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Brands & Social Media, analisi del settore Design [Infografica]

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Secondo rapporto dell’Osservatorio Brand & Social Media, realizzato da Digital PR e OssCom – Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica, dedicato ad indagare l’uso dei Social Media nelle aziende del settore Design, pubblicato oggi. Risultato? Le aziende del Design usano i Social Media in modo tattico non sfruttando le reali potenzialità

Dopo l’interessante studio pubblicato un paio di mesi fa dedicato all’uso dei Social Media tra le aziende del settore Fashion, l’Osservatorio Brands & Social Media realizzato da Digital PR e OssCom – Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica – pubblica il secondo report dedicato al Design in cui sono stati analizzati 17 fra i principali brand di interior e lighting design italiano.

Stiamo parlando di un settore da sempre strategico per la nostra economia, il settore che tutto il mondo ci invidia. Quindi è utile vedere e analizzare i risultati di questa ricerca che ci danno il polso di come un settore così importante non sia ancora del tutto attivo dal lato della comunicazione sui Social Media. Come ormai si dice spesso, c’è ancora molto da fare.

Ma vediamo nel dettaglio la ricerca.

Leader di settore è Kartell, seguito a buona distanza da Calligaris e Luceplan. Kartell costruisce il suo successo puntando su una strategia chiara e riconoscibile in cui utilizza in modo curato e costante nel corso del tempo diversi social network, dove diventa una presenza riconoscibile per gli utenti.

Il settore in generale presenta un utilizzo dei social media tattico piuttosto che strategico, ovvero improntato su singoli contenuti e iniziative anziché costruito portando avanti un progetto continuativo e coerente nel tempo. Ad eccezione dei brand che si posizionano meglio in classifica, ovvero Kartell, Calligaris, Luceplan, Cassina e Molteni & Co, infatti, i marchi analizzati sembrano adottare strategie social deboli e denotano una limitata consapevolezza delle potenzialità delle piattaforme in termini di promozione dei propri brand o come luogo in cui instaurare conversazioni con gli utenti.

I brand e i loro prodotti appaiono presentati in due sostanziali modalità che emergono dai dati di ricerca come tipologie di contenuto più che consolidarsi in veri e propri stili: il “brand come designer” e il “brand come ambiente”. Nel primo caso si fa leva sull’originalità delle progettazioni dei designer e sulla loro figura, mentre nel secondo caso si punta a suggerire l’inserimento dei prodotti in un contesto o a suggerire delle idee interessanti dal punto di vista delle composizioni di interior design in funzione “ispirazionale”. In questa direzione spicca l’elevato numero di condivisioni dei contenuti pubblicati dai brand da parte degli utenti, utilizzati probabilmente come indicatori di una performance di gusto, come segnalazione di un desiderio, della richiesta di un consiglio o di un oggetto realmente posseduto.

Facebook si conferma come la piattaforma maggiormente utilizzata, presidiata da tutte le aziende analizzate. Questo settore mostra un uso limitato di piattaforme, concentrandosi su Twitter, Pinterest e YouTube, ma comparativamente differenziato anche utilizzando piattaforme di nicchia (come Vimeo e Flickr).

Dalla ricerca emerge anche la pratica spontanea di produzione di User Generated Content per segnalare al brand un acquisto, la visita a un negozio o a un evento di settore come nel caso del Salone del Mobile di Milano.

E’ importante notare – dichiara Nicolò Michetti, CEO di Digital PR – come un settore vivo come quello del design, caratterizzato da una eccellente e lunga tradizione italiana, sia uno dei meno attivi sui social media nel nostro paese. La situazione che emerge dai dati di ricerca presenta un netto stacco tra chi ha deciso di fare dei social un asset di comunicazione primario e chi li usa senza una chiara e articolata strategia. E’ un divario importante, sono sicuro che sarà uno stimolo ad approfondire e a esplorare le opportunità che rappresentano i social media, per supportare il business e per costruire relazioni con un bacino di utenti sempre più vasto e interessante.”

La ricerca, che si propone di analizzare la comunicazione sui social media di alcuni dei più rilevanti brand nazionali e internazionali presenti sul mercato italiano, si avvale di una metodologia in grado di cogliere con precisione uno scenario comunicativo dinamico e sempre in evoluzione grazie a più di 60 diversi indicatori relativi alle variabili di esposizione, di coerenza e di interazione con il pubblico. Per questo report sono state selezionate 17 aziende italiane leader di settore, i cui social media sono stati analizzati nel mese di febbraio 2013.

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I Viaggi del Barbaro, la scelta del sito responsive

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Continua “I Viaggi del Barbaro”, la rubrica che Directo e InTime vi propongono per orientarsi e comprendere meglio i fattori che sono alla base nella revisione del proprio sito web. Questa settimana il nostro barbaro è alle prese con la scelta del sito “responsive”, quindi ottimizzato per i dispositivi mobili. Una scelta ormai obbligata visto il crescente utilizzo del Mobile che va fatta nella maniera giusta. Vediamo come

Dopo aver scoperto l’importanza delle strutture necessarie per contenere, esporre e proporre nei dovuti modi i propri prodotti, il nostro avventuriero sta ora cercando di adeguare le proprie competenze alla continua evoluzione del proprio pubblico, un pubblico che adesso richiede di ricevere informazioni anche attraverso i nuovi strumenti di comunicazione, utili e fortemente performanti per quanto concerne la soddisfazione delle richieste. La sua comunicazione guarda ora verso nuove “formule” dove tutto dev’essere “sensibile” alle richieste del o dei propri pubblici.

Negli ultimi due anni c’è stata una forte spinta propulsiva volta a rendere i siti web fruibili sulla grande molteplicità di piattaforme disponibili. Con una quantità di strumenti in grado di accedere al web, la comunità dei web designer ha ben compreso la necessità di ripensare il modo in cui un sito viene progettato“, ci ha spiegato Mirko Sassetti, web developer di Directo

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Di fronte a milioni di persone che accedono al Web tramite i loro tablet, smartphone, apparecchi per la riproduzione musicale, piattaforme di video-gaming e persino TV, non è più sufficiente un design adatto unicamente ai “vecchi” computer portatili o da scrivania. Questo aspetto è divenuto di pubblico dominio già nel maggio 2010, quando Ethan Marcotte ha pubblicato un articolo dal titolo “Responsive Web Design”, che rappresenta il punto di partenza per comprendere il sempre crescente bisogno di far funzionare coerentemente un sito web su tutte le piattaforme disponibili, senza ostacolare l’esperienza-utente.

Dunque, il vostro sito web necessita di una comunicazione che segua i principi del “responsive web design”?  È possibile visitarlo con qualsiasi dispositivo, dal computer al mobile, senza che da un mezzo all’altro si perda in qualità dell’esperienza? Nel caso di un sito di news o di articoli in vendita la risposta è “se non è così dev’esserlo immediatamente”, tutti gli altri hanno un po’ più di tempo per arrivare alla stessa conclusione! In ogni caso se non siete in grado di rispondere “sì” con una certa sicurezza, potrebbe essere il momento di rivedere col vostro sviluppatore a quali e quanti criteri il vostro sito attualmente risponde, e di valutare insieme se non sia il caso  di rendere il vostro sito web “responsive”.

