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Social Tv, i talent show continuano a dominare

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Ormai da settimane va avanti il dominio dei talent show per quanto riguarda la Social Tv e i dati Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager, ce lo confermano. Nella settimana 17-23 maggio infatti The Voice è primo su Twitter e Amici è primo su Facebook tra i programmi più seguiti

Continua il dominio dei talent show per quanto concerne la settimana 17-23 Maggio sulla Social Tv. The Voice e Amici consolidano il loro primato, rispettivamente, su Twitter e su Facebook. Questo secondo quanto rilevato da Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager che misura le performance dei programmi televisivi sul web.

Su Twitter “The Voice” (Rai 2) è il più twittato della settimana con il 33,4% dei tweet totali sui programmi monitorati, seguito da “Report” (Rai 3) che registra l’8,5 % dei tweet. Al terzo posto “Piazza Pulita’” (La 7) con il 7,6%, poi “Ballarò” (Rai3) con il 6,8%, “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) e “Servizio Pubblico” (6,2%).

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Su Facebook, “Amici di Maria De Fillipi” (Canale 5) è al primo posto nella classifica Active Fan con 5.664 fan attivi che hanno prodotto 10.084 post e commenti sulla fan page ufficiale del programma. Al secondo posto troviamo “Le Iene” (Italia 1) con 3701 fan attivi e 4.697 post e commenti seguito al terzo posto da “The Voice” (Rai 2) con 1.347 fan attivi e 6.306 post commenti dei fan. Al quarto posto segue “Servizio Pubblico” (La 7) con 2.534 fan attivi e 1.953 commenti e al quinto “Report” (Rai 3) con 1.226 fan attivi e 1.813 commenti.

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Nella classifica Reaction, che misura il livello di reattività dei fan ai post pubblicati sulla fan page, al primo posto c’è ancora “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) con 244.946 like like, davanti a “Le Iene” (Italia 1) al secondo posto con 111.136  like e “The Voice” (Rai 2) in terza posizione con 32.808 like. “Report” (Rai 3) è al quarto posto con 19.424 like, davanti a “Servizio Pubblico” (La 7) al quinto con 15.887 like e “La prova del cuoco” (Rai 3) al sesto con 12.022 like.

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Nella classifica Action, calcolata sul numero di post pubblicati dagli amministratori delle pagine, “The Voice” (Rai 2) questa settimana è il programma più attivo con 115 post della redazione, seguito da “Servizio Pubblico” (La 7) al secondo posto con 103  post e da “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) e Agorà (Rai 3) a parimerito al terzo con 86 post.

Il post che ha ricevuto il numero più alto di like (34.530), condivisioni (2.254) e commenti (1.888) è sulla fan page de “Le Iene” (Italia 1): “L’onestà paga. Grazie per i tanti messaggi di complimenti e di auguri per la nuova avventura lavorativa di Balal, nella foto con il nostro Angelo DURO e Iaia, la ragazza che gli ha offerto il lavoro dopo aver visto il nostro servizio della settimana scorsa. https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10151667287905530&id=48166220529

Penelope, da stasera parola ai #FornelliCreativi

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Penelope continua a tessere i fili della Rete e questa settimana l’argomento è dedicato ai #FornelliCreativi d’Italia. Ormai il food e la rete hanno trovato il loro modo di combinarsi dando vita a tanti progetti che la trasmissione di Giampaolo Colletti cercherà di scoprire a partire da stasera in Penelope Live, alle ore 22 su Rai.tv, e poi da domani fino a venerdì, sempre dalle 22, su Penelope Storie

Nuova settimana di Penelope, in onda stasera con Penelope Live alle ore 22 su Rai.tv e da domani fino a venerdì con Penelope Storie, il nuovo programma di Giampaolo Colletti che tesse i fili della rete alla scoperta dei #FornelliCreativi d’Italia. Un viaggio alla scoperta di come il food e la rete hanno trovato il loro modo di abbinarsi al meglio sfornando progetti sempre più ghiotti e ricette sempre più stuzzicanti.

Ricette che preservano la tradizione ma anche che si reinventano, in un mix inarrestabile di contaminazioni. La rete tesse i suoi fili in cucina, tra fusion, etnico, metropolitano, finger-food e molto altro. Con un occhio attento allo #zerospreco. Secondo una ricerca condotta da Reputation Manager, che ha creato un osservatorio dei foodblogger italiani, i contenuti presenti su queste pagine sono tra i più apprezzati e condivisi. Il 68% dei fan su FB esprime il suo gradimento delle ricette con un like e ben il 34% scrive un post o un commento. Su Twitter una media di 3.500 persone segue un foodblogger.

#penelope

Penelope allora vuole raccontare il cambiamento che è avvenuto tra i fornelli grazie alla rete.

Ospiti di stasera Sonia Peronaci, Catena Fiorello, Lisa Casali, Fabio Picchi, Andrea Segrè e anche promotori di progetti interessanti come Nudo & Crudo che abbiamo avuto già modo di conoscere durante il #FoodTTT qui a Bologna. Tutta la puntata verrà commentata sulla social tv dalle migliori e dai migliori foodblogger e influencer della rete.

Puntata e settimana da non perdere e non dimenticate gli hashtag #penelope #fornellicreativi per commentare e intervenire sull’argomento.

Donne Fuori Scena vince il contest #Noviolenza #Donne

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“#NoViolenza #Donne – Voce ai giovani. Una gara di Idee” il contest organizzato  da AIED Roma e Cocoon Projects  rivolto ai giovani allo scopo di raccogliere idee per combattere la violenza sulle donne ed il femminicidio si è concluso oggi con la vittoria di “Donne Fuori Scena”

Una settimana fa vi abbiamo segnalato la bella iniziativa “#Noviolenza #Donne – Voce ai giovani. Una gara di Idee“, il contest che rivolgendosi proprio ai giovani li invitava a presentare idee e progetti per contrastare la violenza sulle donne e il femminicidio. Il contest si è concluso oggi a Roma, promosso dall’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) di Roma e dalla COCOON PROJECTS. Il concorso ha visto coinvolti 140 tra ragazzi e ragazze (119 donne e 21 uomini dai 18 ai 29 anni), e i progetti presentati sono stati 60 provenienti da 33 città italiane. E’ la prima volta che in Italia si sperimenta un contest di questo tipo ed è stata certamente una bella occasione per conoscere il pensiero e le proposte dei giovani su una problematica attualissima e drammatica. Siamo convinti anche noi che questo abbia un vero e proprio significato politico, culturale e sociale, che merita di essere rilevato ed analizzato e siamo convinti che creerà ancora di più sensibilizzazione attorno all’argomento.

donne fuori scena #noviolenza-#donne

Da sottolineare il fatto che i progetti presentati sono tutti molto diversi tra loro, ma alcuni aspetti ritornano frequentemente. Infatti, la maggior parte di essi prevede la necessità di creare attività in cui i ragazzi siano coinvolti molto di più, e in cui le scuole abbiano un ruolo centrale. Comune è l’attenzione a non lasciare sola chi ha subìto violenza, ma curarne, invece, l’accompagnamento e la tutela.

Torna spesso l’importanza di organizzare una più fitta ed efficace rete di supporto e di contrasto da parte di istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, centri antiviolenza. Infine, l’aspetto che colpisce, emerso da questo concorso che potrebbe essere assimilabile ad una ricerca, è il rifiuto dei giovani della visione vittima/carnefice, in quanto entrambi considerati parte di una società malata in cui un’educazione sbagliata, falsi valori e il perpetuarsi di vecchi stereotipi portano ai comportamenti ed ai fatti che sono cronaca quotidiana.

Donne fuori scena” proposto da un team di 3 ragazze romane si è aggiudicato il premio di 10.000 euro, 3.000 euro in contanti e 7.000 euro in servizi di supporto alla definizione e all’avvio dei progetti erogati da COCOON PROJECTS per i tre mesi successivi all’evento.

