web analytics
back to top

Sostenibilità e innovazione per far ripartire l’agrifood italiano

Sostenibilità e Innovazione queste le basi per la giusta ripartenza dell’agroalimentare italiano dall’evento digitale che ha visto la partecipazione anche della Ministra per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova.

“Nel titolo della vostra iniziativa c’è il senso della sfida del prossimo futuro per il settore agroalimentare italiano” così la Ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova ha aperto l’evento digitale “Scenari e prospettive delle imprese agroalimentari fra sostenibilità e innovazione” organizzato dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, che ha presentato i risultati dell’indagine a cui hanno risposto imprese e istituzioni per comprendere gli scenari dell’agrifood italiano.

agrifood sostenibilità innovazione

“Per il futuro del sistema agroalimentare italiano” ha proseguito Bellanova, “è necessario conciliare sostenibilità, innovazione e reddittività”. E ha aggounto: “Abbiamo bisogno di accompagnare la transizione ecologica di tutte le nostre imprese, senza lasciare fuori nessuno; la ricerca, lo sviluppo di soluzioni innovative devono mettere al centro le esigenze e le richieste delle aziende. Le aziende devono iniziare a conoscere di più e meglio gli strumenti concreti che possono contribuire a tutelare il loro reddito e a rendere più moderna e sostenibile la produzione alimentare. Sono convinta che l’Italia deve portare in Europa idee, proposte, un modello di distintività che è fatto di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono convinta che l’Italia deve portare in Europa idee, proposte, un modello di distintività che è fatto di sostenibilità sociale, economica e ambientale.”

Al centro del dibattito l’innovazione tecnologica e organizzativa declinata nell’ottica della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, tema in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, il New Green Deal Europeo e la Strategia Farm to Fork.

L’indagine, svolta nei mesi durante il lockdown, è stata condotta dal Santa Chiara Lab – Università degli Studi di Siena con la partecipazione di Giovani di Confagricoltura – ANGA, ENEA, Commissariato Generale di Sezione dell’Italia per Expo 2020 Dubai e con il patrocinio di ASVIS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nell’ambito del Progetto di ricerca denominato Fixing the Business of Food, svolto da SDSN Sustainable Development Solutions Network (SDSN), Columbia University, Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, Santa Chiara Lab dell’Università di Siena.

A partire dai risultati dell’indagine, esperti, esponenti del settore e della ricerca accademica, policy makers, aziende, istituzioni si sono confrontati su come i sistemi agroalimentari possono e devono costruire società sempre più eque, sane e rispettose delle persone e dell’ambiente. Centrali nel dibattito la promozione e la valorizzazione di soluzioni concrete sostenibili e innovative per supportare il settore agroalimentare nel prossimo futuro.

All’evento hanno partecipato: Angelo Riccaboni, presidente Santa Chiara Lab, Paolo Glisenti, Commissario Generale Italia per Expo Dubai, Marta Antonelli, direttore ricerca Fondazione BCFN, Paolo Bonaretti, vice presidente Cluster Agrifood Nazionale, Paola De Bernardi, Università di Torino, Massimo Iannetta, ENEA, Rosanna Zari, agronoma, Francesco Mastrandrea, presidente ANGA, Cristiana Smurra, imprenditrice BioSmurra con la moderazione di Giorgio dell’Orefice, Il Sole 24 Ore.

L’evento digitale è stato l’occasione per comprendere, alla luce dei dati della survey, quale fosse l’indicazione da seguire per le aziende agrifood italiane. Tutti gli interventi hanno comunque sottolineato che l’innovazione, la tecnologia e la sostenibilità sono le tre direttrici che devono caratterizzare la fase di ripartenza. Anche se sarebbe auspicabile che queste direttrici diventassero la strada “normale” da seguire.

