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TechCrunch Italy 2013, ecco il programma delle due giornate

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Annunciato oggi il programma del TechCrunch Italy 2013, l’evento attesissimo che si svolgerà a Roma presso il Maxxi il 26 e 27 Settembre 2013. Programma ricchissimo che vede la partecipazione di protagonisti tra i più importanti investitori e imprenditori nel settore technology. Ma tutta l’attenzione sarà dedicata alle startup che partecipano alla Startup Competition

TechCrunch Italy (http://www.techcrunch-italy.com/) il più grande evento italiano dedicato al digitale e alle startup, co-organizzato da Populis e TechCrunch, annuncia oggi il programma delle due giornate: Internet of Things, (RE) Design della realtà in tutti i suoi aspetti, contaminazioni web – TV – Cinema, crowdfunding, web e politica e molto altro alla seconda edizione del più atteso dibattito internazionale sull’innovazione, che si terrà il 26 e 27 settembre a Roma, al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Francesco Caio (Responsabile Agenda Digitale), Amelia Showalter (Former Director of Digital Analytics Obama Re-election Campaign), Matthew Prince (co founder e CEO di CloudFlare), Michael Widenius (Co Founder e autore principale di MySql), Yossi Vardi, (uno tra i più noti imprenditori e investitori israeliani), Renato Soru (Co Founder di Tiscali), Renaud Visage (Co founder di Eventbrite), Gioia Pistola & Francesca Romano (Co Founder di  Atooma, vincitrice TechCrunch Italy 2012) tra i nomi presenti in apertura il 26 settembre.

Il 27 settembre sarà la volta dell’attesissimo keynote di John Underkoffler, founder di Oblong e ideatore dell’interfaccia del film Minority Report, uno degli scienziati e innovatori più illuminati degli ultimi 20 anni, e di Jeff Hagins (Founder di SmartThings), Martin Varsavsky (Founder del Global WiFi Network FON), Andreas Wiele, (President di Bild) Giorgio Brenna, (Chairman e CEO Italy di Leo Burnett), Efe Çakarel (founder di MUBI, piattaforma social dedicata al cinema d’autore), Lucas Carné (co founder e CEO di Privalia), e molti altri.

Nel corso delle due giornate si alterneranno keynote, panel, dibattiti, incontro one-to-one, workshop e soprattutto diverse sessioni di pitch di fronte ad un prestigioso advisory board che determinerà il vincitore della Startup Competition (www.techcrunch-italy.com/startup-competition), finanziato daPopulis con un premio del valore complessivo di 50.000€. 

Gli 8 progetti in finale, che saranno annunciati nei prossimi giorniverranno selezionati fra i 34 semifinalisti, scelti nella prima fase tra le circa 200 candidature pervenute:

  1. 20lines
  2. Aenduo
  3. Aliena
  4. AppyDrink
  5. Bauzaar
  6. BeMyEye
  7. CharityStars
  8. Fannabee
  9. Fattura24
  10. Fifthelement
  11. Fluentify
  12. Genessere
  13. GiPStech
  14. GoOut
  15. Jamgle
  16. KeepApp.me
  17. Kuldat
  18. Meedley
  19. Metwit
  20. MobyPlanner
  21. PanPan
  22. Pathflow
  23. QuestionCube
  24. Ribble
  25. S&S and Authentica
  26. Sellf
  27. Smarfle
  28. Soons
  29. Sportboom
  30. Timerepublik
  31. Vesenda
  32. Vivocha
  33. Welco
  34. WIB

Una vasta selezione delle migliori aziende innovative del Paese sarà in mostra nelle Startup Alley: una vetrina sul mondo impagabile per lanciare la next big thing di fronte a  centinaia di investitori, incubatori, business angels e VCs da tutto il mondo, come Fabrice Grinda (co-founder di OLX e investor), Nenad Marovac (DN Capital), Paolo Barberis (Nana Bianca), Roberto Bonanzinga (Balderton), Fausto Boni (360 Capital), Jose Marin (IG Expansion), Lorenzo Franchini (Italian Angels For Growth), Massimiliano Magrini (United Ventures), Riccardo Donadon (H Farm), Yossi Vardi (early stage angel), Marco Marinucci (Mind The Bridge), Salvo Mizzi (Working Capital), Mauro Pretolani (TLCom), e molti altri.

