Insieme, le due aziende si fissano come obiettivo di migliorare ulteriormente i servizi di accelerazione web e mobile. L’acquisizione si è chiusa per una cifra di 268 milioni di dollari. Akamai in questo modo rafforza ancora di più il suo brand
Akamai, la principale piattaforma cloud che consente di offrire agli utenti un’esperienza online sicura e a elevate prestazioni, in qualunque parte del mondo e su ogni dispositivo, ha annunciato l’acquisizione di Cotendo, azienda specializzata nella fornitura di servizi di accelerazione web e mobile.
Lo sbarco di Murdcoh su Twitter sta facendo discutere anche per il fatto che molti credevano non fosse proprio il magnate australiano a twittare. Poi lo stesso Jack Dorsey è intervenuto dicendo che era Murdoch in persona. Il tutto si è poi arricchito del tweet della moglie di Murdoch che è subito apparso come verificato ma a crearlo è stato un britannico che voleva riderci sopra. Ma chi controlla gli account di twitter?
Il caso Murdoch su Twitter sta facendo discutere tutto il web, e non solo. Il fatto che il magnate australiano potesse sbarcare su Twitter e gestire il suo account direttamente è apparsa subito strana. Ma a sostenere la veridicità dell’account e a garantire che dietro a quell’account ci fosse proprio Murdoch è intervenuto proprio Jack Dorsey in persona, il creatore di Twitter. Questo dimostra i buoni rapporti tra i due, già due anni fa si parlò insistentemente di un interessamento di Murdoch per twitter, ma poi non se ne fece nulla. Comunque sia, la garanzia era notevole a tal punto che tutti si sono poi convinti che Murdoch su twitter era proprio lui. Fino a quando ieri è apparso un account su Twitter, a nome di Wendi Deng, la moglie di Rupert Murdoch, con tanto di spunta di colore azzurro a garantire che fosse proprio lei. Ma si trattava di un fake, infatti l’account era stato aperto da un uomo britannico che l’aveva fatto per ridere dei tutta la vicenda Murdoch, Ma come mai l’account è apparso come verificato? Chi e quali sono i metodi per garantire la veridicità di un account quando si tratta di personaggi famosi?
Seconda edizione di Top 5 programma Tv che sta andando in onda su Rai 5, in collaborazione con la social media company TheBlogTv, interamente realizzato in crowdsourcing , in onda in questi giorni fino al 6 gennaio. Un bell’esempio di come Tv, Web e creatività possono incontrarsi e interagire insieme
Al via Top5 Xmas la seconda serie di Top5, il programma per la tv realizzato attraverso il crowdsourcing video dai creativi di nuovitalenti.rai.it e userfarm.com. Dopo il successo della prima edizione, Top5, il programma TV di Rai 5 realizzato in collaborazione con la social media companyTheBlogTV, torna sugli schermi della RAI con un ciclo di 15 puntate da 10 minuti dedicate al Natale. In onda dal 20 dicembre fino al 6 gennaio 2012 alle 16,50 su Rai 5. Se non vi è capitato ancora di vederlo, non perdetelo, in pochi minuti potrete vedere un mix di creatività, humour, web e tv in senso classico che prospettano un nuovo modo di fare Tv, sperimentale ma allo stesso tempo gradevole. Un anticipo di quello che potrebbe essere la Tv del futuro.
Ed ecco che col doodle definitivo già apparso dove il 2012 è già iniziato, Google saluta il nuovo anno. Ieri sera è andato online quello dedicato alla Vigilia di Capodanno e fra qualche ora sarà online quello che augura a tutti Buon Anno! E anche noi ci uniamo agli auguri
Ecco che col nuovo doodle, diverso da quello dedicato alla Vigilia di Capodanno, Google augura a tutti Buon Anno. Il doodle è già visibile in quei paesi ad oriente dove il 2012 è già iniziato come Australia, Nuova Zelanda e Korea del Sud. Diversamente da quello di ieri, in effetti ancora online della versione occidentale di Google, Italia compresa, che raffigurava una classica festa di Fine Anno, questo nuovo doodle raffigura impegnate in attività svariate con dietro un calendario su cui si legge bene 2012.
E ci associamo anche noi nell’augurarvi un Buon Anno, che sia un anno pieno di energia, di sogni, di progetti da realizzare nonostante il periodo non facile che stiamo attraversando. Ed è proprio in questi momenti che bisogna dare il massimo e non smettere di realizzare o portare avanti progetti e idee. Da parte nostra cercheremo di fare il nostro meglio, grazie anche al vostro prezioso supporto e ci auguriamo che tutti possiamo fare la stessa cosa.