Diversi gli aspetti messi in evidenza durante gli interventi. Come Marta Antonelli, Direttore ricerca Fondazione BCFN, che ha evidenziato anche come la pandemia da Covid-19 abbia finito per allontanare molti dalla dieta mediterranea: “Il COVID-19 ha evidenziato l’urgenza di trasformare i sistemi alimentari in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La Decade dell’Azione verso il 2030 è un’occasione unica per avviare una transizione equa e sostenibile, attraverso la collaborazione e cooperazione di tutti gli attori.

Paolo Bonaretti, Vice Presidente Cluster Agrifood Nazionale, ha evidenziato il grande contributo che può apportare l’innovazione all’grifood italiano, come l’Agricoltura di Precisione (Intelligenza Artificiale, Blockchain…). Bonaretti ha poi sottolineato lo stretto legame tra agrifood e salute, tema che ha visto la sua rilevanza proprio durante la pandemia.

Massimo Iannetta, ENEA: “Le parole d’ordine per il futuro delle imprese agroalimentari non possono che essere Sostenibilità, Qualità e Tracciabilità, Nuovi Modelli di Consumo, il tutto pervaso da un radicale processo di Digitalizzazione. Le Sfide sono sempre più legate ad un investimento di tipo culturale con una visione di lungo periodo per innovazione tecnologica ed organizzativa, in un’ottica di “open innovation” per superare l’esistente frammentazione orizzontale e verticale dei portatori di interesse”.

Rosanna Zari, Dottore agronomo: “Nel prossimo futuro post-covid la consulenza diretta alle imprese dell’agrifood avrà un’importanza centrale nel processo di trasferimento delle conoscenze e dell’innovazione tecnologica. Per produrre più cibo con meno risorse sarà necessario puntare sull’agricoltura di precisione, sulle moderne tecniche di miglioramento genetico e in buona sostanza su ricerca e innovazione, ma saranno necessari professionisti formati e preparati per accompagnare l’imprenditore agricolo verso la trasformazione del “contadino” in imprenditore tecnologico”.

Francesco Mastrandrea, Presidente ANGA, l’Associazione Nazionale dei Giovani Imprenditori Agricoli, nel suo intervento ha messo in evidenza come il digital divide rischi di danneggiare tanti agricoltori che non hanno accesso alla rete. Sarebbe quindi necessario lavorare per rafforzare l’infrastruttura. “La pandemia ha costretto il mondo imprenditoriale agricolo a spingere sull’accelerare i processi di innovazione e change management che avevamo pianificato su intervalli di tempo molto più lunghi. L’agricoltura ha reagito bene ma solamente un lavoro condiviso su ricerca, logistica e produttività di tutto il sistema agroalimentare italiano permetterà a tutta la filiera di riprendere quel posto di élite in un mercato generale le cui abitudini si sono evolute anch’esse con una velocità inaspettata”.

Cristiana Smurra, imprenditrice calabrese, fondatrice insieme alla sorella dell’impresa agricola BioSmurra, ha sottolineato come una linea sostenibile e innovativa per l’agriffod sarebbe quella di renderla più etica, giusta: “Cibo sano, qualità della vita, educazione alimentare, salvaguardia dell’ambiente, benessere animale, filiera corta, ritorno alla terra, diritto alla salute e valore delle relazioni umane. Oggi non abbiamo quasi difficoltà a considerarli algoritmi di uno stesso processo e di una stessa visione: quella di un altro modello di sviluppo e di un’altra economia possibile, eco-sostenibile ed alternativa ai totem e tabù attuali. Insomma, senza la tirannia del PIL. L’emergenza Covid dei mesi scorsi ha costretto il Pianeta intero a farvi i conti, esortando tutti a ripensare modi, declinazioni, identità, tempi ed unità di misura dello sviluppo e del progresso così come interpretato negli ultimi 30-40 anni in modo particolare”.

Paolo Glisenti, Commissario Generale Italia per Expo Dubai: “Expo Dubai, il primo evento globale dopo la pandemia del Covid-19, sarà un’opportunità imperdibile per mostrare al Mondo le migliori competenze delle nostre imprese più innovative dell’agrifood. Dalle aziende che partecipano ai bandi di PRIMA, che saranno con noi a Dubai, il Padiglione Italia trarrà ispirazione per offrire un modello del valore di progetti nati e sviluppati con centri di ricerca e università del Mediterraneo, in una dimostrazione di quanto le competenze multidisciplinari inserite in una rete internazionale di collaborazione siano elemento fondante di una nuova visione della sostenibilità e dell’innovazione”.