L’esposizione sarà un’opportunità unica in termini di visibilità internazionale, grazie alla risonanza mediatica ottenuta su TechCrunch e nei video che verranno girati con Mike Butcher, direttore di TechCrunch Europe, che, insieme a Luca Ascani, co founder di Populis e co organiser dell’evento, coordinerà i lavori delle due giornate.

Quest’anno tracceremo lo stato dell’arte di un ecosistema startup nazionale più maturo, ma con grandi margini di crescita: l’incontro con alcune tra le tech stars internazionali più affermate vuole offrire un’ispirazione e un invito a pensare in grande, osservando i trend emergenti nello scenario tech per individuare nuovi mercati da presidiare”, ha commentato Ascani. “Tra le novità di quest’anno, affronteremo il fenomeno Internet of Things, che sta generando un mercato in espansione di wearable device e dispositivi in grado di rivoluzionare il rapporto uomo-macchina e aprire infinite opportunità di interazione e comunicazione, attraverso nuove app e servizi.”

Ricordiamo che mancano pochi giorni per assicurarsi un pass per l’evento: i biglietti sono limitati e disponibili fino ad esaurimento su Eventbrite(techcrunchitaly2013.eventbrite.com/).

Potete consultare il programma anche da qui: TechCrunch Italy 2013 – Programma.

 

Ecco il nuovo Kindle Paperwhite, il Kindle di nuova generazione

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Amazon rilancia il suo prodotto di punta, il Kindle Paperwhite, l’e-reader più venduto al mondo, ora in versione migliorata. Tra le caratteristiche salienti: nuova tecnologia dello schermo con maggiore contrasto, luce integrata di nuova generazione e processore più veloce. Lo si legge bene in ogni situazione di luce e la batteria ha la durata record di otto settimane

Ad un anno dal lancio e dallo sbarco in Italia, Amazon rinnova quello che fino ad ora si può dire essere il suo prodotto di punta. Infatti il Kindle Paperwhite, il lettore della famiglia di eBook più venduta al mondo, viene ora lanciato in una versione migliorata. Le nuove caratteristiche di Kindle Paperwhite comprendono una nuova tecnologia dello schermo con un maggiore contrasto, una luce integrata di nuova generazione, un processore più veloce, un’innovativa tecnologia touch e altre opzioni esclusive, create su misura per i lettori. Kindle Paperwhite e Kindle Paperwhite 3G sono disponibili da oggi in pre-ordine su www.amazon.it.

Kindle è la famiglia di lettori di eBook più venduta al mondo da sei anni a questa parte”, ha detto Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon.com. “Nessuno sta investendo a vantaggio dei lettori o spingendo per superare i limiti di hardware, software e contenuti come questo team. Il nuovo Kindle Paperwhite dispone di una tecnologia dello schermo totalmente nuova, una luce integrata di nuova generazione, un processore più veloce, più tutti gli esclusivi benefici dell’ecosistema Kindle come la connessione 3G gratuita, l’archiviazione gratuita dei libri nel Cloud Amazon, Whispersync, più di 50.000 eBook in italiano tra cui 5.000 titoli in esclusiva per Kindle e funzionalità proprietarie come Scorri Pagina, Tempo di Lettura, Arricchisci il tuo Vocabolario e altre ancora”.

Kindle Paperwhite unisce l’hardware migliore, un’ampia selezione, libri dai prezzi contenuti, le migliori funzionalità di lettura, il miglior servizio clienti, i consigli di lettura personalizzati, le recensioni dei clienti, in un sistema perfettamente integrato a disposizione del consumatore. Ecco perché chi possiede un Kindle legge più libri, cartacei e digitali, rispetto a quando non possedeva un Kindle.

