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Social Tv, Servizio Pubblico il più seguito tra il 21-28 Febbraio 2013

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E’ sempre Servizio Pubblico il programma più seguito nella settimana 21-28 Febbraio 2013 per quanto riguarda la Social Tv grazie ai dati AudiSocial Tv® di Reputation Manager. Vanno bene anche Ballarò su Twitter e Le Iene su facebook

Eccoci al nostro consueto appuntamento settimanale per scoprire quali siano stati i programmi più seguiti per ciò che riguarda la Social Tv. E anche per questa settimana, alla ripresa dopo la pausa elettorale, “Servizio Pubblico”  è in assoluto il programma più cinguettato con il 40% dei tweet totali sui programmi monitorati nella settimana 22-28 febbraio. Il programma di Michele Santoro vince la settimana social della tv abbinando a questo primato il primo posto nella  classifica Facebook.

Questo secondo quanto rilevato da Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager che misura le performance dei programmi televisivi sul web.

Su Twitter “Servizio Pubblico” (La7)  è infatti il programma più twittato con il 40% dei tweet totali sui programmi monitorati, seguito da  “Ballarò” (Rai 3) con il 23% % dei tweet.  Seguono “Agorà” (Rai 3) e  “Porta a Porta” (Rai 1) con il 5% che precedono “Quinta Colonna”, “Masterchef” (Sky) , “Ottoemezzo” (La 7) e “Avanti un altro”  tutti al 4%.

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Su Facebook, “Servizio Pubblico” è al primo posto nella classifica Active Fan con 5.981 fan attivi che hanno prodotto 9.715 post e commenti sulla fan page ufficiale del programma, seguito da “Le Iene” (Italia 1) con 3.073 fan attivi e 6.101 post e commenti.  “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) si colloca terzo posto con 2.950 fan attivi e 4.854 post commenti dei fan.  Bene anche “Porta a Porta” (Rai 1)  2.947 fan attivi e 6101 commenti e “Masterchef” (Sky) con 2.685 fan attivi e 5.124 commenti.

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Nella classifica Reaction, che misura il livello di reattività dei fan ai post pubblicati sulla fan page, sono ancora “Le Iene” a dominare con 62.982 like, che precedono il “Amici di Maria De Filippi” al secondo posto con 27.485  like  che precede di poco  “Servizio Pubblico” in terza posizione con 27.397 like.

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Nella classifica Action, calcolata sul numero di post pubblicati dagli amministratori delle pagine, “Agorà” (Rai 3) è il programma più attivo della settimana con 139 post della redazione, seguito da “Porta a Porta” al secondo posto con 135  post e da “Uomini e Donne” al terzo con 118 post, che precede “Servizio Pubblico” al quarto posto con 108 post.

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Il post che ha ricevuto il numero più alto di like (12.025), condivisioni (97) e commenti (358) è quello postato sulla fan page de “Le Iene” (Italia 1) che recita. “2.000.000 di iscritti alla nostra pagina!!! Grazie ragazzi!!!”

Google sceglie Banjo tra le prime app per il lancio di Google+ Sign-in

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Banjo è tra le prime app ad essere stata scelta da Google per il lancio di Google+ Sign-in. Grazie all’aggiunta di nuove funzionalità, l’app prosegue il proprio percorso di integrazione con nuovi social network

Banjo, la principale piattaforma geolocalizzata di content discovery per la condivisione di feed in tempo reale dai più diffusi social network, è da oggi ancora più completa: Google ha stretto una partnership con Banjo, selezionandola tra le prime app con accesso a Google + Sign-in.

damien_pattonE’ stato semplice integrare a Banjo il Google+ Sign-in” ha detto Damien Patton, fondatore e CEO di Banjo. “Abbiamo lavorato insieme per potenziare al massimo tutto quello che la community Banjo può fare grazie all’integrazione e siamo davvero entusiasti della funzione di Google che consente l’installazione diretta dell’app dal web. Uno degli aspetti più difficili per qualsiasi società nel mercato delle app mobile è quello di farsi trovare dagli utenti e questo è il sogno di qualsiasi sviluppatore. “

Integrando Google e il suo ecosistema, Banjo è ora in grado di creare un’esperienza social in tempo reale sempre più interattiva per milioni di utenti in tutto il mondo. Quando non è possibile assistere di persona agli eventi più attesi, dal Super Bowl ai Mondiali di calcio, dagli Oscar al Mardi Gras , Banjo permette ai suoi utenti di vivere in tempo reale luoghi ed esperienze che si svolgono dall’altra parte del globo o sotto casa, nella maniera più semplice, divertente e veloce, grazie alla condivisione del flusso di immagini, video e post messi online dai propri contatti e connessioni comuni.

Le nuove funzionalità portate dal Google+ Sign-in includono:

  • Lo stesso livello di sicurezza e di protezione della privacy garantita da Google ai propri utenti
  • Post interattivi che rimandano direttamente all’applicazione. Gli utenti possono condividere i contenuti in tempo reale da un luogo fisico o un evento.
  • La funzione di installazione Over the Air consente agli utenti Android di scaricare Banjo direttamente sul proprio dispositivo senza dover accedere a un app store.
  • L’integrazione del servizio Google+ Sign-in offre agli utenti login e funzionalità aggiuntive per le versioni di Banjo per Android e iOS.

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Banjo

Banjo è la principale piattaforma di geolocalizzazione e social discovery che aggrega in un solo spazio tutti i feed di amici e follower iscritti ai più conosciuti social network. Banjo è l’unica app che permette di ottenere una visione globale di ciò che sta accadendo in una determinata località attraverso gli aggiornamenti di amici e contatti, sia che si trovino dietro l’angolo così come in qualsiasi parte del mondo. Fondata da Damien Patton durante l’estate del 2011, Banjo ha raggiunto 1 milione di utenti in soli 9 mesi e oggi conta oltre 4 milioni di utenti. L’applicazione è disponibile gratuitamente in 14 lingue su Android e iOS
e viene utilizzata in più di 190 paesi.

Groupon, Giulio Limongelli nuovo International Vice President Sud Europa

Nuova nomina in Groupon, Giulio Limongelli è il nuovo International Vice President per il Sud Europa. Prende il posto di Boris Hageney che ha recentemente lasciato l’Azienda per seguire nuove opportunità

Groupon promuove Giuliomario Limongelli, classe 1981, al ruolo di International Vice President per il Sud Europa.  Limongelli, che gestirà la crescita del business di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, succede a Boris Hageney che ha recentemente lasciato l’Azienda per seguire nuove opportunità.