Nell’ambito della valorizzazione del settore agroalimentare più innovativo e sostenibile, l’evento è stato anche l’occasione per presentare la nuova sezione ‘Imprese e Buone Pratiche’ dell’Osservatorio PRIMA sull’Innovazione (PRIMA Observatory on Innovation, POI), un’iniziativa del Segretariato Italiano di PRIMA: la piattaforma digitale è stata progettata per monitorare e divulgare i più recenti risultati della ricerca, dell’innovazione e della formazione del settore agrifood italiano.

La stessa Ministra Bellanova, nel suo intervento, ha sottolineato che “la sostenibilità non può essere scissa dall’innovazione, dalla ricerca e dall’inclusione come ad esempio avviene col progetto PRIMA e con l’Osservatorio sull’Innovazione”.

Angelo Riccaboni, Presidente del Santa Chiara Labe della Fondazione PRIMA: “I dati emersi dall’indagine evidenziano la strategicità di tre tematiche per il settore: una governance internazionale più ampia capace di controllare la sostenibilità delle produzioni alimentari; la sicurezza alimentare; l’innovazione tecnologica e organizzativa. L’innovazione sarà fondamentale, in particolare, per conciliare le profonde trasformazioni richieste in termini di sostenibilità ambientale e sociale con la salvaguardia delle condizioni di redditività dei produttori e dei trasformatori. L’accordo sul piano di prestiti e sussidi del Consiglio UE per uscire dalla crisi rappresenta un’occasione preziosa per il comparto agrifood per diventare più digitale, inclusivo e sostenibile, valorizzando, allo stesso tempo, la figura dell’agricoltore, come custode del territorio e attore centrale delle nostre filiere”.

“Per consolidare il rapporto con le imprese” aggiunge Angelo Riccaboni “abbiamo arricchito l’osservatorio digitale sull’innovazione agrifood con la nuova sezione dedicata alle aziende che hanno trovato nella sostenibilità e nell’innovazione organizzativa, di processo o di prodotto, le ragioni della loro competitività. Uno strumento importante per supportare il Santa Chiara Lab e il Segretariato Italiano di PRIMA nelle attività di promozione e sostegno del dialogo tra imprese, innovatori, istituzioni e centri di ricerca verso sistemi agroalimentari sostenibili”.

Più di 250 persone si sono collegate e hanno partecipato all’evento seguendo il dibattito in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube del Santa Chiara Lab e dell’Università di Siena.

A coloro che si sono registrati e hanno seguito l’evento digitale l’Università di Siena rilascerà un attestato digitale delle competenze (Open Badge).

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

giovedì, 25 Aprile, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

Il British Museum digitalizza le opere per difendersi dai furti

Il British Museum, in risposta a recenti furti, ha lanciato un ambizioso progetto di digitalizzazione. Il progetto mira a migliorare la sicurezza e l'accesso pubblico.

Cyber Index PMI: ecco la Cybersecurity nelle PMI Italiane

Cyber Index PMI evidenzia la consapevolezza delle PMI italiane sui rischi cyber. Mentre molte sono consapevoli dei pericoli, poche adottano un approccio strategico. La formazione e la sensibilizzazione sono cruciali nell'era digitale.

Come comunicare la Sostenibilità su digitale e social media

Comunicare la Sostenibilità su digitale e social media. Ecco alcuni accorgimenti da seguire e un caso di studio da cui prendere spunto.

Sam Altman (ri)promette che OpenAI non lascerà l’Europa

Sam Altman, CEO di OpenAI, nel giro di poche ore a ritrattare le sue dichiarazioni, fatte a Londra, e a (ri)promettere che ChatGPT non lascerà l'UE.