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Ecco in dettaglio le caratteristiche del nuovo Kindle Paperwhite:

  •        Schermo di nuova tecnologia con maggiore contrasto – lo schermo di Kindle Paperwhite è il più avanzato schermo per lettori di eBook mai creato. Maggiore contrasto e migliore riflessione della luce, per pagine più bianche e neri più intensi, tanto che è quasi impossibile notare la differenza con un libro stampato. Nessun altro lettore di eBook dispone di uno schermo con un simile contrasto.
  •        Luce integrata di nuova generazione – indirizza la luce verso lo schermo, per leggere comodamente senza sforzare la vista.
  •        Nuovo processore del 25% più veloce – i libri si aprono e le pagine si voltano più velocemente, per un’esperienza di lettura più fluida.
  •        Nuova tecnologia touch – la griglia touch, del 19% più fitta, rende Kindle Paperwhite ancora più reattivo al tocco più lieve, rispondendo con precisione ed evitando cambi di pagina accidentali.
  •       Nuova funzione Scorri Pagina Kindle – per scorrere le pagine o i capitoli o andare direttamente alla fine del libro senza perdere il segno. Ora, ad esempio, è più facile consultare la mappa della Terra di Mezzo durante la lettura de Il Signore degli Anelli. Vedi schreenshot: www.amazon.it/kindlescorripagina.
  •       Nuova funzione Arricchisci il tuo Vocabolario – aggiunge automaticamente i termini ricercati nel dizionario a un elenco d’immediata consultazione. È possibile utilizzare questo elenco per visualizzare le parole nel loro contesto e memorizzarle grazie alle schede delle parole. Vedi screenshot: www.amazon.it/kindlevocabolario.
  •      Nuova funzione Consultazione Rapida – la funzione Consultazione Rapida di Kindle Paperwhite comprende un dizionario completo e l’integrazione con Wikipedia, per accedere a definizioni, informazioni e altro senza lasciare la pagina o perdere il segno. Vedi screenshot: www.amazon.it/kindleconsultazione.

Il nuovo Kindle Paperwhite è disponibile a soli € 129. Kindle Paperwhite è disponibile da oggi in pre-ordine su www.amazon.it e la spedizione inizierà il 9 ottobre 2013. Il nuovo Kindle Paperwhite 3G è disponibile a soli € 189. Kindle Paperwhite 3G è disponibile da oggi inpre-ordine su www.amazon.it e la spedizione inizierà il 12 novembre 2013.

Windows 8 ottiene una quota di mercato del 7,39% in Italia

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Qualche giorno fa Net Applications, attraverso i suoi molteplici tools, aveva dato un quadro della situazione del mercato Usa dei sistemi operativi desktop. Da questa indagine si evidenziava Windows 8 giunto al 7,41% nel mese di agosto 2013, in crescita dal mese precedente. E in Italia? Secondo StatCounter – Global Stats è quasi identica, cioè 7,39%, in crescita

Nei giorni scorsi Net Applications ha diffuso i dati relativi al mercato dei sistemi operativi sia desktop che mobile. E rimanendo sul mercato del desktopo, oltre a segnalare la quota di mercato Microsoft del 91,2%, un dato ormai consolidato nel tempo, si evidenziava una crescita del sistema operativo Windows 8, l’ultimo nato in casa Microsoft (di cui dal 17 Ottobre sarà possibile scaricare gratuitamente dallo store il tanto atteso aggiornamento 8.1). La quota di mercato Usa di Windows 8 si attesta ora al 7,41%, un dato in crescita rispetto al mese di luglio quando era al 5,4%. Una crescita di due punti percentuali che pare siano stati dovuti anche alla recente riapertura dell’anno scolastico negli Stati Uniti, quindi al maggior uso di pc con sistema operativo appunto Windows 8. In calo Windows Xp, mentre mantiene la sua quota di mercato Windows 7.

Bene. E in Italia?

Non avendo dati da parte di Net Applications riferiti al nostro paese, abbiamo consultato le statistiche che periodicamente StatCounter – Global Stats pubblica, secondo molteplici indicatori. Allora abbiamo anche noi provato a vedere come e se Windows 8 cresce nel nostro paese. Quindi abbiamo di fronte questa fotografica.

Windows 8 ad agosto 2013 in Italia è al 7,39%, quindi una quota molto simile a quella Usa, ed è uno dei due sistemi in crescita, l’altro è iOS che passa dal 3,78% del mese precedente, al 4,09% del mese di agosto. Windows 8 a luglio 2013 in Italia era al 6,77%. Da sottolineare, e lo si vede bene dal grafico, il sistema operativo è sempre in crescita sin dal suo debutto nel nostro paese.

windows 8 it italia agosto 2013

In calo, anche se di poco, Windows 7 ora al 49,05%; in calo anche Windows Xp, anche questo di poco, ora al 19,6%.

