web analytics
back to top

L’evoluzione tech e digital del 2019, cosa ha funzionato e cosa no

Data:

All’inizio del 2019 avevamo indicato alcune novità tech e digital che avrebbero caratterizzato l’anno che sta per concludersi. Ebbene, non tutto si è evoluto come ci si aspettava.

All’inizio del 2019 avevamo indicato quelle che, secondo noi, sarebbero state le novità tech e digital che avrebbero caratterizzato l’anno che sta per concludersi. In verità, qualcosa è andata come avevamo indicato, ma al tempo stesso alcune di queste tecnologie non si sono sviluppate come pensavamo.

Facebook e la Privacy

Se vi ricordate, avevamo detto che per Facebook il 2019 sarebbe potuto essere l’anno della svolta, e anche delle multe. La svolta vera e propria non c’è stata, la fiducia degli utenti va ancora pienamente conquistata dopo lo scandalo Cambridge Analytica. E proprio il grande scandalo scoperto nel 2017 ha tenuto banco anche nel corso del 2019, perché le multe, quelle che infatti avevamo previsto, ci sono state. La prima, in ordine di tempo, è stata quella del Garante della Privacy che a fine giugno ha multato Facebook proprio per lo scandalo Cambridge Analytica. Per lo stesso scandalo, due settimane dopo è arrivata anche la multa della FTC negli Usa: 5 miliardi di dollari, frutto di un accordo tra le parti. Da quel momento il colosso di Mark Zuckerberg ha ripreso quota. Nonostante le tante novità che Facebook ha introdotto durante l’anno, resta ancora quella terribile macchia.

tech digital 2019 franzrusso.it getty images

Apple e iPhone

Effettivamente il 2019 è stato l’anno dell’aggiornamento per il dispositivo lanciato nel 2007 da Steve Jobs. E’ arrivato anche il nuovo modello con tre fotocamere, solo che la concorrenza è sempre più fitta e nei 12 mesi appena passati hanno pesato anche per il colosso di Cupertino la guerra di dazi tra Cina e Usa voluta da Donal Trump. Pare che si apra qualche spiraglio, ma è stato un anno difficile.

Il 2019 e il 5G

Durante l’anno si è parlato molto di 5G, noi stessi abbiamo fatto visita a Huawei per conoscere la tecnologia più da vicino, ma non è stato il 2019 l’anno della grande diffusione, a differenza di quello che si pensava. Lo sarà molto probabilmente, anzi sicuramente, il 2020, e allora sì che sarà una vera svolta. Il Mobility Report di Ericcson prevede già che ntro i prossimi 5 anni saranno 2,6 miliardi gli abbonamenti al 5G, con un aumento del traffico mobile per utente che arriverà ad essere di 24 Gb al mese, gli attuali sono 7,2 Gb al mese. Un esempio che spiega come cambierà l’esperienza lato utente.

Ericsson Mobility Report, saranno 2.6 miliardi gli abbonamenti al 5G entro il 2025

Il gaming e la realtà aumentata

Gli appassionati di videogame e di Realtà Aumentata non si saranno fatti scappare l’occasione di vivere un’esperienza aumentata con il nuovo Harry Potter: Wizards Unite, il gioco che Niantic, la società che aveva lanciato nel 2016 Pokemon Go, ha lanciato nel 2019 sperando di ripetere e superare l’esperienza di tre anni prima. Fatto sta che non è andata proprio così.

Nel senso che, pur classificandosi come il secondo gioco in realtà aumentata più scaricato, dopo proprio Pokemon Go, non è riuscito a superare l’illustre predecessore della casa. Infatti, nel primo giorno di lancio il gioco ha fatto registrare 400 mila download e un incasso pari a 300.000 dollari in acquisti in-game negli Usa e in Uk; a fine luglio poi erano 15 milioni i download e 12 milioni di dollari a livello globale. Ma tutto questo non è bastato a superare Pokemon Go che fece registrare, nel 2016, 182 milioni di download e 300 milioni di dollari in acquisti.

La Realtà Aumentata ancora stenta a decollare come dovrebbe, in maniera più diffusa. Se i videogame stentano ecco che anche il fenomeno in generale ne risente. Vedremo cosa succederà il prossimo anno.

