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Come il Digitale impatta sull’industria della comunicazione tecnica [Infografica]

comunicazione-tecnica

L’indagine che vi presentiamo oggi anche se rivolta ad un settore specifico come è la “comunicazione tecnica“, è comunque interessante in quanto ci offre uno spaccato poco conosciuto e poco approfondito dal punto di vista della comunicazione digitale. E i risultati di questa indagine ci evidenziano che molte delle problematiche, che di fatto diventano un “freno” per una comunicazione più efficace, riscontrati in altri settori, li rileviamo anche qui. E parliamo di tempo e budget, i due elementi sempre presenti, nel senso negativo, quando ci si trova di fronte ad un processo di comunicazione non particolarmente vicino alle esigenze dei clienti, quindi degli utenti. cambia il modo di comunicare, cambiamo le tendenze, ma restano le difficoltà ad agganciarle. E infatti che nell’indagine di DLC, in collaborazione con CIDM (Center for Information-Development Management) ci offre spunti interessanti.

E quindi, il sondaggio ha visto la partecipazione di 438 figure professionali tra manager, editori, writers del settore della comunicazione tecnica. Ebbene, il 69% degli intervistati ha affermato che il contenuto viene diffuso in Html; nel 2013 era il 19%, quindi un balzo in avanti notevole. L’indagine mette in risalto che le richieste dei clienti vanno nella direzione di contenuti distribuito su Mobile, in formato video e audio con una forma di assistenza embedded,  con animazioni e grafica 3D. Il 60% degli intervistati ha dichiarato che i clienti ormai richiedono contenuti su nuove piattaforme e attraverso nuove modalità di fruizione e proprio su queste le aziende del settore dimostrano di essere poco o male equipaggiate. I clienti chiedono quindi un maggiore supporto via mobile, ma da questo punto di vista non si è ancora pronti del tutto.

E arriviamo alla parte più interessante dell’indagine, Q7 e Q8 nell’infografica che vedete infondo al post, ossia quali sono gli ostacoli che impediscono una distribuzione dei contenuti più in linea con le esigenze dei clienti e più al passo coi tempi. E sono:

  • per il 71,2% dei casi, mancanza di tempo;
  • per il 48,9% dei casi, budget insufficiente;
  • per il 20,1% dei casi, esperienza precedenti negative;
  • per il 19,4% dei casi, mancanza di conoscenza per iniziare un processo di elaborazione dei contenuti su nuove piattaforme.

E comunque, le aziende del settore affermano nel 51% dei casi di voler iniziare un processo in questa direzione, in-house, e solo il 5,8% decide di darlo completamente in outsourcing.

Senza dimenticare che il 48,3% comunque evidenzia l’esigenza di avere uno staff di persone più adeguato ai compiti.

Allora che ne pensate di questa indagine? Avete avuto esperienze dirette con questo settore? Raccontateci la vostra esperienza.

indagine-comunicazione-DCL-CIDM-infografica

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Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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