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Le mappe online in Europa si consultano via smartphone

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Nuova indagine di comScore rilasciata oggi che ha indagato l’uso delle mappe attraverso via mobile o via computer nei cinque principali mercati europei Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Il 35% degli utenti mobili consulta le mappe da smartphone, contro il 49% di quello che lo fanno via computer

Mappe-via-mobilecomScore, leader mondiale nella misurazione di dati digitali, ha rilasciato oggi una panoramica sull’utilizzo e la consultazione delle mappe via mobile e via computer nei cinque principali mercati europei Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Lo studio mette in evidenza che il 35% degli utenti possessori di smartphone nei 5 paesi presi in esame ha effettuato l’accesso a mappe online nel mese di marzo 2012 attraverso il proprio dispositivo, rispetto al 49,6% degli utenti che ha effettuato l’accesso a mappe online dal proprio computer. Nei 5 principali mercati europei (EU5), il numero di utenti che accedono alle mappe online via smartphone è aumentato del 55% nell’ultimo anno, mentre l’accesso via computer la mappa è cresciuto solo dell’8%. In UK si registra l’accesso più alto a mappe online via mobile.

Le Amministrative 2012 sul web, risonanza tutta politica

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Ecco che torniamo a parlare di politica e web. Dopo avervi parlato del Movimento 5 Stelle qualche settimana fa, sempre in riferimento ad un’indagine Nielsen, oggi vediamo come le Amministrative 2012 sono state viste dalla rete. 28,000 messaggi con una media di 900 post al giorno dalla fine di aprile ad oggi

amministrative-2012La rete ha mostrato presenza e vivacità nei confronti della recente tornata elettorale. Tra la fine di aprile e oggi si contano quasi 28.000 messaggi di utenti che parlano delle  elezioni amministrative, con una media di oltre 900 post al giorno. Un livello di attenzione e partecipazione che si è inevitabilmente ridimensionato tra il primo e il secondo turno, riflettendo la tendenza all’astensione rilevata nei ballottaggi, ma pur sempre rilevante. Gli esiti elettorali hanno poi, come spesso accade (anche se questa volta con modalità parzialmente impreviste), assunto un significato più ampio. Se delle elezioni amministrative si è infatti parlato parecchio, del Movimento 5 stelle e del PD, entrambi considerati dai politologi i principali vincitori delle urne, se ne è parlato ancor di più. Come a dire che, al di là del singolo comune e del suo sindaco eletto, il significato attribuito a tale esito è anzitutto di natura politica, con ripercussioni assai più macro rispetto alle realtà dei municipi.

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Tra i candidati sindaci che hanno attirato maggiormente l’attenzione della community online spicca il “grillino” Pizzarotti, divenuto sindaco di Parma a gran sorpresa di molti. Praticamente sconosciuto o trascurato dalla rete fino ai giorni antecedenti il primo turno, egli raccoglie nelle due settimane di elezioni circa 4.000 post, oltre il doppio di quelli del candidato vincente di Palermo (Leoluca Orlando) e oltre il triplo di quelli del neo-sindato di Genova (Marco Doria).

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Il Movimento 5 Stelle è dunque presente online anche attraverso i suoi candidati. Una presenza che conferma la dinamica digitale virale sulla quale si basa, che sfrutta soprattutto le potenzialità dei social network. Nonostante la notorietà del blog di Beppe Grillo, sono soprattutto Facebook e Twitter le piattaforme sulle quali si svolge la maggior parte delle discussioni sul M5S. Una modalità che è stata cavallo di battaglia del Movimento di Grillo, soprattutto negli esordi, distinguendolo, anche nel metodo, dai partiti più tradizionali.

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In realtà i social network hanno svolto un ruolo assai rilevante in trasversale. Nell’arco temporale considerato, anche le discussioni inerenti il Partito Democratico risultano ben presenti, seppur in maniera più contenuta rispetto al M5S, su Facebook (37%) e Twitter (20%). I profili ufficiali di Facebook del PD e di Bersani risultano molto attivi e frequentati.