Ora, è vero che da noi ad Agosto non aprono le scuole come negli Usa, avverrà il mese prossimo, ma certamente sarà utile vedere se ci sarà una crescita ulteriore. Al di là dell’apertura dell’anno scolastico (siamo sicuri che da noi susciterà effetti?) è anche vero che si è ripresa l’attività lavorativa a pieno ritmo e sarà interessante vedere se anche questo può provocare qualche spostamento ulteriore.

Ovviamente ci ritorneremo.

E voi quale sistema operativo state usando? Vi piace Windows 8?

Jovanotti #InQuestaNotteFantastica conquista anche il Web

Jovanotti-#lorenzoneglistadi

#LorenzoNegliStadi la serata evento dedicata a Jovanotti e al suo tour estivo di grande successo conquista anche il popolo della Rete. Infatti è stato il programma più seguito su Twitter, ma ha avuto un grande seguito anche su Facebook e Instagram, nei giorni precedenti. Nella serata di ieri il picco di tweets è stato di 18.300 alle 23. In totale le citazioni sono state oltre 350 mila

#LorenzoNegliStadi conquista #RaiUno #InQuestaNotteFantastica. Un titolo per giocare un pò coi vari hashtag che si sono comunque affermati dietro quello, se così vogliamo definirlo, ufficiale appunto #LorenzoNegliStadi, il titolo del tour estivo che Jovanotti ha portato in giro per gli stadi di tutta Italia con grande successo. E un grande successo è stata anche la serata evento che Rai Uno ha tributato a Jovanotti, con cui la prima rete della Rai ha inaugurato la nuova stagione televisiva. Evento che alla fine è stato organizzato in meno di un mese, l’ufficializzazione della serata infatti venne dato dopo il concerto di Jovanotti a Cortona, la sua città il 4 agosto scorso. E pochi avevano dei dubbi sul successo della serata.

Abbiamo seguito l’evento, proprio durante la messa in onda, monitorando su Twitter gli hashtag #LorenzoNegliStadi, #InQuestaNotteFantastica, #INQF, poi “Jovanotti” e @lorenzojova. Ma questa volta siamo andati anche oltre rispetto al nostro solito, dando un’occhiata anche a Facebook e Instagram, due piattaforme su cui Jovanotti stesso ma anche gli amici e compagni di viaggio, come Saturnino, si sono mossi molto.

Allora, per restare alla serata, dicevamo che i tweets complessivi sono stati quasi 50 mila tra le 20 e le 24, con picco alle 23 quando i tweets sono stati 18,300. In totale, tutte le citazioni sono state oltre 300 mila, mettendo insieme tutte e tre le piattaforme.

Su Twitter

Su Twitter #LorenzoNegliStadi è stato il programma più seguito e più twittato, nonostante sempre sulla Rai andava in onda la nuova stagione di #PresaDiretta che ha comunque fatto registrare un grande interesse ed è stato per buona parte della serata tra i trending topisa. Come vedete in basso, il picco è stato di 18,300 tweets alle 23 con una distribuzione degli hashtag in questo modo: il 36,2% dei tweet conteneva @lorenzojova, poi #iqnf (21,7%), Jovanotti (16,3%), #LorenzoNegliStadi (14,2%), #InQuestaNotteFantastica (11,6%).

#IQNF Jovanotti twitter timeline

#IQNF Jovanotti twitter share voices

La distribuzione demografica è interessante. A twittare di più sono state le donne: 77%. Gli uomini a twittare sono stati il 23%.

#IQNF Jovanotti twitter demographics

E altrettanto interessante è vedere che le persone hanno Twitter per la maggioranza da dispositivi mobili: 40,7% da iPhone, 24,9% da Android, 8,9 da iPad e via via tutte le altre piattaforme mobili. Solo il 16,3% ha twittato da desktop. Una serata davvero in stile #second screen” è il caso di dire.

