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Enterprise 2.0, le aziende italiane usano poco il social networking

Da una ricerca condotta su un campione delle principali aziende italiane, emerge un quadro eterogeneo sull’evoluzione organizzativa e tecnologica trainata dagli strumenti e dai principi dell’Enterprise 2.0. Nonostante la conquista del mondo consumer, non attecchiscono ancora gli strumenti di Social Network & Community

Enterprise 2.0 - Social networkLe aziende italiane conoscono i nuovi strumenti dell’era 2.0 ma stentano a usarli. Iniziano a conoscerne i benefici ma non sfruttano appieno le opportunità. E, in questo modo, rischiano di fermarsi a uno stato embrionale senza riuscire a fare quel salto di qualità nelle perfomance aziendali che caratterizza alcuni casi eccellenti. Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Ma non sempre è così: ci sono innovazioni reali in cui l’applicazione dei principi e degli strumenti dell’Enterprise 2.0 cambia i processi, le relazioni e i comportamenti. Con la concretezza dei loro benefici, queste iniziative testimoniano la rilevanza di un cambiamento che può e deve essere calato nei diversi processi di business. Questo quanto emerge dai dati presentati ieri al Politecnico di Milano durante il convegno “Enterprise 2.0: è il tempo del fare!” organizzato dall’Osservatorio Enterprise 2.0. Giunto al quarto anno, l’Osservatorio Enterprise 2.0 con questa Ricerca si è posto l’obiettivo di approfondire le “best practice dell’innovazione” per identificare i fattori critici di successo che hanno contraddistinto l’eccellenza di alcune aziende nell’evoluzione verso l’Enterprise 2.0 e valutare l’impatto sui processi di business e sui modelli di servizio delle principali Line of Business.

Nell’analizzare le iniziative in corso e i loro impatti sull’organizzazione, ai pareri di 113 Chief Information Officer delle principali aziende italiane, la Ricerca ha affiancato quest’anno quelli di oltre 130 Responsabili delle Direzioni aziendali (Marketing, Commerciale, Comunicazione interna, Operations, Acquisti, Amministrazione e controllo). Allo scopo di valorizzare e diffondere i casi di eccellenza, inoltre, l’Osservatorio ha promosso gli “Enterprise 2.0 Innovation Award” per premiare e dare visibilità alle aziende che si sono maggiormente distinte nell’utilizzo degli strumenti e dei principi dell’Enterprise 2.0 per cambiare processi, relazioni e comportamenti, ottenendo benefici concreti e misurabili.

Ma quali sono gli ambiti applicativi 2.0 più utilizzati dalle aziende italiane e quanto impattano sui processi, sui comportamenti organizzativi delle persone e sulla gestione della conoscenza e delle informazioni?

Ambiti come la Unified Communication & Collaboration e il Mobile Workspace sono ritenuti ad esempio molto rilevanti da circa la metà del campione e registrano investimenti medi significativi e in crescita, trovando un potente fattore di stimolo nella diffusione dei device mobili come smartphone, PDA, netbook e New Tablet. Proprio lo smartphone risulta ancora il più diffuso, soprattutto per il Top e il Middle Management che lo utilizzano per accedere ad applicazioni di mobile office, di comunicazione istituzionale e a semplici servizi di collaboration e community, mentre i PDA/palmari sono i principali strumenti utilizzati dalla Field Force. L’adozione dei New Tablet risulta in netta crescita, ne parlavamo anche ieri qui su questo blog, in quanto tre aziende su quattro hanno già introdotto questi dispositivi nella propria organizzazione (47%) o hanno intenzione di farlo in futuro (27%).

E ora arriva la nota dolente.Gli strumenti di Social Network & Community, considerati strumenti rilevanti solo da un terzo del campione, registrano investimenti e trend in crescita che tuttavia, per quanto positivi, non fanno prevedere forti accelerazioni per il prossimo futuro. Interessante notare come proprio questi ultimi, che hanno conquistato il mondo consumer cambiando la modalità di comunicazione e socializzazione di intere generazioni, trovino le maggiori resistenze alla penetrazione nelle imprese le quali faticano a sfruttarne le potenzialità e a integrarli nei loro processi di business. Sappiamo che non è una sorpresa, ma siccome è da almeno da tre anni che scriviamo di queste cose, speravamo in qualcosa in più, invece non è ancora così.