Da quest’ultima tornata elettorale i partiti ne sono dunque usciti tutti un po’ diversi, certamente più ‘social’ e digitali rispetto a prima. Basti osservare il modo in cui i candidati sindaco di quasi tutti gli schieramenti hanno usato i social media, non solo come strumenti di campagna, ma come mezzi di comunicazione e ascolto diretto dei cittadini. E il vantaggio di queste scelte in termini di accorciamento delle distanze tra “palazzo e popolo” è più che evidente e conosciuto. Una interessantissima novità dunque nelle modalità comunicative dei politici, se non vogliamo azzardare e utilizzare il termine ‘rivoluzione’.

Informazioni su Nielsen
Nielsen Holdings N.V. (NYSE: NLSN) è un’azienda globale con posizione di leadership nelle misurazioni e informazioni di marketing relative a consumer, retail, advertising, televisione, internet, mobile e altri media. E’ presente in oltre 100 Paesi con sede a New York, USA e Diemen, Olanda.

Be a Silicon Valley Startup

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Aperte le iscrizioni alle sessioni estive della Mind the Bridge Startup School. 3 settimane di full-immersion a luglio, agosto e settembre. Formazione,mentorship, condivisione di know-how, sviluppo di una business idea e partnership di valore: la testimonianza di Ploonge, nata a San Francisco grazie a Mind the Bridge

startup-ideaPartiti soltanto con un’idea, in pochi mesi oggi abbiamo un’azienda solida, un team internazionale e i primi utenti”: inizia con il racconto della nascita di Ploongesocial network e marketplace del social dining, il video che presenta l’esperienza Startup School, organizzata ogni anno dalla Fondazione Mind the Bridge. I fondatori di Ploonge, infatti – Giorgio Bertolini e Alessandro Coscia – si sono conosciuti lo scorso anno all’incubatore GYM di Mind the Bridge, con sede One Market Plaza (San Francisco), durante una delle sessioni della scuola, dando vita, qualche settimana dopo la conclusione, a una startup che oggi è online in versione beta con i primi active user.

Il Community Manager in Italia, ecco i dati del sondaggio [Infografica]

Profilo Community Manager Italia

Qualche mese fa avevamo lanciato un sondaggio per capire quale sia la figura del Community Manager in Italia. Dai dati raccolti si evince che il guadagno medio è di 18,000 euro e che l’età media è di 31 anni. Sono stati definiti anche quattro profili cluster. L’indagine è stata fatta in collaborazione con Freedata Labs e Web In Fermento che ha curato e realizzato l’infografica

Profilo Community Manager ItaliaFinalmente dopo un pò di tempo siamo in grado di pubblicare i dati relativi al sondaggio che avevamo lanciato qualche mese fa. L’indagine è stata condotta e resa possibile grazie alla collaborazione di Freedata Labs che ha estrapolato i dati analizzandoli e di Web In Fermento che ha realizzato e curato l’infografica che vi presentiamo oggi. Ma guardiamo subito alcuni dati. Il numero dei partecipanti al sondaggio è di 164, un numero ovviamente rappresentativo ma sufficiente per conoscere meglio la figura del Community Manager in Italia. L’età media complessiva è di 31 anni, per gli uomini è 31 mentre per le donne è 30. Il guadagno medio complessivo è di 18,000 euro e va notato che si evidenzia una regressione positiva, cioè al crescere dell’età, cresce lo stipendio. Il guadagno medio per le donne è di 17,000 euro, per gli uomini è leggermente più alto, 19,000 euro.

Dall’analisi effettuata risulta che ad influenzare il dato dello stipendio del Community Manager sono tanto la provenienza geografica, quanto l’attività svolta. E per quest’ultima c’è da evidenziare che tra quelle indicate, le più applicate sono, in ordine di importanza, Community engagement; Content creation; Facebook engagement; Twitter engagement; Analitycs Reporting; Customer service.

