Come qualche giorno fa ha riportato WABetaInfo, su WhatsApp stanno per arrivare i tasti Reactions, proprio quelli che usiamo su Facebook. Praticamente potremo usarli nelle nostre chat, come già avviene per Messenger. La funzionalità, insieme ad altre, sarà attiva nel nuovo aggiornamento dell'app che sarà rilasciato a breve, per iOS e Android.
E' passato un anno da quando Facebook introdusse i tasti Reactions a livello globale. E dopo dopo 12 mesi sappiamo qualche dato in più sull'utilizzo: in un anno sono stati utilizzati 300 miliardi di volte; il più utilizzato è il tasto Love con più della metà dei click totali. Il paese che li usa di più è il Messico, seguito da Usa, Grecia, Suriname e altri.
Dopo la fase di test dei mesi scorsi in Spagna e in Irlanda, Facebook da oggi rende disponibili i tasti Reactions a livello globale. Quindi il semplice tasto usato per interagire con i contenuti sarà sostituito dai tasti Like, Love, Risata, Yay (approvazione), Wow (sorpresa), Triste e Arrabbiato.
Esattamente un mese fa era bastato aver sentito pronunciare la parola "dislike" perchè la rete si scatenasse, ma il vero intento di Facebook era di introdurre i tasti empatia. E da quanto riporta Engadget ES, Facebook comincerà presto a testare i tasti "Reactions" in Spagna e in Irlanda. Saranno l'estensione del tasto "like".
Agcom ha approvato il primo Codice di condotta Influencer. Si pongono regole chiare, obblighi di trasparenza, tutela dei minori. Sono previste sanzioni fino a 600 mila euro per chi viola le regole.
Meta non firmerà il Codice UE sull’IA. Una scelta che rischia di inasprire i rapporti con Bruxelles, mentre OpenAI e Mistral si dichiarano pronte a firmare.
Con il lancio di ChatGPT Agent, OpenAI apre una nuova fase della sua intelligenza artificiale: quella dell’azione autonoma. Si tratta di un agente che legge, decide, agisce. E cambia il nostro rapporto con il web.
L’acquisizione di Kellogg’s da parte di Ferrero rivela un cambio di paradigma ormai in atto. Le aziende storiche valgono meno delle startup tech. Una riflessione sul significato del valore di un'azienda nell’era dei dati e del digitale.