Twitter in Italia, come cambiano abitudini, umori e opinioni

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Interessante studio di Blogmeter, presentato da Vincenzo Cosenza durante l’ultimo “State of the Net 2013”. Inserito in quadro più generale, dal focus su Twitter si evince che gli italiani lo usano e che la Social Tv ha avuto un effetto evidente. Infatti l’orario di picco do scrittura dei tweets si è spostato più in avanti. In 4 mesi, sono 71,6 milioni i tweets e cresce del 22% l’uso dell’hashtag

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Non poteva non essere interessante lo studio di Blogmeter che Vincenzo Cosenza ha presentato al recente “State of the Net 2013” di Trieste. Lo studio riguarda proprio come gli italiani conversano sulla Rete e dal focus su Twitter, quello di cui vi parliamo in questo post, viene fuori che gli italiani lo strumento lo usano, lo fanno con maggiore consapevolezza e conoscenza e la Social Tv ha fatto registrare degli effetti molto evidenti a tal punto da cambiare un p0′ gli scenari.

“C’è una maggiore comprensione delle grammatiche specifiche del mezzo”, spiega il social media strategist di Blogmeter, Vincenzo Cosenza che lo scorso venerdì ha “aperto” il terzo appuntamento con State of the Net a Trieste. “E la tv ha spostato in avanti l’orario di picco della scrittura”

Nel corso del suo intervento di apertura del terzo appuntamento con State of the Net, il social media strategist di Blogmeter, Vincenzo Cosenza ha, tra le altre cose, tratteggiato i cambiamenti delle abitudini degli “internauti” italiani, presentando una inedita analisi delle opinioni e degli umori che emergono da Twitter. Oltre  a registrare segnali di un uso più consapevole del mezzo, l’analisi di 71,6 milioni di cinguettii emessi dagli italiani nei primi quattro mesi dell’anno ha evidenziato un flusso di tweet  spalmato uniformemente su tutti i giorni della settimana, mentre nel 2012 si registravano giornate più intense e altre meno. Inoltre aumentano del 22% i tweet che contengono un hashtag, del 7% i retweet e del 2% i geolocalizzati.

“Segno di una maggiore comprensione delle grammatiche specifiche del mezzo, utili a stimolare o ad entrare in conversazione”, spiega Vincenzo Cosenza.

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Un cambiamento si registra anche nelle ore utilizzate per scrivere. Il picco massimo si sposta di un’ora in avanti, tra le 20 e le 22. È il riflesso della nuova abitudine di commentare in diretta le trasmissioni televisive, le quali sono diventare uno degli argomenti di maggiore dibattito tra gli utenti. Tra i programmi più twittati c’è Sanremo, ma vanno forte anche Servizio Pubblico, soprattutto la puntata che ha visto in ospite in studio Silvio Berlusconi, il talent The Voice of Italy, Piazza Pulita e Ballarò. Ma Twitter si rivela anche luogo in cui digerire collettivamente i fatti di cronaca. Quelli che hanno catalizzato maggiormente l’attenzione sono state le elezioni politiche e i suoi protagonisti, su tutti Berlusconi e il Movimento 5 Stelle, ma anche il travaglio che ha coinvolto Bersani e il PD.

Va poi aggiunto che le parole nascondono un mood, un umore che si può analizzare attraverso software di analisi semantica. Se in una giornata tipo le emozioni positive e negative tendono ad equivalersi, in occasione di eventi particolari emergono degli scostamenti rispetto alla media. In questa direzione il periodo considerato dall’analisi è caratterizzato da un sentimento negativo determinato dagli eventi politici, con due profondi picchi durante i lunghi giorni dello stallo istituzionale e la rielezione di Napolitano. Solo a Capodanno e a San Valentino il mood espresso è stato mediamente più positivo. Ovviamente dietro all’umore si nascondo le emozioni delle persone. Applicando l’analisi semantica alla psicologia delle emozioni, sono stati analizzati alcuni eventi specifici. Se durante uno spoglio elettorale si affastellano emozioni contrastanti, all’elezione del Papa emergono gioia e amore, mentre la giornata della rielezione del Capo dello Stato vede prevalere disgusto, tristezza e rabbia.

Beppe Severgnini stasera sarà l’ospite di Reputescion

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Continua il grande successo di “REPUTESCION – Quanto vali su web?”, la trasmissione condotta dal giornalista Andrea Scanzi che indaga sulla reputazione online di personaggi di spicco, in onda stasera su La3 Tv alle 22,30. Ospite della puntata è il giornalista Beppe Severgnini, sempre presente sul web da protagonista

Sarà Beppe Severgnini il protagonista della tredicesima puntata di “REPUTESCION – Quanto vali su web?”, il programma condotto da Andrea Scanzi in onda lunedì 3 giugno alle ore 22.30 su La3, il nuovo Social Media Channel (visibile su Sky canale 143, sul DTT canale 134).

“REPUTESCION – Quanto vali su web?”, è il primo e unico programma in grado di valutare, su base scientifica, la reputazione on line, di personaggi di spicco del mondo della politica, della cultura, della società e dello spettacolo, ospitandoli in studio e offrendogli la possibilità di “origliare” cosa si dice di loro sul web e misurare la forza d’impatto di ciò che dicono o scrivono.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/severgnini-reputescion.jpg” easing=”easeInCubic”]Beppe Severgnini a Reputescion[/overlayer]

Il protagonista della puntata Beppe Severgnini è uno dei pionieri della rete dove è presente già alla fine degli anni 90, quando comincia a gestire il forum Italians. Scrittore di successo, editorialista del Corriere della Sera e  per sette anni  corrispondente in Italia de The Economist Beppe Severgnini è, giornalisticamente parlando, il simbolo del “l’italiano con la valigia” che cerca di unire sempre l’indagine interculturale a una leggera ironia.

La ricerca sulla reputazione on line è fatta, su base scientifica, dall’Osservatorio REDDS con la collaborazione di Ventura Research Institute e di Reputation Manager, unica società italiana che ha introdotto il concetto di “ingegneria reputazionale”, ovvero quell’analisi della reputazione on line dei brand e delle figure di rilievo pubblico.

Reputescion offre allo spettatore la possibilità di interagire con il programma, di fruire di contenuti extra (informazioni sull’ospite e info-grafica sulla sua web reputation) grazie all’App gratuita La3.

Per commentare la puntata su Twitter l’hashtag è #reputescion

Reputescion è un programma ideato e scritto da Fabio Migliorati e prodotto da  Showlab per La3.

Su Penelope da stasera si parla di bici con #IoPedaloPerchè

#penelope

Nuovo appuntamento questa settimana con Penelope Live, in onda stasera alle 22 su Rai.tv, e con Penelope Storie, da domani a venerdì sempre alle 22 su Rai.tv. Argomento sarà la bicicletta, diventato ormai non solo un mezzi di trasporto alternativo e sempre più in crescita, ma anche la scelta di un certo stile di via. Ospiti saranno Francesca Fornario, Maurizio Guagnetti, Paolo Pinzuti

Settimana all’insegna dell’aria aperta ed ecologica quella che si apre stasera con Penelope. Infatti argomento che sarà trattato a Penelope Live, ore 22 su Rai.tv, e a Penelope Storie, da domani a venerdì sempre alle 22 su Rai.tv, è la bicicletta. La bicicletta ormai non è più solo associabile ad un mezzo di trasporto, alternativo e rispettoso dell’ambiente, ma è simbolo ormai di una scelta di vita.

