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Quasi 8 nuovi utenti al secondo sul web [Infografica]

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Sicuramente vi sarete chiesti tante volte quanti siano gli utenti sul web a livello mondiale. Ancora una volta Pingdom riesce a fornirci un interessante studio che risponde a questa domanda. Ogni secondo ci sono quasi 8 nuovi utenti in più sulla rete!

Internet-World-UserSappiamo che da poco la popolazione globale è di 7 miliardi e che più di un terzo si collega alla rete. Ma vi siete mai chiesti quanti utenti al mese, alla settimana, al giorno o addirittura al secondo? Bene, se vi siete posti tutte queste domande oggi siamo in grado di fornirvi una risposta. Grazie allo studio di Pingdom dal quale è stata ricavata l’infografica che vi proponiamo, abbiamo un quadro più completo. Osservando i dati che fornisce InternetWorldStats.com, utilizzandoli come fonte dell’analisi, si vede che le cifre riferite al 31 dicembre 2011 sono di 2,267,233,742 persone che si collegano al web, con una penetrazione del web a livello mondiale pari al 32,7%.

L’utilizzo di Internet in Europa, dati comScore Dicembre 2011

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comScore ha rilasciato nei giorni scorsi i dati sull’utilizzo di Internet in Europa riferendosi al mese di dicembre 2011. La ricerca diffonde dati sulla penetrazione del banking online, in Olanda ha raggiunto il 66,3% della popolazione e il sito più visitato è quello di ING Group. 381,5 milioni i visitatori europei nel mese e l’Italia è un pò più lontana

www_3Ancora una volta comScore ci offre dati interessanti sull’utilizzo in generale di Internet e ieri ha diffuso un comunicato con i risultati dell’utilizzo di Internet al mese di dicembre 2011 in Europa. Innanzitutto vale la pena evidenziare i dati sulla penetrazione del banking online. E si scopre che giusto in termini di penetrazione del servizio, l’Olanda è al primo posto con il 66,3% di coefficiente di penetrazione e il sito di banking online più diffuso e quello di ING Group. Tra i dati ingenerale sull’uso di Internet in Europa, 381,5 milioni sono stati i visitatori unici in Europa che hanno navigato nel mese di dicembre 2011 con una media di 27,5 ore per persona. L’Italia va un pò male, soprattutto per la media del tempo trascorso.

Storia dei Social Media [video]

Storia Social Media - Grovo

E possibile racchiudere la storia dei Social Media in un video? Si e anche in meno di due minuti e mezzo senza dimenticare nulla. Il video di cui vi parliamo oggi è di Grovo e illustra gli ultimi dieci anni dalla mascita di Blogger, Friendster, MySpace fino ad arrivare a Twitter e Facebook

“TV FAI-DA-WEB”, primo laboratorio italiano sui linguaggi delle web tv

logo Tv Fai-da-web

Il laboratorio è ideato e promosso dalla cattedra di Semiotica dei nuovi media dell’Università di Bologna e dall’osservatorio e network Altratv.tv. Occasioni di formazione e confronto per i futuri professionisti dell’audiovisivo e per gli editori-videomaker creatori di web tv

logo Tv Fai-da-webNasce “Tv fai-da-web”, il primo laboratorio universitario permanente dedicato ai format e linguaggi della web tv. Un laboratorio che diventa di fatto uno spazio di riflessione, analisi e sperimentazione ideato e promosso dalla cattedra di Semiotica dei nuovi media del Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Università di Bologna e dall’osservatorio e network italiano delle web tv Altratv.tv. Un laboratorio rivolto agli studenti dell’ateneo bolognese, ma aperto anche a studiosi, appassionati e videomaker.

Oggi le web tv ricalcano stili, formati e generi già usati dalla televisione generalista – osserva Giovanna Cosenza, docente di semiotica dei nuovi media all’Università di BolognaIl laboratorio vuole studiare la possibilità di inventare nuovi modi di fare televisione, partendo dall’osservazione sistematica e analitica di ciò che accade in rete non solo nell’ambito della produzione audiovisiva e del citizen journalism, ma anche nel mondo dei social media”.

La rete italiana composta da centinaia di web tv è ormai più matura e la consapevolezza si rispecchia anche in una produzione seriale: iniziano a moltiplicarsi esperienze di web-series – precisa Giampaolo Colletti, fondatore di Altratv.tv – Questo laboratorio vuole indagare il fenomeno offrendo occasioni di crescita ai futuri professionisti e al contempo vuole fornire una bussola agli editori e videomaker”. 