E’ un progetto multidisciplinare che parte dai testi delle drammaturghe di cinque diversi continenti” – spiega Valentina Rapetti, team leader di “Donne fuori scena” – “e si sviluppa nelle scuole, nei centri antiviolenza, nelle carceri”.

Propongono laboratori teatrali e spettacoli itineranti che portano in scena la violenza nelle sue diverse forme, dall’uxoricidio alla violenza domestica e psicologica.

Siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto” – ha affermato il presidente dell’AIED di Roma, Luigi Laratta – perché abbiamo ascoltato la voce dei giovani, quasi sempre assente sui mezzi di comunicazione. Abbiamo così appreso e capito punti di vista differenti, un approccio nuovo alla violenza contro le donne e il femminicidio, di cui occorre senz’altro tener conto per una più completa e moderna visione del problema e di come contrastarlo”.

SingRing, su Alitalia adesso si vola in musica

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Su Alitalia, e per la prima volta accade su una compagnia aerea, da giugno sarà possibile volare a suon di musica con i videoclip ufficiali di SingRing, la start-up che fornisce contenuti musicali digitali in maniera legale e innovativa

Oggi parliamo di musica e start-up e lo facciamo segnalandovi questa nuova start-up di Digital Magics: SingRing. SingRing fornisce contenuti musicali digitali in maniera legale e innovativa, e oggi annuncia una partnership con Alitalia – Compagnia Aerea Italiana: da giugno, per la prima volta, i videoclip ufficiali più visti e cliccati sul web, degli artisti italiani e stranieri, saranno trasmessi sugli schermi dell’intera flotta Alitalia.

Su tutti i voli Alitalia – italiani, internazionali e intercontinentali – i video musicali dei cantanti più amati, come Vasco Rossi, Justin Timberlake, Emma, One Direction, Marco Mengoni e tanti altri accompagneranno i viaggiatori lungo le varie tratte. SingRing realizzerà per Alitalia tante playlist personalizzate delle ultime hit, grazie agli accordi stipulati con le principali case discografiche e con le indipendenti.

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Siamo molto orgogliosi di questa partnership con il principale vettore italiano”, ha dichiarato Luca Messaggi, CEO di SingRing, “SingRing amplia sempre più il proprio network musicale con Alitalia, dopo importanti Gruppi industriali come Gruppo Editoriale L’Espresso, Leonardo (Gruppo Triboo) e Gruppo Finelco. Offriremo un servizio innovativo ai passeggeri della compagnia di bandiera per migliorarne l’esperienza di viaggio, sempre nel pieno rispetto del diritto d’autore”.

SingRing ha sviluppato una piattaforma tecnologica aperta, unica in Europa, basata su un ampio database, sempre aggiornato, di lyrics, videoclip, tracce vocali e basi strumentali sincronizzate all cleared. Tutti i contenuti infatti (oltre un milione di testi e più di quarantamila video musicali), grazie agli accordi raggiunti con editori musicali e case discografiche, possono essere pubblicati e distribuiti da qualsiasi editore lo richieda, nel pieno rispetto del diritto d’autore, su: web, mobile e Smart TV.

A #Lilliput gli Imprenditori Digitali che accendono l’Italia

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Lilliput, il nuovo progetto digitale firmato Tiscali e Altratv.tv, racconta l’innovazione “made in Italy” assieme agli imprenditori e alle antenne del territorio. Numeri, scenari, commenti, testimonianze da ogni angolo della Penisola, in live streaming domani dalle ore 10 anche qui sul nostro blog. Per interagire in diretta su Twitter l’hashtag è #Lilliput

La definizione di a agorà digitale aperta alle testimonianze in rete è certamente la definizione che rende meglio il senso di “Lilliput: la riscossa dei piccoli che fanno grande l’Italia”, il nuovo spazio online quotidiano inserito nell’area Social News di Tiscali che propone un approfondimento settimanale in live streaming il venerdì dalle ore 10 alle ore 11.

Nella seconda puntata che andrà in onda domani dalle ore 10 “a rete unificata” e che potrete seguire anche qui sul nostro blog, verrà dato spazio all’innovazione “made in Italy” con “Gli imprenditori digitali che accendono la rete e risvegliano l’Italia”. Ma chi sono i nuovi imprenditori della rete? Quanto è necessario oggi mutare e abbracciare le nuove tecnologie per rimanere competitivi? Come cambiano i metodi di lavoro e quali sono le tutele per il settore?

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Lilliput, la nuova morning news targata Tiscali e Altratv.tv, farà conoscere l’Italia degli imprenditori digitali collegandosi con ospiti, imprenditori e con le antenne del territorio per raccontare l’Italia in presa diretta insieme ai cittadini e alla società civile.

Dagli studi Altratv.tv di Bologna, con Giampaolo Colletti, ospite Claudia Miglia e l’esperienza di 100 donne imprenditrici che, dopo il duro terremoto in Emilia, si sono riunite dando vita al network Emiliamo. In collegamento, tra gli altri, gli imprenditori Filippo Berto (Berto Salotti), Cecilia Felici (Personal Planner) e le antenne del territorio: da Roma Labor tv, da Varese Varesenews.it, da Modena Fuori tv e da Benevento Ntr24.tv. Da Tiscali Social News i contributi di Weberry e Corriere delle Comunicazioni. A tracciare lo scenario in cui si muovono oggi gli imprenditori digitali: Cristiano Radaelli (Confindustria Digitale), Gianluca Diegoli (autore di “Vendere online” – Gruppo24Ore), Giulio Xhaet (autore di “Le nuove professioni del web” – Hoepli) e Elisa Muratori (CNA Emilia Romagna).

Lilliput sarà trasmessa in diretta su Tiscali.it, su Altratv.tv e sulle web tv, blog, videoblog e media locali digitali del network. #Lilliput l’hashtag per twittare in diretta.

Martedì 28 maggio, invece, non perdete l’appuntamento con una puntata speciale di Lilliput: in diretta dal Radio TV Forum di Roma con “Innovare l’informazione: le nuove piattaforme distributive”.

Fare business con le start-up, ecco alcuni esempi

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Saranno pure considerate il fenomeno del momento, addirittura una moda, ma fare una startup è certamente associata all’idea di fare business. Ma spesso succede che alcune di esse siano prive di un modello chiaro e specifico, rischiando di non riuscire nell’intento. Allora oggi vi proponiamo alcuni esempi di start-up con un chiaro modello di business sostenibile. Vediamo quali sono

E’ vero che ultimamente si parla molto di start-up, alcuni le hanno definite, erroneamente, un fenomeno di “moda”, altri ancora il “fenomeno del momento”, ma è bene chiarire che le start-up non si fanno per gioco, anzi sono forse la strada più sicura su cui investire maggiormente per superare questa lunga crisi che ci attanaglia. Quando si parla di sviluppo, di innovazione, di ricerca, bene si sta parlando di start-up. Al momento il nostro paese ha bisogno di idee, di innovazione, di gente che prova a mettere in pratica dei progetti da realizzare. E in Italia in fatto di invettiva, di idee non siamo secondi a nessuno. Delle start-up, del loro valore, se ne era occupato il precedente governo Monti, nella figura dell’ex-Ministro per lo Sviluppo Corrado Passera aprendo per la prima volta a questa strada, come forma appunto di sviluppo e crescita del nostro paese.

L’attenzione si è tramutata nel Decreto Sviluppo contenente una serie di misure ad-hoc per le start-up. Misure che adesso con il nuovo governo devono essere portate avanti e per questo qualche giorno fa vi riportavamo l’appello che Italia Startup, l’associazione che raggruppa sia startup ma anche investitori, rivolto al Governo Letta a considerare nuovamente e a non dimenticarsi delle start-up nelle misure che dovranno essere attuate nei primi 100 giorni di governo. Staremo a vedere.