Lo scorso anno per la prima volta le biciclette hanno superato le immatricolazioni di auto. Un sorpasso storico che non accadeva dal Dopoguerra. Le auto immatricolate sono state 1.748.143, le bici vendute 1.750.000. Quasi duemila pezzi in più. Uno scarto minimo, se la si butta in matematica. In realtà simbolico di come le due ruote stiano marciando alla conquista del cuore degli italiani. E sul web una nuova coscienza sta creando movimenti d’opinione e di azione. E così a poche ore dalla conclusione della grande adunata di ciclisti in occasione di Critical Mass 2013, tra biciclettate e campagne di sensibilizzazione c’è chi giura che la contaminazione della mobilità sostenibile sulle due ruote sia appena agli inizi.

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Ospiti della serata di oggi sono Francesca Fornario, blogger e amante della bici; Maurizio Guagnetti, fondatore Radiobici.it; Paolo Pinzuti, fondatore #Salvaiciclisti.

Per seguire la puntata iscrivetevi sulla Social Tv di Rai.tv, accedendo con il vostro account Facebook o Twitter, e seguite e intervenite con gli hashtag #penelope e #IoPedaloPerchè.

Penelope misura il termometro della rete, raccontandola dall’interno e presentando storie e protagonisti, spiegando i meccanismi che la governano e gli attori che la animano, smontando i linguaggi, le dinamiche e i processi che si generano. Penelope è un format di divulgazione con una punteggiatura marcata: a guidare la community in questo viaggio tra rete e realtà è Giampaolo Colletti che da classico conduttore diventa moderatore web di una chat continuamente connessa agli stimoli online.

Steve Hasker a Linkontro Nielsen racconta la Forza del Consumatore

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Grande attesa a Linkontro Nielsen per l’intervento di Steve Hasker che ha raccontato quella che ha definito “The Power of Consumer”, la Forza del Consumatore che è oggi più potente. Ma Hasker ha anche delineato un quadro che si basa su 4 linee di tendenza, ossia Recessione, Consumatore più forte, Frammentazione e Big Data

Steve-Hasker-a-Linkontro-2013Steve Hasker, President – Global Product Leadership di Nielsen, a Linkontro 2013 ha catturato in maniera totale l’attenzione dei presenti, vuoi per la sue capacità, insegna anche alla Columbia University, vuoi per le informazioni che ha riservato per l’occasione. Il quadro che ha tracciato Hasker nella sua relazione si muove su 4 tendenze e cioè: Recessione, Consumatore più forte, Frammentazione e Big Data.

Tendenze che caratterizzano lo scenario globale attuale dove il ruolo predominante è appunto giocato dal Consumatore, in grado oggi di giocare un ruolo più attivo al punto da trainare le tendenze e non viverle in maniera passiva.

Questo perchè oggi il Consumatore non è più quello di soli dieci anni fa, il suo ruolo è mutato negli anni in seguito ai mutamenti che dal punto di vista tecnologico lo hanno resto, appunto più forte.

La Recessione attuale viene spiegata da Hasker come una condizione normale “as usual” dalla quale vengono fuori delle condizioni di precarietà e disagio sociale che ormai caratterizzano il nostro tempo. Questo genera anche il fenomeno dell’Immigrazione, un fenomeno che secondo Hasker genera e rafforza quelli che saranno poi i consumatori del futuro.

La Recessione vista da Hasker è si una situazione da considerare “the new normal“, ma è anche da considerarsi un’opportunità. Ed è in questa fase che il Consumatore acquisisce più potere.

Si diceva prima del fenomeno dell’Immigrazione che genera i consumatori del futuro. In Italia da questo punto di vista in 15 anni si è passati da 880 mila immigrati nel 1996 a 4,570,317 del 2011, di cui il 21% provenienti dalla Romania, 11% dall’Albania e 10% dal Marocco.

Frammentazione, altra tendenza individuata da Hasker nella sua relazione di oggi. Il consumatore prima aveva di fronte a sè un percorso per arrivare a compiere il suo processo decisionale e di acquisto abbastanza lineare; oggi invece il processo è molto più vasto dove la tecnologia gioco un ruolo sempre più crescente e importante.

Basti pensare al Mobile, di cui abbiamo parlato spesso qui sul nostro blog, sempre più determinante sulle scelte d’acquisto. Hasker traccia anche il quadro italiano dove si vede che gli utenti Mobile in Italia in soli due anni sono quasi raddoppiati, passando dal 22% del 2011 al 39% del 2013. Sono cresciuti di 4 volte gli utenti tablet, passando dal 2% del 2011 a 8% del 2013. Crescono, ma in modo più lento, anche gli utenti Pc passando dal 48% del 2011 al 55% del 2013.

È evidente che il Mobile è il futuro. Hasker sottolinea come poi l’11% dei possessori di smartphone lo utilizzi per fare acquisti, mentre la percentuale degli utenti che fa acquisti da tablet è del 25%. Un dato anche questo che definisce il quadro della Frammentazione in relazione al crescente potere del Consumatore. Il Consumatore italiano secondo Hasker è “the most sophisticated in the world“.

E arriviamo ai Big Data, altra tendenza delineata da Steve Hasker sempre nella definizione della Forza del Consumatore.

Hasker introduce l’argomento parlando dei Social Media che hanno cambiato universalmente lo scenario della comunicazione digitale, permettendo agli utenti della rete di comunicare e interagire “alla pari”.

Il modo di comunicare oggi è fortemente legato a quello che condividiamo ogni giorno grazie a questi strumenti, quindi immagini, video. Hasker porta dei numeri che riguardano i principali social network della rete, come Facebook sul quale gli utenti condividono 2,5 miliardi di contenuti, oppure Twitter sul quale gli utentu condividono 400 milioni di tweets, oppure ancora Instagran sul quale gli utenti condividono “solo” 40 milioni di foto.

È chiaro che i Big Data possono essere un problema nel momento in cui non si ha la capacità di tradurli, ma diventano la soluzione nel momento in cui ci dotiamo di strumenti per interpretarli. E questa sarà dunque la tendenza. Basti pensare che su Facebook negli Usa, ma non solo lì, aumenta il numero di utenti più maturi che condivide le foto dei nipotini.

E come si passa all’interpretazione dei Big Data? In questa fase il Marketer passa dal suo ruolo classico di Comunicatore a quello di “Consumer Scientist”, scienziato del consumatore, ossia deve intervenire con strumenti scientifici nell’interpretare i comportamenti del consumatore. Quindi misurandoli. Bisogna capire e interpretare l’audience online di Facebook, come bisogna interpretare l’engagement sulla social tv grazie a Twitter.

Insomma, Hasker definisce un quadro in cui adesso è il Conusmatore che ha potere. Agli addetti ai lavori il compito di interpretare i comportamenti del Consumatore del Futuro, proprio in questo momento di Crisi.