#IQNF Jovanotti twitter top sources

E vediamo adesso quali sono stati i tweet più condivisi. Quello che ha ricevuto il maggior numero di condivisioni è stato proprio quello di Lorenzo Jovanotti, lanciato poco prima che la trasmissione andasse in onda:

Il secondo tweet più condiviso, manco a farlo apposta, è sempre di Lorenzo Jovanotti, questa volta quello in chiusura della serata che ringraziava tutti:


Il terzo, in ordine di condivisione è stato quello di Leonardo Pieraccioni:

Vi segnaliamo anche quello di Francesca Valiani, a fine serata:

 

Su Facebook

Su Facebook si sono concentrate la maggior parte delle citazioni della serata, oltre 180 mila, e il picco lo si è toccato alle 22. Ovviamente, considerando le parole più usate su Facebook, “Jovanotti” ha collezionato l’80% del totale. Ci interessava però vedere in che modo gli hashtag comparissero sulla piattaforma che da poco ne ha inglobato l’uso e che proprio in questi giorni sta sperimentando un modo per visualizzare quelli più usati nella giornata, come accade per i trending topics su twitter. Ebbene, l’8,6% ha usato #Lorenzoneglistadi, il 5,2% #iqnf, 4,3% #inquestanottefantastica.

Pubblico femminile più attivo anche su Facebook: 62% contro il 38% dei maschi.

Il 60% ha postato su Facebook da iPhone, 25,5% da Android, 4,6% da iPad. Solo l’1% da desktop.

E vediamo adesso i post che hanno ottenuto il maggior numero di condivisioni. Abbiamo preso inconsiderazione i post con il maggior numero di likes. Quindi, come già visto su Twitter, Lorenzo Jovanotti ottiene il post più apprezzato ed è quello relativo al giorno prima dell’evento, dove è linkato “Ti porto via con me” registrata durante il concerto di San Siro che ha dato un po’ il titolo alla stessa serata:

Altro post più condiviso è stato quello di Enrico Mentana, dalla sua pagina ufficiale, a fine serata:

Vi segnaliamo anche il post di “La Giornata Tipo”:

Molto condiviso anche quello della pagina ufficiale della Rai:

Su Instagram

Su Instagram mattatore è stato Saturnino, bassista della band di Lorenzo Jovanotti legato a lui ormai da tanti anni. I post su questa piattaforma complessivamente sono stati circa 1,400 con un picco alle 22 (483). “Jovanotti” la parola più citata (37,4%), poi #lorenzoneglistadi (32,6%), #inquestanottefantastica (19,1%).

Anche qui pubblico femminile più presente, più della altre due piattaforme. Infatti a postare immagini è stato per il 87% un pubblico femminile, mente solo il 13% le immagini sono state postate da un pubblico maschile.

Tra i post che hanno ottenuto più consensi, abbiamo detto che Saturnino è stato il più seguito,  vi segnaliamo quello che proprio il bassista ha lanciato per pubblicizzare l’evento, utilizzando l’ormai celebre foto che ritrae Papa Francesco col pollice in alto:

Ma poi anche il promo è da vedere, in video:

Oltre Saturnino, molto condivise e apprezzate sono state le immagini postate da Francesca Valiani:

Qui si vede Jovanotti nello studio del TG1:

Ecco quello che abbiamo raccolto è solo una parte, se pur consistente, di monitoraggio che come dicevamo prima è limitato solo alla serata di ieri andata in onda su Rai Uno. Il nostro intento era quello di darvi uno spaccato di quello che è stato un grande successo sulla rete, visto anche il personaggio, Lorenzo Jovanotti, uno degli artisti italiani più seguiti in assoluto sui social media.

Sebbene, facendo dei paragoni, specificatamente su Twitter, i tweets complessivi legati alla trasmissione possono apparire inferiori ad altri eventi, è bene ricordare che l’evento è andato in onda in un periodo insolito per questo tipo di trasmissioni e poi si è trattato di un evento che inaugura la nuova stagione televisiva.

Allora che ne pensate di questi dati? Avete anche voi seguito la trasmissione twittando o postando du Facebook?