Il laboratorio prevede una parte teorica da svolgersi in aula e un tirocinio curricolare presso Altratv.tv, con la possibilità di ideare e scrivere per le direttea rete unificata”. Gli studenti che faranno una tesi d’esame o tesi di laurea sui format e linguaggi delle web tv entreranno a far parte della giuria che assegnerà il PremioTV fai-da-web” al miglior format web-visivo finora realizzato in Italia. Il premio sarà consegnato durante il meeting “Punto it: le Italie digitali fanno il punto”, promosso da Altratv.tv in collaborazione con Google, Eutelsat, Comune e Università di Bologna, che si terrà a Bologna dal 18 al 20 aprile 2012. Nelle prossime settimane sarà pubblicato il regolamento, il bando e il form online per l’iscrizione al contest.

Per chiunque volesse maggiori informazioni sul laboratorio e per inviare il proprio cv al fine di svolgere il tirocinio, è possibile scrivere a info@altratv.tv, dove è attiva una segreteria organizzativa.

Ricerca ING, 5 risparmiatori su 10 hanno difficoltà a risparmiare

Difficoltà risparmio

Dalla Ricerca Internazionale del Gruppo ING, commissionata all’istituto di ricerca TNS in 19 Paesi su 18 mila risparmiatori emerge che risparmiare oggi è un’impresa sempre più difficile. In Italia si risparmia sempre meno per gli effetti della crisi finanziaria

Difficoltà risparmioCerto, qualcuno starà già pensando che questa difficoltà è talmente evidente che non ci vuole una ricerca per capirlo. Forse, ma la ricerca di ING che vi proponiamo oggi ci da una visione globale della difficoltà al risparmio nel mondo e in Italia. Ed è interessante vedere attraverso questa ricerca che ci sono paesi le cui condizioni al risparmio sono migliori oggi che in passato. A livello globale il 51% del campione dichiara di risparmiare meno rispetto al passato e nelle potenze emergenti dell’Asia, ovvero Cina, India e Tailandia, la situazione finanziaria personale risulta in molti casi migliore rispetto al passato, sebbene questo non coincida con una grande disponibilità di denaro.

Il ciclo di vita sui Social Media

I 4 Pilastri per il Successo sui Social Media

Ogni volta che raccogliamo dei dati dai Social Media che ci riguardano ci poniamo come obiettivo di prendere delle decisioni sulla base di questi. E a volte non è semplice, specie se non si è organizzati. Proviamo a vedere grazie a questa infografica di uberVU come meglio procedere e conosciamo le fasi del Ciclo di vita sui Social Media

I 4 Pilastri per il Successo sui Social MediaIniziare ad essere operativi strategicamente sui Social Media è sicuramente un primo passo da fare per poter estendere le possibilità di comunicazione e di engagement. Ma il passo successivo è quello che risulta poi più importante, cioè raccogliere tutti i dati che provengono da questa strategia e utilizzarli per prendere delle decisioni. Tenere traccia del sentiment, individuare tendenze, filtrare e analizzare i dati, comunicare coi propri fan o follower, misurare il ROI. E per fare questo, operazione che a volte può risultare semplice ma anche piuttosto complessa, è bene dotarsi di un’organizzazione per fare in modo che i dati vengano raccolti, monitorati, analizzati. In sostanza bisogna dar vita ad un processo e questo processo si basa principalmente sulla definizione di un Obiettivo sulla base del quale allineare e attivare tutte quelle attività che possono aiutarci a raggiungerlo.

Social Network e gli effetti sulla Personalità

Social Network Personalità

Ma i Social Network che effetti hanno sulla nostra personalità? E’ questo il tema che è al centro della riflessione del dr. Ambrogio Pennati, psichiatra e collaboratore di Freedata Labs, e della dr.ssa Samantha Bernardi, psicologa. Riflessione interessante su come ci relazioniamo coi Social Network

Social Network PersonalitàAvevamo già trattato un pò l’argomento, ossia la relazione tra personalità e social network, in occasione di un’infografica di Help for Depression in cui si affermava che Facebook, o comunque i social network, possono indurre depressione. Invece oggi vi proponiamo la riflessione del Dr. Ambrogio Pennati, psichiatra e collaboratore di Freedata Labs, e della dr.ssa Samantha Bernardi, psicologa, in cui si affronta l’argomento sulla relazione che può esistere tra personalità e social network. Conosciamo bene quanto sia ormai esteso il fenomeno dei social network anche nel nostro paese, e ne parliamo ogni giorno sul nostro blog, ma di fronte a questo risulta lecito chiedersi “Cosa spinge le persone ad iscriversi a Facebook?”, oppure possono esserci delle cause, delle ripercussioni comportamentali nella vita di tutti i giorni?