Social Tv, la finale di The Voice vince su Twitter

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Come ormai osserviamo da settimane grazie ai dati di Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager che misura le performance dei programmi televisivi sul web, i talent show sono i programmi più seguiti. E in questa settimana si ripropone la solita coppia, The Voice su Twitter con la finale e Amici su Facebook

Siamo ormai verso il finale di stagione, televisivamente parlando, e comunque questo pare non sortire effetto su quella che è invece l’audience complessiva dei programmi più seguiti. Vale a dire che la Social Tv si muove su dinamiche evidentemente diverse rispetto alla tv tradizionale che proprio su questo aspetto, come del resto su altri, dovrebbe riflettere. Questa settimana The Voice of Italy è giunto alla finale, programma molto seguito a testimonianza che sulla social tv i talent show sono molto graditi. Ma vediamo tutti i dati che anche questa settimana Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager, ci fornisce.

Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) è anche questa settimana in testa alle classifiche di Facebook, mentre “The Voice” (Rai 2) che ieri ha chiuso con la finale è sempre primo su Twitter.

[overlayer image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/05/AudiSocialTv-Twitter-Hashtag-24-30mag-2013-Reputation-Manager.jpg”]Social Tv – The Voice su Twitter[/overlayer]

Su Twitter “The Voice” (Rai 2) è il più twittato della settimana con il 54,1% dei tweet totali sui programmi monitorati, seguito da “Servizio Pubblico” (La 7) che registra l’8,0 % dei tweet. Al terzo posto “Amici Di Maria De Filippi’” (Canale 5) con il 6,1%, poi “Otto e Mezzo” (La 7) con il 5,1%  e “In Onda” (La 7) con il 4,6%.

[overlayer image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/05/AudiSocialTv-Facebook-Active-Fan-24-30mag-2013-Reputation-Manager.jpg”]Social Tv – Amici su Facebook[/overlayer]

Su Facebook, “Amici di Maria De Fillipi” (Canale 5) è al primo posto nella classifica Active Fan con 13.795 fan attivi che hanno prodotto 26.493 post e commenti sulla fan page ufficiale del programma. Al secondo posto troviamo “The Voice” (Rai 2) con 6.587 fan attivi e 12.697 post e commenti seguito al terzo posto da “Servizio Pubblico” (La 7) con 2.684 fan attivi e 4.842 post commenti dei fan. Al quarto posto segue “Ballarò” (Rai 3) con 1.145 fan attivi e 4.842 commenti e al quinto “La prova del cuoco” (Rai 1) con 1.228 fan attivi e 2.737 commenti.

Nella classifica Reaction, che misura il livello di reattività dei fan ai post pubblicati sulla fan page, al primo posto c’è ancora “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) con 440.690 like like, davanti a “The Voice” (Rai 2) al secondo posto con 11.272  like e “Servizio Pubblico” (La 7) in terza posizione con 25.675 like. “La prova del cuoco” (Rai 1) è al quarto posto con 1.450 like, davanti a “Ballarò” (Rai 3) al quinto con 1.187 like e “Crozza delle meraviglie” (La 7) al sesto con 10.980 like.

Nella classifica Action, calcolata sul numero di post pubblicati dagli amministratori delle pagine, “The Voice” (Rai 2) questa settimana è il programma più attivo con 110 post della redazione, seguito da “Porta a Porta” (Rai 1) al secondo posto con 100  post, da “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) al terzo con 99 post e “Servizio Pubblico” (La 7) al quarto con 98 post.

Il post che ha ricevuto il numero più alto di like (43.845), condivisioni (3.140) e commenti (1.220) è sulla fan page de “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5): “Giudice d’eccezione…Raoul Bova!…quanti mi piace?” 

Linkontro Nielsen, Luca Colombo racconta il Noi di Facebook

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Linkontro Nielsen, il tradizionale evento organizzato da Nielsen, giunto alla sua 29esima edizione, entra nel vivo dopo l’anteprima di ieri. Tanti interventi interessanti ma l’intervento di Luca Colombo, Country Manager di Facebook in Italia, ha attirato l’attenzione di quanti sono interessati al web e ai social media

Prima giornata di interventi a Linkontro 2013, la conferenza di Nielsen, giunta ormai alla sua 29esima edizione, che propone una tre giorni di eventi, workshop e confronti su un tema tanto interessante quanto attuale: ”Il valore del NOI, la nuova frontiera del cambiamento”. Momento più atteso della giornata per tutti coloro che sono interessati al web e ai social media, era l’intervento di Luca Colombo, Country Manager di Facebook in Italia che, intervistato da Ilaria Cavo, ha raccontato quello che è il valore del Noi in Facebook. Ma non solo, ovviamente.

La curiosità e l’attesa dell’intervista a Luca Colombo ha sicuramente confermato le attese, infatti ha fornito una serie di informazioni, già note agli addetti ai lavori per la verità, ma che in un contesto come questo, di fronte a tante aziende e professionisti molto attenti, fanno il loro effetto.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/05/facebook-linkontro-2013.jpg”]Facebook – Linkontro Nielsen 2013[/overlayer]

Luca Colombo ha confermato il dato, già noto anche questo, che Facebook realizza un giro d’affari pari a 2,5 miliardi di dollari, di cui il 65% è creato dall’advertising. E sul punto dell’advertising ci si va ad incrociare con l’argomento privacy. Si perchè se è vero che Facebook cede le informazioni dei propri utenti alle aziende, allora, come ha sottolineato Ilaria Cavo, è lecito chiedere in che misura questi dati vengono forniti. Dopo una prima risposta poco soddisfacente, la Cavo ritorna sull’argomento e a quel punto Luca Colombo tocca quello che secondo tanti è stato l’anello debole, ossia l’argomento privacy. Colombo precisa che Facebook

cede alle aziende i dati, in forma anonima, che gli utenti in maniera del tutto consapevole lasciano su Facebook. Per noi il tema della Privacy è di fondamentale importanza e in questo senso abbiamo fatti dei grandi passi in avanti. Oggi l’utente è in grado di stabilire cosa voler mostrare”

E restando sul tema advertising, Colombo sottolinea che Facebook sta sempre di più affinando modalità e opportunità proprio coinvolgendo le aziende stesse. Al momento Facebook funziona molto nel settore del Largo Consumo, quindi nel B2C, quello che tradizionalmente funziona du una piattaforma come Facebook, garantendo un contatto diretto proprio con l’utente finale.

Ma Luca Colombo era qui oggi per raccontare quello che è il valore del “Noi” in Facebook e lo fa portando a conoscenza del fatto che nell’azienda fondata da Mark Zuckerberg tutti giocano un ruolo rilevante in funzione del gioco di squadra. E porta poi l’esempio dei data-center, ossia i “magazzini” di tutti i nostri dati, che sono interamente progettati e sviluppati all’interno di Facebook. Quindi c’è un lavoro di valorizzazione degli individui orientati allo sviluppo e alla crescita della “squadra” Facebook. Ma ha anche raccontato che il valore del “Noi” in Facebook è visto anche in funzione sociale, sfruttando le potenzialità del social network promuovendo campagne sociali attraverso cui “Noi” si può essere utili per gli altri.

Infine, vi riportiamo alcuni dati interessanti, in parte già noti, che Colombo ha snocciolato riguardanti il nostro paese, e non solo:

– in Italia crescono gli over 65, si registra la tendenza che molto già hanno notato;

– sono oltre 23 milioni gli utenti italiani su Faceook, 15 milioni sono quelli che lo frequentano ogni giorno;

il mobile sta aiutando l’Italia a superare il gap della banda larga;

Facebook al momento non sta perdendo utenti, ma li sta guadagnando in Asia e in Brasile (aspetto che abbiamo già sottolineato altre volte)

– in ottica di Social Tv, Facebook si differenzia da Twitter, molto forte sull’aspetto “live”, in quanto amplifica il pre e il post di un evento.