Intanto, abbiamo voluto provare a raccogliere informazioni su start-up che sono riuscite a realizzare un modello di business che sia sostenibile, ossia che sia in grado di cominciare a realizzare dei guadagni concreti e delle possibilità di sviluppo. Insomma, che consenta a “far girare la macchina”. In questa ottica, vi presentiamo questa start-up e sono restOpolis, MoneyFarm, BuzzMyVideos e AppsBuilder:

restOpolis

restOpolis è un servizio online per la prenotazione di ristoranti, totalmente gratuito per gli utenti. Tramite il sito www.restopolis.com, gli utenti registrati accedono a informazioni e curiosità su oltre 600 ristoranti in Italia e possono prenotare un tavolo direttamente dalla piattaforma o con l’app geolocalizzata per iPhone e Android, conoscendo in tempo reale la disponibilità dei posti senza necessità di ulteriore conferma da parte del ristorante. La piattaforma è anche uno strumento di promozione per i ristoratori per ampliare il numero dei potenziali clienti. Tra gennaio e maggio 2013 il servizio è gradualmente cresciuto in termini di numero utenti iscritti (da 4000 a 12.000), ristoranti (da 500 a 600…numero in crescita perché ora stanno puntando nuove città sul territorio), numero città coperte dal servizio (da 3 – Milano, Roma e Torino – siamo passati a 13, le vedete sul sito).

Il Modello di business si basa su un principio semplice e lineare (che sta parecchio funzionando in USA con il servizio d’oltreoceano OpenTable) ovvero il guadagno per restOpolis viene da una commissione riconosciuta dal ristorante su ogni coperto prenotato ed effettivamente consumato.

Perché un ristorante dovrebbe affiliarsi a restOpolis? restOpolis è una piattaforma che avvicina il mondo della ristorazione alle dinamiche del web 2.0. restOpolis sfrutta infatti le potenzialità del “passaparola digitale” e le tecniche dei social network per ampliare i clienti potenziali raggiunti dal ristorante. La portata della comunicazione per i ristoratori viene poi ulteriormente accresciuta grazie alle partnership che restOpolis ha siglato con realtà quali TIM Social, Vivimilano.it, DoveViaggi.it, Viaggi24 (Il Sole 24 Ore), Secretary.it e Italiaatavola.net.

Sito: www.restopolis.com

Facebook: www.facebook.com/RestOpolisIta

Twitter: @restopolis_com

MoneyFarm

Nata da un’intuizione semplice quanto rivoluzionaria, almeno in Italia, offre un servizio di consulenza finanziaria su Internet, proponendo portafogli ETF. Come il web ha consentito a milioni di italiani di pianificare viaggi, effettuare acquisti e negli ultimi anni anche gestire le relazioni sociali, così MoneyFarm ha un obiettivo che può sembrare ambizioso: rivoluzionare il mondo del risparmio. Lo scopo dichiarato di Moneyfarm è infatti quello di proporre all’investitore (anche piccolo – medio) i prodotti migliori (senza conflitti d’interesse) a fronte di un costo fisso minimo di 14,99 euro al mese. I fondatori di MoneyFarm – Paolo Galvani (CEO), Giovanni Daprà e Andrea Scarso – sono fra gli esponenti emergenti del Fin Tech in Italia. L’azionariato si divide fra il Management (30%) e il restante 70% diviso tra i fondi United Ventures di Massimiliano Magrini e Principia SGR di Andrea Di Camillo. Nata con un investimento iniziale di 750,000€, lo scorso novembre MoneyFarm è stata finanziata con un aumento di capitale di 2,65€ milioni. Tecnicamente Moneyfarm è una Sim iscritta all’albo Consob e al Fondo nazionale di garanzia. Di fatto, si traduce in un sito molto intuitivo – www.moneyfarm.com – che permette delle simulazioni sui piani di investimento a seconda del profilo e degli obiettivi dei risparmiatori. L’ultima innovazione di MoneyFarm è OneClick Advice, il primo servizio che unisce in un click i consigli d’investimento all’acquisto titoli. Rispetto alla sola consulenza, la novità di OneClick Advice è proprio questa: le operazioni di compravendita, sono eseguite direttamente sulla piattaforma, usando un deposito titoli aperto in uno degli istituti partner (Banca Ifigest). E’ facile come fare shopping online. Basta inserire gli ordini nel Carrello e, da qui in poi, tramite una semplice autenticazione via SMS, l’utente può confermare e visualizzare in tempo reale l’acquisto e la vendita dei titoli.

BuzzMyVideos

BuzzMyVideos è un incubatore e un acceleratore di talenti del video online e, allo stesso tempo, una realtà di consulenza per le aziende che vogliono sfruttare questo veicolo promozionale super targettizabile. Operando in stretta collaborazione con YouTube, BuzzMyVideos offre servizi specifici ai creatori di contenuto e alle aziende. In pratica, scovano i creatori di video e i vlogger con un alto potenziale di successo e offrono loro una partnership che include consulenza e servizi per aiutarli a emergere, nonchè per monetizzare la loro creatività. BuzzMyVideos opera poi come tramite tra le aziende che desiderano investire in pubblicità mirata o promuovere iniziative e prodotti su YouTube e i canali dei creatori di contenuti. BuzzMyVideos supporta inoltre le aziende che vogliano creare format video adatti al canale YouTube. Dopo nemmeno un anno dall’avvio delle operazioni, la società è già in piena crescita e sta assumendo.

Il modello di business di BuzzMyVideos è semplice: si basa sulla condivisione delle entrate con i creator. Questi guadagni derivano dalla vendita di spazi pubblicitari sui canali e sui video dei partner, che vengono diversificati a seconda del contenuto e dell’azienda che vuole investire. In questo modo per entrambi, sia per l’azienda sia per i creator, c’è un incentivo a crescere in termini qualititativi e quantitativi.

AppsBuilder

Partita ufficialmente ad aprile 2011, Apps-Builder.com è una start up internet italiana, prima ad aver intuito le potenzialità sul mercato digitale dello sviluppo di applicazioni native «Do it yourself» per dispositivi mobile multi-piattaforma – il tutto in soli 10 minuti. In pratica, AppsBuilder è una piattaforma online, che consente a chiunque, con pochi click guidati, di creare self service la propria app e di pubblicarla sui vari marketplace (AppStore, Google Play, BlackBerry World e Windows Store) o di generare istantaneamente una versione mobile di qualsiasi sito web.

A idearla nel 2010 sono stati i due giovani co-fondatori, Daniele Pelleri e Luigi Giglio, esponenti di una generazione emergente di giovani startupper. Dall’idea originale, passando per l’incubazione al Politecnico di Torino, è nato il progetto imprenditoriale AppsBuilder, grazie al sostegno iniziale di manager di lunga esperienza come Massimiliano Magrini (Annapurna Ventures), lead investor dell’operazione, e Mario Mariani (The Net Value). I due Business Angel del Web hanno poi convinto i gestori dei fondi Vertis Ventures e Zernike Meta Ventures, a finanziare la Startup con un’iniezione di capitale di €1,5 milioni, per accelerarne la crescita all’estero e lo sviluppo tecnologico.

Il businness model si basa sulla proposta di tre diversi pacchetti con abbonamento mensile – Basic, Advanced e Business – a partire da 19 euro al mese. Per sottoscrizioni con pagamento annuale anticipato è previsto uno sconto del 20%. A differenza dei piani Basic e Advanced (che prevedono la creazione di una sola app), quello Business include un pacchetto per la creazione di 6 applicazioni.

Ecco queste sono quelle che secondo noi rappresentano esempi di start-up da tenere come modello e che presentano un modello di business, come avete letto, tale da permettere che l’idea sia da subito funzionale e capace di generare guadagni. Ovviamente queste non sono le uniche e, se volete segnalateci pure altri esempi di start-up con business model vincente.

