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Twittervista a Cristina Simone, social girl tra glamour, SMM e #nofreejobs

La protagonista di questa settimana è Cristina Simone (aka @cristinasimone), giovane “Social Media Cosa…”, come tutte le sue bio riportano, e docente di Social media & community management allo IED.  Come di consueto domande e risposte in 140 caratteri su #nofreejobs, prospettive future e molto altro. Partiamo!

cristina simoneCiao cara (così ti infastidisco da subito) e benvenuta!

Grazie Emma, vedo che hai letto quello che non mi piace nel mio blog [occhiolino]

Ovvio che sì, bisogna informarsi bene prima di un’intervista!

Bene, già mi piaci!

Sei la nostra prima donna twittervistata! Esprimi con un tweet le tue emozioni a questa notizia usando l’hashtag #emy_twforpresident

Le #socialgirls hanno fatto centro ancora una volta. #emy_twforpresident

[momento di riflessione]

e poi si sa che le ragazze sul web e sui social sono più brave dei maschietti.

Da subito polemica! Brava!… Cambiamo argomento, presentati ai nostri lettori

Sono una #socialgirl. Il mio lavoro è la mia passione: i social media. Sono anche blogger. Googlate il mio nome per stalkerarmi meglio.

Chi tra i tuoi follower lo farà per primo secondo te?

Se sono miei follower mi hanno già stalkerata! Probabilmente i nuovi…

Facciamo un giochino (crudele). Se dovessi rinunciare a una di queste cose, a quale rinunceresti? Bici, iPhone, borsa Luis Vitton o Twitter?

No ma sei crudele…mmm, rinuncerei a twitter, perché potrei usare cmq l’iPhone. Utilizzerei hootsuite!

So che collabori per il blog di tua sorella  Anna, EcoSpiragli…da fashion victim dichiarata quale sei, com’era vivere con un’ecologista?

All’inizio le davo molto retta, ma ora la seguo e le chiedo consigli per vivere in modo più eco.  Ad esempio ora uso solo creme biologiche

Sul tuo blog ti definisci #influenzer di professione… il tuo babbo cosa ne pensa?

Non ha ben capito il mio lavoro, negli ultimi giorni sono stata citata su alcuni quotidiani online e va in giro dicendo che sono una giornalista!

Restiamo in tema, tutti ti cercano perché creatrice dell’hashtag #nofreejob, puoi spiegare di cosa si tratta a chi se lo fosse perso?

Un movimento nato per sensibilizzare tutti, soprattutto, i neo-lavoratori sul fatto che lavorare gratis non serve a niente.

Cosa hai pensato quando hai letto il post di stronco su wikiculture “Caro blogger, ti pago 20 euro al mese e tu mi scrivi 40 pezzi”?

Un misto tra dispiacere e incaxxatura (si può dire?). Spesso ho notato che le professioni sul web sono un po’ bistrattate.

Facciamo qualche esempio, tweetta una proposta di lavoro sottopagato che hai ricevuto.

Personalmente non ne ho ricevute, posso citare una che mi ha riferito mia sorella?

Certo!

“Collabora con noi, un articolo al giorno pagato 2€ lordi”

L’ha accettata?                                             

Assolutamente no! Le ho detto che non le avrei più parlato! Se vuoi essere un professionista non puoi accettare di non essere pagato

Che cosa vuoi dire a chi si sente costretto ad accettare proposte simili o peggiori?

Fino a quando c’è la domanda ci sarà l’offerta. Iniziate a non accettare proposte di lavoro gratis, così potremo cambiare le cose

infografica-nofreejobsL’infografica* creata con @SimoneCinelli, @WebinFermento, @NadiaPlasti, @ggferrara evidenzia la velocità di diffusione di #nofreejobs:  te l’aspettavi? [*clicca sull’infografica qui a lato per ingrandirla]

 

Assolutamente no! Né mi aspettavo tutti gli articoli che ne hanno parlato (per ora ne abbiamo contati 40) in meno di una settimana

Cosa  caratterizza No Free Jobs?

Il fatto che vorremmo diventare un movimento di sensibilizzazione al cambiamento, partendo dalla protesta per andare oltre.

Quali sono i rapporti con altre iniziative simili?

In tanti ci hanno chiesto di collaborare e in futuro l’obiettivo sarà quello di collaborare con tutti gli altri movimenti già esistenti

@jul_x (citato per “Gratis non si lavora. Si ozia”) auspica che #nofreejobs  non diventi un progetto promozionale, a cosa si riferisce?