Analogamente, pur a fronte di investimenti e trend di crescita significativi in piattaforme di Enterprise Content Management, le imprese introducono e utilizzano in modo limitato (meno di un terzo del campione) gli strumenti più innovativi di Rich Enterprise Communication come videosharing, RSS, corporate blog, web tv, etc.

A influenzare ancora fortemente la presenza e l’entità degli investimenti, nonostante la diffusione e la relativa facilità di accesso, troviamo la dimensione dell’impresa e il settore di appartenenza. Si investe maggiormente nelle aziende con più di 500 dipendenti e nel settore Finance. Tra quelle con budget inferiori, invece, significativi trend di crescita, si osservano nei settori ICT/Telco/Media, Chimico/Farmaceutico e Tessile/Abbigliamento.

enterprise 2.0 italiaConcentriamoci più su questo grafico. In termini di benefici, i responsabili della Comunicazione interna evidenziano impatti radicali dell’Enterprise 2.0 soprattutto sulla comunicazione informativa (29%) e operativa (27%). Oltre a utilizzare strumenti di Unified Communication and Collaboration, ci sono forum e blog, podcasting e videosharing, RSS e widget. Significativo anche l’utilizzo di device mobili, in particolare da parte del Top Management, per ricevere la comunicazione istituzionale e accedere ai cruscotti gestionali e alla documentazione operativa.

Le Direzioni Commerciali utilizzano applicazioni 2.0 soprattutto sulla gestione della forza vendita (46%) e in alcuni servizi post vendita (8%). Maggiormente usati Unified Communication e live collaboration ma anche i device mobili e i servizi di community e collaboration.

Le Direzioni Marketing utilizzano strumenti 2.0, prevalentemente in attività di analisi e segmentazione dei clienti (20%) attraverso il monitoraggio dei comportamenti di acquisto e dei profili personali sui Social Network, l’implementazione e la misura delle campagne commerciali (30%). Nei casi più avanzati c’è un utilizzo rilevante di strumenti di web sentiment analysis, forum e blog, videosharing e web tv. I dispositivi mobile sono usati in circa la metà del campione per accedere alla documentazione operativa.

Nelle Direzioni Operations gli strumenti 2.0 abilitano soprattutto attività maggiormente operative come la gestione delle consegne (alto impatto nel 44% del casi), della produzione (34%), dei magazzini e trasporti. Gli strumenti di Unified Communication e live collaboration sono utilizzati per il supporto a team interfunzionali con alcuni casi interessanti di utilizzo di 3D collaborative environment, affiancato da social network interni (per evidenziare le competenze e i progetti delle diverse persone).

Nelle Direzioni Amministrazione e controllo è preferito l’utilizzo per planning e reporting, contabilità esterna e contabilità analitica, attraverso l’utilizzo di strumenti più tradizionali di Unified Communication e Live Collaboration e accesso a cruscotti gestionali e documentazione operativa attraverso dispositivi mobile.

Infine le Direzioni Acquisti utilizzano strumenti 2.0 in attività come la gestione degli ordini, dei documenti di trasporto e delle richieste d’acquisto dei fornitori, con benefici relativi alla riduzione dei costi e tempi del ciclo passivo. Non sono molti gli strumenti utilizzati in modo rilevante, ma fra quelli più diffusi vi sono Unified Communication e Project Centric Collaboration.

Per quanto la rilevanza delle iniziative Enterprise 2.0 sia percepita elevata e in crescita, l’analisi di diversi livelli di maturità può essere interpretata alla luce di quattro elementi fondamentali:

  • la leadership del Top e Middle Management nel promuovere le iniziative Enterprise 2.0, nel definire una vision comune e nell’influenzare i membri dell’organizzazione a modificare il loro comportamento;
  • la strategia in termini di piani e modalità di introduzione di iniziative Enterprise 2.0 e coinvolgimento dei diversi attori aziendali alla loro definizione;
  • la governance sia di sviluppo che di gestione delle iniziative in termini di ruoli, livello di partecipazione dei membri dell’organizzazione e policy di utilizzo degli strumenti;
  • gli strumenti 2.0 adottati.

A una limitata attenzione verso questi elementi sono imputabili molti fallimenti e, soprattutto, il numero molto elevate di iniziative che, nonostante la buona volontà e l’entusiasmo iniziale restano ad un livello di sperimentazione o di utilizzo superficiale.

