettiamo un’affluenza numerosa come alla scorsa edizione, che ha registrato oltre 1400 partecipanti”.

La scaletta degli incontri prevede una lista di nomi incredibili, dal mondo dei new media a quello della ricerca scientifico- tecnologica, dai social alle nuove tecnologie per il controllo remoto degli oggetti, dalle risorse umane all’ecosostenibilità e infine Venture Capitalist, angel investor e acceleratori d’impresa.

All’elenco degli speaker si aggiungeranno nuovi protagonisti nelle prossime settimane:

1.    Matteo Achilli, Founder, Egomnia

2.    Giorgio Brenna, Chairman e CEO Italy, Leo Burnett Italia

3.    Gil Blander, Founder, InsideTracker

4.    Roberto Bonanzinga, Partner, Balderton

5.    Phil Bosua, Founder & CEO, LIFX

6.    Mike Butcher, European Editor, TechCrunch

7.    Lucas Carné, Co Founder, Privalia

8.    Josef Dunne, Founder, Bableverse

9.    Fabrice Grinda, Angel Investor & Co-Founder, OLX

10. Jeff Hagins, Founder & CEO, SmartThings

11. Gregoire Lassalle, President, AlloCine

12. Vito Lomele, Founder, Jobrapido

13. Massimo Magrini, Co Founder, United Ventures

14. Jose Marin, Investor, Co-founder & Co-CEO, IG Expansion

15. Nenad Marovac,  Managing Partner, DN Capital

16. Stefano Parisi, Chairman, Chili TV

17. Damien Patton, Founder & CEO, Banjo

18. Gioia Pistola, Co-Founder & CMO, Atooma

19. Matthew Prince, Co-Founder, Cloudflare

20. Francesca Romano, Founder & CEO, Atooma

21. Ryan Rzepecki, Founder & CEO, SoBi

22. Amelia Showalter, Former Director of Digital Analytics Obama Re-election Campaign

23. John Underkoffler, Founder, Oblong Industries

24. Martin Varsavsky, Founder, FON

25. Renaud Visage, Co Founder, Eventbrite

26. Michael Widenius, Co Founder, MySql and MariaDB Foundation

27. Andreas Wiele, President, Axel Springer

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Le startup che vorranno esporre il proprio progetto al MAXXI possono assicurarsi gli ultimi stand disponibili nella Startup Alley, in vendita su Eventbrite a 999€

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