Calcio e Social Media, ecco i calciatori più seguiti

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A poche ore dalla fine del Calciomercato, argomento che gli appassionati di calcio seguono con molta attenzione, proviamo a vedere come i calciatori sono presenti e usano i Social Media con un’indagine condotta da Decisyon, tramite ECCE/Customer. Cristiano Ronaldo è il più seguito, mentre Gareth Bale, da poco passato al Real Madrid con la cifra record di 101 milioni di euro, è il più coinvolgente. Per seguire le ultime ore di contrattazione #transferdeadlineday

Mancano davvero poche ore alla chiusura del Calciomercato, tema che gli appassionati di calcio seguono davvero con molta attenzione. E prima di vedere come i calciatori sono presenti e usano i social media, se volete seguire le ultime contrattazioni, vi suggeriamo di seguire #transferdeadlineday, per conoscere gli ultimi colpi e sapere tutto sulle ultime contrattazioni. In questi ultimi minuti si parla del passaggio all’Arsenal dal Real Madrid di Ozil e del passassio di Emiliano Viviano dal Palermo all’Arsenal. Ovvio che sia l’Arsenal a fare la volata, grazie alla cifra incassata dalla cessio di Gareth Bale al Real Madrid.

Per restare sul tema di cui vogliamo parlarvi, Decisyon, tramite ECCE/Customer, tra tra il 1° e il 30 agosto 2013 proprio sulla scia del Calciomercato, ha effettuato un’indagine sui calciatori sui Social Media cercando di indagare su come e quanto sono presenti e anche su come li usano. E proprio Gareth Bale è il calciatore più coinvolgente, infatti è quello che riesce a raccogliere il maggior numero di fan su Facebook, con una crescita del 235,5%, 78 volte maggiore a quella dei fan di Neymar, e anche su Twitter, dove supera Adem Ljajic (neo acquisto della Roma) e stacca Higuain (appena approdato al Napoli). In totale è passato da circa 2.400.000 supporter totali nella prima settimana di agosto, agli attuali 5.512.000.

calciatori e social media

Se il neo acquisto del Real Madrid, il suo passaggio è costato ben 101 milioni di euro, una cifra mai pagata da una squadra di calcio per l’acquisto di un calciatore, provocando molte polemiche non solo nel mondo sportivo, il suo nuovo compagno di squadra, Cristiano Ronaldo, invece, è il più seguito in assoluto. CR7, la sua sigla che è diventata ormai il suo brand, ha un seguito di oltre 80 milioni di persone su Facebook e Twitter: quasi 60 milioni di fans su Facebook e oltre 20 milioni di followers su Twitter. Il suo profilo twitter è il più twittato con più 184 mila tweets alla settimana. Mentre sulla sua pagina di Facebook si registrano più di 8 milioni di attività, come like, post e commenti, in una sola settimana.

I dati registrati da Decisyon, attraverso la soluzione ECCE/Customer, offrono una fotografia della passione e del coinvolgimento che un campione può portare alla squadra in cui gioca” afferma Cosimo Palmisano, CEO & Founder di ECCE/Customer – Decisyon. “Gareth Bale è il campione che sta registrando la maggiore crescita di supporter. Il possibile trasferimento al Real Madrid sta appassionando i suoi tifosi: stanno aderendo in massa ai suoi profili social per commentare la notizia. Allo stesso tempo anche Neymar, appena sbarcato in Europa, sta consolidando la sua popolarità nel vecchio continente, fin quasi a rubare la scena sui social media al suo compagno di squadra Leo Messi“

Da segnalare che anche che il numero di fan di Gonzalo Higuain è cresciuto solo dell’1,4% nella pagina creata quando giocava al Real Madrid. Nel mese di luglio però il Napoli ha creato una nuova fan page ufficiale del calciatore che ha già raccolto ben 244.000 fan. L’arrivo a Napoli di Gonzalo Higuain ha fatto schizzare il numero di follower anche sul suo profilo Twitter. Adem Ljajic, al centro dell’attenzione a seguito del suo recente passaggio alla Roma, si posiziona alle sue spalle con una crescita del 15,3% dei follower.