Gli Adolescenti sui Social Media preferiscono Twitter

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Adolescenti e Social media, un argomento interessante soprattutto se lo si guarda in relazione al tema della Privacy. Lo studio che Pew Research Center ci offre un quadro chiaro su come i ragazzi tra i 12 e i 17 anni usano i Social Media. E il dato più rilevante è che molti preferiscono Twitter a Facebook

Quando si parla di Adolescenti e Social Media è fondamentale approcciare all’argomento dal punto di vista della Privacy, vista proprio la giovane età degli utenti che si vuole considerare. E’ vero che i Social Media sono ormai entrati nella vita di tutti i giorni e stiamo parlando di una fascia di età molto più aperta alle nuove tecnologie. Ma il tema della Privacy in questo contesto si fa più forte, allo scopo di proteggere proprio questi giovani utenti. Allora lo studio di Pew Research Center, uno dei più autorevoli istituti di analisi dei fenomeni legati alla rete e non solo, dal titolo “Teens, Social Media, and Privacy“, ci da spunti interessati su cui riflettere e anche dati aggiornati. Su tutti, c’è da rilevare che il sondaggio rileva che molti teen-agers stanno cominciando a preferire Twitter a Facebook. Altro dato interessante è che è vero che gli adolescenti condividono molto di quello che li riguarda, ma cominciano a difendere quella che è la loro reputazione online.

Come dicevamo, dato rilevante su tutti è questo: il 94% degli adolescenti intervistati dice di avere e di gestire il suo profilo su Facebook, ma, rispetto al 2011 aumenta più del doppio il numero di utenti giovanissimi che usano Twitter, passando dall’12 al 26%. E leggendo gli estratti delle interviste fatte ai giovani si capisce che questa migrazione è motivata dal fatto che su Facebook ci sono troppi adulti e di essere stanchi di leggere delle angosce adolescenziali oppure di leggere cosa l’amico di quell’altro ha mangiato per cena. Insomma, rispetto alle ultime argomentazioni, non hanno tutti i torti, ma questo è un altro discorso.

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Sempre rimanendo su Twitter, il 64% dei teen-agers intervistati dice che i loro tweets sono pubblici e che chiunque può leggerli, il 24% dice che i loro tweets sono privati, mentre il 12% sostiene di non essere a conoscenza se i loro tweets sono pubblici o privati.

Ora a vedere questi dati, sembra che i giovanissimi vogliano si condividere ma provare anche piattaforme che siano in linea con i loro gusti ed esigenze. In questo, in maniera generale, si spiega questa “migrazione” da Facebook verso Twitter, cioè nel tentativo di provare a condividere sperimentando anche canali diversi. Infatti, cresce l’utilizzo tra i giovanissimi di Instagram e Tumblr. Proprio questa piattaforma, di recente acquistata da Yahoo! per la cifra si 1,1 miliardi di dollari, ha il suo punto di forza proprio sugli utenti giovani.

Ma altro dato interessante che emerge da questo studio è che i giovani cominciano a prendere sempre più coscienza del tema della Privacy. Il 90% degli utenti tra 12-17 anni condivide foto di sè stessi, erano il 79% nel 2006; il 70% rivela la città o il paese in cui vive, erano il 60% nel 2006; il 20% rende pubblico il numero del proprio cellulare, erano il 2% nel 2006. Ma nonostante questi dati, il 60% dei giovani utenti intervistati sostiene di cominciare ad avere più attenzione sulle cose che pubblicano, cancellando o correggendo contenuti. E poco più del 50% dei ragazzi intervistati sostiene di cominciare a cancellare commenti o contenuti poco graditi pubblicati da altri sul proprio profilo.

Sono dati che certamente ci dimostrano maggiore attenzione verso la Privacy da parte degli utenti giovanissimi e questo può far solo ben sperare. Certo, è difficile propendere per una soluzione che sia coercitiva o di proibizione dell’uso dei Social Media, ormai sono canali che fanno parte della nostra vita quotidiana, ma certamente avere attenzione, soprattutto da parte dei giovanissimi utenti, è sempre una buona norma.

Allora che ne pensate di questi dati? Commentate e raccontateci la vostra opinione.

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I Viaggi del Barbaro alla Social Case History Forum 2013

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I Viaggi del Barbaro approda al Social Case History Forum 2013, l’evento che nel giro di un anno è diventato punto di riferimento per sapere, conoscere e apprendere quanto di meglio il web e i social media offrono in Italia. Insieme a Directo saremo presenti per parlare del nostro esperimento

I Viaggi del Barbaro come ormai sapete è il viaggio che Directo e InTime vi stanno proponendo alla scoperta di quelli che sono gli elementi basilari da considerare nel momento in cui si volesse procedere ad una totale revisione del proprio sito aziendale. Un viaggio vero e proprio che si sviluppa con un appuntamento settimanale, approfondendo di volta in volta i vari aspetti. E questo che è per noi un esperimento, sarà presentato al Social Case History Forum 2013, l’evento legato al Web e ai Social Media che nel giro di un anno si è già affermato come punto di riferimento per conoscere casi di studio, tendenze e nuovi esempi ci fare comunicazione online.

Obiettivo de I Viaggi del Barbaro è quello, come abbiamo già detto più volte, di provare a fornire strumenti e spunti utili che possano essere d’aiuto nel momento in cui si decida di dare nuova vita al proprio sito web, adeguandolo a standard più al passo coi tempi, magari. E abbiamo anche detto più volte che il nostro Barbaro che prova a fare questo viaggio, apparentemente per lui impossibile, non rappresenta altro che noi stessi, ossia il nostro modo di vedere le cose, il nostro modo di interpretarle. E la lezione, se così possiamo definirla, è che comunque c’è sempre bisogno di essere informati, nella maniera giusta e corretta, c’è il bisogno di conoscere e c’è sempre il bisogno di affidarsi a persone che sappiano fare il loro mestiere. Provare ad improvvisare il più delle volte, a fronte di un risparmio nella gestione, provoca gravi danni nei risultati.

Ovviamente vi invitiamo a partecipare alla nostra case, giovedì 30 Maggio 2013 presso il Centro Congressi Palazzo Stelline, Corso Magenta 61 a Milano, alle ore 15,30 nella Sala Borromeo, dove sveleremo tutto l’esperimento.

Ma vorremo anche coinvolgervi, sin da ora, in un nostro piccolo sondaggio, invitandovi a dirci che tipo di Barbaro siete. Quindi diteci se siete un Barbaro “aggiornato“, “appassionato“, “hi-tech“, “esperto“, “evoluto” o anche “vorrei-ma-non-so”, “volenteroso“, “consapevole“. Insomma diteci che tipo di Barbaro vi sentite di essere e potete farlo qui, commentando questo post, attraverso un tweet con l’hashtag #chebarbarosei, oppure potete raccontarcelo ancora su Facebook sulla fanpage di Directo o su quella di InTime.

E allora tu #chebarbarosei?

 

I Viaggi del Barbaro: i Colori del Web

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Terzo appuntamento de “I Viaggi del Barbaro”, il viaggio che Directo e InTime vi propongono una guida per orientarsi e comprendere meglio i fattori che sono alla base nella revisione del proprio sito web. Oggi ci occupiamo della scelta dei Colori, momento importante per quel che riguarda la Comunicazione sul web. Vediamo allora cosa scopre il nostro Barbaro oggi

I Viaggi del Barbaro giunge al terzo appuntamento. L’appuntamento settimanale che Directo e InTime vi propongono ha lo scopo di fungere da guida per orientarsi e conoscere meglio i fattori che stanno alla base nella scelta di rivedere il proprio sito web.