L’esperienza dei casi di successo analizzati evidenza che per passare dalle sperimentazioni ai “fatti” occorre:

  • impostare la Governance di questi progetti con particolare attenzione alla partecipazione del management di business, facendo comprendere che è possibile creare valore e ottenere benefici concreti sui processi;
  • inserire e far crescere al proprio interno nuovi ruoli e professionalità che siano in grado di accompagnare e gestire il cambiamento organizzativo, e questo è un concetto molto caro non solo a noi ma a molti;
  • fornire strumenti di immediata utilità operativa, in grado di integrarsi fin da subito con i processi di business, arricchendoli di funzionalità social per migliorarne le prestazioni;
  • sfruttare il potenziale di “presa” sugli utenti dei nuovi device mobili, smartphone e tablet, per una strategia realmente multicanale in grado di raggiungere anche target non abituati o impossibilitati a utilizzare computer e notebook;
  • definire un percorso di evoluzione degli strumenti che accompagni lo sviluppo della cultura organizzativa, comprendendo quali possano essere gli elementi maggiormente motivanti per abilitare dinamiche sociali e di collaborazione presso il personale interno.

 

Questo post è stato pubblicato anche su Cisco Idea Impresa

Amazon, al via il Centro di distribuzione in Italia

Il fabbricato, di circa 25.000 metri quadrati, la misura di quasi 4 campi da calcio, è parte del Polo Logistico di Castel San Giovanni, vicino a Piacenza e Cremona. Il primo ordine è stato inviato in Sicilia dal centro di distribuzione il 22 settembre. Ecco le offerte di lavoro proposte

Amazon.itQualche mese fa vi avevamo informato dell’intenzione di Amazon di aprire un centro di distribuzione anche nel nostro paese. Ora è ufficiale, infatti ieri Amazon ha annunciato l’apertura del Centro di distribuzione – circa 25.000 metri quadrati di superficie – a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. L’apertura del Centro porterà come felice conseguenza la creazione di centinaia di posti lavoro full-time e altri impieghi di natura stagionale. L’impianto di Castel San Giovannisarà il primo Centro di Distribuzione Amazon in Italia. L’apertura del Centro di Distribuzione consentirà ad Amazon di essere più vicina ai suoi clienti italiani, potendo accorciare i tempi dispedizione e prepararsi al meglio per le imminenti vacanze natalizie. Il nuovo Centro di Distribuzione italiano – uno dei 17 previsti nel 2011 in tutto il mondo – va ad aggiungersi all’esistente network dei centri di distribuzione oggi presenti in Regno Unito, Francia e Germania, da cui i prodotti vengono spediti in tutti i paesi europei.

Spreaker, la tua radio 2.0 anche su iPhone

Spreaker la piattaforma che consente di costruirsi online la propria radio rilascia oggi la nuova versione dell”applicazione per iPhone, iPod touch e iPad, scaricabile da iTunes. Ora è possibe di trasmettere live dal proprio dispositivo Apple

App Store  Spreaker Radio E’ stata rilasciata oggi, e siamo lieti di darne nnotizia anche noi, la nuova applicazione di Spreaker che ti permette di trasmettere in onda sui social media da qualsiasi parte del mondo. L’app è stata creata per permettere a chiunque di essere in diretta in un solo touch condividendo i contenuti audio in modo semplice e diretto grazie al Facebook Connect che ti consente di pubblicare in tempo reale gli aggiornamenti audio sulla tua bacheca personale. Semplice ed elegante, la nuova interfaccia dà a tutti la possibilità di creare contenuti audio, sia in in diretta che in differita, e di ascoltare tutti i podcast presenti sulla piattaforma di Spreaker.

Mobile business, cresce il mercato dei tablet in Italia

Il mercato dei New Tablet cresce a tre cifre (più 347%) e le aziende ritengono che questi nuovi dispositivi avranno una elevata diffusione anche nel business: per quasi 9 aziende su 10 si affiancheranno agli Smartphone e, per alcune attività, prenderanno il posto dei PC portatili

lg_tablet_androidIn un mercato ICT italiano in contrazione – meno 1,7% nel primo semestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – alcune dinamiche si dimostrano estremamente positive: è il caso dei New Tablet, che crescono del 347% nella prima metà di quest’anno rispetto al primo semestre 2010 (fonte: Assinform-NetConsulting), con una previsione di circa 1,5 milioni di dispositivi venduti entro la fine del 2011 nel nostro paese (fonte: Osservatorio New Tablet & Business Application, School of Management Politecnico di Milano). E, insieme ai New Tablet, crescono in modo esponenziale anche le Mobile Application scaricate. Questi alcuni dei dati presentati al Politecnico di Milano durante il Convegno “Mobile Business: innovazione a tavoletta”, organizzato dall’Osservatorio New Tablet & Business Application.