Per quanto riguarda la provenienza geografica si evince che al Nord i Community Manager sono uomini un pochino più vecchi e guadagnano di più, mentre al Sud i Community Manager sono donne un pochino più giovani e guadagnano di meno. Tra Nord e Sud in effetti la grande differenza sta appunto nel guadagno. Al Centro si registra il profilo medio del CM, sia per età che per guadagno.

Inoltre, guadagna di più il Community Manager che lavora nel B2B perché il B2B è appunto gestito al Nord. In sostanza, quello che fa da traino è il Nord, non tanto la tipologia di lavoro.

Se poi guardiamo alla relazione guadagno/provenienza geografica, notiamo che al Sud non si guadagna più di 20.000€: il 75% guadagna meno 10.000€, 25% tra 11/20.000€. Al Centro, tranne pochissimi casi, si guadagna più di 30.000€. Circa il 75% guadagna meno 20.000€, restante 25% tra 20/30.000€. Al Nord il 60% guadagna meno 20.000€, il 22% guadagna 20/30.000€, restante 18% si divide a metà tra 30/40.000€ e 40/50.000€.

Interessante è anche guardare ai profili che sono stati delineati grazie alla cluster analysis realizzata da Freedata labs. Con questa modalità sono stati raggruppati tutti gli individui in base alle variabili di comportamento: tipologia di lavoro (B2B – B2C), realtà lavorativa (agenzia/azienda/freelance), tipo di attività svolta e piattaforma più utilizzata. L’intero campione è stato successivamente suddiviso in quattro gruppi, che si diversificano gli uni dagli altri, per la presenza di caratteristiche intrinseche.

Il primo cluster (37%), quello più rappresentativo, è composto da quei Community Manager che:

– lavorano in agenzia o come freelance

– svolgono un tipo di lavoro rivolto al B2C

– a livello di attività svolgono per lo più Content Creation, Analitycs e Reporting, e Customer Service

– e come piattaforma utilizzano prevalentemente: Facebook

Il secondo cluster (28%) è composto dai Community Manager più competenti, che :

–  lavorano in azienda/Brand

–  svolgono un tipo di lavoro rivolto al B2B

–  a livello di attività svolgono in prevalenza: Community Engagement, Analitycs e Reporting, e Twitter engagement

–  e come piattaforma si affidano a: Linkedin, Twitter e alle email

Gli appartenenti a questa tipologia infatti sono i più anziani del campione e guadagnano di più della media.

Il terzo cluster (12%) è composto da quei Community Manager che ricoprono il ruolo di blogger, gestiscono le comunità di lettori dei blog e collaborano con le agenzie.

Il quarto cluster (23%) è composto dai Community Manager meno esperti, che utilizzano esclusivamente Facebook e praticano il Facebook engagement. Gli appartenenti a questo profilo, lavorando all’interno delle Aziende/Brand, vengono incaricati della  gestione della pagina Facebook. Si presume che essi non siano affiancati da un Social Media Marketing Team, e che l’attività condotta in Facebook sia slegata dalle altre iniziative marketing.

Ringraziamenti

Nel lanciare l’idea del sondaggio abbiamo trovato e accolto subito la collaborazione di Web In Fermento che ha realizzato la sintetica e efficiente infografica. E poi anche di Freedata Labs che ha realizzato l’analisi dei risultati con grande professionalità e competenza. A loro vanno i nostri ringraziamenti. Possiamo dire che questo è stato un esempio di grande collaborazione e affiatamento nel tentativo di delineare, per la prima volta nel nostro paese, il profilo del Community Manager in Italia. Una figura importante e in forte crescita che merita di essere analizzata e monitorata. Auspicio infatti è quello di tornare fra qualche mese a raccogliere nuovi dati per verificare gli sviluppi di tale profilo professionale. Lo studio in questione è stato discusso di recente, in anteprima, da Daniela Gerosa nella sua tesi di laurea presso l’Università degli Studi di Milano, Laurea Specialistica in Teoria e Metodi per la Comunicazione. E di questo ne andiamo davvero orgogliosi.