Il fenomeno “Amazon Go” nel 2019

Il fenomeno dei negozi senza cassa, sul modello di Amazon che con la sua tecnologia ha dato vita alla “Just Walk Out Shopping“, ha continuato ad espandersi nel 2019, ma non come forse si credeva. La società di Jeff Bezos ha continuato ad aprire altri negozi, una quindicina in tutto, negli Usa, anche se solo nei grandi centri, ma molto meno dei 56 negozi previsti, e saranno ancora meno rispetto ai 155 previsti entro il 2020. Un rallentamento vistoso che potrebbe essere spiegato con il fatto che si tratta di una tecnologia ancora troppo costosa e che comporta più implicazioni del previsto.

Ma, durante l’anno, il fenomeno ha finito per influenzare alcuni diretti competitor di Amazon, come Tesco in Uk, Carrefour in Francia e anche Conad in Italia che nel frattempo ha acquisito Auchan. Il gruppo di Bologna ha iniziato il suo test a Sassari per poi estenderlo in due negozi in Toscana, a Santo Stefano Magra e Madonna dell’Acqua a Pisa. Siamo ancora agli inizi, ma certamente si tratta di un fenomeno che stenta proprio a decollare.

Auto a guida autonoma, bisognerà attendere ancora

Eppure nel 2016 si diceva che entro il 2020 sarebbero state 10 milioni le auto a guida autonoma in circolazione sulle strade, ma evidentemente non è così e il 2019, da questo punto di vista, non ha segnato nessun dato in particolare. Le difficoltà riscontrate fino ad oggi sono state tante. Prima fra tutte quella legata all’omologazione di auto senza guidatore in un contesto di auto con guidatore, come è allo stato attuale. Non sono mancate le polemiche e non sono mancati, purtroppo, i morti sulle strade. I grandi costruttori di auto hanno rallentato vistosamente e i pochi che ancora proseguono su questa strada hanno compreso che l’unico modo è collaborare con altre aziende, spesso startup, per provare a realizzare una modello di auto a guida autonoma che possa davvero realizzarsi in maniera concreta. E non sarà certo il 2020 l’anno in cui vedremo l’esplosione della guida autonoma. Ci vorrà ancora un po’ di tempo.

Lo streaming nel 2019 è cambiato molto

L’arrivo nel 2019 di Disney+, come previsto, ha in effetti acceso un mercato che, a differenza di altri, è in grande fermento. Per un bel po’ di tempo ci eravamo abituati ad un mercato a guida Netflix, poi l’arrivo di Prime Video, di Amazon, ha un po’ aperto il mercato, e, infine, l’arrivo di altri grandi player ha dimostrato che il mercato è in gran movimento. Nel 2019 non è approdata solo Disney ma anche Apple ha provveduto a lanciare la sua Apple TV +, arrivata a novembre anche in Italia, con prezzi decisamente concorrenziali, così come l’offerta. Il 2020 forse evidenzierà una certa maturazione del mercato, dove vincerà chi saprà coniugare migliore offerta al prezzo giusto. E la Tv tradizionale, per come l’abbiamo sempre conosciuta, non resterà certo a guardare.

Gli italiani scelgono sempre più la TV in streaming

2019, l’anno dell’Intelligenza Artificiale tra le nuvole

Come anticipato, l’anno che sta per concludersi è stato l’anno dell’Intelligenza Artificiale tra le nuvole, nel senso che ormai tutti i progetti di Artificial Intelligence sono sempre più integrati al Cloud Computing. Non solo i dati sono disponibili in Cloud, ma tutte quelle normali funzionalità che di solito vengono espletate con macchine fisiche. Aumenta l’utilizzo di queste macchine, in quanto per avvedervi è sufficiente un browser per avere accesso a tutte le funzionalità in Cloud, di conseguenza aumentano i dati. Da qui l’esigenza di implementare l’Intelligenza Artificiale proprio per una migliore gestione delle funzionalità e dei dati. Nel 2019 aziende come Amazon, Google, Microsoft ha sempre di più sviluppato nuovi progetti.

