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Foursquare Communities Meetup 10 Giugno 2011

All’interno della Internet Week 2011, che si terrà a New York dal 6 al 13 giugno, settimana dedicata al web e alle community, vi segnaliamo un evento per i Community Managers e Ambassadors di Foursquare.

Come sempre più spesso accade grazie a twitter (ma come abbiamo fatto senza, prima?) leggo una news che mi incuriosisce per la presenza di “4sq” una stringa che oramai mi cattura come una calamita! Viene annunciato un Meetup di Community Managers ed Ambassadors di foursquare durante l’evento “Internet Week 2011″ di New York. Il link portava qui: http://4sqcoms-estw.eventbrite.com/ (snapshot allegata).

Google danza con Martha Graham

Oggi Google dedica un doodle molto particolare alla famosa ballerina Martha Graham, che oggi avrebbe compiuto 117 anni. E’ un doodle che si rifà alla danza della Graham basato sull’animazione realizzata da Ryan Woodward.

Ancora una volta Google sorprende tutti con la pubblicazione di doodle che via via diventano sempre più raffinati, mettendo insieme tecniche sempre più all’avanguardia, anche se più semplici di quelle che appaiono, con la celebrazione di personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la nostra storia. E oggi Google celebra la famosissima ballerina Martha Graham, colei che è stata definita la pioniera della danza moderna. Definita anche una sorta di Picasso della Danza mondiale. Insomma uno di quei personaggi che hanno caratterizzato la cultura moderna. E il doodle è stato realizzato da Ryan Woodward, animatore e disegnatore, che ha lavorato a due dei film dedicati a Spider Man e ha anche collaborato a Iron Man 2.

Reputazione aziendale, modi o mode?

Argomento sempre più sentito quella della Reputazione aziendale, soprattutto riferito alla reputazione online che ha allargato la dotazione degli strumenti per gestirla sulla rete. Ne parleremo in un convegno organizzato da VeronaIn Lab e da FacoltàdiComunicare.

Tutte le aziende ambiscono ad avere una reputazione sempre positiva e non potrebbe essere diversamente. Riuscire a trasmettere un’immagine positiva della propria attività, del proprio modo di operare, ma soprattutto del modo di comunicare penso che sia ciò che ogni azienda desideri. Purtroppo non è sempre facile e allora è necessario adottare delle opportune strategie ed anche degli strumenti che, tra l’altro, la rete mette a disposizione di tutti. L’incontro/dibattito organizzato da VeronaIn e da FacoltàdiComunicare, Università degli studi di Verona, Facoltà di Lettere e Filosofia, che si terrà presso Monumento di Porta Palio – Sala Giavoni, il 19 Maggio 2011 alle ore 18, affronterà questo argomento, dal titolo “Reputazione aziendale, Modi o Mode? Integrazione di linguaggi e strumenti per la comunicazione d’impresa“, trattandolo in maniera ampia, partendo da una considerazione che fa da sfondo all’intera manifestazione. E cioè che alla base di qualsiasi strategia è necessario avere dei buoni contenuti e saperli gestire, affinchè si possa ottenere un ritorno di immagine positivo. E’ un processo che va coltivato, e va curato, e non va concepito come automatico. Sarebbe un errore.

Google ricorda Roger Hargreaves

Google oggi celebra in homepage che oggi avrebbe compiuto 76 anni. Scrittore e e illustratore inglese, è diventato celebre per i personaggi Mr. Men and Little Miss

Nuovo doodle personalizzato nella homepage di Google, dove questa volta viene celebrato Roger Hargreaves che oggi avrebbe compiuto 76 anni, scrittore e illustratore per bambini diventato celebre per i personaggi Mr. Men e Little Miss una serie molto amata nel Regno Unito. Per rendere ancora più speciale il doodle, oggi Google fa qualcosa in più, infatti ad ogni aggiornamento della pagina compare un doodle diverso, raffigurato da alcuni dei personaggi ideati da Hargreaves, in totale sono sedici. E troviamo Mr. Forgetful, Mr. Happy, Mr. Bump, Mr. Messy, Mr. Slow, Little Miss Magic, Little Miss Shy e Little Miss Tiny, personaggi della serie Mr. Men and Little Miss.