Infografica profilo Community Manager in Italia

Il doodle di Google è per le uova di Peter Carl Fabergé

Google doodle Faberge

Doodle classico e prezioso quello che vediamo oggi sulla homepage di Google. Infatti la dedica oggi è per i 166 anni della nascita di Peter Carl Fabergé, gioielliere e orafo russo, che divenne celebre per le sua opere più conosciute, le Uova d’Oro della famiglia imperiale russa

Google doodle Faberge

Terremoto in Emilia, le scuse ufficiali di Groupalia

Gaffe-Groupalia-su-Twitter

Dopo lo scellerato tweet di stamattina, subito dopo la scossa delle 9 che ha avuto come epicentro Medolla (Mo) provocando 15 vittime, arrivano le scuse ufficiali di Groupalia. Per Andrea Gualtieri, Country Manager di Groupalia, si è trattato di un gesto irresponsabile. Appunto

Gaffe-Groupalia-su-TwitterStamattina, come abbiamo scritto anche qui, si è assistito a qualcosa di veramente indegno e surreale. Aziende che di fronte alla tragedia e al dramma del terremoto che ha colpito nuovamente le zone già duramente segnate dal terremoto di soli 9 giorni fa, il 20 maggio scorso, non si sono fatte scrupoli di fare promozione addirittura scherzandoci sopra. Ha iniziato Groupalia, segnalata dall’amico Matteo Bianconi su twitter (di fianco uno screenshot del tweet e della sua risposta), poi ci siamo accorti anche di Brux Sport e di Prenotable, anche loro con lo stesso tono hanno voluto lasciare un brutto segno in questa vicenda.

Ma da poco abbiamo ricevuto un comunicato stampa ufficiale da parte di Groupalia ed è doveroso da parte nostra darvi notizia anche di questo. Andrea Gualtieri, Country Manager di Groupalia ha definito il tweet di stamane “un gesto irresponsabile”. Ovvio il dibattito sui collaboratori chiamati a gestire i vari canali sui social network per conto di aziende. Di seguito il comunicato stampa di Groupalia.

“Attraverso le parole del Country Manager per l’Italia, Andrea Gualtieri, Groupalia si scusa profondamente per il tweet pubblicato questa mattina in merito al terremoto.

Sono davvero costernato per quanto accaduto e chiedo scusa alla popolazione colpita dal sisma per averla offesa. Si è trattato di un gesto irresponsabile dettato principalmente da superficialità e inesperienza. 

La catastrofe che ha colpito la popolazione dell’Emilia Romagna non può e non deve ovviamente essere strumentalizzata; è una disgrazia che merita tutto il nostro rispetto. 

Mi scuso ancora e, per esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto, l’azienda ha deciso di effettuare una donazione alla Croce Rossa Italiana, da destinare alle persone coinvolte nel sisma.

Inoltre, pubblicheremo nei prossimi giorni un deal solidale, per chiunque voglia essere di aiuto e fare una propria donazione”.

Nuovo forte terremoto in Emilia, ma su Twitter c’è chi scherza

Brux Sport scherza su Twitter sul terremoto

Mattina drammatica in Emilia, una nuova scossa alle 9,00, 5,8 di magnitudo, ha sconvolto la popolazione emiliana delle provincie di Modena, Ferrara e Bologna, già sofferenti del terremoto del 20 maggio scorso. Ma su twitter qualcuno ha pensato di scherzarci sopra, come Groupalia, Brux Sport e Prenotable

Brux Sport scherza su Twitter sul terremoto

E’ davvero il caso di dire che l’idiozia non ha limite e che di idioti c’è pieno. Ma quello che è successo stamattina è davvero molto grave. Aziende, e non semplici cittadini, che provano a fare promozione approfittando di un momento drammatico come il terremoto di stamane che ha provocato 8 morti, crolli e danni ingenti nelle zone già duramente colpite dal terremoto del 20 maggio scorso. Ma per Groupalia, Brux Sport e anche Prenotable questa è una ghiotta occasione per scherzarci su.