Anche il 2019 è stato l’anno di Fortnite

Così come il 2018, anche il 2019 è stato certamente l’anno di Fortnite. In particolare, il 13 ottobre è stato il giorno in cui 250 milioni di persone sono state letteralmente stregate dal Buco Nero che ha risucchiato Fortnite 1 per poi dare vita a Fortnite 2. Al momento non vi sono però competitor che riescano a tenere testa al fenomeno della Epic Games, che nel frattempo vede lievitare la sua valutazione arrivata a 15 miliardi di dollari, ed è probabile che il 2020 potrà essere un anno con qualceh novità in più.

2019, l’anno degli smartwatch

Onestamente, qualche anno fa, nessuno avrebbe scommesso su una completa esplosione del mercato degli oggetti indossabili. E il 2019 è stato proprio l’anno in cui il mercato è esploso e in particolare è esploso il fenomeno degli smartwatch. Secondo i dati IDC, rispetto al terzo trimestre del 2019, nello stesso periodo del 2019 il mercato è cresciuto del 65%. E le aziende cinesi come Xiaomi e Huawei, prima e terza sul mercato, hanno guidato questa crescita. Al secondo posto si piazza Apple. A seguire Fitbit, acquisita proprio di recente da Google, e poi Samsung. E Google potrebbe recuperare su un mercato in cui non ha particolarmente ben figurato proprio grazie a questa acquisizione, riuscendo a competere con i grandi player cinesi a suon di dati sanitari. E si completerebbe, anche in questo conteso, la contrapposizione Cina vs Usa che ha caratterizzato, per via dei dazi sul mercato voluti da Donald Trump, il 2019.

Google acquista Fitbit per 7,3 miliardi di dollari ed entra nel settore wearable

Smartphone pieghevoli, sarà per il 2020

I foldable phone sono realtà certo, ma non si sono imposti come fenomeno di massa nel 2019. Samsung, Huawei e Motorola (Lenovo) sono ormai pronte per i loro smartphone pieghevoli, i prezzi sono molto vicini ai 2 mila euro, che forse vedranno una loro affermazione nel 2020, non nel 2019 come si sperava. Le condizioni di mercato per la verità non erano particolarmente indicate, per tanti motivi. Prima tra tutti il prezzo dei dispositivi e poi era necessario capire se il mercato degli smartphone, che nel 2018 aveva chiuso in calo, fosse pronto. E infatti, non era pronto. Vedremo se sarà così il prossimo anno.

Ecco, questa era il nostro resoconto rispetto a quello che erano state anche le nostre previsioni tech e digital sulle novità che avrebbero dovuto caratterizzare il 2019 che a giorni saluteremo definitivamente.

Qualcosa ha funzionate e qualcosa no. Vuol dire che le tecnologie hanno bisogno di più tempo di propagarsi, proprio perché i mercati sono sempre più maturi. E anche perché le implicazioni che queste novità comportano sono sempre più estese, a differenza di quello che si è soliti pensare, dipingendo una realtà forse troppo spinta in avanti che poi così, nei fatti concreti, non è.

author avatar
Franz Russo Blogger, Digital Strategist
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

InTime Blog Newsletter

Abbonati alla newsletter e resta aggiornato su articoli e approfondimenti 

Utilizziamo Brevo come piattaforma di marketing. Inviando questo modulo, accetti che i dati personali da te forniti vengano trasferiti a Brevo per il trattamento in conformità all'Informativa sulla privacy di Brevo.

Scrivimi

Se ti piace quello che scrivo e se vuoi conoscermi meglio, clicca il bottone qui di fianco.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

sabato, 20 Aprile, 2024

Ultimi articoli

InTime Podcast

spot_img

Articoli correlati
Related

TikTok prepara la sfida a Instagram con TikTok Notes

TikTok sta testando TikTok Notes in Australia e Canada. Una app che copia Instagram, concentrando l'attenzione sull'immagine piuttosto che sul video.

L’emergere del ruolo del responsabile IA nelle aziende

Si chiama Chief Artificial Intelligence Officer (CAIO), responsabile della Intelligenza Artificiale. Guida all'utilizzo della IA nelle aziende.

Su X i nuovi utenti dovranno pagare per scrivere

Elon Musk ha proposto una piccola tariffa annuale per i nuovi utenti di X per contrastare i bot. Iniziativa che ha suscitato polemiche.

Instagram oscurerà le immagini di nudo nei messaggi

Instagram avvia un test che oscurerà le immagini di nudo inviare attraverso messaggi privati. Un modo per proteggere i più giovani dal sextorsion.