Oggi il nostro Barbaro approda ad una tappa importante della sua formazione: i colori. L’applicazione di uno schema di colori al proprio messaggio può fare davvero la differenza per una serie di variabili emotive e non, che è utile prendere in considerazione quando ci troviamo davanti alla realizzazione di un layout. E’ difficile decidere se una combinazione di colori funziona bene in un progetto di comunicazione. Tuttavia le basi della teoria del colore e alcuni ottimi strumenti disponibili sul web aiutano ad uscire dalla “crisi da foglio bianco” per dirla come la direbbe un copywriter.

Quanto descritto di seguito potrà essere uno spunto di riflessione sul colore; utile non soltanto ai designer, ma anche ad un programmatore in cerca di consigli per creare un prototipo visivamente accattivante, o ad un aspirante designer che vuole una breve panoramica su questo tema o anche a qualcuno che non capisce la differenza tra lo sviluppo Web e Web Design…o più semplicemente ad un Barbaro!

Vediamo alcuni aspetti basilari nell’uso “web” dei colori.

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La Teoria del colore in breve

La Teoria del colore copre in realtà una serie di elementi, ma semplificando si può dire che è l’interazione dei colori attraverso complementarietà, contrasto e vivacità.

L’interazione dei colori attraverso complementarietà, il contrasto e la vivacità

Colori complementari

Quando i colori occupano estremi opposti dello spettro dei colori, portano le persone a prendere in considerazione un progetto visivamente accattivante attraverso la definizione di una via di mezzo in cui l’occhio possa risiedere. Piuttosto che sforzarsi di adattarsi ad una particolare area dello spettro dei colori, l’occhio crea un equilibrio. Ci sono due usi comuni per i colori complementari: lo schema di colori Triadico ed il Compound che discuteremo in seguito.

Contrasto

Il contrasto riduce l’affaticamento degli occhi e focalizza l’attenzione dell’utente con chiarezza dividendo gli elementi di una pagina. L’esempio più evidente di contrasto è una selezione efficace di sfondo e colore del testo. Questo schema è utile nel caso si voglia realizzare un sito con molto testo, un luogo in cui l’utente si trovi per approfondire deve accompagnare correttamente la lettura.

Alcuni punti cardinali sul contrasto:

  1. Scegliendo colori contrastanti, il testo diventa facilmente leggibile;
  2. La scelta di una combinazione di colori in cui il testo è l’elemento più evidente del design riduce l’affaticamento degli occhi e concentra l’attenzione dell’utente;
  3. La mancanza di contrasto tra il testo e lo sfondo avrà un impatto negativo sugli utenti che faticheranno a leggere i contenuti di queste pagine. I loro occhi non sanno su quale colore concentrarsi e questo affaticherà la loro vista.
  4. Una combinazione di colori complementari non significa necessariamente che il contrasto tra testo e sfondo sia sufficientemente forte. A volte i colori scelti potrebbero essere troppo de-saturati per creare un contrasto apprezzabile.

La teoria dei colori è essenziale per l’usabilità di un sito internet

Nella maggior parte dei progetti le aree di testo di grandi dimensioni non sono un luogo per cercare di essere veramente creativi, quindi conviene mantenere le cose semplici e leggibili.

Insieme con la creazione di testo leggibile, il contrasto può anche attirare l’attenzione dell’utente verso gli elementi specifici di una pagina. Pensate  a quando evidenziate un libro di testo: quando si desidera richiamare l’ attenzione su una parte specifica della pagina, se ne modifica l’aspetto rispetto al resto del testo. Lo stesso principio vale per il Web Design: utilizzando una varietà di colori contrastanti si può aiutare a focalizzare l’attenzione del lettore su elementi specifici della pagina, l’importante è non esagerare!

vibrancy: vitalità, vivacità

La vivacità detta l’emozione del vostro design. 

Colori brillanti porteranno l’utente a sentirsi più “vitale” nell’impatto con il vostro design, il che è particolarmente efficace quando si sta cercando di pubblicizzare un prodotto o invocare una risposta emotiva. Le tonalità più scure tendono a rilassare l’utente, permettendo la loro mente di concentrarsi su altre cose.

Un esempio di questo tipo di operazione è il sito realizzato per Meccaniche Luperini, in rete troverete infiniti esempi di questo utilizzo dei colori e anche dei controesempi interessanti per comprendere “cosa non fare”, segnalateci cose avete trovato e ne discuteremo insieme!

Come selezionare uno schema di colori efficace?

Proponiamo alcune delle procedure comunemente diffuse per realizzare combinazioni di colori: triadico, composto, e analogo.

Combinazione di colori triadico

Viaggi del Barbaro - I colori del web: triadicoComposto da 3 scelti grazie ad un intervallo di 120° sulla ruota dei colori. C’è un modo molto semplice per creare uno schema triadico di colore:

Prendete una ruota dei colori, e scegliete il vostro colore di base.

Disegnate un triangolo equilatero partendo dal vostro colore di base.

I tre punti del triangolo formeranno lo schema tri-colore.

Utilizzando un triangolo equilatero, è possibile garantire che i colori abbiano vitalità uguale e si completino a vicenda in modo corretto.

Compound combinazione di colori (aka Split Gratuito)

Viaggi del Barbaro . combinazione compoundLa combinazione di colori Compound si basa sul fornire una gamma di colori opposti: due colori sono scelti da estremità opposte del cerchio cromatico. In questo modo, al progettista è consentita una maggiore libertà nel design beneficiando al contempo dell’impatto visivo dei colori complementari.

Analogo

Viaggi del Barbaro - colori AnaloghiUna combinazione di colori analoghi si basa su un’attenta selezione dei colori nella stessa zona dello spettro.

Due esempi di una combinazione di colori analoghi sono i seguenti:

– Sfumature Giallo e Arancio;

– Una selezione monocromatica (sfumature di un colore di base).

In conclusione uno degli aspetti più difficili dell’uso dei colori è che a volte, quando i colori non sono ancora stati disposti, non sembrano funzionare bene insieme. Tuttavia, una volta applicati, la loro armonia visiva di solito si manifesta.

Per uscire dal “blocco dello scrittore” è quindi necessario avere fiducia nella teoria dei colori, una volta scelto il principio da seguire e applicata la gamma di colori selezionata tutto sembrerà più chiaro e gli aggiustamenti verranno naturali.

Questo articolo è un primo approccio ai principi di progettazione formale. Non è pensato per essere completo ed esaustivo su un argomento così vasto come quello della teoria del colore, ma piuttosto vuole essere un principio di dialogo per affrontare la teoria dei colori nell’ambito di un progetto di web design.

Attendiamo i vostri esempi e controesempi per analizzare insieme al Barbaro le applicazioni dei colori nei vari ambiti. Scrivi un commento al Barbaro e lui ti risponderà!

(tutte le vignette de “I Viaggi del Barbaro” sono realizzate dall’illustratore Riccardo Pieruccini)

Vip, Webstar e Aziende: intervista a Stefano Chiarazzo

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Intervista a Stefano Chiarazzo, @pubblicodelirio, che ha pubblicato di recente pubblicato un libro davvero interessante, “Manuale per Vip Su Twitter. Guida utile e ironica per celebrità e non!”. Dalla lettura del testo e dai cinguettii di Jovanotti, Selvaggia Lucarelli, Vasco Rossi e i Sud Sound System abbiamo evidenziato due aspetti che riguardano l’Ascolto e l’Uso professionale dello strumento. Ma leggiamo tutta l’intervista

Stefano Chiarazzo, aka @pubblicodelirio su Twitter, voce sagace di pubblicodelirio.com il blog dal quale non fa sconti ai “modus operandi” dei vip nostrani in reteDall’esperienza dell’osservatorio social vip è nato un libro ilManuale per Vip Su Twitter. Guida utile e ironica per celebrità e non!“, un’e-book sarcastico e costruttivo che, osservando le vite digitali degli account cinguettanti di Jovanotti, Selvaggia Lucarelli, Vasco Rossi e i Sud Sound System (tra i più virtuosi), evidenzia in maniera chiara e sintetica, due tra gli aspetti a nostro avviso più importanti della comunicazione in rete:

  • Prima di partire ed in corso d’opera è fondamentale monitorare ciò che il nostro pubblico dice su di noi, sul nostro brand o sul nostro prodotto, nel bene e nel male. L’ascolto è quanto di più vicino al successo di una strategia di comunicazione online. 
  • L’approccio più equilibrato risulta essere quello che mette in relazione l’uso personale di Twitter, come anche di altri strumenti social, con l’uso professionale dello stesso account gestito e/o supportato da uno staff che sia a stretto contatto con l’artista, il personaggio, il brand e/o il prodotto.