YepLike, per condividere cosa vi piace e cosa non vi piace

YepLike è un’applicazione per Iphone davvero interessante, realizzata dall’ ”Indigeno Digitale“ Fabio Lalli, questa permette di esprimere la propria opinione su cosa ci piace e cosa non ci piace mostrandolo ad amici o colleghi tramite il classico social network di Facebook e Twitter.

Vi vogliamo segnalare oggi un’applicazione che siamo sicuri interesserà a molti. Ci piace parlarvene prima di tutto perchè è un’applicazione made in Italy e poi perchè, conoscendo il valore dell’ideatore, Fabio Lalli, siamo sicuri che riscontrerà un grande successo. L’applicazione YepLike, dallo slogan “startup in 72h“, è nata da un’idea di Fabio Lalli, appunto, che ha reputato interessante e divertente realizzare questa semplice applicazione in sole 72 ore. Fabio, insieme a Cristiano Severini e Annalisa Puracchio mettendo insieme le forze hanno dato vita a questa virale applicazione. In particolar modo, Fabio Lalli si è occupato di coordinare, promuovere e sviluppare il progetto, mentre Cristiano Severini ha realizzato l’applicazione stessa per iPhone ed è in previsione di realizzare quello per Android e, ci sembra il caso di aggiungere, che sia veramente presto! Infine, Annalisa Puracchio si è occupata dell’interfaccia html e dell’applicazione web.

Riccardo Luna lascia la direzione di Wired

Con un annuncio su Facebook, poco dopo le 10, Riccardo Luna a sorpresa annuncia di lasciare la direzione di Wired, il magazine dedicato all’innovazione e alle nuove tecnologie. E adesso?

La notizia è di quelle forti, soprattutto per chi legge Wired e conosce Riccardo Luna, il direttore che fin dallo sbarco della rivista in Italia l’ha condotta in maniera esemplare, portandola ad essere una delle riviste più seguite, se non la più seguita, dedicate alle nuove tecnologie ella rete. Perchè Wired non è solo una rivista, ma è proprio una filosofia di vita, senza voler esagerare. E Riccardo Luna ha avuto il difficile compito di portare questa filosofia nel nostro paese, quasi impensabile per qualcuno. E invece lui c’è riuscito, con grande impegno, grande personalità, grande passione.

Fare Marketing con Foursquare

E’ possibile fare Marketing con Foursquare? La risposta è sicuramente di sì e si può dire che offre grosse potenzialità da sviluppare e sfruttare. Ecco qualche utile consiglio di Eric Friedman, Responsabile Sviluppo Business di Foursquare

 

Da poco si è festeggiato con grande successo anche in Italia il Foursquare Day, evento che ha coinvolto milioni di persone in tutto il mondo. Bologna ha dato luogo all’evento italiano con una grande partecipazione di utenti affezionati, di cui vi abbiamo dato un racconto diretto. Foursquare è in crescita, ci sono 8 milioni di utenti registrat e nel 2010 è cresciuto del 3400% e questo trend si registra forte anche nel nostro paese. Così come si può, e lo sappiamo, fare marketing con facebook, questo è possibile anche con Foursquare. Ma come può essere utile? Come può aiutare chi vuole far crescere la propria attività? Vediamo cosa ci dice proprio chi lavora per sviluppare Foursquare in modo tale da fornire strumenti utili per fare marketing, Eric Friedman.

La reazione della rete alla morte di Bin Laden

Come abbiamo già detto ieri, la rete ha giocato un ruolo importante nel cercare di dare un contributo importante riguardo all’uccisione di Osama Bin Laden. Guardiamo allora qualche dato insieme.

Come vi abbiamo raccontato ieri, la rete anche in occasione di quello che ormai è un fatto che passaerà alla storia, l’uccisione di Osama Bin Laden, il principe del Terrore, ha avuto un ruolo importante. Sohaib Athar, consulente IT di Abbottabad, luogo dove si nascondeva, mica tanto, Bin Laden, si è ritrovato in maniera del tutto inconsapevole a raccontare il blitz dei Navy Seals che avrebbe portato poi all’uccisione dello sceicco. Ovviamente dai suoi tweets ne è venuto fuori un vero e proprio fiume in piena che vale la pena osservare, anche solo per avere un’idea di ciò che è accaduto. Abbiamo ricordato, sempre ieri, che nel momento più alto della diffusione della notizia si è toccato il tetto dei 4,000 tweets al secondo. Ma un dato che non va sottovalutato è che la grossa mole di dati e di notizie diffusesi sul web, attraverso i social media, sono il segno che qualcosa sta cambiando, meglio, è cambiata nel reperire le notizie. Prima di va su Twitter o Facebook, poi viene tutto il resto.