Il doodle di Google è per San Valentino

Google doodle Valentine

Sulle note di Tony Bennett nella sua celeberrima versione di “Cold, Cold Heart”, Google dedica il doodle di oggi a tutti gli innamorati celebrando la festa San Valentino. Il messaggio che lancia Google è quello di un amore universale senza restrizioni

Google doodle Valentine

Il doodle di oggi Google lo dedica alla festa degli innamorati, infatti il 14 febbraio si celebra la festa di San Valentino. E sulle note del grande Tony Bennett, fresco premiato ai Grammy Awards 2012, nella sua celeberrima versione di “Cold, Cold heart”, si avvia un video in cui si vedono un giovanotto che cerca di conquistare la sua amata facendole dei regali, cercati proprio su Google, poco graditi dalla fanciulla dedita a saltare sulla corda. E regalo dopo regalo, anche il giovanotto finisce per prendere la corda e saltare, facendo felice la sua amata.

A testimoniare il fatto che alle volte non servono tanti regali per far felice chi si ama, ma forse è meglio passare un pò di tempo assieme.

La canzone che Google ha scelto come colonna sonora di questo doodle è la celebre versione di Tony Bennett di “Cold, Cold Heart”, canzone scritta nel 1951. Originariamente era un pezzo country scritto da  Hank Williams, uno dei più importanti musicisti del genere e una autentica star dell’epoca. E nello stesso anno venne registrata da Tony Bennett, vero nome Anthony Dominick Benedetto di evidenti origini calabresi, che allora stava per farsi conoscere al grande pubblico, utilizzando un arrangiamento orchestrale per la Columbia Records. Il brano ebbe così tanto successo che resto nelle classifiche Billboard per 27 settimane di seguito in prima posizione. Di fronte a questo successo, Hank William chiamò Tony Bennett e gli disse: “Perchè hai rovinato la mia canzone?”.

Un giornalista scrisse anche:

Che un giovane cantante italiano, cameriere dei Queens, potesse avere qualcosa in comune con un cantante country dei boschi dell’Alabama, è una testimonianza per le qualità di William come compositore che per l’immaginazione e il senso artistico di Bennett”.

Google doodle San Valentino

Ancora una volta Google ha fatto centro, unendo momenti divertenti a momenti di riflessione. E se avete fatto caso, il video si chiude con delle immagini che riprendono situazioni e scene tra innamorati. Così di fianco alla dama col suo principe ranocchio, di fianco al cane e al gatto che coronano il loro sogno d’amore, ci sono anche una coppia di uomini e una copia di donne, innamorati come tanti che festeggiano come tanti.

A San Valentino gli italiani si innamorano del Mobile

mcommerce

San Valentino ormai è alle porte e aumentano del 162% le ricerche di regali effettuate da smartphone. Cresce il giro d’affari legato all’mCommerce, nonostante meno di un terzo delle grandi aziende italiane abbia attivato una campagna pubblicitaria per i dispositivi mobili nell’ultimo anno

San Valentino è alle porte e come ogni anno inizia la ricerca del regalo o anche solo del pensiero da rivolgere alla persona amata. Lo dimostrano le ricerche degli italiani sul web: nelle due settimane precedenti al 14 febbraio, le ricerche legate ai “regali San Valentino” sono pressoché triplicate tra il 2010 e il 2011 (Fonte: Google Internal Data). Ma cosa cercano gli Italiani per San Valentino? Secondo Google Statistiche di ricerca lo strumento con cui è possibile confrontare volumi di ricerca per aree geografiche, categorie, intervalli di tempo e proprietà web, spaziano abitualmente da un generico “idee San Valentino” alla ricerca di regali specifici come “anelli” e “gioielli” sino ad arrivare a chi si affida al web per trovare l’ispirazione per comporre una frase d’effetto con cui stupire il proprio partner (Fonte: Google Statistiche di Ricerca, ricerche legate a San Valentino, categoria “Acquisti”, Gennaio-Febbraio 2011).

