Twitter non sa più crescere, è evidente. I dati trimestrali del Q2 2017 evidenziano, ancora una volta, che l’azienda guidata da Jack Dorsey non riesce più ad attrarre nuovi utenti. A livello globale, gli utenti rilevati nel secondo trimestre di quest’anno sono uguali al primo: 328 milioni. Le entrate pubblicitarie calano dell’8% in un anno. Inevitabile tonfo a Wall Street.
Twitter non sa più crescere, è ormai evidente. La base utenti rimane ormai stagnante. I dati pubblicati in anticipo (rispetto alla chiusura della giornata, quindi dopo il suono della campanella) relativi al secondo trimestre del 2017, il Q2, rivelano che gli utenti complessivi al 30 giugno 2017 sono 328 milioni: lo stesso numero del primo trimestre. E’ crescita piatta e in tre mesi non vi è stato alcun movimento. Resta solo un +5% rispetto allo scorso anno, che rappresenta tutto il guadagno che Twitter può aspettarsi in questo momento. E a risentirne sono anche le entrate pubblicitarie, in calo dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari a 489 milioni di dollari (erano 535 milioni di dollari nel Q2 2016). La società dichiara 574 milioni di dollari di entrate totali, in calo del 5% rispetto ad un anno fa. Dati che si sono tradotti, inevitabilmente, in un nuovo tonfo a Wall Street. In apertura il titolo è arrivato a -13%, salvo poi recuperare qualcosa e attestarsi intorno al -10/12% (nel momento in cui scriviamo) per un valore di capitale di 12,6 miliardi di dollari.
L’unica nota positiva è che gli analisti si aspettavano dati ancora più negativi rispetto alle entrate, e comunque Twitter è riuscita a peggiorare il dato sulla base utenti, infatti gli analisti erano stati comunque ottimisti con almeno 329 milioni di utenti. Ma niente, neanche quelli.
Eppure nel primo trimestre c’erano stato segnali positivi, con una crescita di 9 milioni di utenti in tre mesi, passando da 319 a 328 milioni di utenti. Ma evidentemente non basta.
E non è bastato, ancora, l’aumento degli utenti, da 45 a 55 milioni, che hanno visualizzato 1.200 ore di contenuti video, erano 900 ore nel primo trimestre di quest’anno e 600 ore nell’ultimo trimestre del 2016. Quindi, rispetto alla fine dell’anno scorso, sono raddoppiate le ore di contenuto video trasmesse, ma da questo flusso non è arrivata la crescita utenti che si sperava.
Un dato positivo vero c’è, ed è quello a cui Twitter si aggrappa pur di mantenere un certo ottimismo, ed è il dato del +12% del coinvolgimento giornaliero sulla piattaforma (era +14% nello scorso trimestre). Nonostante questo dato, Twitter ancora non rivela il numero di utenti attivi giornalieri sulla piattaforma, sarebbe davvero interessante conoscerlo.
Eppure, Twitter in questi ultimi mesi ha lavorato molto sulla sicurezza, uno dei grandi problemi che attanaglia la piattaforma e qualche giorno fa erano stati diffusi dei dati positivi che facevano immaginare un’inversione di tendenza proprio in relazione alla crescita della base utenti. Ma evidentemente serve di più.
#UPDATE
Twitter chiude questa lunga e brutta giornata a Wall Strett con -14,13% con il titolo giù a 16,84 dollari.
Per crescere, e lo ripetiamo ormai da due anni, Twitter ha bisogno di rinnovare il prodotto. Rinnovare non stravolgere. Mentre tutte le altre piattaforme hanno introdotto nel corso del tempo innovazioni in grado di rendere sempre appetibile la piattaforma, Twitter è l’unica a mantenere, sostanzialmente ferma a undici anni fa la sua piattaforma a 140 caratteri. Non si tratta di caratteri in più o in meno, si tratta di rendere più attraente una piattaforma che di certo non è catalogabile come un “normale” social network.
Twitter è diverso, è uno strumento dinamico, veloce, con cui condividere contenuti e stringere relazioni di valore. Ma ha bisogno di una revisione, tanto nella forma quanto nella sostanza. Per intenderci, e non essere banali, una modalità per modificare il contenuto, andrebbe nella direzione di dimostrare di rinnovare il prodotto e (provare) ad attrarre nuovi utenti.