La morte di Osama Bin Laden sul web e social media

Osama Bin Laden pic tweet

La notizia dell’uccisione del terrorista più ricercato al mondo, Osama Bin Laden, in poche ore ha fatto il giro del mondo, sorprendendo tutti. Ma anche in questa occasione la rete ha giocato un ruolo da protagonista. Vediamo come.

Osama Bin Laden pic tweetLa notizia che Osama Bin Laden fosse morto in italia è cominciata a girare poco dopo le 5 del mattino, qualcosa si cominciava a sapere dai media americani, 23,00 circa ora locale di Washington, annunciano che il presidente degli Usa Obama avrebbe parlato alla nazione intorno alle 23, 30 locali, le 5, 30 italiane. In mezz’ora tutte le notizie che rimbalzavano dagli Usa arrivavano a noi in maniera, comprensibile, piuttosto confusa. Per avere qualche certezza e avere qualche informazione in più sulle operazioni che hanno portato all’uccisione di quello che gli americani hanno, da dieci anni a questa parte, considerato come il nemico numero uno da abbattere, bisognava aspettare il discorso di Barack Obama. Ma la notizia ha avuto tra le sue fonti più attendibili proprio il web, in special modo twitter. E per due motivi.  Il primo, perchè una prima conferma della morte di Bin Laden arriva da twitter. E il secondo, sempre su twitter, perchè una prima cronaca, inconsapevole, di quello che era successo arriva proprio dalla rete.

Questo che vediamo in alto viene ormai considerato il primo tweet che conferma in maniera ufficiale la morte di Bin Laden e in qualche modo annuncia tutto quello che sarebbe avvenuto dopo, concludendo con un eloquente “Hot damn”. A twittare è Keith Urbahn, il Capo dello Staff dell’ex Segretario alla Difesa Usa Donald Rumsfeld. Contemporaneamente, anche Jill Scott, produttore della Cbs News, conferma con un tweet: “House Intelligence committee aide confirms that Osama Bin Laden is dead. U.S. has the body”. In pochi minuti centinaia sono stati i retweet, RT, toccando anche i 4 mila tweets al secondo.

In buona sostanza succede che quando il Presidente Barack Obama comparirà dal fondo del cross hall per dare l’annuncio ufficiale della uccisione di Osama Bin Laden, l’America è già informata per buona parte. L’annuncio monumentale, come scrivono i media americani, in effetti viene violato, per così dire, dalla rete. Un fatto mai successo fino ad ora, data l’importanza della notizia e degli effetti che questa poteva far scattare. Quando Obama si apprestava a parlare, la gente già si preparava a scendere per le strade, in particolare a Washington, per festeggiare l’evento.

Altra prova, come dicevamo all’inizio, della velocità che ancora una volta ha dimostrato la rete, riguarda in effetti quella che adesso viene accreditata come la cronaca di ciò che è veramente accaduto e che ha poi portato alla uccisione del capo di Al Qaeda. Sohaib Athar, ossia @ReallyVirtual su twitter, è stato colui il quale, in maniera quasi del tutto inconsapevole, scritto su twitter ciò che in effetti gli stava accedendo intorno, raccontando del raid da parte delle forza speciali americane per arrivare ad uccidere Osama Bin Laden. Sohaib Athar è un consulente IT e risiede a Abbottabad, proprio la città dove bin Laden è stato trovato e ucciso. In una prima fase ha scritto di ciò che stava accadendo, “elicottero si libra sopra Abbottabad a 01:00 (è un evento raro)”, senza rendersi conto di avere twittato quello che in quel momento era ancora considerato un segreto.