Lo stato del Mobile Payment in Italia nel 2012

Mobile Payment

I pagamenti dai cellulari valgono 700 milioni di euro nel 2011 e sono 23 milioni gli italiani che ne hanno effettuato almeno uno. Oltre 500 milioni di euro riguardano l’acquisto di contenuti digitali, ricariche telefoniche o donazioni. In forte crescita il Mobile Commerce

Mobile PaymentIl nostro paese riguardo il Mobile presenta un grande paradosso infatti l’Italia è tra i primissimi paesi al mondo per penetrazione dei dispositivi cellulari, 48 milioni di utenti, 44% dei dispositivi “smart”, 16 milioni di mobile surfer, ed è tra gli ultimi (nel mondo occidentale) per utilizzo dei pagamenti elettronici, quantficabile in “solo” 25 milioni di utenti di carte di pagamento, cioè il 90% delle transazioni è ancora in contante. Sono 23 milioni gli utenti (il 76% degli italiani tra i 18 e i 54 anni) che nel 2011 hanno effettuato almeno un pagamento via mobile per un valore totale di 700 milioni di euro: oltre 500 milioni riguardano l’acquisto di contenuti digitali (Mobile Content)– come notizie, giochi, musica – ricariche telefoniche o donazioni. Questi i dati presentati nei giorni scorsi riferiti allo ricerca dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano, durante il convegno “Mobile Payment in italia: se non ora, quando?

Oltre 80 milioni afferiscono al Mobile Commerce di beni e servizi – che registra una forte espansione, spesso come estensione di progetti di eCommerce – mentre mostra una limitata diffusione e un’implementazione tutta da realizzare il Proximity Payment, nonostante la presenza di qualche iniziativa interessante.

Questo perchè gli italiani:

  • preferiscono il contante, con il 90% (Fonte: Banca d’Italia 2010) delle transazioni regolate in contante a fronte di circa l’80% in Europa (Fonte: BCE 2010);
  • sono “solo” 25 milioni gli italiani con una carta attiva, nonostante il numero elevato di carte in circolazione – 82 milioni nel 2010 (Fonte: ABI 2010);
  • gli italiani non utilizzano la moneta elettronica per gli acquisti di tutti i giorni, come confermato dal ridotto numero di transazioni annue per abitante (25 in Italia contro 63 in media in area euro) e dall’elevato valore medio di ogni singola transazione (80 € verso 52 € in area euro) – Fonte: BCE 2010
  • il valore delle transazioni con carte di pagamento è “stazionario” dal 2006 al 2010, oscillando tra i 120 e i 130 miliardi di euro (Fonte: BCE 2010).

Mobile Payment in ItaliaIl Mobile Commerce e il Mobile Remote Payment mostrano una tecnologia matura e largamente disponibile, sebbene in continua evoluzione. Esempi brillanti del secondo tipo (MRP) negli USA sono stati l’applicazione di Fandango (vendita di biglietti cinematografici), scaricata da oltre 20 milioni di utenti, l’applicazione Mobile di Starbucks (ordinazioni in coda), con oltre 30 milioni di transazioni in un anno, mentre in Francia ha riscosso un grande successo (3 milioni di download) l’applicazione Mobile di SNCF tramite cui è stato acquistato il 3% dei biglietti ferroviari.

starbucks-mobile-paymentIn Italia ci sta provando il Consorzio Movincom con oltre 20mila biglietti venduti dalla sola ATAdi Firenze; le Telco italiane, inoltre, si sono riunite in MobilePay con l’obiettivo di creare una piattaforma unica per i pagamenti via Mobile; alcuni player dell’offerta, infine, stanno sperimentando nuove soluzioni che usano i QRCode per avvicinare il mondo Remote a quello Proximity (PlainPay di Auriga, Up Mobile di Banca Sella e BeMoov del Consorzio Movincom). In Italia il MRP nel 2011 ha registrato una crescita del 35%, tuttavia il transato è ancora contenuto. Tutto dipenderà dalla capacità degli esercenti di includere il canale Mobile nelle loro strategie di vendita e di sfruttareal massimo le peculiarità del canale, ovvero ubiquità spaziale, disponibilità temporale e semplicità di fruizione.