Triste, davvero triste. Basterebbe riflettere un attimo su quello che si sta scrivendo per evitare una figuraccia vergognosa come questa. Ma a quanto pare non se ne curano. Ad onor di cronaca al momento solo Groupalia ha riparato alla figuraccia con tweet di scuse. Basterà?

Nel momento in cui scriviamo arriva il tweet di scuse anche di Prenotable. Tardi ma arriva.

Prenotable scherza sul terremoto su Twitter

Update

Anche da Brux arrivano le scuse, tardive

Brux Sport terremoto scuse

Pensioni e cifre, Axa lancia la sua app Previsio [Infografica]

Italiani-pensioni-risparmio

L’occasione del lancio della app Previsio di Axa, per iPad e iPhone, diventa un momento per riflettere e ragionare tanto sull’argomento delle pensioni, molto sentito da tutti gli italiani, quanto sulle cifre raccolte in questa interessante infografica che vi presentiamo oggi

Italiani-pensioni-risparmioParlare di pensioni in un periodo come questo è davvero difficile. Ma oggi ne parliamo in occasione del lancio di Previsio, l’applicazione gratuita per iPhone e iPad realizzata da AXA MPS che consente di calcolare come sarà la nostra pensione. E nella promozione FrozenFrogs ha realizzato una interessante infografica, sempre per conto di AXA MPS. L’alto valore informativo e la ricchezza di dati raccolti è sicuramente degno di nota. L’infografica si intitola “Pensioni d’Italia, longevità e previdenza in cifre” ed è incentrata su alcune evidenze e numeri chiave sul tema della longevità e previdenza e su come gli Italiani approccino il tema della pensione. E vediamo allora meglio questi dati.

Terremoto in Emilia, l’area si è sollevata di 15 cm

Mappa-Spostamenti-IREA---Terremoto-Emilia

Riceviamo e pubblichiamo questi dati importanti che danno un punto di vista tecnico ma efficace per comprendere la portata del terremoto di domenica scorsa. I dati rilevati dai satelliti radar di COSMO-SkyMed dell’Asi evidenziano la deformazione della superficie, permettendo ai ricercatori di Cnr-Irea e Ingv di fare le prime valutazioni sulla zona colpita

Mappa-Spostamenti-IREA---Terremoto-EmiliaNell’emergenza post terremoto dell’Emilia Romagna il Dipartimento della Protezione Civile, fin dalle primissime ore dopo il sisma, ha coinvolto l’ASI Agenzia Spaziale Italiana, il CNR-IREA Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente e l’INGV Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, per la programmazione di nuove acquisizioni radar dai satelliti della costellazione COSMO-SkyMed al fine di disporre, in tempi molto rapidi, di informazioni circa la deformazione crostale connessa alle scosse sismiche di maggiore energia: tipo di deformazione, entità ed estensione del territorio interessato. Grazie alle informazioni satellitari è stato possibile completare il quadro della situazione dell’area colpita dal sisma. Per una parte dell’area studiata si è evidenziato che si è avuto un sollevamento il cui valore massimo è pari a circa 15 centimetri. Questi dati concordano con quelli  sismologici e mostrano un piano di rottura principale immergente verso Sud lungo il quale la parte meridionale di questo settore della Pianura Padana si è accavallato sul settore settentrionale (faglia di sovrascorrimento).

#TTT05, Radio e TV incontrano Twitter

#TTT05 Quando la TV e la Radio incontrano Twitter

#TTT05 è ormai alle porte. Domani a partire dalle 18,30 cinque città Lecce, Roma, Bologna, Messina e Torino si collegheranno per dar vita all’evento #TTT05, Twitter Tips & Tricks, che tratterà l’argomento “Quando la TV e la Radio incontrano Twitter” con ospiti da Roma Francesco Soro e Marco Stancati