Gliel’ho chiesto su twitter, ma non ho capito. Lui mi ha risposto “prevenire è meglio che curare”

Da qualche giorno avete anche un sito, come avete intenzione di utilizzarlo? Come andrà avanti #nofreejobs?

Tante idee in cantiere! Il sito avrà un blog multiautore, la possibilità di scaricare badge, pubblicare annunci #nofreejobs e poi stiamo lavorando sulla geolocalizzazione

Tornando a parlare di te ma sempre in termini “lavorativi”, preferisci il lavoro da casa o in ufficio?

Mi piacerebbe farli entrambi… ci sono pro e contro da ambo le parti.

La tua scrivania: Mac o PC? Thé o caffè? Pupazzetti o oggettini vari dal design meraviglioso ma di cui non si sa bene quale sia il dritto?

Mac, tante penne, post-it colorati, iphone e carica iphone e tictac.

Quando eri bambina cosa sognavi di diventare da “grande”? Non dire “l’influenzer” perché non ti credo…

La professoressa e un pò lo sto facendo. Ho un corso tutto mio in SM & community management al master triennale IED di marketing.

Pensando a #nofreejobs completa la frase “Condivido per…” scegliendola dal nostro album InTime

Condivido per…cambiare

E come @CristinaSimone cosa avresti scelto?

Condivido per…informare

Cristina ti ringrazio è stato un piacere, saluta tutti con un motto “digital-fashion-geek”

Grazie a te @emy_tw , le socialgirls cambieranno il mondo (sperem!)

 

[Credits foto: © Andrea Palumbo]

La giornata tipica su Facebook [infografica]

Cosa facciamo su facebook durante il giorno? Domanda che piace a tanti e per provare a dare una risposta utilizziamo questa nuova e interessante infografica sviluppata da JESS3. Ma guardiamo insieme cosa fa un utente mediamente sul più grande social network della rete

Forse il contenuto di questa infografica, interessante comunque la si pensi, potrà sembrare la solita raccolta di dati su facebook. Invece è utile per dare una risposta a quella domanda che spesso viene rivolta un pò a tutti: “Ma cosa fai tutto il giorno su facebook?“. Ecco, qui i dati vengono considerati di media, ma possiamo dire che ci sono dati interessanti. Come per esempio che il 26% fa “like” sullo stato di un amico, che il 22% commenta la stato di un amico e che il 15% degli utenti nella giornata tipica su facebook aggiorna il proprio status.

Google dedica il doodle a Louis Daguerre

Nuovo doodle in questa settimana sulla homepage di Google deidcato stavolta a Louis Daguerre, fisico francese, di cui oggi si celebrano i 224 anni dalla nascita. Daguerre è considerato il padre del dagherrotipo, il processo per lo sviluppo di immagini

A pochi giorni da doodle sulla homepage dedicato allo scultore italiano Giò Pomodoro, Google oggi fa una dedica anche ad un altro grande personaggio che ha ideato uno di quei processi che per quasi tutti noi è stata una scoperta importante e forse pochi sapevano prima d’oggi che il padre di questo importante processo è Louis Daguerre. Il processo di cui parliamo prende proprio il nome dallo scienziato francese, ossia il dagherrotipo cioè il procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini. Si può tranquillamente affermare che Daguerre è il padre della fotografia. Ecco perchè oggi il doodle rappresenta una cornice che ritrae una famiglia Google d’altri tempi.

Occupy Wall Street, sul web si prepara il #17Nov

Dopo gli incidenti dei giorni scorsi a seguito degli scontri a Zuccotti Park tra indignados e polizia, la protesta si prepara ad una grande mobilitazione, con l’intento di fermare la Borsa, nella giornata di oggi che sulla rete diventa #17Nov oppure #N17, già trending topic su twitter

Si prepara un’altra giornata convulsa e densa di tensione negli Usa. Infatti la protesta Occupy Wall Street ha organizzato per oggi, 17 novembre, una grande mobilitazione all’insegna della non violenza, in risposta agli incidenti dei giorni scorsi a Zuccotti Park di New York. L’iniziativa ha trovato terreno di diffusione e coinvolgimento proprio sulla rete e quello che vedete è il video realizzato per presentare quello che sarà la giornata.