Athar ha riferito che uno degli elicotteri che aveva sentito, era precipitato, e che i velivoli non erano pakistani. Ora sappiamo che gli elicotteri erano quattro e facevano parte della operazione per uccidere il capo della organizzazione terroristica Al Qaeda. Uno pare sia stato colpito da fuoco nemico. Una volta resosi conto che quella era l’operazione più importante per gli amricani da quando questa guerra è iniziata, e ieri cadeva proprio l’ottavo anniversario, ha scritto “Uh oh, now I’m the guy who liveblogged the Osama raid without knowing it”, “Sono stato l’unico a twittare il raid per Osama, senza saperlo”. Appunto! E da anche una giustificazione sul perchè fosse stato l’unico, “Io sono solo un tweeter, sveglio al momento del crash. Non molti utenti di Abbottabad sono su Twitter, qui i ragazzi sono più su facebook. Questo è tutto”.

Questo non è altro che un breve racconto di quello che è successo sulla rete. Ho voluto sottolineare questi due momenti perchè spiegano al meglio di come la rete sia, anche in casi come questi, un testimone eccellente e affidabile, anche inconsapevole. Una testimonianza come quella di Athar, in tempo reale, rafforza l’idea che i social media possono essere strumenti affidabili e alternativi ai media tradizionali. A volte scavalcandoli del tutto. In Italia questo effetto è stato ancora più sentito, perchè era mattina presto e perchè le redazioni dei giornali erano, quasi chiuse, a parte quello online. Quindi per avere notizie fresche e di prima mano non rimaneva che collegarsi alla rete, quindi su Twitter.

Anche Facebook ha giocato un ruolo importante. Due ore dopo l’annuncio di Maba è stata creata una pagina, Osama Bin Laden is DEAD, che in pochi minuti è stata raggiunta da migliaia di commenti. Al momento in cui scriviamo conta già oltre 270 mila iscritti e di sicuro aumenteranno.

Google ricorda la Festa del Lavoro

Anche Google, oggi Primo Maggio, vuole festeggiare la Festa del Lavoro e lo fa dedicando all’evento un doodle. Una festa che cade in un momento particolare, fatto di difficoltà ma anche di divisioni

La Festa del Lavoro cade quest’anno in un momento molto particolare, dominato ancora una volta dalla crisi ma anche da uno scenario nuovo, fatto di divisioni invece che di unità. Infatti, mentre ancora ieri si aveva la conferma che la disoccupazione è in crescita e che un giovane su tre è senza lavoro, il mondo sindacale italiano è diviso, praticamente su tutto. E proprio ieri il Presidente della Repubblica ha richiamato il mondo del lavoro, soprattutto il mondo sindacale a ritrovare quella unità necessaria per affrontare le sfide del futuro , ma soprattutto le difficoltà di oggi. Ma credo che sarà molto difficile.

foursquare day Italy in Bologna: read our report!

Couldn’t be at foursquare day 2011 in Bologna, ITALY? We’ll tell you about it here, on InTime blog! Take your seat. Location: Bologna, Neptune’s Square. Venue name: “Neptune’s Butt” (to be precise!)

The pleasure of meeting, the love for the splendid Medieval and Renaissance City of Bologna, happened to be a sort of excuse for celebrating our small – but superfast growing – Italian 4sq Community. The magnificent setting of “Piazza del Nettuno” (Neptune’s Square) had been chosen as the perfect set for the foursquare day 2011 (#4sqdayita for twitter); we can’t believe it’s just the second celebrating day connected to the geo-loc-app created by Mr. Crowley and Mr. Selvadurai… and the first – ever – for Italy, organized by foursquareitalia.org (alias Mimulus) and WeAreSocial.

Il matrimonio del secolo sul web

E’ stato definito il matrimonio del secolo quello che oggi si celebrerà tra il principe William e Kate Middleton e anche la rete non poteva rimanere immune dalla valanga di notizie e tweets che si è generata.

Per quanto possiate essere meno interessati o anche non interessati assolutamente a questo evento, definito il matrimonio del secolo, quello tra il principe William e Kate Middleton, a meno di mettere la testa sotto la sabbia, di sicuro almeno per una volta vi sarete certamente imbattuti in qualche notizia, in qualche link o in qualche tweet, anche solo per sbaglio. Sì perchè attorno a questo evento si è scatenata una vera e propria voragine di notizie, veramente di qualsiasi tipo che qui non staremo a specificare. Ci interessa invece come la rete reagisce e recepisce una giornata come questa. Un vevento come questo si era già celebrato nel secolo scorso, quello tra Carlo e Diana, seguitissimo all’epoca attraverso i giornale e le tv, era il 1981. Esattamente trent’anni dopo un evento di questo tipo, al tempo della rete, assume un’eco ancora più vasto, potendolo seguire in svariati modi. C’è da dire che la notizia che si era diffusa ieri, ossia che non era possibile seguire l’evento via twitter per problemi pratici di connessione, è stata smentita oggi proprio da Scotland Yard che ha riferito che sarà comunque consentito agli ospiti twittare sull’evento.

