In un’era web 2.0 caratterizzata da una logica conversazionale, i consumatori non potevano rimanere passivi, ma dovevano necessariamente evolversi per divenire Prosumer.
Letteralmente questo termine è coniato da una crasi tra le parole: Producer e Consumer e viene usato per indicare coloro che non si limitano ad essere fruitori passivi delle informazioni, ma ne producono di proprie. Con particolare riferimento al web, “prosumer” è chi produce (senza essere un professionista) nuovo materiale di qualsiasi tipo (grafico, musicale, fotografico, testo, video ecc…) rendendolo pubblico, oppure ‘remixa’ materiale già esistente variandone il significato.
Le Aziende non producono più abnormi quantità di prodotto per poi delegarne al Marketing la spinta commerciale. Oggi sono gli stessi consumatori a decidere la validità di un prodotto. Essi hanno imparato dai propri errori, sono scaltri, consapevoli di quello che vogliono e un’azienda non può più permettersi di sbagliare.
In questo contesto nasce Prosumer-Tech (http://prosumer-tech.blogspot.com ), quello che potremmo definire un blog-guida per aiutare a districarsi da quell’overflow informativo, che spesso ci scoraggia nella ricerca delle informazioni, perché oggi, acquistare un prodotto che non sia “una sorpresa” deve essere un must.
Su Facebook Prosumer-Tech (http://www.facebook.com/pages/Prosumer-Tech/156417634403077) è pronto a riscevere suggerimenti sugli argomenti da trattare.
(comunicato stampa a cura di cibbuzz)
Interessante spunto. Peccato che tu abbia fatto solo degli accenni su argomenti diversi che meriterebbero una vera e propria discussione. Il passaggio da comunicazione a conversazione ad esempio. Il passaggio da produzione di massa a produzione sempre più targetizzata, dal marketing relazionale, alla comunicazione non più tanto efficace.
Ci sarebbero molte cose da dire e da scrivere su questi temi. Perchè non sviscerarli proprio qui?
Lo farò, caro Andreas, infatti è un argomento che merita di essere approfondito.