Sicuramente molti saranno incuriositi se Google abbia creato o meno un doodle speciale per il Capodanno, come del resto ha sempre fatto. Ecco che vi mostriamo il doodle per il 2012 attualmente visibile in Korea del Sud e Nuova Zelanda
Google ha reso visibile il doodle che vi mostriamo in alto per il momento solo in alcune zone, per evidenti motivi di fuso orario, Korea del Sud e Nuova Zelanda. In molto già si chiedono se, nel momento in cui toccherà l’America o l’Europa, il doodle può trasformarsi un qualcosa di diverso o addirittua animarsi come è stato nel caso del doodle che augurava Buone Feste, apparso in un primo momento come immagine fissa e poi dopo qualche ora si è animato completamente.
Da sorpresa del 2011 a fenomeno social media del 2012. Questo è Google+, il social network di Google che partito in sordina adesso è capace di insidiare anche un colosso come Facebook. Ed entro il 2012 si prevedono 400 milioni di iscritti
Nonostante la partenza non molto entusiasmante, dovuto soprattutto al fatto che fino al lancio di Google Plus, a Mountain View in fatto di social network non ne avevano azzeccata una, vedi anche la recente chiusura di Google Buzz. Ma da giugno del 2011 Google+ è andato avanti, comunque, nonostante molti, noi compresi, avanzassero dubbi sulla reale utilità di questo nuovo social network. E in effetti da subito G+ ha dimostrato che in casa Google forse avevano fatto centro, cominciando a riscuotere forte attenzione, poi considerazioni positive e poi un crescente numero di utenti registrati. E questo a detta di molti, ma forse anche nei dati di fatto, ha convinto Facebook a fare qualcosa dopo diverso tempo passato sugli allori. L’introduzione della Timeline, ma anche di altre funzionalità va letta in questo senso.
Mancano poche ore alla fine di questo anno e ci si sta già organizzando per brindare al nuovo anno. E quando si parla di brindisi si parla quindi di scelta tra spumante o champagne. Nielsen pubblica oggi i dati di un’indagine sulle conversazioni in rete condotta attraverso Nielsen BuzzMetrics e lo spumante è preferito allo champagne.
Se nella testa dei consumatori il Natale è associato alla tavola e alla tradizione, il Capodanno è invece il momento in cui stappare una bottiglia è l’augurio migliore per iniziare positivamente l’anno nuovo. Ma cosa stapperanno gli italiani per festeggiare l’arrivo del 2012? Analizzando con Nielsen BuzzMetrics le conversazioni tra internauti su blog, forum e altri luoghi di discussione online siamo in grado di rilevare i trend in corso e di avere delle anticipazioni su come si orienteranno nella scelta i consumatori. Lo champagne è nel vissuto degli italiani il simbolo della festa e spesso il termine viene utilizzato con lo scopo di enfatizzazione celebrativa e infatti nei mesi che precedono le festività è discusso e commentato in rete più del rivale nostrano.
Youmpa è un sito creato dalla start-up Bloop s.r.l. di Milano e Arezzo, che potrebbe risolvere i tuoi dubbi esistenziali su dove trascorrere il Capodanno e più in generale il tuo tempo libero. Vediamo il progetto nel dettaglio.
Youmpa, lanciato a novembre e ancora in fase beta, potrebbe diventare a breve il sistema più utilizzato per condividere eventi attraverso il sistema della geolocalizzazione. La particolarità di questa piattaforma web, a cui presto si aggiungerà l’applicazione mobile con novità al momento top-secret, è quella di funzionare sia come motore di ricerca, anche per i non iscritti, sia come vero e proprio social network in cui scegliere le categorie di evento a cui si è interessati a partecipare, seguire altri utenti per scoprirne di nuovi, creare eventi e organizzare una propria agenda virtuale di appuntamenti da non perdere.
Netizen 2012, il rapporto realizzato da Altratv, fotografa lo stato delle web tv in Italia. Crescono meno dello scorso anno, ma sono più mature con obiettivi più imprenditoriali, grazie anche ai social network, devices mobili e piattaforme di videosharing
Con il 2012 l’esercito dei videomaker italiani creatori di web tv ingrossa le sue fila, raggiungendo quota 590 “antenne” distribuite in modo piuttosto omogeneo su tutto il territorio nazionale, con una densità maggiore nel Lazio (102), in Lombardia (85), in Puglia (63) e in Emilia-Romagna (53). Le micro web tv sono aumentate in maniera minore rispetto allo scorso anno, registrando una crescita del +11% (nel 2011 se ne contavano 533 con un aumento del +52% sull’anno precedente), ma sono più strutturate e con obiettivi più chiari. Cosìil settimo rapporto Netizen, dedicato agli Internet Citizen, ovvero i cittadini digitalizzati videomaker, fotografa una rete italiana più matura.