Il Mobile Proximity Payment (MPP) invece, sebbene presenti un potenziale di pervasività più elevato (coinvolgendo tutte le relazioni commerciali nei punti di vendita fisici), mostra una tecnologia sì matura e nativamente inclusa nei nuovi dispositivi immessi sul mercato, tuttavia non ancora adeguatamente diffusa in termini di POS Contactless né di cellulari dotati di NFC. In Italia si registrano per ora alcune sperimentazioni: il progetto dell’azienda dei trasporti ATM di Milano in collaborazione con Telecom Italia – che consente di pagare l’abbonamento ai trasporti pubblici con Paypal su sito ottimizzato per Mobile e di accedere ai mezzi avvicinando il telefono ai tornelli – e la sperimentazione “Move and Pay” avviata da Intesa Sanpaolobasata su cellulari NFC. Tali iniziative mostrano un’offerta ancora in fase di formazione e consolidamento ma anche chiari segnali di consapevolezza che per il Mobile Proximity Payment i tempi siano ormai maturi. Anche la tecnologia si è consolidata e si prevede che nel 2015 potrebbero esserci tra i 20 e i 25 ml di smartphone NFC in Italia.

Mobile Commerce in ItaliaIn un contesto simile il Mobile Payment può davvero costituire un importante fattore di innovazione sia per il settore dei servizi di pagamento – favorendo lo sviluppo dei pagamenti elettronici – sia per il settore della telefonia mobile – dove i principali operatori sono alla ricerca di nuovo spazio competitivo, e anche una fonte di valore per diversi stakeholder:

• per la Banche e i Circuiti, alla ricerca di nuovi modelli per diffondere i pagamenti elettronici;

• per le Telco, alla ricerca di nuove categorie di servizi a valore aggiunto per i propri utenti;

• per gli esercenti, alla ricerca di fonti di ottimizzazione dei processi e di miglioramento del servizio al cliente;

• per gli Utenti stessi, alla ricerca alla possibilità di acquistare dovunque e in qualsiasi momento

• per la Pubblica Amministrazione, alla ricerca di fonti di riduzione dei costi, di miglioramento del servizio ai cittadini e di strumenti chiave per l’emersione del sommerso.

Gli esercenti – catene di supermercati, tabaccai, cinema, aziende di trasporto, gestori di vending machine, ristoratori, operatori del commercio elettronico – sono una categoria “pivotale” per la diffusione del Mobile Payment in tutte le sue declinazioni.

Da un’analisi condotta su diversi casi aziendali sono emerse quattro principali fonti potenziali di valore per il Mobile Payment in senso stretto:

• riduzione dei costi di gestione del contante: costi per il tempo dedicato a conteggio, trasporto (affidato al personale o attraverso portavalori), errori di conteggio, restituzione del resto e costi collegati al rischio di furti e rapine. Questo varia dallo 0,5-1% del fatturato per i tabaccai all’1-2% negli ipermercati fino al 15% per i gestori di Distributori automatici;

• riduzione dei tempi di pagamento: riduzione del tempo complessivo di servizio e del rischio di mancate vendite; riduzione dei costi operativi sostenuti per garantire un determinato tempo di servizio. La riduzione dei tempi di pagamento varia dai 5 ai 30 secondi. Il tempo medio di servizio in un fast-food con in media 5 clienti in coda potrebbe essere ridotto del 27% nel caso in cui 2 clienti su 5 utilizzassero strumenti di Contactless Proximity Payment.

• digitalizzazione di processi e documenti: gestione del buono sconto o dei biglietti di accesso al servizio;

• ubiquità spaziale e temporale: possibilità di pagare dovunque e in qualsiasi momento, dando vita spesso all’unico canale di acquisto/pagamento disponibile.

Insomma, benefici evidenti e allora è proprio il caso di aprire le porte al Mobile Payment anche nel nostro paese. E voi che ne pensate? Fate già dei pagamenti via Mobile? E qual è la vostra esperienza?

La notte dei Grammy Awards e il pensiero a Whitney Houston

Webtrends_Grammy-Infographic

La morte di Whitney Houston sconvolgerà sicuramente il programma della consegna dei Grammy Awards, gli oscar della musica, che si terrà stanotte. E intanto su Twitter molti si sono divertiti a fare pronostici raccolti da Webtrends in una infografica. Grande favorita è Adele

Whitney Houston

I Grammy Awards sono stati funestati alla vigilia dalla notizia della morte di Whitney Houston, attesa come ospite proprio per l’occasione. E inevitabilmente, come tra l’altro chiesto da molti colleghi non appena appresa la notizia su twitter, l’evento renderà un doveroso tributo alla artista premmiata ben 6 volte nella sua carriera. L’omaggio alla Houston sarà affidato a Jennifer Hudson, così come viene ufficializzato sul sito ufficiale della manifestazione, anche se non si conoscono altri dettagli. Nei giorni scorsi su Twitter molti utenti si sono divertiti a fare prnostici e Webtrends ne ha realizzato un’infografica che vi proponiamo. Grande favorita è Adele che proprio in questa occasione ritorna a cantare dal vivo dopo i guai alle corde vocali che l’hanno costretta ad un lungo riposo.