#TTT05 Quando la TV e la Radio incontrano Twitter Argomento molto attuale e di grande interesse quello che sarà protagonista della nuova edizione, la quinta, del #TTT05, Twitter Tips & Tricks, corso e aperitivo social dedicato all’autoformazione avanzata e approfondimenti sull’uso di Twitter. “Quando la TV e la Radio incontrano Twitter“, il titolo della serata che inizierà a partire dalle 18,30 in contemporanea per la prima volta in 5 città, Lecce, Roma, Bologna, Messina e Torino. Sarà un’occasione per parlare di come due modi di comunicare così diversi, Twitter da una parte e TV e Radio dall’altra, in effetti nell’ultimo periodo si incontrano e si cercano spesso. Per la verità TV e Radio ultimamente cercano sempre di più di interagire soprattutto con Twitter, strumento più dinamico e diretto, per raggiungere e ascoltare le opinioni degli utenti. Un passaggio importante questo e, se ci provate a pensare, impossibile da praticare solo un decennio fa.

Come i Retailers usano i Social Media [Infografica]

Interessante infografica realizzata da Campalyst che indaga l’uso dei Social Media da parte di 250 Top Retailers. Dai dati raccolti si nota che ben il 97% ha una fanpage su Facebook con una media di 935,758 fans. Il 96% usa Twitter con una media di followers di 57,097

top-250-internet-retailers-on-social-mediaQuella che vi proponiamo oggi è davvero un’interessante infografica che serve un pò a chiarirsi le idee su come i Retailers usano i Social Media per estendere ed allargare le loro attività di Marketing, ma soprattutto per accrescere l’engagement con il proprio pubblico. Campalyst ha indagato l’uso dei Social Media da parte dei 250 Top Retailers negli Usa e ha raccolto i dati differenziandoli per i principali social network. Ne è venuto un quadro completo con numeri interessanti. Il 97% ha una fanpage su Facebook che è il social network più utilizzato dai Retailers, con una media di fans di 935,758. 43 di queste fanpage superano anche il milione di fans. I brand retailers più seguiti sono Victoria’s Secret, che ha superato da poco i 18 milioni e mezzo di fans, Walmart, Adidas e Nike. Anche Twitter è usato, sebbene la differenza nelle dimensioni fans/followers sia evidente, ma nonostante questo il 96% dei Retailers lo usa.

iStockphoto partecipa al Digital Experience Festival

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Da oggi e fino al 2 Giugno a Torino si terrà il Digital Experience Festival al quale partecipa anche iStockphoto che terrà un proprio workshop all’interno della sezione Jobmatching dal titolo “Fai della tua passione un lavoro, con iStockphoto”

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Al Digital Experience Festival prenderà parte anche iStockphoto, la fonte di ispirazione creativa accessibile e immediata con milioni di foto, illustrazioni, video e contenuti audio royalty-free controllati e approvati. Oltre ad omaggiare di crediti d’acquisto immagini i vincitori del contest Create24, nell’ambito della ricca offerta del festival, iStockphoto sarà protagonista di un workshop all’interno della sezione Jobmatching, che apre un dibattito sul mondo del lavoro in ambito digitale al fine di agevolare uno scambio diretto tra la domanda e l’offerta. L’intervento di Nicola Ghezzi, Director, International Marketing, Italia e Iberia di Getty Images e iStockphoto, si presenta in linea con questa iniziativa già dal titolo: “Fai della tua passione un lavoro, con iStockphoto”.

La sfida del futuro per i CEO si gioca sui Social Media

Nuovo e interessante studio condotto da IBM, Leading through Connections, che ha intervistato 1,709 amministratori delegati provenienti da 64 paesi e da 18 settori merceologici. Cambia il modo di condurre l’impresa e la sfida si gioca anche sui Social Media. Nei prossimi 5 anni il 57% li userà di più, oggi solo il 16%

Leading-through-Connections-IBM-CEO-Study-2012Cambia il modo di far impresa, forse è meglio sta cambiando e cambierà. E lo studio condotto da IBM, Leading through Connections, che ha intervistato 1,709 amministratori delegati (CEO) di imprese provenienti da 64 paesi rappresentanti di 18 settori merceologici, lo conferma. Le imprese stanno diventando sempre più aperte e collaborative. Attente alle esigenze dei propri clienti e intenzionate a costruire un rapporto più coinvolgente. E per questo i CEO hanno di fronte a sè una grande sfida per il futuro. Una sfida che può essere vinta grazie anche all’uso dei Social Media all’interno delle organizzazioni per centrare gli obiettivi che devono essere raggiunti. Al momento i Social Media sono lo strumento usato molto poco dai CEO, solo il 16% ne fa uso. Ma per i prossimi 3-5 anni si prevedere che la percentuale salirà al 57%, facendo registrare un incremento del 256%. Davvero notevole.