Linkontro 2013, il Cambiamento parte da Noi

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Linkontro 2013, tradizionale evento organizzato da Nielsen per la business community italiana, ha come tema “Il valore del NOI, la nuova frontiera del cambiamento”, a sottolineare che il cambiamento parte da Noi. Da domani fino a domenica 2 Giugno tre giorni di incontri, dibattiti e workshop con più di 400 esponenti del top management di 200 aziende che si confronteranno sugli scenari futuri

Comincia domani, 30 maggio, e si concluderà domenica, 2 giugno 2013, presso il Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA), la 29esima edizione de Linkontro, il tradizionale evento organizzato da Nielsen per la business community italiana. Tema di questa edizione è “Il valore del NOI, la nuova frontiera del cambiamento“. Argomento che farà da sfondo all’esclusiva tre giorni di incontri, dibattiti e workshop, con più di 400 esponenti del top management di 200 aziende che si confronteranno sui temi e gli spunti relativi alla stringente attualità: relatori nazionali e internazionali di prestigio si alterneranno sul palco de Linkontro per riflettere insieme ai partecipanti sugli scenari futuri e le opportunità di cambiamento.

Nella difficile situazione economica che sta attraversando il nostro Paese, l’individualismo non è più sufficiente per affrontare le sfide commerciali; è necessario un ripensamento dei modelli di business sui quali poggiano le aziende italiane. Solo la collaborazione e l’esaltazione del gioco di squadra consentiranno a distributori, produttori, istituzioni, associazioni e media di trasformare le sfide in concrete opportunità di crescita e di sviluppo” – ha commentato Roberto Pedretti, Amministratore Delegato di Nielsen Italia – “Solo chi comprende a pieno questa chiave può farsi promotore di un radicale cambio di prospettiva perché la tutela dell’imprenditorialità e dell’eccellenza dei propri prodotti passa oggi per la capacità di creare sinergie, partnership e relazioni virtuose. Fare network è diventato il nuovo imperativo categorico di tutti quei player che vogliono crescere ancora, in Italia e all’estero” – ha concluso Pedretti

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/05/linkontro-nielsen-2013.jpg”]Linkontro Nielsen 2013[/overlayer]

Proprio coinvolgendo i migliori rappresentanti di queste realtà, Linkontro di quest’anno metterà a confronto le esperienze per evidenziare come il valore della collaborazione possa tradursi, per tutti, in concrete opportunità di business. Il cuore de Linkontro sarà sempre il convegno, l’appuntamento dedicato all’analisi degli scenari, all’interpretazione delle tendenze dei mercati e dei segnali che ne anticipano il futuro. Durante il convegno, si affrontano temi di forte interesse e attualità, quali lo stato di salute del nostro Paese, gli scenari socio – economici, le tendenze dei mercati, i cambiamenti delle scelte dei consumatori, le prospettive nel breve-medio periodo. La prima novità è rappresentata dalla sessione dedicata alla comunicazione L’ingaggio del consumatore attraverso opzioni multiple che vuole tratteggiare i cambiamenti in atto con il contributo di autorevoli protagonisti della business community. La sessione è stata organizzata in collaborazione con UPA, l’Associazione Utenti Pubblicità.

Per maggiori informazioni potete consultare il sito dedicato, www.linkontronielsen.it.

Noi saremo lì per tutta la durata dell’evento e ringraziamo Nielsen Italia per questa opportunità. Seguiteci qui sul blog per aggiornamenti e seguite su twitter gli hashtag #LinkontroNielsen e #IlValoreDelNoi. Account dell’evento @LinkontroN.

payleven, da oggi Chip & PIN in vendita negli Apple Store d’Europa

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payleven, leader dei pagamenti mobili in Europa, annuncia che da oggi nei negozi Apple di tutta Europa e nell’Apple store online sarà possibile acquistare Chip & PIN, il dispositivo che trasforma smartphone e tablet in POS portatili. Chi & PIN rappresenta un  vantaggio di tempo e costi per i piccoli imprenditori e liberi professionisti

payleven, leader dei pagamenti mobili in Europa, annuncia che da oggi nei negozi Apple di tutt’Europa e nell’Apple store online sarà possibile acquistare Chip & PIN, il dispositivo che trasforma smartphone e tablet in POS portatili. Un ulteriore vantaggio di tempo e costi per i piccoli imprenditori e liberi professionisti in procinto di avviare una propria attività che potranno acquistare e attivare velocemente uno strumento di pagamento compatibile con tutte le principali carte di credito e debito (comunemente denominati bancomat).

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La vendita negli Apple Store apre la porta anche ad una clientela privata che può adottare Chip & PIN, disponibile da qualche mese anche per tutti i privati, senza il vincolo della partita IVA. Diversamente dalla maggior parte dei tradizionali fornitori di POS, che rifiutano di avere i privati come clienti e accettano solo business, payleven offre una soluzione semplice e sicura per tutti: privati, aziende e partite IVA.

La decisione di Apple di distribuire il lettore di carte Chip&PIN nei loro negozi è un grande passo avanti per i mobile POS; è inoltre un piacere per noi vedere emergere soluzioni come questa che portano il Chip&PIN fuori dal negozio e nelle mani dei piccoli imprenditori ovunque loro vendano i loro prodotti e forniscano i loro servizi al pubblico.”, dichiara Neil Horseman, Vice Presidente – Acceptance a Visa Europe. “payleven aiuta ad incrementare l’accettazione delle carte e allo stesso tempo garantisce la massima sicurezza grazie al Chip&PIN

Chip & PIN si collega tramite Bluetooth ad iPhone, iPad o dispositivi Android; dà la possibilità a chiunque di accettare in modo veloce e semplice i pagamenti con i pricipali circuiti –  Visa e MasterCard. Può essere utilizzato in qualsiasi luogo grazie alla rete mobile o al Wi-Fi, ed è perfetto per idraulici, giardinieri ed elettricisti che operano a domicilio, per i temporary shop o per gli ambulanti con le loro bancarelle.

payleven è disponibile in negozio a 129 euro (IVA inclusa), senza canone fisso mensile e senza dover sottoscrivere pesanti contratti. Al momento dell’acquisto payleven riconosce al cliente 30 euro di credito, da utilizzare per il costo delle transazioni (pari al 2,75% del valore transato).

La tecnologia innovativa payleven, i suoi elevati standard di sicurezza, il potenziale di mercato e l’ampia disponibilità nei principali Paesi europei sono stati fattori determinanti nella scelta di Apple di distribuire Chip & PIN. Questa decisione è un’ulteriore prova della crescente importanza dei pagamenti mobili in Italia e in Europa, testimoniata anche dalle strategie di altri grossi player finanziari.