Giuliomario-Limongelli_grouponIn questo periodo in cui il Sud Europa affronta importanti sfide economiche, Groupon rappresenta uno strumento efficace per connettere i consumatori al business locale” afferma Limongelli. Sono orgoglioso di guidare questa regione nell’implementazione delle nuove tecnologie dedicate agli esercenti ed agli utenti. Sono certo che serviranno a migliorare ulteriormente le esperienze che offriamo nei paesi del Sud Europa”

Limongelli mantiene inoltre la carica di Managing Director di Groupon Italia che ricopre da marzo 2010.

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Groupon

Groupon, leader mondiale nel settore degli acquisti online e del commercio locale, offre ogni giorno la possibilità di vivere le migliori esperienze in città e scoprire grandi affari a prezzi straordinari. Groupon ha rivoluzionato il modello di business delle PMI di tutto il mondo, fornendo chiari benefici ai partner commerciali e le migliori cose da fare, vedere, mangiare e comprare agli utenti di 48 Paesi del mondo. Presente in Italia dal 2010, Groupon offre agli utenti la possibilità di scoprire il meglio di ognuna delle 60 città in cui è attivo grazie alle offerte Local, di vivere dei weekend fuori porta o lunghi soggiorni grazie alla pagina dedicata Groupon Viaggi, e di trovare un’accurata selezione di prodotti di ogni genere nella pagina Groupon Shopping.

Il doodle di Google è per Miriam Makeba

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Il doodle di oggi è dedicato alla grande artista africana Miriam Makeba che oggi avrebbe compiuto 81 anni. Dedicò la sua vita per il suo Sud Africa dal quale fu costretta a stare lontano per 31 anni per via di una canzone in cui chiedeva la liberazione di Nelson Mandela

google doodle Miriam Makeba

[dropcap]I[/dropcap]l doodle che vediamo oggi sulla homepage di Google è per un’artista ancora molto amata, la cantante sud africana Miriam Makeba, che oggi avrebbe compiuto 81 anni. Tutta la sua vita l’ha dedicata alla musica, grande artista jazz che imparò ascoltando il suo mito Ella Fitzgerald. Ma il suo impegno politico nella sua opera non è mai mancato, anzi, per la sua lotta all’apartheid e per aver cantato in una sua canzone la liberazione di Nelson Mandela, fu costretta a stare in esilio per ben 31 anni. Ritornò nel suo paese nel 1990.

Era una straordinaria cantante jazz e creò un suo stile inconfondibile che quasi divenne un marchio. Fu capace di unire il jazz con la musica delle sue tradizioni e in scena portava sempre abiti che richiamavano le sue origini. Le sue eccezionali doti e il suo attaccamento per la libertà del suo paese la resero celebre in tutto il mondo. Alcune canzoni come “Pata Pata” sono cantate nella sua lingua xhosa. 

Le sue origini erano molto umili, infatti trascorse la sua infanzia in una baraccopoli di Johannesburg e quella che, in un primo tempo della sua vita era stata anche collaboratrice domestica, imparò a cantare nel coro della sua scuola. Divenne poi famosa coi “Manhattan Brothers”. Divenne poi amica di Harry Belafonte che la aiutò a lavorare negli Stati Uniti. “Mama Africa” come veniva chiamata è stata la prima artista sud-africana a conoscere la fama mondiale e fu poi lo stesso Nelson Mandela a renderle omaggio chiamandola “la First Lady della canzone sud-africana”.

Come tutti ricorderete, Miriam Makeba morì 5 anni fa a Castel Volturno dopo un concerto contro la criminalità organizzata.

Ecco la Wind Business Factor Competition 2013

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Parte la nuova edizione del campionato italiano dedicato alle startup innovative. Wind Business Factor Competition 2013 è il campionato italiano per gli startupper che consentirà alle migliori idee di business di emergere e di volare nella Silicon Valley

Wind Business Factor, la piattaforma di business coaching e di networking rivolta a startup e nuovi imprenditori, ideata da Wind Business con la collaborazione di TheBlogTV, lancia la Wind Business Factor Competition 2013, il campionato italiano per gli startupper, arrivato alla sua seconda edizione,  che consentirà alle migliori idee di business di emergere, di accedere a fondi e finanziamenti, di seguire percorsi di formazione dedicati e di volare nella Silicon Valley.

Wind Business Factor Competition è una vera e propria sfida tra talenti imprenditoriali che prevede un programma di allenamento intensivo dedicato ai team selezionati, con l’obiettivo di individuare le startup più innovative per far emergere le imprese del futuro: da quelle digitali a quelle che esaltano creatività ed eccellenze del Made in Italy, dai settori emergenti come il green e la social innovation, all’hi-tech e ai nuovi makers.

La Competition 2013, partita ieri 28 febbraio, proseguirà per tutto l’anno coinvolgendo gli startupper in 3 gironi, articolati rispettivamente in tre fasi distinte: Selection, Training e Performance. Durante la fase di Selection gli imprenditori potranno candidare la propria idea di business o startup. Nella fase di Training le migliori idee/startup svilupperanno, con l’aiuto di mentor ed esperti, il proprio business model. Infine, nella fase di Performance avranno l’opportunità di presentarsi agli investitori e vincere dei premi e avere opportunità di formazione e di visibilità.Alla fine di ciascun girone, la migliore idea o impresa otterrà un bundle gratuito per un anno di servizi Wind Business e un viaggio di networking e formazione nella Silicon Valley. 

Pierpaolo Festino, direttore della BU Aziende e Partite Iva di Wind, dichiara:

“Nella scorsa edizione della Wind Business Factor Competition abbiamo premiato diverse startup, alcune delle quali hanno raggiunto importanti obiettivi nel fund raising a livello nazionale ed internazionale. Questi successi ci consentono di poter affermare – continua Festino – che abbiamo lavorato bene e nella giusta direzione. Con questa nuova edizione della Competition, Wind Business vuole continuare ad affermare la vicinanza al mondo delle piccole imprese fornendo – conclude Festino – un contributo reale ai giovani imprenditori, individuando e premiando gli innovatori che si distinguono nelle eccellenze che caratterizzano il Made in Italy.

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WIND BUSINESS FACTOR

Wind Business Factor è un “incubatore virtuale” che aiuta le startup e le piccole e medie imprese a sviluppare il proprio “Business Factor”, rafforzando tre aspetti chiave: le relazioni, attraverso un business network di valore; le conoscenze, attraverso video-sessioni formative che consentono di acquisire competenze e capacità; le opportunità, attraverso la partecipazione a concorsi e alle offerte dei partner. Il business social network di Wind Business si presenta come luogo ideale dove poter acquisire conoscenze, cogliere opportunità, trovare alleanze per sviluppare idee imprenditoriali e ricevere un aiuto concreto per la nascita e la crescita della propria impresa.