Moda e e-commerce, connubio vincente

ecommerce shopping fashion

Nel Workshop annuale organizzato da BuyVIP, “ Come l’eCommerce sta cambiando le regole del gioco nella distribuzione”, si analizzano i trend e lo scenario per i brand che vogliono competere online su scala globale. Nel nostro paese cresce l’e-commerce e il comparto abbigliamento/moda e quello che riesce a sfruttare meglio questa possibilità

ecommerce shopping fashionVola l’eCommerce in Italia e anche il comparto moda/abbigliamento conferma il trend positivo, come si rileva a margine del Workshop, che continuerà fino alle 17 di oggi, organizzato da BuyVIP, shopping club esclusivo di acquisti online nel settore moda e lifestyle. La previsione di crescita delle vendite dai siti italiani per tutto il 2012, secondo l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm–School of Management del Politecnico di Milano, si attesta intorno al 18%, per un fatturato stimato intorno ai 9,5 miliardi di euro e il comparto abbigliamento/moda si prevede possa superare la soglia di 1 miliardo di euro per il 2012, facendo registrare il tasso di crescita più alto e diventando per la prima volta il secondo comparto dopo il turismo.

E-commerce - vendite per settore merceologicoGli acquisti online sono sempre più di moda e proprio i brand che operano nel fashion stanno cogliendo le migliori soddisfazioni nell’aver scelto di vendere online – commenta Franco Gianera, Country Manager di BuyVIP  Si tratta di una scelta che nell’ambito del nostro annuale Workshop ci sentiamo di voler rendere accessibile a quanti stanno guardando alla rete, ma necessitano di essere accompagnati, guidati e rassicurati. Abbiamo, volutamente, posto l’accento sulle regole della distribuzione perché sappiamo che si tratta di un tema caldo per le aziende, che si devono confrontare con la complessità di una gestione multicanale. Stanno cambiando fortemente le regole del gioco e le aziende devono aggiornare le strategie distributive cercando di integrare i vantaggi che ciascun canale offre. Viviamo in uno scenario –continua Gianera –  in cui ci sono opportunità enormi da cogliere per i brand del Made in Italy, dove la sfida varca i nostri confini e ci apre a un mercato popolato da milioni di consumatori sparsi per il mondo”

E-commerce - Abbigliamento, mercato“Secondo le stime dell’ultimo Osservatorio sull’eCommerce, la crescita del commercio elettronico italiano per il 2012 si manterrà intorno al 18%, un valore poco distante da quello dello scorso anno, per un fatturato previsto di circa 9,5 Miliardi di euro – dichiara Riccardo Mangiaracina, Responsabile della Ricerca Osservatorio B2c Politecnico di MilanoL’export,composto per il 55% dal turismo e per il 33% dall’abbigliamento, cresce del 21% e raggiungerà a fine 2012 un valore totale di oltre 1,6 miliardi di euro. Il comparto abbigliamento stimiamo registri un incremento del 30% tra 2011 e 2012, passando da 794 milioni di euro ad oltre 1 miliardo di euro a fine 2012 e a farla da padrone sarà il fashion, con l’80% del mercato”

 

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Doodle musicale su Google, omaggio a Robert Bob Moog

Google doodle - Robert Moog

Grande omaggio  da Google a Robert “Bob” Moog, l’ingegnere americano meglio conosciuto per essere stato l’inventore del sintetizzatore, lo strumento che rivoluzionò la musica negli anni ’70. Il doodle oggi è un Moog appunto, per i 78 anni dalla nascita del suo inventore

Google doodle - Robert Moog

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