L’esempio di Jovanotti ci è sembrato quello più utile alle aziende italiane che necessitano da un lato, di ampliare la propria presenza in rete aprendosi ad una maggiore comunicazione presso il proprio pubblico, dall’altro di realizzare tale comunicazione in maniera professionale eliminando i timori relativi alla sovraesposizione ed accrescendo strada facendo il know-how aziendale in termini di comunicazione digitale.

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Gli esempi sono quindi ciò che da secoli influenza maggiormente l’apprendimento, ben venga allora questo Manuale che possa essere da esempio ai Vip ma, soprattutto, ai tanti titolari d’azienda che con un’approccio “gossipparo” possano trarre le proprie conclusioni divertendosi.

A tal proposito abbiamo chiesto a Stefano:

Sul tuo blog si legge che hai iniziato nel 2009 informando su curiosità e fatti bizzarri della società contemporanea, fino poi a trasformare la tua comunicazione in un’osservatorio social sui vip nostrani. Secondo te questa tua curiosità ed attitudine, divenuta ormai un’attività professionale, è in qualche modo interprete di un’evoluzione del gossip in chiave 2.0?

I social network hanno permesso ai fan e alla stampa un più facile accesso alla vita professionale e personale dei Vip. Proprio per questo sono sempre di più le testate sia online che offline che ospitano rubriche fisse di “gossip 2.0”. Da parte di alcuni giornalisti si è sviluppata una vera e propria ossessione nell’intercettare e rimbalzare in real time con i loro articoli le ultime “dichiarazioni” dagli account ufficiali. Non importa se sia una foto in discoteca o uno scoop da prima pagina, quel che conta è arrivare primi e alleviare la sete di gossip degli italiani. Con il mio Osservatorio Social Vip ho voluto spostare il focus dalla “notizia” allo “strumento”, studiando numeri e comportamenti dei personaggi famosi italiani come fenomeno di costume e comunicazione. Come ho avuto modo di raccontare in modo più ampio nel libro emergono profili vip molto diversi, e a dir poco curiosi!

Tornando alla tematica di approccio “aziendale” ai social network, quale dei consigli inseriti nel manuale o degli esempi citati ti senti di raccomandare maggiormente alle aziende italiane in questo momento?

Innanzi tutto pensare seriamente “se” iniziare a comunicare attraverso i social network. Esserci vuol dire stare al passo coi tempi e avvalersi di piattaforme molto potenti per avviare relazioni continuative con i propri pubblici, e proprio per questo richiede adeguati investimenti, costanza e il supporto di un team professionale sia creativo che di PR, interno o esterno che sia. Una volta deciso in modo più che consapevole di imbarcarsi nell’impresa ritengo fondamentale partire con una chiara strategia che permetta di sviluppare contenuti in linea con il posizionamento della marca e, soprattutto, rilevanti per la propria audience potenziale. Bisogna inoltre sin da subito predisporsi umilmente all’ascolto, e aprirsi di conseguenza ad un dialogo costruttivo.

Nel tuo libro si intravede una sorta di dualismo tra mondi molto simili: quello di chi è famoso fuori dal web e che nel web trova o può trovare ulteriore consacrazione, e quello di chi è un webstar. Per la tua esperienza in fatto di “Vip Behavior” queste webstar possono in qualche modo fare da guida alle “pop star” e non è forse il caso che queste ultime diano qualche “tips&Tricks” alle webstar su, ad esempio, come stare in tv?

Quello che vedo è un trend diametralmente opposto. Se da un lato i vip faticano a scendere dal piedistallo a cui sono abituati grazie ai media tradizionali, dall’altro bastano 10.000 views di un video o 1.000 share di un blogpost a far dimenticare alle webstar la vocazione democratica della rete (la parola “web-STAR” effettivamente dice tutto). Per questo i comportamenti degli uni e degli altri tendono a convergere negli aspetti più negativi, ad esempio non rispondere o rispondere acidamente a chi ha un numero di follower eccessivamente basso.
Sicuramente chi deve la propria fama ad un ampio apprezzamento online può insegnare molto ai vip in termini di linguaggio, creazione di contenuto e modalità di interazione. Al contrario, alcuni vip sono maestri di professionalità, e potrebbero aiutare con il loro esempio e esperienza a fare il grande salto. Ad oggi infatti, sono pochissime le “webstar” che hanno avuto successo in TV, e tutte hanno conservato immagine, linguaggio e contenuti comunque di nicchia.

Grazie mille a Stefano Chiarazzo per le sue sagaci risposte.
Chiudiamo con una domanda a tutti voi: tu ti senti più Jovanotti o Selvaggia Lucarelli e perché?

Penelope questa settimana si occupa del Green Factor

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Penelope continua a tessere la rete e questa settimana ci parla del Green Factor, ossia di ambiente, di impatto zero e di sostenibilità. Insieme a blogger e influencer della rete italiana da stasera su “Penelope Live” alle ore 22 e da domani fino a venerdì, sempre alle 22, su Rai.tv, cercheremo di capire quanto noi vogliamo bene al nostro pianeta

Penelope, il nuovo videoblog di Giampaolo Colletti in live streaming su Rai.tv, inizia questa terza settimana di programmazione parlando di ambiente e di sostenibilità, il #GreenFactor. Come abbiamo imparato bene a conoscere, stasera alle 22,00 ci sarà Penelope Live in diretta sulla social tv di Rai.tv e poi da domani fino a venerdì si racconteranno tutte le storie legate al tema del green.

Secondo l’ONU il pianeta è entrato in una “nuova zona di pericolo” ora che le emissioni di anidride carbonica hanno raggiunto 400 parti per milione. E’ un nuovo drammatico record registrato dal NOAA (il National Oceanic and Atmospheric Administration, l’agenzia federale statunitense che si interessa di meteorologia: questo livello non veniva raggiunto da più di tre milioni di anni. Intanto Oltremanica in Inghilterra l’Università dell’Anglia Orientale profetizza un crollo della biodiversità a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici: in questo nostro secolo due terzi delle piante e oltre la metà delle specie animali potrebbero vivere un rapido declino se non si iniziasse ad invertire immediatamente la rotta. Già, invertire la rotta, incentivare il cambiamento di pratiche, usi e costumi, tendenze non più sostenibili. Penelope ne vuole sapere di più e segue il filo di chi, nel proprio vissuto quotidiano o ancora in modo più strutturato coinvolgendo community e utilizzando la rete, sta cercando di proporre una vita più sostenibile, una vita a “impatto zero”. Le soluzioni si moltiplicano con le nuove tecnologie e rimbalzano su social network, blog e community. Ma tra riciclo, re-commerce, impatto zero e vita bio, qual è la tua personale ricetta green? Insieme con influencer e blogger si cercherà di misurare il “fattore green” della rete, anche suggerendo la vostra personale via per una maggiore sostenibilità e un minore impatto ambientale. Si cercherà di capire, grazie ai tanti fili della rete, quanto noi tutti vogliamo bene alla Terra. E, in fondo, a noi stessi.