Audiweb Gennaio 2013, quasi 30 milioni gli italiani online

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Nel mese di gennaio 2013 sono 29,6 milioni gli utenti che si sono collegati almeno una volta da PC. L’audience online da PC nel giorno medio cresce del 10,2% in un anno, con 14,7 milioni di utenti

Ed eccoci giunti ai dati web di Gennaio, i primi del 2013, che dimostrano che la popolazione italiana continua a crescere. E infatti, il 2013 si apre con 29,6 milioni di utenti online da PC nel mese di gennaio, con una crescita del 7% in un anno. Nel giorno medio si sono collegati 14,7 milioni di utenti (+10,2%), per un tempo medio per persona di 1 ora e 28 minuti, consultando 143 pagine. 

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Più in dettaglio, per quanto riguarda i dati di sintesi sulla fruizione dei contenuti video online (Audiweb Objects Video), nel mese di gennaio 2013 sono stati 5,8 milioni gli utenti che hanno visualizzato almeno un contenuto video su uno dei siti degli editori iscritti al servizio, con 49 milioni di video fruiti (stream views) e una media di 26 minuti e 38 secondi di tempo speso per persona. Nel giorno medio sono stati 685 mila gli utenti che hanno visualizzato 1,6 milioni contenuti video, con una media di 7 minuti e 18 secondi per persona.

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Dai dati sull’uso del mezzo il prime time è confermato a partire dal pomeriggio: tra le ore 15:00-18:00 si rilevano 8 milioni di utenti e tra le 18:00-21:00 sono 8,2 milioni gli utenti online, circa 1 milione in più per le due fasce orarie rispetto ai dati di gennaio 2012. Tra le 12:00 e le 15:00 sono online da PC 7,6 milioni di utenti, con dati elevati anche al mattino tra le  9:00 e le 12:00 (6,3 milioni di utenti) e tra le 21:00 e la mezzanotte (6,3 milioni di utenti).

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A gennaio la popolazione online nel giorno medio è rappresentata dal 55% di uomini (8 milioni) e dal 45% di donne (6,7 milioni, +11% in un anno) e la categoria dei 35-54enni risulta maggiormente rappresentata, con 7 milioni di utenti online nel giorno medio.

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Dai dati sulla provenienza geografica emerge che il 29,5% degli utenti online nel giorno medio è dell’area Sud e Isole (4,3 milioni di utenti attivi), il 27,9% dall’area Nord Ovest (4,1 milioni), il 16,4% dal Centro (2,4 milioni) e il 15,3% dal Nord Est (2,2 milioni).

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I Giovani si informano di politica su siti e blog

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Ne parlavamo proprio ieri del fatto che gli italiani amano i blog e oggi vi riportiamo un’altra interessante indagine di comScore che sottolinea che i giovani italiani durante le recenti elezioni politiche si sono informati su siti di politica e Blog, come Il Fatto Quotidiano e il blog di Beppe Grillo

Proprio ieri vi avevamo mostrato i risultati di una interessante indagine condotta da Ispo CLick per l’Osservatorio Blogger, “Universo Blog, chi li frequenta e perchè, rilevando che nonostante gli italiani amino e molto i social network, non hanno affatto perso il loro amore verso i Blog, anzi. E questa analisi trova conferma, almeno in parte, con quella di cui vi parliamo invece oggi, condotta da comScore – Data Gem che rileva che i giovani italiani mostrano interesse verso siti e blog che trattano di politica. Certo a generare questo dato sarà stato complice il fatto che da poco si è votato per le Elezioni Politiche 2013, e anche il periodo del monitoraggio, gennaio 2013. Ma è sempre un dato interessante nel senso che i giovani per informarsi, aggiornarsi, cercare notizie hanno ritenuto farlo online, consultando siti di informazione online e blog.

Nello specifico, e lo vediamo dal grafico in basso, i siti di informazione politica nel mese di Gennaio 2013 hanno fatto registrare 3,1 milioni di visitatori unici con un incremento del 110% rispetto allo stesso periodo dello stesso anno. Il sito più letto e consultato in questo periodo è stato quello de Il Fatto Quotidiano, ilfattoquotidiano.it, con quasi 1,3 milioni di visitatori univi al mese con un incremento rispetto allo scorso anno del 46%.

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Gli utenti della rete più giovani, quelli nella fascia d’età 15-24 anni, sono quelli che hanno dimostrato il livello più alto di interesse verso i siti che hanno come tema la politica, con un incremento, sempre rispetto allo stesso periodo del 2012, di ben il 145%. E ovviamente il fenomeno Beppe Grillo, oltre che a scuotere il panorama politico alla luce delle recenti elezioni, ha smosso anche i più giovani. Beppegrillo.it nel mese di gennaio 2013ha visto crescere la sua popolarità di ben il 156% rispetto al 2012 e la fascia d’età più rappresentata tra i visitatori è quella compresa tra 15-24 anni, la quale fascia d’età è cresciuta del 238%!

Si può dedurre allora che sia stato il fenomeno Grillo ad avvicinare così tanti giovani alla Politica, del resto il suo MoVimento 5 Stelle ha avuto molto riscontro proprio tra i giovani. Interessante anche il risultato che vede Il Fatto Quotidiano così popolare tra i giovani, evidentemente ha colto la loro attenzione con la loro forma di comunicazione diversa da altri quotidiani online.

Voi che ne pensate?

SuperEnalotto festeggia 15 anni con i videomaker di Userfarm [Contest]

Sisal si affida alla forza del video crowdsourcing di Userfarm.com per realizzare lo spot che celebra i 15 anni di attività del SuperEnalotto, che dal 3 dicembre 1997 è diventato uno dei giochi più amati dagli italiani perché porta la fortuna nelle loro case

In occasione del 15° anniversario del SuperEnalotto, Sisal chiede ai creativi di Userfarm.com di realizzare video spot divertenti ed emozionali per celebrare assieme l’importante traguardo del gioco. E’ dal 3 dicembre del 1997 che gli italiani giocano e si divertono insieme a Sisal.  Dalla sua nascita il SuperEnalotto ha dispensato oltre 12 miliardi, di cui 4,1 miliardi di euro solo con le vincite di prima e seconda categoria (“6” o “5”). Complessivamente, le vincite dalla nascita del gioco sono state oltre 2,9 milioni, di cui ben i 101 “6” hanno fatto vincere 2,7 miliardi di euro, mentre i “5+” sono stati 595, con premi che hanno sfiorato 1,4 miliardi.

