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Nuova BYD SEAL 6 DM-i: l’ibrida che fa 1500 km

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La nuova BYD SEAL 6 DM-i arriva in Europa, rivoluzionando il mercato ibrido con un’autonomia combinata di oltre 1.500 km. Conosciamo meglio il design, la versione station wagon e le caratteristiche di sicurezza che la rendono una vera alternativa alle auto a benzina tradizionali.

Lo sappiamo. Il mercato dell’auto si sta muovendo, sta cambiando, e le case automobilistiche cinesi sono diventate protagoniste indiscusse di questa transizione. Soprattutto per quando riguarda le auto elettrificate.

Una delle più attive è senza dubbio BYD, che dopo aver conquistato fette di mercato con i suoi SUV anche nel nostro paese, punta ora a consolidare la sua presenza nel segmento delle berline e, soprattutto, delle station wagon.

La novità si chiama BYD SEAL 6 DM-i, e a leggere i dati rilasciati dalla casa cinese, si capisce subito perché. Non è solo un nuovo modello, ma una dichiarazione di intenti, la risposta concreta a uno dei problemi principali che frena la transizione verso l’elettrico. Ossia, l’autonomia.

 

Nuova BYD SEAL 6 DM-i: l'ibrida che fa 1500 km
Nuova BYD SEAL 6 DM-i: l’ibrida che fa 1500 km

Tecnologia Super Hybrid: la soluzione per il “range anxiety”

Il cuore pulsante di questa vettura è la tecnologia Super Hybrid con DM (Dual Mode). BYD la definisce “rivoluzionaria” e, a ben vedere, ha i suoi motivi.

La SEAL 6 DM-i funziona prevalentemente come un’auto elettrica, sfruttando un motore elettrico e la famosa Blade Battery. Quando serve più energia, un motore a benzina da 1.5 litri interviene non per muovere direttamente le ruote, ma per ricaricare la batteria, mantenendo così la sensazione di guida di un’auto elettrica pura.

Il dato più interessante, e che fa subito discutere tutti, è l’autonomia combinata: oltre 1.500 km con una ricarica completa e un pieno di carburante. Un numero che, di fatto, elimina l’ansia da autonomia e rende la SEAL 6 DM-i una vera alternativa ai modelli tradizionali a combustione, combinando il meglio dei due mondi.

BYD SEAL 6 DM-i, design e flessibilità

Se il motore è il cervello, il design è l’abito che indossa. E in questo caso, la SEAL 6 DM-i segue lo stile “ocean inspired” di BYD.

Con una lunghezza di 4.840 mm, si posiziona nel segmento delle auto familiari, offrendo spazio generoso per cinque adulti. Ma la vera sorpresa è l’arrivo della versione TOURING, la prima station wagon di BYD per l’Europa.

Con un vano bagagli che arriva fino a 1.535 litri abbattendo i sedili, la TOURING si propone come un’opzione super pratica per le famiglie, i viaggi lunghi o chi ha bisogno di spazio per lavoro o hobby.

Con questo modello, BYD non pensa solo all’efficienza, ma anche alla funzionalità e alle esigenze del mercato europeo, che da sempre apprezza la versatilità delle station wagon.

BYD SEAL 6 DM-i, tecnologia e sicurezza

Come ogni auto di nuova generazione, la BYD SEAL 6 DM-i è ricca di tecnologia.

Non mancano infatti un display infotainment da 12.8 o 15.6 pollici, la ricarica wireless per smartphone e un sistema di sicurezza completo.

Sette airbag di serie, cruise control adattivo, telecamere a 360 gradi e il sistema Vehicle to Load (V2L) che permette di alimentare dispositivi esterni, dal PC portatile al tostapane da campeggio, direttamente dalla batteria dell’auto.

In Italia, la vettura è già ordinabile e le prime consegne sono attese per la fine del 2025.

Resta da capire come un modello così innovativo e ben equipaggiato si posizionerà in un mercato ancora scettico nei confronti dei marchi emergenti. Ma con una garanzia di 8 anni per batteria e trasmissione, BYD sta lanciando una sfida molto seria.

La domanda è: questa combinazione di autonomia record, versatilità e tecnologia sarà sufficiente a convincere gli automobilisti italiani ad abbracciare il futuro ibrido targato BYD?

Staremo a vedere la risposta del mercato italiano nei prossimi mesi.

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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