Allora partecipate, registrandovi alla social tv di Rai.tv. Hastag della serata e per tutta la settimana #penelope #greenfactor.

Penelope, il format

#penelope

Penelope è il primo videoblog in live streaming: in rete ogni giorno verranno raccontate storie, trend e linguaggi attraverso la voce e il volto di blogger e influencer. Penelope misura il termometro della rete, raccontandola dall’interno e presentando storie e protagonisti, spiegando i meccanismi che la governano e gli attori che la animano, smontando i linguaggi, le dinamiche e i processi che si generano. Penelope è un format di divulgazione con una punteggiatura marcata: a guidare la community in questo viaggio tra rete e realtà è Giampaolo Colletti, un giovane trentenne che da classico conduttore diventa moderatore web di una chat continuamente connessa agli stimoli online. Giampaolo Colletti – giornalista ed esperto di cultura digitale, fondatore del network Altratv.tv, collaboratore del Sole24Ore e autore di alcuni manuali sull’alfabetizzazione al web per Gruppo24Ore – raccoglierà le sollecitazioni della rete segnalando tweet, post, commenti. Il format coinvolge gruppi d’ascolto e community che in rete interagiscono col moderatore e con i suoi ospiti, generando una scaletta aperta e integrata grazie agli interventi social.

Durante la diretta verranno raccontati gli ultimi sette giorni appena trascorsi attraverso le conversazioni che sono state generate su Internet: gli hashtag diventati trend topics contenenti fatti e commenti rimbalzati online, i blog maggiormente cliccati, i post e i tweet più condivisi o le immagini più pinnate diventano il racconto in presa diretta della settimana in rete. Tutti i fili narrativi che si dipanano vengono smontati via Skype da blogger e influencer. Durante la diretta online si sviluppa un “tema caldo” per la rete, che verrà poi proposto durante tutta la settimana e commentato sulle varie piattaforme social di Penelope.

Oltre allo spazio settimanale “Penelope Storie” va online tutti i giorni dal martedì al venerdì alle ore 22.00 con un appuntamento di approfondimento sul tema della settimana: ogni giorno un influcer, un blogger, un personaggio amato dagli utenti si racconta e risponde agli stimoli della community.

 

#NoViolenza #Donne, le idee dei giovani contro il femminicidio

#noviolenza-#donne

“#NoViolenza #Donne – Voce ai giovani. Una gara di Idee” è la bella iniziativa che AIED Roma lancia, insieme a Cocoon Projects, che si basa su un contest, rivolto a ragazzi di 18-29 anni, allo scopo di raccogliere idee per combattere la violenza sulle donne ed il femminicidio. Sono 60 i progetti e 140 i ragazzi in gara. Ecco i finalisti che si contenderanno la vittoria il prossimo 24 Maggio

Oggi vi segnaliamo la bella iniziativa dell’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) di Roma che insieme a Cocoon Projects hanno lanciato  il contest “#NoViolenza #Donne – Voce ai giovani. Una gara di idee” (www.noviolenza.it). Il concorso, la cui prima parte si è conclusa l’8 maggio con una fase di voto aperta agli utenti del web, si è rivolto a  ragazzi tra i 18 e i 29 anni invitati a proporre progetti realizzabili che potessero contribuire a combattere la violenza sulle donne ed il femminicidio. I giovani, solitamente esclusi da questo dibattito, sono stati coinvolti e hanno potuto esprimere il proprio pensiero su una problematica che li riguarda da vicino e riempie purtroppo le pagine di cronaca nera. Questo costituisce un aspetto sociale e culturale che va rilevato. A quanto pare i giovani non si sono sottratti alla sfida ed hanno presentato 60 progetti, provenienti da diverse città italiane, a cui hanno preso parte 140 ragazzi, con la schiacciante prevalenza delle donne (119 donne e 21 uomini).

#noviolenza #donne

Alla prima fase di voto aperta al web è seguita la votazione di un apposito comitato composto da: Luigi LARATTA, Presidente AIED Roma e Presidente Comitato; Emil ABIRASCID, Giornalista e CEO di StartupBusiness; Ritanna ARMENI, Giornalista e scrittrice; Annamaria GALARRETA, Responsabile dei progetti contro la violenza di genere – Fondazione Pangea; Maurizio MANNONI, Giornalista RAI; Maria MONTELEONE, Procuratore aggiunto Procura di Roma; Giovanna Nina PALMIERI, Giornalista, autrice e conduttrice tv; Linda Laura SABBADINI, Direttore del dipartimento statistiche sociali e ambientali ISTAT; Loretta ZONA, Preside del Liceo Anco Marzio di Ostia.

Dalla media dei 2 voti, sono stati annunciati i 5 finalisti che si contenderanno la vittoria attraverso un pitch contest durante il convegno che si terrà a Roma il 24 maggio 2013 alle ore 9,30 presso Residenza di Ripetta:

  • DALLE CENERI SI PUÒ RINASCERE
  • DONNADÌ: UN MILIONE DI NO
  • DONNE FUORI SCENA
  • GENERAZIONE PEER
  • IF YOU WERE ME – SE TU FOSSI ME.

Il comitato, dopo aver ascoltato la presentazione in 3 minuti dei 5 progetti, decreterà il vincitore che si aggiudicherà un premio di 10.000 euro, 3.000 euro in denaro e 7.000 euro in servizi di supporto alla definizione e all’avvio del progetto, erogati da Cocoon Projects per i tre mesi che seguono l’evento. Il convegno prevederà anche una tavola rotonda, moderata da Ritanna Armeni, a cui parteciperanno nomi autorevoli: Emil ABIRASCID, Giornalista e CEO di StartupBusiness; Luisella COSTAMAGNA Scrittrice e giornalista; Anamaria GALARRETA, Responsabile dei progetti contro la violenza di genere – Fondazione Pangea; Maria MONTELEONE, Procuratore aggiunto Procura di Roma; Giovanna Nina PALMIERI, Giornalista, autrice e conduttrice tv; Linda Laura SABBADINI, Direttore del dipartimento statistiche sociali e ambientali ISTAT; Anna SAMPAOLO, Psicologa e psicoterapeuta – coordinatrice dei corsi AIED di educazione sessuale nelle scuole.

Ovviamente vi renderemo conto del vincitore e facciamo un in bocca al lupo a tutti i finalisti. Ma ci sembrava comunque importante segnalarvi questa bella iniziativa perchè ci è piaciuto molto il messaggio: anche di fronte ad una piaga della nostra società così orribile ci vogliono idee, giovani, di cui spesso ci dimentichiamo. Certo, questa non vuole essere la soluzione a tutti i mali, ma certamente uno spunto di riflessione e un richiamo a quella basilare cultura del rispetto e delle opportunità aperte a tutti che nel nostro paese spesso latitano.

hybris collocata da Gartner nel Quadrante Magico per l’E-commerce

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hybris prosegue il suo periodo di crescita iniziato nel 2011 e oggi annuncia che è stata collocata tra i Leader del Quadrante Magico per l’E-commerce dell’ultimo report di Gartner, la principale società di analisi del settore

hybris, fornitore della piattaforma per il commercio a più rapida crescita a livello globale, annuncia oggi di essere stata inclusa tra i leader, per il secondo anno consecutivo, nel “Quadrante Magico per l’e-commerce dell’ultimo report Gartner (8 maggio 2013). A seguito di una crescita sorprendente nel 2011, hybris ha ulteriormente consolidato la sua posizione di vendor indipendente di soluzioni a supporto dell’e-commerce e del commercio omni-canale, ottenendo così l’ambita qualifica di leader nel report Gartner.