Ai videomaker di Userfarm.com viene affidato l’obiettivo di esaltare e valorizzare l’attaccamento al brand da parte di milioni di giocatori in Italia nonché ringraziarli per la fiducia e la fedeltà immutate negli anni, attraverso la realizzazione di un spot della durata compresa tra i trenta e i sessanta secondi.

I video maker possono inviare i propri video fino al 15 marzo 2013 e caricarli su www.userfarm.com.

Al termine del contest verranno selezionati 3 video, ciascuno della durata compresa tra i 30’’ e i 60”, e ricompensati come segue:

  • Fascia 1 – 3.000 euro all’autore del miglior video selezionato dal Cliente
  • Fascia 2 – 1.500 euro all’autore del secondo video selezionato dal Cliente
  • Fascia 3 – 500 euro all’autore del terzo video selezionato dal Cliente

A questo link per la descrizione

AppsBuilder entra nel nuovo BlackBerry World

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La soluzione online di AppsBuilder, la start up internet italiana che ha lanciato il sistema cloud per la creazione self service di app mobili multipiattaforma,supporterà anche BlackBerry 10

AppsBuilder, la start up internet italiana che ha lanciato il sistema cloud per la creazione self service di app mobili multipiattaforma, annuncia un progetto speciale dedicato alla piattaforma BlackBerry®: tutti gli utenti, che da apps-builder.com  creano un’applicazione mobile – in 4 operazioni da 5 minuti – potranno aumentare i propri ricavi e la popolarità delle proprie applicazioni, grazie alla loro rivendita su BlackBerry® World™, l’elegante vetrina dove sono già disponibili più di 70mila app.

Per celebrare il lancio della nuova applicazione nativa, AppsBuilder offre a tutti i suoi membri la straordinaria opportunità di pubblicare gratuitamente,per un anno a partire da oggi, la propria applicazione su BlackBerry World, previa creazione e attivazione di un account BlackBerry.

Sulla piattaforma AppsBuilder sarà possibile realizzare applicazioni native per BlackBerry® 10 e gli smartphone BlackBerry® Z10 e BlackBerry® Q10, fra i device più attesi del 2013. Questa rilevante novità va a completare la gamma di ambienti mobili e sistemi operativi supportati da AppsBuilder (iPhone/iPod e iPad, smartphone e tablet Android, dispositivi Windows Phone 7.5, Windows 8, e le web app in HTML5).

Commentando l’iniziativa, Daniele Pelleri, AD e co-fondatore di AppsBuilder spiega:

Siamo lieti di aver avviato questa collaborazione con un player prestigioso come BlackBerry. Come dimostrano le ultime statistiche di Vision Mobile, il BlackBerry World è un marketplace che promette una crescita esponenziale: gli sviluppatori BlackBerry potranno guadagnare una media mensile di 3.853 dollari per applicazione”.

AppsBuilder è una realtà tutta italiana, che ha iniziato a prendere forma nel 2010 dalla mente di due giovani studenti di ingegneria informatica del Politecnico di Torino: Daniele Pelleri (27 anni) e Luigi Giglio (25 anni) hanno lanciato ufficialmente ad aprile 2011 la startup grazie al sostegno iniziale di Massimiliano Magrini (Annapurna Ventures ), lead investor dell’operazione, e di Mario Mariani (The Net Value ), che li hanno sostenuti nella fase di seeding. Sono stati loro, i due Angel Investor, che hanno convinto i gestori dei fondi Vertis Venture e Zernike Meta Ventures , a finanziare la Startup Internet con un’iniezione di capitale pari a 1,5 milioni di euro (23 ottobre 2012).

Agli Italiani piacciono ancora i Blog

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Da un recente sondaggio di Ispo CLick  per l’Osservatorio Blogger, “Universo Blog, chi li frequenta e perchè”, viene rilevato che agli italiani i blog piacciono e tanto. Nonostante la diffusione massiccia dei social network, i blog vengono preferiti dagli italiani per riflettere e approfondire gli argomenti di interesse

Quante volte abbiamo sentito della cosiddetta “morte” dei blog, “uccisi” dalla proliferazione e dalla diffusione dei social network. Un’affermazione che di fatto non ha mai convinto noi come tanti altri, anche perchè i blog hanno sempre continuato ad avere quella caratteristica di approfondimento e di riflessione che poco si sposa con la natura dei social network. E questa ricerca di Ispo CLick per l’Osservatorio Blogger, “Universo Blog, chi li frequenta e perchè“, lo conferma in toto, anzi ci offre uno spaccato utile per comprendere come i Blog vengono percepiti tra i blogger, i veri addetti ai lavori, e tra gli utenti della rete. Per quel che ci riguarda siamo molto contenti e non sorpresi dagli esiti, sappiamo che agli italiani piacciono i Blog e lo constatiamo anche noi quotidianamente. Proprio per la loro natura ampia e vasta, i blog hanno una caratteristica che non trova pari, o quasi, sulla rete. Ossia quello di diventare un luogo di approfondimento e conoscenza in qualsiasi ambito. Non conoscono limiti da questo ottica. Sebbene dal punto di vista anagrafico i Blog possono essere considerati dei teen-agers, in effetti coi loro 15 anni di vita sul web dimostrano una maturità elevata.

Ma veniamo ai risultati del sondaggio.

Prima di tutto va sottolineato che 1 italiano su 5 segue i scrive su un blog e la percentuale sale di molto tra coloro che li usano sia come utenti della rete che come blogger. Lo vedete bene nel grafico in basso, con percentuali del 90% tra i blogger, del 83% tra gli utenti della rete e del 22% tra la popolazione. La domanda che è stata fatta ai blogger era ovviamente “Le capita di partecipare (leggendo o scrivendo) a qualche blog oltre al suo?

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E gli italiani di solito seguono sono almeno 2 blog, segno che si cerca di approfondire e poi si individuano quelli che più riescono a soddisfare le nostre esigenze. I blogger addirittura ne seguono 11, per approfondire meglio l’area di proprio interesse e competenza.

