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Un Social network per i Belli?

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C’era bisogno di un socialnetwork per belli? E di cosa parlano? Di come il concetto di bellezza è mutato nel tempo? No, non credo. Basti pensare che per entrare in questo gruppo bisogna necessariamente essere belli!

Come già detto proprio su questo blog in un precedente post, partendo proprio dalla definizione di socialnetwork che dice “qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari” (fonte: Wikipedia). Quindi partendo da questa definizione BeautifulPeople è da considerarsi non un socialnetwork ma un gruppo chiuso.  BeautifulPeople nasce in Danimarca nel 2002 e con 120mila membri in tutto il mondo, sbarca in Italia con una grande festa in stile party per vip, con ospiti del calibro di Sgarbi che dice che è ovvio che BP arrivi in Italia “visto che questo è il Paese della bellezza” (che ovvietà) e del calibro di Gasparri (?!?) il quale dice di BP “estremamente interessante il sito dei belli, al quale io non posso iscrivermi”, per ovvi motivi aggiungo io. Insomma un’accoglienza di tutto rispetto oserei dire per questo nuovo sito, dove per entrare ci si registra caricando la propria foto, poi sulla base del tuo aspetto, saranno gli altri iscritti a decidere se tu hai diritto a restare nella community o meno. Bel modo di socializzare! L’unico modo per far parte di questo gruppo è quindi essere belli. E non credo che questo possa considerarsi alla stregua di socialnetwork. E’ vero mi si può obiettare che anche altri utilizzano elementi su cui selezionare la propria community come per esempio LinkedIn, rivolto principalmente ai professionisti attivi nel marketing e nelle aziende informatiche, o come Facebook stesso rivolto inizialmente a chi cerca contatti con amici di un tempo, Myspace, una vera e propria bacheca di artisti e musicisti. Ma tutti, proprio tutti non impediscono ad altri di entrare, non selezionano su criteri prestabiliti, danno spazio di esprimersi a chiunque abbia da dire qualcosa senza distinguo nel pieno spirito del socialnetwork.

Non sono sicuro che BP possa avere altrettanto successo e popolarità anche nel nostro paese…lo dico perchè voglio essere ottimista!

Franz Russo
Franz Russo
Franz Russo, fondatore, nel 2008, del blog InTime, ho collaborato con grandi aziende nazionali e internazionali, come consulente per strategie di comunicazione e come divulgatore. Da sempre impegnato nella comunicazione digitale, cerco di unire sempre una profonda passione per l’innovazione tecnologica a una visione olistica dell’evoluzione dei social media e degli strumenti digitali. Il mio percorso professionale in questo campo, iniziato nel 2007, è stato caratterizzato da un costante impegno nel raccontare e interpretare i cambiamenti nel panorama digitale. Il mio approccio si basa su un mix di analisi strategica, creatività e un profondo impegno per il racconto e la divulgazione.
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