Google per il Giorno della Terra

Oggi si celebra la Giornata della Terra, Earth Day 2011, e Google non poteva mancare l’evento. E’ per questo che oggi in homepage troviamo un doodle speciale per la giornata. Ma Google celebra la Terra anche con investimenti concreti

La Giornata della Terra si celebra oggi in 175 paesi per ricordarci di quanto ancora si deve realizzare per rendere il nostro pianeta più eco-sostenibile. Slogan di questa giornata è “A billion acts of green”, Un miliardo di azioni verdi, con l’intento di raccogliere migliaia di gesti sostenibili e concreti prima del Summit di Rio, dal 14 al 16 maggio del 2012. Enti pubblici e privati, associazioni, semplici cittadini, tutti possono promettere ed impegnarsi a fare qualcosa per la Terra, scrivendolo sul sito dell‘Earth Day. Temi come Energia più pulita, Sviluppo sostenibile, Educazione ambientale, Riciclaggio e riduzione impatto sull’ambiente, Acqua più pulita e per tutti, sono alla base delle azioni che oggi, ma nono solo per oggi, saranno al centro di tutti i dibattiti che si terranno per questa giornata, ma che saranno da stimolo per ricordarci che anche con un piccolo gesto si può contribuire a migliorare la Terra. E Google da questo punto di vista non è da meno.

Obama ricomincia dal web

Anche stavolta Barack Obama sceglie la rete per iniziare la sua nuova campagna presidenziale e lo fa inoctrando Mark Zuckerberg al Town Hall Facebook di Palo Alto. Tanti i temi toccati, ma la rete e le tecnologie sono importatnti per il futuro

Non avrebbe potuto iniziare diversamente la sua nuova campagna presidenziale Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America. Incontrando Mark Zuckerberg ieri al Town Hall Facebook di Palo Alto, in California, cioe’ dal municipio del villaggio piu’ grande del mondo, Obama ha stretto ancora di più il suo forte legame col web che gli ha consentito di diventare presidente Usa nel 2008. O quanto meno, una legame, una combinazione che ha avuto una forte influenza. E siccome in questri ultimi tre anni Obama ha comunque continuato ad usare la rete come strumento di informazione e coinvolgimento, allora non poteva essere davvero diverso l’inizio di questa sua nuova avventura eletorale che punta alla rielezione. In un’atmosfera entusiasta, davanti a 700 dipendenti di facebook e giornalisti, Obama si è presentato subito in maniera simpatica: “Il mio nome è Barack Obama, quello che è riuscito a far mettere giacca e cravatta a Mark Zuckerberg”, facendo chiaro riferimento alla cena tenutasi alla Casa Bianca tra Obama e i grandi protagonisti del mondo della tecnologia e del web.

foursquare day a Bologna, il nostro racconto

Vi siete persi il foursquare day 2011 a Bologna? Ve lo raccontiamo (anche) noi qui, sulle pagine di InTime! Mettetevi comodi, però.
Location: Bologna, Piazza del Nettuno. Nome della Venue: “Le chiappe del Nettuno” (per la precisione).

Facciamo un piccolo passo indietro e vediamo insieme la vera origine del foursquare day. È iniziato tutto così, poco più di un anno fa, dall’idea di Nate, un optometrista di Tampa (http://en.wikipedia.org/wiki/Foursquare_Day) che stava pensando a “nuovi modi per promuovere il suo business”: una giornata in onore del suo social network preferito, foursquare appunto, una giornata per dimostrare le sue potenzialità ludiche e di marketing. E in poco tempo, grazie ai social media e alla Rete, l’idea si fa largo e conquista sempre più appassionati, tanto da decidere di proporla proprio al team di foursquare, chiedendo la creazione di un badge per commemorare l’evento.

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