L’élite delle Big Tech all’insediamento di Trump segna un momento significativo: la Silicon Valley non è più spettatrice, ma protagonista. Quella foto è quasi un manifesto politico.
C’è un’immagine che più di ogni altra segna il momento dell’insediamento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti. Ed è la foto in cui si vedono quattro dei maggiori rappresentati delle Big Tech.
Dietro di loro ci sono altri personaggi illustri, come Tim Cook e Sergey Brin. Ma restando su questa immagine, molto evocativa, possiamo dire che è un’immagine che trasmette un messaggio chiaro: siamo qui per restare.
In quella foto, da sinistra, si vedono Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Sundar Pichai e Elon Musk. Tutti a capo di aziende che in questi anni hanno fatto conoscere la Silicon Valley come la vera culla dell’innovazione globale.

La loro presenza significa che ora quella Silicon Valley vuole essere protagonista e non più una presenza secondaria in attesa di un segnale da parte della politica. La Silicon Valley ora è un centro di potere.
Se prima le aziende tecnologiche cercavano di mantenere una posizione neutrale o di influenzare le decisioni politiche tramite lobbying e donazioni, ora vediamo un coinvolgimento diretto.
L’inclusione di Elon Musk nel Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), istituito da Trump, è un esempio eclatante di come i confini tra settore pubblico e privato si stiano dissolvendo.
Tutte quelle persone ritratte in quella foto sono a capo di aziende da cui per anni è dipeso il destino di Internet e del digitale. Ma ora c’è qualcosa di più. Da quelle stesse aziende dipende oggi il destino dell’Intelligenza Artificiale, della cybersecurity, dell’informazione.

Per non parlare del potere economico. Solo per citare il loro patrimonio personale, mettendo insieme tra quei quattro, viene fuori una cifra superiore ai mille miliardi di dollari. Solo 433 miliardi di dollari è il patrimonio di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo.
Quella foto ci dice che c’è un cambiamento in atto. Quei personaggi sono lì per far vedere a tutti che da oggi sono lì per esercitare il loro potere.
Si potrebbe dire che quella foto è quasi un manifesto politico. Perché il futuro delle persone dipenderà sempre più da loro.