Considerate le dimensioni dei nostri due maggiori competitor, ritengo che il nostro posizionamento nel report sia ulteriore conferma del fatto che, quella di hybris, sia una delle più interessanti soluzioni e-commerce e omni-canale oggi disponibili sul mercato“, dichiara Ariel Luedi, CEO di hybris. “Aziende molto più grandi di noi, ma anche vendor di piccole dimensioni, faticano a stare al passo con le nostre soluzioni in quanto a prestazioni, validità e funzionalità. Nei prossimi dodici mesi, ci auguriamo di aumentare ancora la nostra quota di mercato e continuare a crescere forti dei risultati raggiunti nel 2012″.

Secondo il report di Gartner,

Obiettivo delle aziende è quello di ottimizzare il proprio portafoglio di applicazioni di e-commerce, consolidando le funzionalità B2B e B2C in una singola piattaforma che supporti le necessità dei clienti di entrambi i segmenti. Le imprese valutano con molta attenzione le opzioni disponibili sul mercato e mostrano di preferire le piattaforme in grado di rispondere a esigenze sia B2B sia B2C. Oggi, l’e-commerce B2B assomiglia sempre di più a quello B2C: i clienti business sono alla ricerca di esperienze che prevedono cataloghi dinamici e suggerimenti personalizzati, esperienze quindi del tutto simili, se non addirittura migliori, di quelle erogate da un sito consumer. Aziende appartenenti ai più diversi settori – high tech, produzione industriale e manifatturiera, terziario, scienze naturali e servizi finanziari – stanno realizzando siti e-commerce in grado di riprodurre, e in alcuni casi sostituire, esperienze di vendita diretta o indiretta, che consentano al cliente di effettuare acquisti on-line 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana”.

Il report Gartner a cui si fa riferimento è:

Gartner, Inc. “Magic Quadrant for E-Commerce”, by Gene Alvarez, Praveen Sengar e Chris Fletcher, datato 8 maggio 2013.

Per chi fosse interessato, una copia del report è disponibile al sito: www.hybris.com/gartner-2013

Mind the Bridge e dPixel insieme su Barcamper

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Mind The Bridge e dPixel insieme su Barcamper per reclutare startup da accelerare a San Francisco. La fondazione californiana raggiunge il programma di accelerazione per startup lanciato da dPixel per scovare i progetti più adatti a uno sviluppo in Silicon Valley. Potete iscrivervi, presentare il vostro slot, ed ecco tutte le tappe

Continuano le attività di scouting di Mind the Bridge e si ampliano le partnership. L’acceleratore californiano che promuove l’ecosistema imprenditoriale italiano sostenibile attraverso programmi di supporto alla crescita di startup innovative raggiunge infatti Barcamper, il programma di accelerazione per startup lanciato dalla società di venture capital tecnologico dPixel.

Marco Marinucci, direttore esecutivo di Mind the Bridge e managing partner di MTS Fund, fondo di seed per startup, commenta così:

Barcamper si inserisce in una serie di attività congiunte che le due organizzazioni stanno sviluppando e che potrebbe includere co-investimenti in startup con sviluppo in Italia ma testa e mercato in USA

E Gianluca Dettori, fondatore di dPixel, dichiara:

In dPixel siamo interessati a conoscere sul Barcamper ed effettuare investimenti e coinvestimenti su startup italiane concretamente interessate a scalare i mercati globali. L’alleanza con Mind The Bridge consentirà a questi imprenditori di avere un supporto concreto per accelerare l’ingresso su questo mercato molto competitivo”

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Dopo Roma e Cagliari, Mind the Bridge sarà quindi a fianco di Barcamper per tutte le prossime tappe del tour. Obiettivo l’individuazione di progetti e startup ad alto contenuto di innovazione da coinvolgere nelle attività promosse al di là dell’oceano: dalla startup school, programma di formazione di tre settimane ospitata all’interno dell’incubatore GYM a San Francisco, al Summer Batch, il programma di accelerazione che prevede  investimenti fino a 65mila dollari da parte del fondo Mind the Seed e tre mesi di incubazione in Silicon Valley.

Puoi incontrare il team di Mind The Bridge insieme a quello di dPixel su Barcamper. Guarda quando il tour passerà nella tua regione e prenota il tuo slot http://barcamper.it/tours/ per iscriverti alla tappa in corso.

Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi a  information@mindthebridge.org.

Ecco le prossime Tappe:

Startup Revolutionary Road Tour 2013

20-21 Maggio Napoli
22-24 Maggio Bari
27 Maggio Ancona

Maker Tour – Call fors Startup Maker

27 Maggio Napoli;
29 Maggio Bari;
30 Maggio Pisa;
31 Maggio Firenze;
4 Giugno Modena;
10 Giugno Trento;
12 Giugno Novara;
13 Giugno Ivrea;
14 Giugno Torino

#WCAP BARCAMPER TOUR

23 Maggio Bari

85 seconds, la storia d’amore raccontata da Getty Images e AlmapBBDO

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“85 seconds” nasce dopo il grande successo della campagna “From Love to Bingo” del 2012, utilizzando immagini in movimento invece che fotografie statiche. 105 videoclip apparentemente slegati tra loro, tutti appartenenti alla collezione Video di Getty Images

Sulla scia del successo virale della campagna “From Love to Bingo“, AlmapBBDO ha realizzato una nuova storia d’amore per Getty Images usando questa volta 105 videoclip apparentemente slegati tra loro.

85 Seconds“, il video lo vedete in alto in copertina, racconta la storia di una coppia che si incontra da piccola, si separa dopo la scuola e si ritrova infine in età adulta. Facendo leva su una varietà di contenuti creativi, editoriali e di archivio distribuiti da Getty Images Video, l’agenzia pubblicitaria AlmapBBDO di San Paolo del Brasile ha combinato insieme i clip per creare un racconto breve, tenero e coinvolgente.

85 seconds – Getty Images AlmapBBDO

 

Mentre la storia si svolge senza dialogo – solo musica e video di Getty Images – un cronometro tiene il tempo, secondo dopo secondo. Alla conclusione del film il cronometro raggiunge rapidamente i 63.103.983 secondi, la lunghezza stimata dell’intera collezione Video di Getty Images.

” ‘85 Seconds’ è la splendida dimostrazione della varietà e della completezza dell’offerta che Getty Images Video mette a disposizione della community dei creativi”, ha dichiarato Yvonne Chien, Senior Vice President of Marketing di Getty Images. “Siamo entusiasti dell’innovativo lavoro di AlmapBBDO e confidiamo che possa divertire e ispirare il pubblico di tutto il mondo”.

Con 2.604.414 visualizzazioni in continuo aumento, la copywriter di AlmapBBDO Sophie Schoenburg e l’art director Marcos Kotlhar hanno attirato l’attenzione di milioni di persone con la campagna virale “From Love to Bingo” dello scorso anno, un lavoro composto da 873 fotografie che creavano una sorta di libro digitale illustrato, per raccontare la storia di un uomo che vince al bingo dopo aver perso la moglie, trovando la forza di superare il dolore della perdita e salpando per un giro del mondo in barca. Quest’anno il team ha applicato una tecnica simile utilizzando però una selezione di contributi di Getty Images Video per raccontare una storia tutta nuova.

“Abbiamo analizzato oltre 4.000 videoclip di Getty Images adattando la nostra storia man mano che la ricerca proseguiva. Talvolta siamo andati a caccia di qualcosa che avevamo già chiaro in mente, altre volte abbiamo trovato qualcosa di perfetto che non stavamo cercando”, ha ricordato Sophie Schoenburg, copywriter di AlmapBBDO. “È qui che ci siamo resi conto che, se avessimo dovuto guardare tutti i contenuti della collezione Getty Images Video, ci sarebbero serviti 63.103.983 secondi – l’equivalente di due anni. Un tempo lunghissimo!”.

Attualmente, Getty Images propone 1,4 milioni di video di tipo creativo ed editoriale disponibili all’indirizzo http://www.gettyimages.com/footage.

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