TechCrunch Italy 2013 da MySql a Obama 2012. Ecco i protagonisti

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TechCrunch Italy edizione 2013, il più grande evento italiano dedicato al digitale e alle startup, co-organizzato da Populis e TechCrunch, sta via via prendendo forma. Nuovi protagonisti sono attesi a Roma il 26 e 27 settembre 2013 come Amelia Showalter, Director of Digital Analytics per la campagna di rielezione del Presidente Obama, e Michael Widenius, Co Founder e autore principale di MySql

TechCrunch Italy, il più grande evento italiano dedicato al digitale e alle startup, co-organizzato da Populis e TechCrunch, accoglierà anche quest’anno voci eccezionali da ogni parte del mondo che stanno scrivendo la storia dell’innovazione a 360°: da Amelia Showalter, che è stata Director of Digital Analytics per la campagna di rielezione del Presidente Obama, a Michael Widenius, Co Founder e autore principale di MySql, vengono oggi resi noti i nomi di alcuni tra i  top speaker che parteciperanno all’incontro di settembre.

Sul palco si alterneranno i creatori di nuove tecnologie e prodotti appena annunciati in anteprima al mercato o non ancora in produzione, come Jeff Hagins, founder di SmartThings, un inedito sistema di controllo remoto e Phil Bosua, Founder di LIFX, la reinterpretazione della classica lampadina; protagonisti di storie di successo nate e cresciute grazie al web, come Vito Lomele, Founder di JobRapido, o Martin Varsavsky, Founder del Global WiFi Network FON, e ancora voci da aziende che hanno vissuto l’evoluzione innescata da internet nel mondo della comunicazione, come Andreas Weile, President di Bild e Giorgio Brenna, Chairman e CEO Italy di Leo Burnett.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/05/TechCrunch-Italy-2013-RE-Design.jpg”]TechCrunch Italy 2013[/overlayer]

Una lista di nomi incredibili, consultabile anche su http://www.techcrunch-italy.com/speaker/, a cui si aggiungeranno nuovi protagonisti nelle prossime settimane, per discutere insieme di (RE) Design, il tema che guiderà l’edizione di quest’anno: dalla migrazione di internet dalla dimensione “fissa” su PC al suo utilizzo in mobilità, che ha invaso ogni aspetto della nostra vita, per arrivare ad indagare le influenze esercitate sul concetto di Made in Italy e sulle sue manifestazioni, come l’automotive, la moda o il turismo.

Gli ultimi nomi confermati si aggiungono a quelli, già rivelati, di Renaud Visage, co-founder di Eventbrite, una della principali piattaforme di online ticketing al mondo, Damien Patton, founder di Banjo, mobile app geolocalizzata, nuovo fenomeno tra i social media e John Underkoffler, founder di Oblong e ideatore dell’interfaccia del film Minority Report, uno degli scienziati e innovatori più illuminati degli ultimi 20 anni.

Restano pochi giorni per assicurarsi un biglietto in tariffa Early Bird in vendita su Eventbritegli ingressi saranno venduti fino al 31 maggio al prezzo speciale di 299€, mentre gli stand della Startup Alley Exhibitor saranno disponibili a 799€. Dal 1° giugno verranno poi aperte le vendite per 500 pass per entrambe le giornate a 399€, mentre il costo di un stand sarà di 999€; il costo del biglietto intero in late booking sarà infine di 499€.

F-secure, 25 anni di storia col sogno di proteggere il mondo dai virus

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F-Secure compie 25 anni e per l’occasione l’azienda, fondata nel 1988 da Risto Siilasmaa e Petri Allas, lancia una pagina dedicata per ripercorrere le tappe della storia dell’azienda e dei virus e malware contro cui ha combattuto in tutti questi anni. Sempre nella stessa pagina trovate anche il gioco esclusivo “Virus Removal Challenge Game” per divertirvi a combattere i virus

Qual è la più grande innovazione in campo software degli ultimi 25 anni? Secondo il 61% delle persone è il Web. E per quanto riguarda l’hardware? Per il 43% è lo smartphone. Se si investiga poi sull’aspetto più seccante legato ai computer, allora il 63% indica virus e malware (dati basati su una ricerca condotta su 495 utenti di Internet, intervistati tra il 2 e il 31 dicembre 2012 via Facebook, Twitter e blog F-Secure “Safe and Savvy” attraverso Surveygizmo). F-Secure è da sempre delle continue evoluzioni tecnologiche, di Internet e dei pericoli connessi e oggi festeggia i 25 anni dalla sua fondazione. In tutti questi anni, l’azienda si è dedicata a studiare e combattere il mondo dei malware, per offrire a chiunque usi la rete, i PC e i dispositivi mobili un mondo protetto e sicuro.

Quando è nata F-Secure, i virus informatici erano ancora qualcosa di abbastanza raro”, ha spiegato Mikko Hypponen, Chief Research Officer di F-Secure che lavora presso l’azienda da oltre 22 anni. “A quei tempi, la maggior parte dei virus viaggiava ancora su floppy disk, mentre oggi questi si propagano attraverso Internet, rendendo il mercato ancora più complesso e sempre interessante”.

Il 1988 è stato l’anno di Morris, il primo worm ad ampia diffusione via Internet. Quell’anno, in un appartamento a Helsinki in Finlandia, è nata un’azienda chiamata Data Fellows, oggi conosciuta come F-Secure, che in tutto il mondo protegge milioni di persone, le loro identità e dati sensibili dalle odierne sofisticate forme di malware.

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I fondatori di F-Secure, Risto Siilasmaa e Petri Allas, avevano due sogni per la realtà che stavano creando: costruire una grande azienda e realizzare prodotti grandiosi capaci di sorprendere e soddisfare gli utenti. In 25 anni, F-Secure è cresciuta fino a trasformarsi in una multinazionale con 1000 dipendenti sparsi in 20 paesi e ha ottenuto di numerosi riconoscimenti per i propri prodotti, a conferma che il sogno di Risto e Petri è diventato realtà.

I 25 anni di F-Secure sono stati pieni di innovazioni. L’azienda ha realizzato il primo sito al mondo dedicato alla sicurezza informatica, ha creato il primo antivirus ‘real-time’ per i PC portatili Windows, ha sviluppato la scansione euristica dei virus e la prima soluzione di sicurezza integrata e regolata dalle policy. Inoltre, già nel lontano 2002 ha creato una soluzione di sicurezza per mobile per un telefono Nokia. E’ stata poi la prima azienda di antivirus ad avere sviluppato una tecnologia per il rilevamento dei rootkit e ad essere pioniera nel ‘Security as a Service’ per le aziende, diventando anche leader mondiale nel mercato per i servizi di sicurezza agli operatori. Oggi F-Secure è all’avanguardia nei servizi sicuri per il content cloud.

“Negli ultimi 25 anni abbiamo sviluppato la migliore protezione per Internet al mondo”, ha affermato Christian Fredrikson, CEO di F-Secure. “Ma siamo ancora all’inizio della nostra storia come azienda. La sicurezza si sta spostando nel cloud, dove oggi le persone archiviano i propri dati e il futuro è la mobilità. Siamo pronti per cavalcare l’onda, certi che i prossimi 25 anni saranno i migliori per la nostra storia aziendale”.