La storia del social commerce [infografica]

Social Commerce

Vi segnaliamo questa interessante infografica che traccia le tappe più importanti riguardo al social commerce, ossia fare e-commerce attraverso gli strumenti del web 2.0, come facebook o twitter. E si parla di cifre enormi

Social CommerceSi dice, ma con il supporto di fatti concreti, che nei prossimi dieci anni il marketing cosiddetto digitale crescerà di ben sei volte arrivando a toccare cifre come 300 miliardi di dollari e la metà di questa enorme cifra verrà proprio dal social commerce, fenomeno ancora tutto da conoscere ma che ha enormi potenzialità. Nel nostro paese qualcosa cominica a vedersi e qualche tempo fa vi avevamo segnalato l’esempio di Freddy che ha aperto il suo social commerce sulla propria pagina Facebook. Ma guardiamo insieme più in dettaglio quali sono le tappe più importanti del social commerce, sin dalla sua prima apparizione, con l’aiuto di questa interessante infografica ad opera di Useful Social Media.

La prima volta che il social commerce ha fatto la sua comparsa era il 2007, appena quattro anni fa, con il lancio di Facebook Gifts ed ha raggiunto il punto più alto finora con il lancio e l’esplosione in termini di risultati di Groupon nel 2010.

Dicevamo prima di Freddy, come esempio nostrano di f-commerce, cioè fare social commerce attraverso facebook, ma ci sono anche aziende tra le più grandi del mondo quali Coca Cola, Disney, Starbucks che utilizzano la piattaforma creata da Mark Zuckerberg per vendere i loro prodotti. E lo stesso Zuckerberg dice, a proposito del social commerce, che “se provassi a indovinare, il social commerce è il prossimo settore che crescerà a dismisura”.

Se qualcuno sta pensando di organizzare il proprio social commerce, sarebbe il caso allora di dare un’occhiata a questa inforgrafica realizzata da Useful Social Media che mostra tutte le tappe e gli esempi, sebbene di grandi aziende, che possono tornare utili a tutti e prendere contatto col fenomeno.

Va detto che se il social commerce è l’evoluzione dell’e-commerce nel senso del web 2.0, è vero anche che con questa modalità di vendita si va verso una maggiore interattività e partecipazione con e verso i propri clienti, attraverso blog, sistemi wiki e la condivisione di articoli scritti dai membri delle community. Ed è anche il caso di sottolineare che il social commerce centra in pieno una delle tesi del Cluetrain Manifesto e cioè:

I mercati sono conversazioni

Google ricorda lo scultore Giò Pomodoro

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In occasione degli 81 anni dalla nascita, Google dedica allo scultore italiano Giò Pomodoro un doodle in homepage. Fratello minore del famoso scultore Arnaldo, Giò è sicuramente uno degli artisti astratti più grandi del panorama internazionale

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Presumibilmente si tratta di un doodle italiano, ma di sicuro non meno importante, in quanto stavolta ad essere ricordato ad 81 anni dalla sua nascita con un doodle sulla homepage di Google è lo scultore Giò Pomodoro. Fratello minore di Arnaldo, autore ad esempio della “sfera n.5” sita davanti alla Farnesina, Giò può essere annoverato tra gli scultori astratti più grandi a livello internazionale. Nel doodle visibile sulla homepage è ripresa una delle opere più famose di Pomodoro, ossia Folla del 1962. Nel doodle si vede scolpito all’interno Google.

Secondo Google personal shopper del Natale sarà lo smartphone

Da un recente studio condotto da Google negli Usa risulta che per il prossimo Natale cresce il numero delle persone che utilizzeranno il proprio smartphone per l’acquisto di regali. Da noi solo il 17% dei grandi investitori ha attivato campagne pubblicitarie dedicate a smartphone e tablet

Sarà lo smartphone il personal shopper del Natale 2011. Secondo un recente sondaggio condotto da Google negli Stati Uniti, infatti, fino al 40% delle ricerche finalizzate all’acquisto di un regalo – dalle recensioni dei prodotti all’individuazione dei punti vendita – saranno effettuate tramite dispositivi mobili, contro il 20% dello scorso anno. Sempre dagli USA arrivano dati interessanti che aiutano a comprendere il ruolo dei dispositivi mobili in occasione della corsa ai regali. Secondo la ricerca commissionata da Google a Ipsos OTX (Google & Ipsos OTX Consumer Intentions Survey for Holiday 2011) sulle intenzioni d’acquisto degli utenti americani in vista del Natale, il 55% degli intervistati dichiara che utilizzerà lo smartphone per trovare i punti vendita più vicini, il 47% per comparare i prezzi e il 42% utilizzera il GPS e le mappe per organizzare il proprio shopping tra i negozi.