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Ma quali sono i motivi per cui si sceglie di leggere e seguire un blog? Dall’indagine affiorano tre motivazioni che sembrano essere comuni sia per gli uteni della rete che per i blogger:

Approfondire temi di interesse;

 – Restare informati su ciò che interessa;

 – Cercare informazioni

Come vedete, i blogger cercano di approfondire interessi e competenze leggendo e tenendosi informati; gli utenti della rete seguono e leggono un blog per cercare informazioni, mente la popolazione lo usa per essere informato sulle ultime notizie, viene quindi avvalorata la caratteristica propria del blog che è quella di essere comunque, periodicamente o quotidianamente,  a seconda dei casi, sempre aggiornato. Da notare che il 19% dei blogger dei blogger segue un blog in particolare anche per la stima che nutre nei confronti dell’autore.

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Ecco, questo è un po’ il quadro tracciato da questo interessante sondaggio che ci piaceva farvi conoscere e soprattutto sapere da voi se vi ritrovate nelle risposte date e vorremmo sapere allora, quanti blog seguite e perchè?

Nielsen Mobile Consumer 2013, ecco uno sguardo globale

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In occasione del Mobile World Congress 2013 di Barcellona, Nielsen ci presenta i risultati di un’indagine svolta in 10 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, per comprendere meglio il ruolo che i dispositivi di telefonia mobile svolgono nella vita di tutti i giorni, la loro diffusione e il loro utilizzo

Interessante ricerca quella che oggi, in occasione del Mobile World Congress che si sta tenendo a Barcellona in questi giorni, Nielsen ci presenta un’indagine, “The Mobile Consumer. A Global snapshot – February 2013” che ci offre uno spaccato interessante di come usiamo ormai i nostri smartphone, analizzando tutte le attività senza le quali sembra quasi impossibile affrontare la nostra giornata. Quindi si va da uno sguardo su chi e come li usa, le caratteristiche degli utenti, fino ad attività ed usi come il Mobile Video, ma si parla anche di Mobile ADV , di applicazioni e di servizi. Insomma uno sguardo davvero completo che ci rivela come ormai gli italiani ritengano il loro dispositivo mobile uno strumento assolutamente fondamentale. Ma diamo uno sguardo dettagliato al report.

Per comprendere meglio il ruolo che i dispositivi di telefonia mobile svolgono nella vita di tutti i giorni, la loro diffusione e il loro utilizzo, Nielsen ha condotto questa indagine di cui vi parliamo in dieci Paesi: Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, India, Italia, Russia, Turchia, UK e USA. In Italia l’indagine è stata effettuata su un campione di 1632 utenti (1026 dei quali possiedono uno smartphone) di età compresa fra i 16 e i 64 anni.

Per quanto riguarda la diffusione dei dispositivi mobili e le caratteristiche degli utenti, la ricerca ci dice che i proprietari di smartphone sono la maggioranza in USA e UK, mentre in India, Brasile e Russia gli utenti continuano a preferire i telefonini più semplici (feature phone). In generale, i consumatori più giovani si orientano verso gli smartphone, si presume quindi che la diffusione di questi ultimi in futuro continuerà a crescere. Le funzionalità offerte dagli smartphone si riflettono sui prezzi: mentre in Corea del Sud, UK e USA si è disposti a pagare un prezzo fisso per un piano tariffario illimitato o a consumo, gli utenti dei Paesi nei quali gli smartphone sono meno diffusi preferiscono affidarsi alle schede prepagate.

Come sappiamo bene noi italiani, e questa ricerca lo evidenzia bene, gli smartphone stanno cambiando le abitudini degli utenti in tutto il mondo e le app assumono una rilevanza sempre maggiore. Per esempio, quelle più diffuse in tutti i paesi, presi in esame dalla ricerca, sono quelle relative ai giochi e al social networking. Ed evidentemente non è un caso.

Ma sappiamo bene, e su questo blog è un argomento che trattiamo spesso cercando di indagare, come gli utenti mobile italiani usano i loro dispositivi mobili e come si avvicinano a nuovi tipi di utilizzi. Come ad esempio il Mobile Shopping, la possibilità di fare acquisti direttamente dal proprio dispositivo. Questo tipo di attività è ancora un’abitudine generalmente poco diffusa, tranne negli USA, dove si ricorre a questa modalità almeno una volta al mese. In molti Paesi, tuttavia, gli utenti navigano via telefono mobile per cercare prodotti, leggere le recensioni e confrontare i prezzi.

Per quanto riguarda il Mobile Video, non emerge ancora in maniera evidente una preferenza nel consumo di video da mobile: mobile web e app sono le scelte più diffuse, mentre il download di video clip è meno popolare. La maggioranza degli utenti sostiene che la fruizione di video da mobile non ha avuto ripercussioni sulle proprie abitudini televisive. Nei Paesi emergenti si riscontra l’impatto maggiore: un terzo degli utenti cinesi di smartphone sostiene di avere incrementato il proprio consumo di tv tradizionale, mentre il 28% degli indiani ritiene di guardare meno tv a causa della visione via mobile.

Parlando di Mobile ADV, gli utenti di smartphone ricevono messaggi pubblicitari sul loro dispositivo in media una volta al giorno in tutti i Paesi tranne l’India, dove il 70% li riceve una volta alla settimana o meno. In generale, gli utenti di smartphone dei Paesi sviluppati ricevono meno annunci pubblicitari rispetto a quelli dei Paesi emergenti.

Ci sono ancora notevoli differenze nella tipologia di apparecchi utilizzati. Ad esempio, Cina e India, le più grandi economie emergenti, sono agli antipodi: due terzi degli utenti cinesi possiedono uno smartphone, a fronte dell’80% degli indiani che preferiscono i telefonini tradizionali (feature phone).

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Uno sguardo su chi e come li usa

In Italia, gli utenti al di sopra dei 16 anni che utilizzano un telefono mobile sono il 97%, a pari merito con UK e preceduti solo da Corea del Sud (99%) e Russia (98%), seguono USA (94%), Cina (89%), Australia (86%), Brasile (84%), India (81%).

Il 62% degli italiani possiede uno smartphone, (vs 67% Corea del Sud, 66% Cina, 65% Australia), il 27% preferisce i telefonini tradizionali, precedendo in classifica solo la Cina (25%) e la Corea del Sud (23%) e solo l’11% i telefonini con funzionalità multimediali (vs 21% Brasile e 20% Turchia).

In generale in tutti i Paesi, fatta eccezione per l’Australia, gli utenti di smartphone sono uomini, mentre le donne preferiscono i telefonini tradizionali. La tendenza generale indica i giovani come i maggiori utenti di smartphone, con alcune eccezioni quali ad esempio l’Italia, dove sono più diffusi nella fascia di età fra i 35 e i 64 anni (anche se la penetrazione maggiore rimane nei giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni) e l’India, dove i telefonini tradizionali hanno una diffusione maggiore in tutti i segmenti di età.