I tweet arrivano per la maggior parte dal Brasile, la patri naturale del calcio, e dall’Inghilterra, luogo dove il calcio è nato. Infatti da questi paesi vengono rispettivamente il 27% e il 14,9% delle attività su Twitter nei profili dei protagonisti del calciomercato. Sorprende invece la seconda posizione degli Stati Uniti: la Guinness Cup 2013, nella quale sono coinvolti molti dei giocatori analizzati, ha certamente sollevato l’interesse per il calcio negli USA.

calcio e social media paesi

Tra i contenuti postati dai fan sulle pagine dei giocatori, quello cheè stato maggiormente condiviso è il video di confronto fra Messi e Neymar: “The Big Difference”. Il video mette a confronto la capacità di Neymar di simulare falli e la resistenza di Messi agli interventi degli avversari. È stato postato molto probabilmente da un fan di Messi sulla pagina Facebook di Neymar e ha ottenuto più di 60.000 condivisioni, raggiungendo anche 1.883.000 visualizzazioni su YouTube.

Tra i contenuti postati invece dai giocatori, quello con maggiore condivisione è il post in cui Cristiano Ronaldo pubblicizza il proprio account Twitter: ha registrato 23.000 condivisioni. E certamente questo ha dato un forte contributo a far risultare la sua pagina Facebook e il suo profilo Twitter come i più coinvolgenti.

 

 

Facebook sta testando la sezione Trending nel News Feed

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Secondo il Wall Street Journal Facebook starebbe testando quelli che su Twitter abbiamo imparato a conoscerli bene, ossia i “Trending” topics, gli argomenti più discussi sulla piattaforma. E questo era atteso su Facebook come il passaggio successivo, proprio dopo l’adozione anche all’interno del social network di Zuckerberg dell’hashtag, avvenuto due mesi fa

trending facebook testPoco più di due mesi dopo dall’introduzione dell’hashtag, Facebook ora passa a testare la sezione “Trending” all’interno del social network. A dare notizia di questa operazione è il Wall Street Journal, dal blog Digits che si occupa appunto di tecnologia. E a questo punto c’è da credergli perchè se vi ricordate, quando si cominciò a parlare di una possibile introduzione degli hashtag all’interno del popolare social network, il primo a parlarne fu proprio il WSJ, esattamente tre mesi prima dell’effettiva introduzione. Quindi è lecito pensare, non solo che il test stia avvenendo, ed è fuor di dubbio, ma che da qui a poco vedremo comparire sulla nostra bacheca uno spazio (presumibilmente in alto a destra sulla timeline) che ci individuerà quelli che sono gli argomenti più discussi su Facebook, molto simile a quanto avviene su Twitter con lo spazio sulla sinistra della timeline che individua gli argomenti su cui si concentra l’attenzione degli utenti.

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In effetti, questo passaggio su Facebook era atteso, come logica conseguenza appunto dell’introduzione dell’uso degli hashtag. Ma questo assume rilevanza se pensiamo che solo pochi giorni fa Facebook ha modificato il proprio News Feed, ridefinendo il proprio algoritmo e introducendo interessanti novità che spingono il social network per antonomasia del web, a farsi spazio come fonte e luogo di condivisione di news in tempo reale.

La notizia, come dicevamo all’inizio, è stata diffusa dal WSJ e su Twitter è stata lanciata da Evelyn Rusli (@EvelynRusli), reporter del WSJ:

Un portavoce di Facebook in effetti ha confermato questa fase di testing, iniziata giovedì scorso, ora solo disponibile per un numero limitato di utenti negli Usa:

Stiamo effettuando un piccolo test su una parte del News Feed che consente di individuare gli argomenti in quel momento trending su Facebook. In questo momento è disponibile solo per un ristretto numero di utenti negli Stati Uniti ed è ancora in fase di sviluppo. Rilasceremo ulteriori dettagli nel momento in cui volessimo diffonderla su larga scala”

Insomma, tra Facebook e Twitter è ormai scontro parte, soprattutto da quando facebook ha cominciato ad intensificare la propria strategia sul Mobile, al fine di crearsi un proprio spazio di presidio e quindi di entrare in concorrenza diretta con Twitter, forte sul mobile, per sua stessa natura.