Webtrends scommette sul futuro e investe in ricerca e tecnologia

Webtrends - Mobile Social and Web Analytics

Prosegue nel 2012 la strategia di sviluppo di Webtrends, leader mondiale in Mobile, Sociale e Web Analytics, per rafforzare ulteriormente la propria leadership a livello mondiale. Il 2011 è stato per l’azienda un anno di grande crescita soprattutto per il servizio Optimize

Webtrends - Mobile  Social and Web AnalyticsWebtrends è leader in Mobile, Social e Web Analytics e a chi ama conoscere dati e infografiche questo nome risulterà molto familiare.  L’azienda ha annunciato per il 2012 un piano di investimenti di 7 milioni di dollari in ambito ricerca e sviluppo, scelta che conferma l’impegno dell’azienda a favore dell’innovazione e dell’espansione della propria Intellectual Property (IP) in EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e negli altri mercati.

Lightwave, tecnologia a microonde da LG

Lightwave - forni microonde LG

Lightwave è la nuova tecnologia che sta alla base della nuova gamma di forni a microonde prodotti da LG, leader mondiale nel settore. Innovazione e tecnologia che si tramuta in qualità nella cottura dei cibi e grande attenzione verso il risparmio energetico

Lightwave - forni microonde LGOggi vi parliamo di Lightwave, nome affascinante e avveniristico, e non poteva esserci nome più azzeccato per la nuova gamma di forni a microonde prodotti da LG che si presentano per la loro alta qualità nella cottura dei cibi e per l’attenzione che l’azienda coreana, leader mondiale nel settore, ha rivolto verso il tema del risparmio energetico

Twittervista a Davide Rizzo, co-founder di Metwit il social meteo

Riprendiamo con la serie di twitterviste dopo due settimane di pausa. Sono state due settimane davvero intense a causa del mal tempo che ha messo in ginocchio mezza Italia. Parliamo oggi proprio di meteo:  Davide Rizzo (aka @davrizzo), ci spiega cos’è Metwit di cui è co-founder, come funziona e da quali esigenze nasce. Buona lettura, rigorosamente di 140 caratteri alla volta!

Ciao Davide e benvenuto, presentati con un tweet a chi ci legge
Ciao, mi chiamo Davide Rizzo, ho 25 anni, CTO e co-founder di Metwit e drop out da ingegneria informatica

Quest’ultima cosa che dici ‘vanta’ precedenti illustri…che sia di buon auspicio?
È una decisione non banale e sta a me farla fruttare. I precedenti illustri possono incoraggiare, il resto ce lo dobbiamo mettere noi!

Parliamo allora di Metwit, che cos’è?
Metwit è un servizio che aggrega in tempo reale le informazioni relative al tempo meteorologico prodotte dalla gente.

Una sorta di meteo in tweet…
Esatto. Su Twitter ci sono oltre 300.000 tweet quotidiani con la sola parola “weather”. La gente comunica su questo tema e le informazioni sono utili a tutti.

LinkedIn conta 150 milioni di utenti registrati e raddoppia i ricavi

LinkedIn - Logo

Nel comunicato che illustra i dati finanziari relativi al quarto trimestre del 2011, LinkedIn annuncia di aver raggiunto i 150 milioni di utenti registrati. Una crescita costante da quando lo scorso anno superò i 100 milioni di utenti. E i ricavi sono aumentati del 115%

LinkedIn - LogoLinkedIn continua a crescere affermandosi sempre di più come unico grande social business network. Nel comunicato relativo al quarto trimestre finanziario dell’azienda, LinkedIn annuncia di aver raggiunto i 150 milioni di utenti, confermando il trend di crescita iniziato nel marzo dello scorso anno quando toccò la soglia dei 100 milioni di utenti. In media gli utenti registrati sono cresciuti di oltre 5 milioni e mezzo al mese negli ultimi 9 mesi del 2011, facendo un calcolo ad occhio. Ma altra notizia interessante è che i ricavi sono aumentati del 115% arrivando alla cifra di 522 milioni di dollari. Il fatturato è cresciuto del 105% passando dagli 81,7 milioni di dollari arrivando a 167,7 milioni di dollari.

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