Oltre la metà dei consumatori Russi (51%) possiede più di un dispositivo mobile; questa percentuale scende al 35% in Italia, che si colloca al quarto posto alle spalle di Russia, Brasile (48%) e Cina (36%) e precede l’Australia (20%), gli USA (17%), UK e Corea del Sud (16%), Turchia (7%).

Costi dei servizi mobili e piani tariffari

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Il costo di un piano tariffario è la principale ragione di scelta per quanto riguarda il gestore e il dispositivo in sé. In Paesi quali Russia o India, dove la bolletta degli smartphone è significativamente più elevata, gli utenti scelgono opzioni più economiche e flessibili, come le schede prepagate, o sfruttano i vantaggi della connessione WiFi. In Italia il 57% di possessori di smartphone ha un piano tariffario, con una spesa media mensile di 22 euro, mentre la spesa media mensile per gli utenti di telefonini tradizionali è di 20 euro.

I criteri per la scelta del telefono mobile variano da paese a paese: un buon rapporto qualità/prezzo è fondamentale per i consumatori di USA (30%), UK (28%) e Italia (28%), in Russia invece si sceglie soprattutto in base al design (23%, vs 14% in Italia) e in Cina è importante avere un’ampia scelta di applicazioni (21% vs 17% in Italia). Il 23% degli italiani sceglie il proprio telefono in base alla qualità del sistema operativo, il 14% in base alla facilità d’uso.

Come usiamo gli smartphone

Inviare e ricevere sms è l’attività più diffusa. Entrando nello specifico, in Corea del Sud gli utenti di smartphone sono i più attivi nel banking online (51% vs 22% in Italia), mentre i brasiliani preferiscono i social network (75% vs 47% in Italia).

Gli italiani utilizzano lo smartphone soprattutto per inviare o ricevere sms (89% vs 95% Russia, 94% Australia, 93% Corea del Sud, 92% UK), per le email (51% vs 75% USA, 68%UK, 66% Brasile, 58% Cina, 55% Australia, 52% Corea del Sud), per le applicazioni (49%, precedendo solo la Turchia con il 38%, e l’India con il 13%) e per i social network (47%, seguiti solo dall’India con il 26%).

Mobile APP – Video

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Cinesi e Americani sono i più forti utilizzatori di app; la tendenza generale indica le app di giochi e quelle legate ai social network come le più diffuse in tutti Paesi presi in esame.

In Italia, al primo posto troviamo le app di giochi (52%), seguite da quelle di social networking (47%), dai siti di mappe, navigazione e ricerca (46%) e dai siti meteo (39%). Fanalino di coda le app di banking/finanza e di shopping/retail (17%, vs 53% USA). Uno sguardo sulla navigazione web tramite mobile: Facebook, Google, YouTube, Twitter e eBay sono nella classifica dei 10 siti top fra gli utenti in tutto il mondo.

Guardare video su smartphone, nonostante le dimensioni ridotte dello schermo, è diventata un’abitudine comune. Nella maggior parte dei Paesi, internet via mobile è la modalità di accesso più diffusa, soprattutto in Cina (74%), USA (72%) e Italia (68%); inglesi (58%) e coreani (52%) preferiscono guardare i video tramite app. Negli USA, gli utenti si dividono equamente fra chi guarda video via mobile e via app (72%), mentre gli utenti indiani preferiscono scaricare video clip (57%).

Per ciò che riguarda la frequenza con cui si usufruiscono contenuti video da mobile, il 17% dei cinesi e del 15% dei brasiliani vi accede più di due-tre volte al giorno, modalità meno frequente nei mercati sviluppati, visto che un terzo degli utenti smartphone in UK, Australia e Italia vi accede meno di una volta a settimana. Fanno eccezione gli USA, con una volta al giorno per il 31% degli utenti.

Ma guardare video su mobile che impatto ha sulla Tv? Guardare video sullo smartphone non ha grosse ripercussioni sulla visione della tv tradizionale; un terzo degli utenti cinesi sostiene di guardare di più la tv, il 28% degli indiani dichiara di guardarla di meno e in Italia il 68% ha mantenuto invariate le proprie abitudini.

Mobile ADV su smartphone

In India e in Turchia gli utenti di smartphone ricevono e guardano meno annunci pubblicitari; in Russia, la modalità più diffusa di ricevere adv (34%) è via sms. In Italia, il 48% dichiara di non guardare la pubblicità sul telefono, il 22% la riceve via sms, il 14% via giochi online.

In Italia il 53% dei possessori di smartphone riceve messaggi pubblicitari almeno una volta al giorno, a fronte del 78% della Corea del Sud, del 74% della Turchia e del 65% della Cina, mentre il 25% la riceve una volta alla settimana, l’8% una volta al mese e il 13% meno di una volta al mese.

In Italia il 39% degli utenti dichiara di essere favorevole a ricevere messaggi pubblicitari se questo comporta la possibilità di accedere gratuitamente a contenuti (vs 54% India e 50% Brasile, Russia e USA); il 31% è più propenso a cliccare su un annuncio che non lo indirizzi su un altro sito (vs 54% Brasile e India, 45% Cina, 36% Turchia e USA); il 35% è favorevole a fornire informazioni personali per ricevere annunci personalizzati (vs 53% India, 44% Brasile, 39% Cina e Russia).

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Ecco i fattori che portano alla scelta di un sito e-commerce

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E arriviamo oggi a scoprire l’ultima parte del sondaggio commissionato da LivePerson che analizza il comportamento d’acquisto di oltre 5,700 utenti, di cui 530 italiani. Oggi scopriamo quali sono i fattori che determinano la scelta di un sito e-commerce, individuabili in Semplicità e Customer Service

LivePerson, fornitore leader di soluzioni di online engagement intelligente e in tempo reale, presenta gli ultimi rilevamenti a seguito dell’indagine realizzata per esaminare il comportamento d’acquisto di oltre 5.700 utenti, di cui 530 italiani, di siti di e-commerce, turismo, intrattenimento, telecomunicazioni e utility.

L’accesso immediato alle informazioni, in ogni luogo e da ogni dispositivo, sta cambiando il modo in cui i consumatori effettuano i loro acquisti: ma cosa spinge gli utenti ad affidarsi o meno a un sito di e-commerce?