Twago vince il Diversity Prize 2011

Twago - logo

La startup di Berlino Twago vince il premio Diversity Prize 2011 insieme alla Cancelliera Angela Merkel per il loro ruolo in favore dell’interzionalità e delle pari opportunità.

Ci eravamo già occupati di twago un pò di tempo fa parlando di outsourcing e di come il servizio che viene offerto sia un bell’esempio di questa modalità di lavoro che serve in caso di difficoltà strutturali o più semplicemente per favorire un rapido contatto tra aziende e professionisti. E siamo ben lieti di farvi sapere che twago ha vinto il primo “Diversity Prize“ per l’internazionalità e le pari opportunità – indetto da McKinsey, Henkel e dal giornale economico tedesco “WirtschaftsWoche“- è stato assegnato la sera del 14 Novembre a Neuss (Germania). In occasione di un Galà con 200 ospiti del mondo economico, politico e culturale, la startup berlinese twago, nata solo due anni fa, è stata premiata assieme alla Cancelliera Angela Merkel e ad aziende come Google e la BASF. twago ha ricevuto il “Diversity Prize 2011” come datore di lavoro più internazionale e più attento alle pari opportunità. La serata è stata presentata dalla presentatrice televisiva tedesca Barbara Schöneberger.

Lo stato dell’E-commerce in Italia, in continua crescita nonostante la crisi

Nei giorni scorsi è stato presentato un interessante studio Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management Politecnico di Milano che ha messo in evidenza come, nonostante la crisi, l’e-commerce in Italia è cresciuto del 20% nel 2011, sfiorando gli 8 miliardi di euro.

Dalla fotografia scattata dall’Osservatorio eCommerce Netcomm – School of Management Politicnico di Milano si vede molto chiaramente che lo stato dell’e-commerce nel nostro paese è in continua crescita. Ad evidenziare questo aumento del 20% nel 2011 è il valore delle vendite dai siti internet italiani, intese come valore complessivo dei beni transati, analizzando i fatturati dei principali operatori italiani, sentiti tramite interviste dirette, i fatturati degli operatori minori, raccolti sulla base di survey che ha toccato quota 8 miliardi di euro. Aumentano sia gli shopper compratori online – circa 9 milioni, quasi 1 ogni 3 utenti Internet, in crescita del 7% – sia la spesa annua per acquirente che passa dai 960 euro del 2010 ai 1050 euro del 2011 (+9%). In leggero calo (-6% circa) lo scontrino medio che resta comunque sopra i 210 euro.

La vertiginosa crescita di Tumblr [infografica]

Si direbbe che Tumblr batta Facebook 218 a 14. Secondo una recente indagine di Mashable riassunta nell’infografica realizzata da Emily Caufield e Lauren Hockenson, il network di microblogging ha infatti registrato tra giugno 2010 e giugno 2011 un tasso di crescita del 218% di contro al 14% del colosso di Zuckerberg. Partendo da qualche dato proviamo a individuarne possibili motivazioni

Si tratta di una battaglia che per il momento non si gioca in casa nostra. L’Italia infatti non compare nella top ten delle nazioni con più utenti, che vede in cima alla classifica gli Stati Uniti, con una percentuale di visitatori unici al mese del 42,31%, e un decimo posto conquistato dal Messico con un 1,45%. Mashable nel registrare 90 mila utenti unici mensili parla di una vera e propria eclissi di WordPress, la piattaforma a Tumblr più vicina, che in Italia mantiene però il proprio primato.

Stando invece alle modalità di utilizzo di Tumblr si evidenzia un buon 43% di visitatori addicted, ovvero con più di 30 visite in un mese, di cui solo un 2% rappresentato dagli utenti, che sembrano preferire invece visite sporadiche una volta al mese (58% del totale delle visite con questa modalità). I 33,313,876 Tumblers sono per il 51% di sesso maschile, ma a stupire sono le fasce d’età: se si pensava a Tumblr come uno strumento per ragazzini, bisogna ricredersi dal momento che solo il 18% degli utenti ha meno di 18 anni mentre lozoccolo duro è rappresentato da un 36% di età compresa tra i 18 e i 34 anni. A seguire gli utenti dai 35 ai 49 con un incredibile 31%.

Impressionante pensare vengono pubblicati globalmente 38,000 post al minuto, per lo più immagini. I dieci tag più utilizzati sono nell’ordine: GIF, LOL, fashion, art, vintage, illustration, landscape, animals, food e films. L’intrattenimento e il tempo libero sembrano quindi avere la prevalenza su tematiche come quelle politiche e sociali che caratterizzano maggiormente altri social network.

