Negli ultimi due mesi Twitter ha intensificato la lotta allo spam, abusi e contenuti violenti. In seguito allo scandalo “Russiagate” che investito Facebook, anche Twitter ha subito molte pressioni. Secondo un rapporto del Washington Post, Twitter ha sospeso 70 milioni di account, un’operazione che potrebbe mettere a rischio la crescita della base utenti, vero punto debole della piattaforma di Jack Dorsey.
Twitter da sempre ha due grandi problemi che sul nostro blog abbiamo sempre cercato di evidenziare. Il primo riguarda quello del contrasto debole allo spam, agli abusi e ai contenuti violenti; il secondo, la crescita ormai piatta ferma da diverso tempo, inchiodata a poco più di 330 milioni (336 milioni per essere più precisi. Lo scandalo “Russiagate”, quello che ha investito Facebook, non ha risparmiato neanche Twitter, subendo a sua volta molte pressioni. Mettendo insieme il tutto, ancora una volta Twitter dimostrava di essere debole da questo punto di vista. Fino a qualche mese fa, quando ha seriamente intensificato la lotta allo spam e ai contenuti violenti, aggiornando termini di utilizzo e policy. Una strategia che ha portato alla progressiva sospensione di decine di migliaia di account al giorno.
Ma ora, secondo il nuovo report del Washington Post, si scopre che proprio in questi ultimi due mesi Twitter ha sospeso 70 milioni di account, significa più di 1 milione di account al giorno. Si stima che il tasso di sospensione tra maggio e giugno di quest’anno è il doppio di quello di ottobre 2017.
Proprio qualche giorno fa Twitter aveva pubblicato un post sul blog ufficiale presentando i numeri derivanti dalle nuove politiche e termini di utilizzo attive sula piattaforma. Con il risultato di aver “identificato 9,9 milioni di account spam e automatizzati a settimana”.
Questo sforzo ulteriore da parte di Twitter, con un ritmo di sospensione così alto, potrebbe rivelarsi dannoso. Infatti, la conseguenza principale sarebbe quella di mettere davvero a rischio la crescita della base utenti, complicando le cose più di quanto non lo siano già. Concretamente, questo potrebbe portare ad un calo degli utenti per il secondo trimestre di quest’anno, quando tutti attendono invece un minimo segnale di crescita.
Si tratta quindi di una situazione particolare che Twitter adesso deve cercare di gestire al meglio. Senza dubbio, è lodevole il contrasto allo spam e ai contenuti di odio e abusi, ma si deve tener conto del fatto che ad oggi la piattaforma non avrebbe la forza di crescere, come dimostrato negli ultimi tre anni.
A questo punto la considerazione da fare sarebbe quella di intensificare il contrasto a situazioni che minano la credibilità della piattaforma, ma, dall’altro lato e contemporaneamente, attivare innovazioni tali da attirare nuovi utenti sulla piattaforma. Sarebbe l’unico modo per limitare i danni.
Ma questo ormai lo ripetiamo da anni.
Repetita iuvant. 😃
[…] Twitter, la sospensione di 70 milioni di account mette a rischio la crescita della base utenti […]
[…] vista, si è mossa molto, basti fare solo riferimento alle recenti sospensioni di account bloccati al ritmo di 1 milione di account al giorno. Abbiamo raccontato sul nostro blog anche quali siano state le conseguenze di questa operazione. Ma […]
[…] però a fare una riflessione insieme. Se questo è il dato relativo alla “pulizia” fatta da Twitter per eliminare account fake e spam dalla piattaforma, facendo crollare così tanto il numero complessivo, allora è lecito pensare che gli utenti […]
[…] degli account bot latenti e degli account fake, una operazione che è arrivata ad essere anche di 70 milioni di account sospesi in due mesi. Potrebbe essere che questa operazione sia finita, o quasi al termine, e allora è lecito […]
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