Globalmente, la ragione principale per cui gli utenti scelgono un sito è la facilità di navigazione, come dichiara il 67% dei consumatori intervistati. Tra le altre ragioni citate, vi sono anche fattori economici, (ad es. bassi costi di spedizione, per il 57% degli intervistati), servizi complementari, quale la possibilità di tracciare gli ordini (55%) e, infine, i consigli di parenti e amici (43%) e, ancor di più, quelli di sconosciuti: per il 49% degli utenti sono infatti le recensioni sui social network e, più in generale, sul web a influenzare la loro scelta.

Per contro, le principali cause di abbandono di un sito di e-commerce sono: costi di spedizione inaspettati (70%), mancanza o scarsità di informazioni sul prodotto/servizio o sulla consegna (56%), difficoltà di navigazione del sito (37%) e impossibilità di trovare supporto (30%): quasi un utente su due sostiene di abbandonare il sito – e addirittura un carrello pieno – se non riesce ad accedere velocemente a qualche forma di customer service.

L’importante è interagire

Una tendenza significativa emersa dallo studio è il desiderio da parte dei consumatori (59% degli intervistati) di poter usufruire di più modalità d’interazione con l’azienda. Tra i canali citati, accanto a quelli più tradizionali (quali telefono ed email – indicati, rispettivamente dal 61% e 60% degli intervistati), emerge anche la live chat (57%). Sebbene si tratti di un canale relativamente nuovo, sono infatti parecchi gli utenti che ne apprezzano le caratteristiche, prima fra tutte l’immediatezza: il 73% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto nei confronti di un’esperienza di live chat, più di chi ha utilizzato email o call centre (61%).

Sono proprio gli acquirenti italiani a vederne i benefici maggiori: il 98% degli intervistati nel nostro Paese giudica infatti la live chat molto utile, seguiti da USA (94%), Regno Unito (93%), Australia (93%), Francia (92%) e Germania (88%).

Uno degli elementi più interessanti emersi da questa indagine è il fatto che i consumatori si mostrino aperti a diversi canali di assistenza, aspettandosi di trovare, a fianco di canali tradizionali come call centre o email , anche quelli più moderni, come la live chat.”, spiega Mario Manzoli, Regional Sales Manager di LivePerson per l’Italia, “Quella tra la facilità di navigazione e un customer service puntale e reattivo è la combinazione vincente non solo per contrastare l’abbandono del sito, ma anche per far sì che i clienti vi facciano ritorno più e più volte”.

Metodologia della ricerca

Il Rapporto Connecting with Customers è stato commissionato da LivePerson e realizzato da Loudhouse. L’indagine ha coinvolto un campione di 5710 consumatori online, che hanno ricercato o acquistato dei prodotti o si sono rivolti a un customer service su siti di e-commerce, telecomunicazioni, Utility, turismo & intrattenimento, finanza. Il campione è residente nei seguenti Paesi: USA (n=2012), UK (n=1126), Australia (n=1002), Francia (n=538), Italia (n=530), Germania (n= 502). Il campione è stato bilanciato in termini di età (tra i 18 e i 64 anni) e sesso. L’indagine è stata condotta  nell’ottobre 2012.

Cliccando qui potrete visionare l’intera ricerca.

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Elezioni 2013, Akamai rileva video streaming 5 volte più alto del normale

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Akamai ha rilevato durante queste recenti Elezioni Politiche 2013 un’attività di video streaming cinque volte più alta del normale con 350 mila utenti. Il traffico maggiore è stato notato tra domenica 24 fino al giorno dello spoglio, in particolare tra le 15 e le 17

Le abbiamo già in altre occasioni definite le prime vere elezioni social della nostra storia , infatti le ricorderemo, tra le altre cose, anche per le campagne elettorali condotte sui social network, twitter in primis, per i fenomeni di live blogging dai seggi e per qualche elettore avventato che ha postato su Facebook le foto di schede contrassegnate.

Quanti Italiani hanno però scelto il web per aggiornarsi in tempo reale sull’andamento delle votazioni? Akamai, una delle più estese piattaforme di cloud computing al mondo, che gestisce quotidianamente fino al 30% del traffico web globale, ha fotografato il comportamento degli utenti, analizzando il traffico generato sui principali siti di news e media che hanno documentato lo svolgersi delle elezioni attraverso reportage, cronache real-time e video.

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L’affluenza sul web è stata notevole: notevoli trend di crescita del traffico sono stati osservati sin da domenica 24 febbraio e hanno raggiunto il culmine con gli instant poll, a partire delle 15 di lunedì. In particolare, alle 17 di lunedì, il traffico web italiano ha registrato un’impennata pari a 2,5 volte il normale volume di traffico, mentre il traffico video, sempre in Italia, ha raggiunto picchi di oltre 350.000 utenti contemporanei, cifra che supera di quasi 5 volte il volume di traffico medio.

Dichiara Luca Collacciani, Regional Manager di Akamai:

Mai come quest’anno le elezioni hanno rivestito un ruolo così importante non soltanto per il panorama politico internazionale ma anche per Internet in generale: la portata, la varietà e la crescente adozione di tecnologie a supporto dell’evento hanno confermato da un lato il ruolo del web in qualità di veicolo di informazione primario e dall’altro il prediligere da parte degli utenti di siti performanti ricchi di contenuti dinamici e multimediali, e accessibili da ogni piattaforma.”

#Elezioni2013, boom di tweets su Twitter

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Siamo ormai al giorno dopo le Elezioni Politiche 2013 che ci hanno di fatto svelato una situazione poco chiara sin da subito. Allora ci siamo incuriositi di vedere come la giornata veniva vissuta su Twitter. Dalle ore 14 in poi abbiamo seguito l’hashtag #Elezioni2013 e alle 17 abbiano registrato il picco di quasi 30 mila tweets. Tra i top tweet quello di Beppe Severgini con oltre 3 mila condivisioni

La tornata elettorale e il relativo spoglio ci hanno dato un quadro ancora poco chiaro di quale sarà il futuro governo di questo paese, se mai ci sarà. Già perchè a bene vedere i risultati, di fronte ad una potenziale ingovernabilità, nessuno escluse, anche se poco gradita, la possibilità di ritornare alle urne nel breve tempo. Una situazione che purtroppo scaturisce da una legge elettorale che sembra quasi ingegnata per favorire queste situazioni, come già accadde nel 2006 e come accadde anche nel 2008, con esiti sempre risicati e separati da una manciata di voti. Allora di fronte a questo scenario, ma anche per vedere com sul web, in special modo su Twitter, veniva vissuta questa situazione, abbiamo deciso di seguire, si dice così, l’hashtag #elezioni2013, quello che già da subito è diventato trending topic e che poi vi è rimasto e rimarrà anche oggi uno tra i più twittati sotto l’argomento Elezioni Politiche 2013. Abbiamo affiancato a questo anche altri due hashtag come #Italia2013 e #Ele2013.  E la situazione è quanto segue e ringraziamo già da adesso la piattaforma Keyhole di Saif Ajani (co-founder) che ci ha dato questa possibilità.