Può questo essere considerato una delle motivazioni della mancata diffusione, almeno per il momento, di questa piattaforma in Italia? O si tratta di una semplice questione di gusto? A voi la parola.

Crescita di Tumblr nell'ultimo anno (Mashablle)

Via Mashable

 

Happy Birthday Web! Segui in diretta i festeggiamenti per i 20 anni della rete!

Happy Birthday Web

Grazie ad Altratv.tv, oggi è possibile seguire la diretta streaming dell’evento Happy Birthday Web anche qui sul nostro sito. I festeggiamenti dei 20 anni della rete vedranno la partecipazione del fondatore del www Tim Berners-Lee e di molte altre personalità

Twittervista doppia a Enrico Bisetto e Damiano Bordignon la strana coppia del Personal Branding

Bentornati al nostro appuntamento settimanale con i protagonisti del mondo digital. Questa volta vi riporto la chiacchierata avuta ieri con Enrico Bisetto (aka @enrico_sestyle) e Damiano Bordignon (aka @damiano_sestyle), ragazzi stilosissimi e appassionati di Personal Branding. Buona lettura e buon divertimento!

Salve ragazzi! Presentatevi a vicenda con un tweet!

Enrico: Damiano è l’empatia nel Personal Branding, l’amico di tutti, quello con cui confidarsi viene spontaneo e un giullare della comunicazione.

Damiano: Un umanista digitale, passione fatta persona, la mezza mela di sestyle! E compagno ideale d’avventura

Se vi dicessi che il radicchio è qualcosa che ci accumuna?

Enrico: Direi che hai ottimi gusti! Amo quella verdura in tutte le sue versatili applicazioni, con un po’ di robiola e avvolto nello spek poi… yum!

Damiano: Nel senso che abbiamo bisogno del primo gelo perchè sia buono (quello trevigiano)? Non lo so, io mi sento più ‘pronto’ in estate

Quando la notte, l’ultimo film di Cristina Comencini

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Un film che nonostante le critiche piace perché attraverso l’incontro di due solitudini, dell’universo maschile e di quello femminile, della paternità e della maternità, indaga le zone d’ombra dell’ animo umano. Un invito alla riflessione e all’uso della parola come azione salvifica. Vediamo le reazioni, anche dal web.

Quando la notte - 2011Io e il mio fidanzato (con cui ho visto il film, insieme ai miei genitori tra l’altro) ci siamo detti che quando avremo un bambino, ci ricorderemo di questo film. GRAZIE”. E’ il commento entusiasta  di Federica a Quando la notte  l’ultimo film di Cristina Comencini, tratto dall’omonimo libro edito Feltrinelli, apparso assieme a tanti altri commenti sulla pagina Facebook dedicata.

Happy Birthday Web! La Rete festeggia il suo compleanno

Happy Birthday Web

Grande attesa per l’evento che celebrerà il compleanno della rete che compie 20 anni. L’Italia festeggia con filosofi, economisti, esperti di nuove tecnologie. All’incontro di lunedì 14 novembre, curato da Riccardo Luna, il fondatore del www Berners-Lee.

Happy Birthday Web

Let the web serve humanity” è il motto di Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web. A vent’anni dalla nascita dello strumento che ha rivoluzionato il modo di vivere, comunicare, tutta la Rete festeggia il suo compleanno con il padre del www. Venti anni fa, precisamente nel 1991, veniva formalmente messa online la prima pagina web. Nata da un’idea di Tim Berners-Lee, allora ricercatore del Cern, per la distribuzione di dati  scientifici basata su ipertesti, si trasformò presto in una svolta epocale.

Digital Economy Forum, la seconda edizione tra Cagliari e Firenze

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Vi segnaliamo, sempre a proposito di startup, la seconda edizione del Digital Economy Forum, dove l’argomento principale sarà quello di analizzare come possono le startup e le aziende crescere, raggiungere nuovi mercati e produrre innovazione. L’evento si svolgerà tra Cagliari e Firenze

digital-economy-forumL’argomento è molto sentito e interessa molti, cioè quello di vedere come le startup e le aziende possono crescere per conquistare nuovi mercati e nuovi settori di business. In un momento di crisi globale è bene esplorare sempre altre forme e altre soluzioni per superarla e il Digital Economy Forum sicuramente è una bella occasione di approfondimento in questo senso. Interverrano esperti in campo digitale, imprenditori, direttori marketing e CTO (Chief Technological Officers). L’evento è organizzato dall’Ambasciata Americana.  

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