Con Grow VC ora si crea una startup community in pochi minuti

Grow VC lancia un servizio veramente innovativo. Da oggi creare una rete di startup o investitori lo si potrà fare in pochi minuti. Creare una piattaforma virtuale attraverso la quale reperire fondi da reinvestire in nuovi progetti è la nuova sfida lanciata dall’azienda inglese.

Image representing Grow VC International Limit...

Grow VC lancia da oggi un nuovo servizio che da la possibilità di creare e gestire reti di startup o di investitori in pochi minuti, così come si crea una pagina su facebook o si apre un blog su wordpress.com. Negli ultimi tempi la piattaforma online venture community e rete di micro funding è cresciuta di 11 mila investitori, imprenditori ed esperti provenienti da 200 paesi.

Ma quanto è grande Facebook?

Data la continua crescita, inarrestabile, è lecito, e chissà quante volte vi sarà capitato, chiedersi ma quanto è grande facebook? Ci viene in aiuto Royal Pingdom che come sempre è preciso e dettagliato nei dati forniti. Sapevate che è 13,8 volte la popolazione dell’Italia?

Sappiamo ormai che Facebook conta 800 milioni di iscritti e che, senza nasconderlo troppo, il buon Zuckerberg spera di poter centrare l’obiettivo del miliardo di utenti iscritti già entro questo anno, cioè entro un paio di mesi. Possibilità del tutto alla portata visti i rtimi di crescita anche nel nostro paese dove si conta 20 milioni e 550 mila profili, ma comunque difficile. Ora 800 milioni di iscritti sono una enormità, una marea di gente. Pensate che tutta l’Europa, Russia compresa, ne mette insieme 727 milioni di persone. Ma potrà veramente crescere ancora? Certo che si. Ci sono ancora paesi, soprattutto in Asia dove facebook non gode della stessa fama che gode da noi. Ma vediamo qualche dato più in dettaglio.

La grandezza di Facebook al momento può essere riassunta in questi numeri e cioè, paragonato con la popolazione sul web di ciascun paese preso in considerazione, è il:

  • 38% dell’intera popolazione attuale Internet
  • 87% della popolazione Internet in Asia
  • 168% della popolazione Internet d’Europa
  • 294% di popolazione Internet del Nord America
  • 370% della popolazione Internet dell’America Latina
  • 674% della popolazione Internet in Africa
  • 1167% della popolazione Internet del Medio Oriente
  • 3757% della popolazione Internet di Oceania / Australia

Se poi si va a vedere il raffronto con la popolazione effettiva di questi stessi paesi si scopre che facebook è:

  • 2,5 volte la popolazione degli Stati Uniti
  • 3.9 volte la popolazione del Brasile
  • 5,8 volte la popolazione della Russia
  • 6.3 volte la popolazione del Giappone
  • 9.7 volte la popolazione della Germania
  • 12.4 volte la popolazione della Francia
  • 13 volte la popolazione del Regno Unito,
  • 13.8 volte la popolazione d’Italia
  • 19.7 volte la popolazione della Spagna
  • 23.5 volte la popolazione del Canada
  • 36.6 volte la popolazione dell’Australia
  • 76.7 volte la popolazione del Belgio
  • 88 volte la popolazione della Svezia
  • 144.6 volte la popolazione della Danimarca
  • 185.7 volte la popolazione irlandese

Solo l’India e la Cina hanno una popolazione più grande di Facebook, dato questo che non sorprende, ma se guardiamo bene gli altri in effetti sono eccezionali.

E voi che ne pensate?