Il monitoraggio prende in considerazione una fascia oraria che va dalle ore 14 del 25 Febbraio fino alle ore 2 del mattino del 26 Febbraio e il totale è stato di 233,675 tweets. Il picco dei tweet come potete vedere anche voi nel grafico interattivo è stato alle 17 con quasi 30 mila tweets, esattamente 29,871, ma un altro picco si è registrato alle 22,00 con 23,478 tweets. Due momenti particolari della giornata, legati sempre di più ai risultati che davano ormai per acquisita l’avanzata del MoVimento 5 Stelle e della situazione che faceva sempre più ingarbugliata con gli esiti che venivano via via ufficializzati relativi al Senato.

Il totale fino a questo momento, perchè notate che il grafico è interattivo e per chi volesse seguirne l’andamento continuerà comunque a raccogliere tweets, è di oltre 250 mila tweets, da 137,396 utenti, con un Reach di 58,358,092 e con Impressions 600,000,000.

Questo che vedete in basso è la distribuzione dei tweets: #elezioni2013 96,6%; #ele2013 2,6%; #italia2013 0,8%.

Questa la lista degli account influencers, ossia degli account che hanno twittato e che sono stati poi i più condivisi.

Noterete certamente che al momento il tweet più condiviso è quello di Veronica Lario (@veronica_lario) ex-moglie di Silvio Berlusconi, che risale in realtà al primo giorno utile delle Elezioni Politiche 2013, cioè il 24 di febbraio. Il tweet al momento conta 6,954 RTs e 1,325 preferiti, il numero più alto di condivisioni anche dopo la giornata di ieri:

E per restare invece alla giornata di ieri, il top tweet è quello di Beppe Severgnini (@beppesevergnini) che ottiene, ad ora, 2,662 RTs e 474 preferiti, numero che prevediamo in crescita:


Segue poi quello di David Tivoli (@David_IsayBlog) con 1,202 RTs e 336 preferiti:

Poi quello di Vittorio Zucconi (@vittoriozucconi) con 1,025 RTs e 218 preferiti:


Sempre tra i top tweets della giornata, segnaliamo anche quello di Don Andrea Gallo (@DonAndreaGallo):

Segnaliamo, molto condiviso, il tweet di Pierluigi Bersani, segretario del PD:


E poi il tweet di Gianluca Diegoli, molto ironico sull’IMU:

Qui vediamo invece i top sites e i top link della giornata, dove a parte twitter.com, a farla da padrona sono i siti dei maggiori quotidiani italiani ad essere molto seguiti e quindi condivisi per essere aggiornati sui risultati che via via venivano snocciolati:   Questo è il grafico che ci dice che la maggior parte di coloro che ha twittato sono stati maschi per il 51% e donne per il 49%, dato in sostanziale parità e che rimarrà anche questo in aggiornamento in tempo reale: Questo grafico ci indica invece da dove gli utenti hanno twittato e si vede che il 47,7% lo ha fatto da desktopo mentre la maggior parte da mobile, proprio nell’intento di seguire in maniera pratica, pensiamo dalle tv, i risultati e condividerli in tempo reale: Qui invece vediamo la nuova degli hashtag e la nuvola delle keyword, anche queste si aggiorneranno in tempo reale: Nella giornata di ieri un altro hashtag ha aggregato un alto numero di tweets come #spoglio2013 che ha fatto registrare un picco di 3 mila tweets tra le ore 22 e le ore 23. E i top tweets con questo hashtag, che li si va a considerare tra i tweet più condivisi della giornata, sono stati quello di Chebelnome (@chebelnickname):  


E quello di Dio (@lddio):

Sul web vince il MoVimento 5 Stelle secondo Blogmeter [Instant Poll]

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Ecco gli instant-poll, le intenzioni di voto, dalla rete secondo i dati raccolti da Blogmeter. L’esito, stando alle intenzioni, vincerebbe il MoVimento 5 Stelle, Bersani e il PD al secondo posto, seguono Monti, Giannino e Ingroia

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Questa è stata la prima campagna elettorale nella quale il web ha avuto un ruolo, sia come luogo delle tattiche politiche che della manifestazione del pensiero dei cittadini. E questa volta gli italiani si sono espressi non solo scrivendo messaggi di dissenso, ma anche rivelando pubblicamente le proprie intenzioni di voto.

Blogmeter, azienda leader nell’analisi delle conversazioni e interazioni in rete, ha raccolto 34.017 intenzioni elettorali provenienti da 22.456 autori unici, nel periodo dall’11 al 25 febbraio (da un’analisi più ampia di 23 milioni di dati, 7 milioni di conversazioni e 16 milioni di interazioni sui social network).

La rilevazione delle intenzioni di voto non è un’analisi del mood dei messaggi basato su termini positivi e negativi presenti nel testo, ma va più in profondità catturando proprio le preferenze esplicite raccontate online con linguaggio naturale (esempio “voterò X” o “io scelgo Y”).

Beppe Grillo e il suo Movimento hanno raccolto il maggior numero di “voti virtuali” provenienti da autori unici ossia 10.311, con dei tassi di crescita col l’approssimarsi del voto, che sono stati molto superiori a quelli degli altri. Al secondo posto Bersani e il PD con 4.564 intenzioni di voto uniche, al terzo Berlusconi ed il PDL con 3.031. Seguono Monti (1.720), Giannino (1.434) e Ingroia (1.241).

“Sarebbe semplicistico far derivare da queste informazioni una previsione di voto, soprattutto perché i “navigatori” italiani non sono rappresentativi dell’intera popolazione – ha dichiarato Vincenzo Cosenza, social media strategist di Blogmeter – ma ciò che si può evincere non è meno interessante.  Anche se il peso delle intenzioni di voto verso Grillo può risultare sovrastimato, in ragione di una possibile maggiore propensione alla condivisione dei suoi sostenitori, la loro ampiezza e nettezza, anche molti giorni prima del voto, indica sicuramente un elemento di novità che avrà un impatto evidente sul risultato elettorale”.

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