Il successo di F-Secure risiede in parte nella passione che ha da sempre ispirato il team ad andare sempre oltre. Per esempio, Mikko Hypponen 2 anni fa ha individuato un altro 25° anniversario: quello di Brain, il primo virus per PC. L’interesse di Hypponen sulle origini del virus, l’ha portato nel 2011 a fare un viaggio in Pakistan alla ricerca dell’autore di questo virus, un viaggio raccontato nel video “Brain: alla ricerca del primo virus per PC in Pakistan”. Proprio questa passione è la stessa che ha portato F-Secure ad allargare la propria competenza in sicurezza dagli antivirus tradizionali alla protezione dei contenuti personali, del profilo Facebook e dell’online banking, fino a sviluppare una nuova funzionalità per la gestione delle patch per le aziende. La sfida è appena cominciata e F-Secure è determinata a stupirci ancora con molti altri nuovi prodotti!

Per festeggiare i 25 anni, F-Secure ha creato una pagina dedicata all’anniversario con la cronistoria dell’azienda e dei virus e malware contro cui ha combattuto in tutti questi anni: http://campaigns.f-secure.com/happybday/. All’interno della pagina, sono disponibili alcuni video e l’esclusivo gioco online “ Virus Removal Challenge Game creati appositamente in occasione dell’anniversario F-Secure.

Showrooming, quando smartphone e tablet orientano gli acquisti

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Un’indagine di SaldiPrivati ed ePRICE evidenzia come siano sempre più gli utenti che si affidano al mobile anche nei punti vendita. Il 44% degli utenti intervistati usa il proprio device mobile, smartphone o tablet, non solo per scegliere il prodotto giusto, ma per valutarlo in un negozio. E il 37% conclude l’acquisto online

Utilizzare lo smartphone è una tendenza sempre più diffusa anche tra gli e-shopper italiani, e il mobile si conferma non solo uno strumento ideale per acquistare online, ma anche come supporto nei negozi fisici per approfondire le informazioni sul prodotto, o confrontare prezzi e offerte. E’ il fenomeno dello showrooming che sta prendendo sempre più piede anche in Italia: il cliente entra in un negozio, guarda i modelli che gli interessano e poi verifica il prezzo online. Questo quanto emerge da un’indagine condotta tra i propri utenti da SaldiPrivati ed ePRICE, i due portali e-commerce del gruppo Banzai con oltre 800.000 clienti e 2,4 milioni di visite ogni mese, in occasione del Netcomm E-commerce Forum 2013 di oggi.



Primo dato da evidenziare è che l’88% degli intervistati utilizza regolarmente lo smartphone e che una percentuale sempre maggiore di utenti si avvale di questo strumento anche per acquistare. Questo trend è confermato anche dai dati interni di Banzai Commerce, dai quali emerge che il mobile commerce è cresciuto del 500% negli ultimi 12 mesi sia organicamente, che per effetto del lancio di nuovi device. In SaldiPrivati l’incidenza del fatturato da mobile sul totale è in continua crescita con picchi che, in estate e nei weekend,arrivano al 30%; mentre in ePRICE è intorno al 10%, ma è in forte crescita anche grazie all’aumento della quota di utenti che utilizzano Android.

Per fare acquisti online il 51% dei clienti SaldiPrivati dichiara di privilegiare i device mobili rispetto al PC, mentre per i clienti ePRICE questa percentuale scende al 35%: quest’ultimo dato si comprende meglio considerando il diverso modello di vendita fra ePRICE (vendita a catalogo) e SaldiPrivati(vendite-evento dove il fattore velocità e rapidità gioca un ruolo essenziale).

Ma cos’è che piace tanto del mobile? Banzai ha chiesto di comparare l’acquisto fatto da mobile o da PC su alcuni aspetti; per quanto riguarda la comodità e praticità d’uso, il mobile è meglio del PC per il 69% degli utenti. Sulla rapidità e velocità d’uso, il mobile è considerato migliore dal 67% degli utenti. E anche dal punto di vista dell’engagement, il 72% dei clienti dichiara che un acquisto fatto da mobile sia un’esperienza più divertente.

Secondo il 44% degli utenti lo smartphone è uno strumento che non solo aiuta a scegliere il prodotto giusto, ma che permette anche di valutarlo in un negozio e, per il 37%, di compralo successivamente online. Gli intervistati da Banzai Commerce infatti sostengono di utilizzare gli smartphone prima e durante lo shopping nei punti vendita: prima di andare nel punto vendita lo consultano per confrontare i prezzi dei prodotti (58%), cercare informazioni sul prodotto (60%) o offerte promozionali (53%). Ma non solo: anche per informarsi sugli orari di apertura (41%), o per individuare dati più pratici come l’indirizzo del negozio (53%). Infine, il 41% degli utenti dichiara che qualche volta trova offerte talmente vantaggiose online che decide di risparmiarsi la strada per il negozio, e di procedere immediatamente all’acquisto. All’interno del punto vendita,invece, si ricorre allo smartphone per confrontare prezzi online (35%), per cercare recensioni sul prodotto in vendita (27%) e il 7% lo utilizza per finalizzare l’acquisto direttamente online.

Il mobile rappresenta un cambio di paradigma, non solo un’innovazione tecnologica. Sta già modificando le abitudini di milioni diconsumatori: nè è un esempio proprio lo showrooming. E per servire clienti sempre più mobili, dovremo evolvere tutti rapidamente”, dichiara Edoardo GiorgettiCEO Banzai Commerce, “Banzai è ben posizionata per catturare il potenziale del nuovo paradigma, grazie anche ad un approccio multicanale che integra web, mobile e territorialità con i Pick & Pay.”

Aumenta il grado di fiducia anche per le transazioni finanziare eseguite da mobile: l’80% degli utenti SaldiPrivati ed ePRICE dichiara di temere poco, o per nulla, frodi nei pagamenti. Il 62% degli utenti non crede che il mobile sia uno strumento più lento del computer; e, secondo il 75%degli utenti, nemmeno la possibile difficoltà delle connessioni è un deterrente all’utilizzo di un dispositivo mobile.

Attraverso quali vie gli utenti fanno le loro ricerche dai loro smartphone? Dall’indagine di Banzai è emerso che il 75% degli intervistati come prima scelta consulta il motore di ricerca Google, che è un punto costante di riferimento. Interessante notare anche che se gli utenti di ePRICE si rivolgono soprattutto ai siti e-commerce (37%) o ai portali che permettono di comparare i prezzi (33%), gli acquirenti di SaldiPrivati preferiscono questi ultimi (32%) e i siti dedicati a promozioni e offerte (24%).

La categoria merceologica che si preferisce acquistare via smartphone rimane quella dell’elettronica (52%), seguita da abbigliamento (36%) e elettrodomestici (33%).

La ripresa del Made in Italy passa dall’E-commerce

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Ottava edizione oggi a Milano del Netcomm eCommerce Forum 2013 dalla quale viene fuori che l’E-commerce nel nostro paese continua a crescere. Negli ultimi 12 mesi gli acquirenti online attivi sono aumentati di oltre il 50% raggiungendo il numero di 13,6 milioni. Presentata anche l’indagine Netcomm-ContactLab la quale evidenzia che su 89% degli utenti che si informa per acquisti, di questi solo il 34% effettivamente compra

Continua la crescita dell’E-commerce nel nostro Paese e si rivela confermato un trend positivo di incremento a doppia cifra dal 2010. Crescono del 50% rispetto all’aprile del 2012 gli utenti attivi online, con un picco di quasi 14 milioni di e-Shopper nel periodo natalizio. La grande propensione all’uso smartphone fa crescere del 160% il valore del Mobile Commerce, raggiungendo la quota di 427 milioni di euro. Questo sono solo alcuni dei dati salienti presentati nel corso dell’ottava edizione del Netcomm eCommerce Forum 2013, alla presenza di oltre 4.000 invitati, tra aziende, professionisti e giornalisti, “un’adesione che dimostra come l’eCommerce sia una grande opportunità per le nostre aziende, soprattutto nella difficile congiuntura economica”, come sottolineato da Roberto Liscia, Presidente di Netcomm- Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.