In Italia è app mania, ma i ricavi sono ancora pochi

Il fermento imprenditoriale nel mondo Mobile è emerso con forza a SMAU ai Mobile App Awards: oltre 260 applicazioni candidate da circa 200 differenti imprese italiane. E l’Italia in ambito Mobile è tra i Paesi leader nel mondo. anche se i ricavi compplessivi sono ancora pochi

Mobile appLa conferma che l’Italia stia vivendo una Mobile Revolution giunge chiaramente dai Mobile App Awards – tenuti oggi a SMAU Milano – primo contest di premiazione delle Applicazioni Mobile sviluppate da aziende italiane e internazionali, organizzato dagli Osservatori Mobile della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con SMAU. Nel mondo sono oltre 900.000 le applicazioni già disponibili sui principali Application Store ed entro fine anno si stima di raggiungere il milione. Un boom che vedrà il numero di download a fine 2011 superare i 30 miliardi dal lancio.

Freerumble, il racconto della presentazione a Roma

E’ stato presentato ufficialmente giovedì a Roma a Palazzo Marini, Camera dei Deputati, Freerumble il primo social network in audio sulla rete. Un progetto tutto italiano, concepito con due tra le più grandi associazioni di non vedenti in Italia come Uiciechi e Adv, ma con l’ambizione di diventare un nuovo social network aperto a tutti

Freerumble social networkGiovedì sera ho partecipato a Roma alla presentazione ufficiale di Freerumble, il primo social network in audio sulla rete, strumento indispensabile per un non vedente che vuole accedere senza limiti, come quelli attuali, sulla rete. Ringrazio Sonia Topazio, ideatrice di Freerumble, di avermi dato la possibilità di partecipare  a questo progetto tanto importante quanto ambizioso, una sfida che ho accettato insieme a lei di portare avanti, sapendo che non sarebbe stata una cosa facile. Ma dopo la serata di giovedì direi che ci sono tutte le premesse per fare di Freerumble un nuovo social network, diverso dagli altri e che non pone limiti di nessun tipo. E ringrazio ancora Sonia Topazio di avermi dato la possibilità di parlare niente meno che alla Camera dei Deputati, nella sala di Palazzo Marini, non capita certo tutti i giorni un’occasione del genere.

Il futuro degli italiani su Internet, sarà all’insegna del cloud e della condivisione

Secondo una ricerca di Microsoft condotta da Nextplora, i servizi cloud anche nel mondo consumer saranno sempre più utilizzati grazie a spazi illimitati, accessibilità da diversi luoghi e dispositivi e possibilità di partecipazione.

Osservatorio-Internet-2011-InfograficaCloud e condivisione saranno i protagonisti del nostro domani. Questo quanto emerge dall’Osservatorio Internet 2011 di Microsoft Windows Live, indagine condotta da Nextplora su un campione di 1.000 individui. Il popolo di Internet prevede che il proprio futuro online si caratterizzerà per due fenomeni principali, l’uno di natura tecnologica e l’altro di stampo sociologico: la sempre maggiore diffusione dei servizi sulla nuvola e la possibilità di condividere le proprie vite e partecipare a quelle degli altri grazie a Internet.

Freerumble, il social network audio anche per i non vedenti

Sarà presentato ufficialmente il 20 ottobre a Roma, Freerumble il primo social network in audio sulla rete. Ne avevamo già parlato nel marzo scorso, ma ora nasce ufficialmente il progetto che sarà molto utile anche per i non vedenti. Le frontiere del web si aprono a tutti

Freerumble logoNato nel periodo dell’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull, per scopi scientifici dall’idea di Sonia Topazio, Responsabile Ufficio Stampa INGV, Istituto Nazionale di Geofisica, Freerumble è un Social Network per tutti. Per la sua particolare natura, ossia di essere totalmente in audio, risulta perfettamente accessibile e fruibile da parte di non vedenti ed ipovedenti, anche se non dedicato esclusivamente ad essi e quindi tutt’altro che ghettizzante. Freerumble verrà presentato ufficialmente il giorno 20 ottobre alle ore 18.00 a Palazzo Marini (Camera dei Deputati) in via della Mercede n. 55 a Roma. Qui l’invito per chi fosse interessato, speriamo tanti, a partecipare.

Italiani grandi utilizzatori di banking online

Cresce il tempo dedicato a informarsi su prodotti o servizi finanziari e a gestire il proprio denaro. Secondo quanto riportato dal report Nielsen eFinance, a giugno 2011 gli italiani hanno trascorso sui siti bancari quasi 500 milioni di minuti, il 47% in più rispetto al pari periodo dello scorso anno.