Secondo i dati diffusi oggi da Nielsen si conferma lo stato di crisi che ha investito anche questo Natale. Visto il ridotto potere d’acquisto, gli italiani hanno preferito fare acquisiti alimentari presso il canale discount, di gran lunga più conveniente
Maggiore attenzione alla spesa e ridotto potere d’acquisto hanno spinto gli italiani a preferire, anche durante il periodo natalizio il canale discount, più conveniente rispetto agli altri. Nella prima metà di dicembre 2011 si è registrata infatti una crescita delle vendite in questo canale del +3,9% (variazione a volume a prezzi costanti) contro una contrazione delle vendite negli altri canali. E’ stato infatti un Natale triste per i consumi alimentari negli altri canali. Le prime due settimane di dicembre hanno segnato una flessione dei fatturati del -1,1% nella distribuzione moderna alimentare (iper+super+lis+discount) e una riduzione dei consumi pari a -3,7%, rispetto alla prima metà di dicembre del 2010 quando la rinuncia del Natale fuori casa aveva dato una spinta molto positiva alla grande distribuzione che cresceva del +2,8%. Tutti i canali ne hanno sofferto, il supermercato ad esempio, che nel Natale del 2010 aveva segnato una crescita dei consumi del +2,5%, ha avuto quest’anno una contrazione del -3,6%.
Salgono gli utenti della Rete ma la tv generalista resiste ancora. Fino a quando? Puntata speciale oggi dalle ore 10 alle 12 di “Tv chat” per raccontare l’Italia tra vecchia e nuova tv. In Studio Loris Mazzetti, Wally Villa Giambelli. #tiscalitvchat l’hashtag per interagire
Ancora una volta Royal Pingdom ci fornisce dei dati estremamente interessanti. Stavolta vediamo come Internet è evoluto negli ultimi 20 anni, dal 1991 al 2010. E scopriamo che negli ultimi anni sono cresciuti molto i paese definiti economie emergenti come Brasile, Cina e India
Il popolo di Internet cresce ormai a ritmi sempre più crescenti. Ad oggi su Internet ci sono 2 miliardi di persone, dato rilevato nel marzo di questo anno, ossia circa un terzo della popolazione mondiale complessiva. Ma allo stesso tempo ci sono ancora enormi margini di crescita e aree tutte ancora da esplorare. Se è vero che la popolazione effettiva è di 7 miliardi di persone, allora vuol dire che ci sono ancora 5 miliardi di persone che non hanno accesso ad internet e su questo bisognerà lavorare molto nel prossimo futuro. E’ pure vero vero che di cose positive fino ad ora se ne sono registrate, nonostante i tanti problemi del nostro paese in questo contesto, c’è da dire che sono 27 milioni gli italiani sulla rete. Ma vediamo meglio l’indagine di Royal Pingdom.
Salgono gli utenti della Rete ma la tv generalista resiste ancora. Fino a quando? Puntata speciale di “Tv chat” per raccontare l’Italia tra vecchia e nuova tv. In Studio Loris Mazzetti, Wally Villa Giambelli. #tiscalitvchat l’hashtag per interagire
Cresce il consumo della rete, ma l’Italia sembra ancora non abbandonare il telecomando a favore del mouse. La percentuale di italiani per i quali la televisione rappresenta l’unica fonte di informazione si è ridotta dal 46,6 al 26,4 % tra il 2006 e il 2009 (fonte: Open Society Foundation). Un dato al quale fanno da contraltare i 27 milioni di utenti attivi su Internet nel 2011, il 50% in più rispetto al 2006 (audiweb) e i 14 milioni di internauti che guardano video in Rete, il 367% in più rispetto al 2006 (dati Cisco 2011). Si stima, inoltre, che nel 2014 più del 90% del traffico IP sarà rappresentato dal video (Cisco).
Ormai mancano pochi giorni alla fine del 2011 ed è tempo di sintesi anche per StumbleUpon, il popolare sito di social bookmarking, che realizza un’infografica relativa alle ricerche più popolari durante il 2011. Da sottolineare l’aumento delle ricerche su Steve Jobs aumentate di 199.500%!
Sicuramente avrete fatto chissà quante volte “Stumble!” (che letteralmente significa inciampare) sul sito StumbleUpon per cercare qualcosa per argomento oppure avete fatto un ricerca dal modulo apposito. Se non lo avete ancora fatto o se conoscete poco ancora questo sito, fatelo, ne vale la pena. Comunque sia, come dicevamo all’inizio, anche per StumbleUpon è tempo di sintesi di fine anno ed ecco che pubblica questa infografica con tutte le ricerche più popolari fatte nel 2011. Prima di passare e vedere i risultati, alcune note su StumbleUpon, di cui ci siamo occupati di recente proprio per annunciare il suo totale rinnovo. Il sito adesso si presenta in maniera diversa con un nuovo logo. Ma vediamo in dettaglio l’infografica.
Dopo il logo a sfondo nero con le icone natalizie a rappresentare le lettere del logo di Google, ecco che oggi il tutto si spiega con quello che viene visualizzato oggi. Le icone si animano con Jingle Bells