Tutti i segnali e gli indicatori che definiscono l’eCommerce in numeri descrivono un settore in salute e crescita. Nessun comparto economico in questa fase di crisi profonda è stato in grado di correre con tale entusiasmo, anche e soprattutto grazie ad una crescita molto importante dei consumatori” – continua Roberto Liscia – “Le stime che mensilmente rileviamo come Netcomm insieme a Human Highway parlano di circa 14 milioni di individui che hanno acquistato online nei mesi scorsi. Stiamo parlando di popolazione di utenti cresciuta del 50% nel giro di 12 mesi! Ma abbiamo ancora grandi margini e potenzialità, come rileva un’indagine condotta con ContactLab su un panel di 61mila consumatori italiani e di altri Paesi Europei che ci mostra come solo il 34% di chi naviga online poi acquista (in UK e Germania siamo nell’ordine del 90%).

Il Presidente di Netcomm poi sottolinea l’impegno del Consorzio per far emergere ancora di più il commercio elettronico, lavorando sui temi come trasparenza, codici di condotta e progetti di formazione, partecipando alle iniziative dell’Associazione Europea, lanciando un’evoluzione del Sigillo Netcomm, promuovendo il progetto “MyBank”, organizzando missioni in Cina per favorire i nostri imprenditori, facendo parte della cabina dell’Agenda Digitale Italiana. L’E-commerce può davvero rappresentare il riscatto per le nostre imprese e un vero volano per competere sui mercati internazionali.

Non mi stancherò mai di sollecitare le nostre istituzioni, e soprattutto il Governo in carica, a continuare sulla via tracciata in tema di pagamenti elettronici, quali l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere disponibili i pagamenti con carte e home banking, così da accelerare i comportamenti digitali degli italiani” – afferma Roberto Liscia – “La moneta elettronica rappresenta la vera frontiera che permetterà alle piccole imprese di superare gli ultimi tabù per l’ingresso in questo nuovo e promettente mercato globale dell’eCommerce. Un settore che ormai sta raggiungendo un’età e un’esperienza ragguardevole, al punto da essere la vetrina più efficace per presentare il nostro Made in Italy in tutto il mondo.”

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Secondo le stime di Netcomm, la crescita del commercio elettronico italiano per il 2013 sarà intorno al 17%, un valore di poco inferiore a quello dello scorso anno, per un fatturato previsto di circa 11,2 miliardi di euro. A trainare la crescita sono i settori Abbigliamento, Informatica ed elettronica di consumo che peseranno nel 2013 quasi il 40% del totale vendite.

I Viaggi del Barbaro, l’architettura di un sito web

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Quarto appuntamento con I Viaggi del Barbaro, il viaggio con cui Directo e InTime vi propongono ogni settimana una guida per orientarsi e comprendere meglio i fattori che sono alla base nella revisione del proprio sito web. Questa settimana il nostro Barbaro è alle prese con l’Architettura di un sito web, ossia come fare per gestire al meglio il proprio sito

Sempre più convinto e deciso di voler proseguire al meglio il viaggio intrapreso, il nostro Barbaro è ora ad una fase in cui ha pienamente compreso l’importanza dell’impatto della propria comunicazione, ma ancora lunga è la strada affinché questa si concretizzi e dia risultati. Nel prossimo step porteremo alla sua attenzione quella che è la necessità di dotarsi di strumenti di lavoro adeguati e di facile gestione, quale ad esempio il proprio sito aziendale. Quand’è stata l’ultima volta che avete aggiornato il vostro sito web? Se è passato molto tempo, perché?

Se la risposta a quest’ultima domanda è “perché è difficile da aggiornare”, allora bisogna domandarsi da cosa questa difficoltà è determinata. Perché non avete tempo? perché è fattibile solo da chi ve lo ha realizzato ed è poi sparito? o perché non avete le conoscenze necessarie? Se si tratta semplicemente di tempo, dovreste sforzarvi per trovarlo: solo un sito aggiornato con metodo è in grado di mantenere i vecchi visitatori e di attrarne di nuovi. Chi si avvicina a capire come può essere semplice gestire un sito web, non ne potrà più fare a meno! Passare dalla difficoltà iniziale di raccogliere materiali e pensieri ad avere le proprie “best practices” quotidiane sarà quasi immediato. Concepire il proprio sito web come un reale strumento di lavoro è già un ottimo punto di partenza. Se invece non sapete bene come fare, ecco che potrebbe essere il caso di pensare a un “redesign”.

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Una soluzione potrebbe essere semplicemente quella di assumere un web designer perché installi sulla piattaforma esistente un sistema di gestione dei contenuti (CMS, ovvero “Content Management System”), in modo da poter successivamente aggiornare il sito per conto vostro, oppure di rivolgervi “una tantum” ad un’agenzia di professionisti per ripensare il vostro sito web dalle fondamenta in modo da colmare qualsiasi lacuna in maniera definitiva. Un CMS è molto spesso la base su cui viene costruito un sito oggigiorno, perché garantisce aggiornamenti rapidi e intuitivi da parte del gestore, e perché può stare “al passo coi tempi” consentendo allo sviluppatore l’aggiunta di nuovi strumenti e funzionalità man mano che la tecnologia evolve. Se volete un sito che offra qualcosa di nuovo ogni giorno, quella del CMS potrebbe essere una strada da valutare seriamente.

Altra domanda da porsi è: sul vostro sito ci sono funzionalità e caratteristiche che non vengano più usate?

Man mano che un sito web matura e cresce, diviene palese che alcune sue parti non sono più necessarie o non assolvono più al meglio ciò per cui erano state pensate, stanno insomma divenendo “obsolete”. Pulsanti che rimandano ad applicazioni di terzi non aggiornate, interfacce in Flash non visibili dai Mobile Devices, che potrebbero essere realizzate con tecniche più “leggere” di programmazione, e così via. C’è qualcosa di simile sul vostro sito?

I pulsanti di tipo “share” dei Social Media hanno attirato un po’ di attenzione ultimamente proprio per questo motivo: molti designer ritengono che non siano più efficaci come un tempo e si ripromettono di eliminarli dai loro siti o di trovare valide alternative. Se anche sul vostro sito accade qualcosa di simile, potrebbe essere il momento giusto per rimuovere funzionalità obsolete o procedere a un completo “redesign”, in modo che ogni sua caratteristica garantisca la massima performance possibile. Del resto anche il nostro Barbaro ha notato la differenza tra i suoi strumenti obsoleti e quelli del Barbaro suo competitor che sta ottenendo successo, perché non fare lo stesso?

(tutte le vignette de “I Viaggi del Barbaro” sono realizzate dall’illustratore Riccardo Pieruccini)

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