Italiani utilizzatori banking onlineA giustificare questo trend concorrono molteplici fattori che vanno dall’aumento dell’utenza internet nel suo complesso alla maggiore attenzione con cui i consumatori valutano le caratteristiche di un’offerta sempre più diversificata e complessa, fino allo sviluppo di una strutturata attività di engagement dei principali player bancari sui social network. A giugno 2011 gli italiani attivi in internet sono cresciuti del 12% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. La crescita dell’utenza si riflette nel settore dell’online banking. Coloro che fruiscono di questo genere di siti sono oggi il 37% del totale, sei punti percentuali in più rispetto al 2010. UniCredit si conferma leader per audience con 2,5 milioni di utenti unici. Seguono Intesa Sanpaolo e Banco Posta. La prima banca diretta è ING Direct, con oltre 1 milione di visitatori nel periodo.

Google ricorda Italo Calvino

Piacevole sorpresa vedere che oggi Google celebra uno degli scrittori italiani più amati e letti. Italo Calvino oggi avrebbe compiuto 88 anni e in tutte le sue opere è presente la visione della vita, fatta di leggerezza ma anche di spunti importanti di riflessione

Italo Calvino Google doodle

Italo Calvino oggi avrebbe compiuto 88 anni e Google oggi ricorda questa data con un bel doodle sulla homepage. L’immagine che vediamo oggi è tratta da Le Cosmicomiche, una raccolta di racconti in cui lo scrittore dava la sua visione del cosmo col sorriso. E infatti nel primo racconto Calvino immaginava cha la Luna sarebbe arrivata ad essere a portata di scala, ecco quindi rappresentata la scala che d averso una grande Luna nel doodle. Italo Calvino è senza dubbio uno degli autori più amati e letti del ‘900 italiano. Attraverso le sue opere che vede “baroni rampanti” o “visconti dimezzati” vivere nelle sue pagine, molte generazioni si sono avvicinati alla lettura fantastica, ma anche alla saggistica, trovando sempre interessanti spunti di riflessione.

Organismi, segui in diretta Jimmy Wales al Festival dell’Intelligenza Collettiva

Grazie ad Altratv abbiamo la possibilità di trasmettere in diretta l’intervento di Jimmy Wales al Festival dell’Intelligenza Colletiva che si tiene a Bologna, presso il Teatro Comunale, oggi e domani.

Organismi, il Festival dell’Intelligenza Collettiva a Bologna

Al via a Bologna la seconda edizione di CNA Next. Giovani imprenditori tra rete e nuove economie con Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia. E’ possibile seguire l’evento in diretta web su “A rete unificata”

Organismi-CNA-NeXT-2011È assolutamente da non perdere l’appuntamento di quest’anno con CNA NEXT, la kermesse di venerdì 14 e sabato 15 ottobre in programma al teatro Comunale di Bologna e promossa dai Giovani Imprenditori di CNA. La due-giorni è dedicata all’imprenditoria, all’economia e alla Rete. Centinaia di imprenditori si interrogheranno con giornalisti, docenti, economisti e esperti di nuove tecnologie sul futuro del Paese e sul ruolo delle nuove economie digitali.

Negli acquisti online il valore è preferito al prezzo basso

Nonostante l’economia difficile, il valore trionfa sul prezzo basso e le confezioni più grandi sono le preferite. I consumatori adottano strategie di risparmio diverse in tutto il mondo

consumer onlineNielsen, leader mondiale nelle analisi relative agli acquisti e ai consumi, all’utilizzo e all’influenza dei media, ha reso noto oggi i risultati della Survey Global Online Shopping and Saving Strategies 2011 che evidenzia come gli oltre 25.000 consumatori online in 51 Paesi del mondo adottino per i beni di largo consumo,  strategie di acquisto e di risparmio diverse. Quando si tratta di scegliere un punto di vendita, a livello globale il 61% dei consumatori  è influenzato principalmente dal valore mentre il 58% dal  prezzo basso. A livello di regione questa tendenza si nota  in Asia Pacifico, Europa, America Latina e Nord America mentre in Medio Oriente/Africa la percentuale dei consumatori che preferiscono il prezzo basso è leggermente più alta (59%) rispetto a coloro che valutano il valore (54%). Altri attributi elencati come “altamente influenzanti”  nella scelta del punto di vendita da più della metà dei consumatori online mondiali sono stati: la posizione comoda, le promozioni, gli scaffali ben forniti e l’alta qualità dei prodotti freschi.

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