Ora Facebook mira a competere con il suo diretto avversario proprio sul terreno dove Twitter al momento è più forte. Cioè come luogo di condivisione di notizie in tempo reale. Pensiamo a quante volte Twitter è stato un luogo dove poter condividere notizie impossibili da veicolare con altri mezzi. Pensiamo alla Social Tv, dove Twitter è assolutamente avanti. Ora Facebook prova ad introdursi e l’introduzione dei “trending” è una feature importante.

Pensate al solo fatto di poter aggregare anche su Facebook gli argomenti appunto come #trending oppure ancora, per restare su un argomento che ci piace molto, cominciare a misurare le conversazioni anche su Facebook, avendo in questo modo un quadro più completo di quelli che sono gli argomenti più discussi e seguiti in un dato momento. Ma su questo ovviamente ci ritorneremo no appena avremo modo di seguire in “trending” anche in Italia.

Nel frattempo, che ne pensate? Facebook e Twitter tendono ormai a somigliarsi sempre di più, non è vero? raccontateci la vostra opinione tra i commenti.

 

Martin Sorrell – WPP: nel 2018 ricavi tra il 40% e il 45% nel digital advertising

Il Digital Advertising nel 2018 raggiungerà ricavi tra il 40% e il 45%. A sostenerlo è Sir Martin Sorrell, CEO del Gruppo WPP a cui fanno capo Hill & Knowlton, TNS, Burson-Masteller, Ogilvy Group, per citarne alcune. Sorrell sostiene anche che da questo punto di vista il settore è in netta crescita nei paesi emergenti

Come avevamo già registrato all’inizio dell’estate con il post “In crescita nel 2013 l’advertising sui media digitali e social media“, il trend del DIgital Advertising è in netto aumento rispetto agli altri anni, nonostante le crisi infatti il settore resta in crescita a livello internazionale. C’è da chiedersi perché in Italia si continui ad affidare la propria presenza online ad un certo pressapochismo e perché gli strumenti digitali debbano ancora essere visti con scetticismo o timore, soprattutto alla luce di taluni articoli da ombrellone che non hanno fatto altro che sbandierare le dipendenze da smartphone o da social network in questi mesi estivi.

Ma veniamo alla notizia fondamentale: Sir Martin Sorrell, CEO del Gruppo WPP (Wire and Plastic Products plc), ovvero della multinazionale di pubblicità e pubbliche relazioni più grande al mondo con sede principale a Londra e 3.000 uffici in 110 paesi, nonchè proprietaria di un certo numero di network pubblicitari, di pubbliche relazioni e di ricerche di mercato ( Grey , Burson-Marsteller , Hill & Knowlton , JWT , Ogilvy Group , TNS , Young & Rubicam and Cohn & Wolfe ); ha dichiarato che nel 2018 prevedono di ottenere ricavi per il 45% provenienti dai mercati emergenti e dal digital advertising.

La WPP ha infatti chiuso il primo semestre con un utile netto pari a 280,9 milioni di streline, in rialzo dell’1,1% rispetto ai 277,8 milioni di sterline dell’analogo periodo dello scorso anno, grazie all’incremento delle vendite del 7,1% a 5,33 miliardi di sterline, il cui 32% deriva dai media digitali.

I ricavi sono cresciuti del 2,7% nel 2° trimestre, mettendo a segno un aumento del 2,3% nei primi quattro mesi dell’anno, grazie alla forte crescita registrata negli Stati Uniti e nei mercati emergenti. A luglio il dato ha raggiunto il 5%, segnando il livello più elevato dell’anno.

Altri trend positivi registrati in WPP riguardano l’intera sfera dei media:

  1. gli investimenti nei paesi emergenti e mercati globali in rapido movimento
  2. la transizione dall’advertising tradizionale ai media digitali
  3. il maggiore utilizzo di automazioni e tecniche pubblicitarie basate sui dati.

Per WPP oggi i nuovi mercati costituiscono infatti il 30% delle entrate ed i nuovi media il 34 per cento.
sorrell digital advertising in crescita 2018
Mentre per Sir Martin Sorrell la WPP del 2018 si presenterà con un “marketing mix” diverso nelle percentuali rispetto a quello odierno sopra riportato:
New Markets, New Media and Data Investment Management

Sir Sorrell conclude infine la sua dichiarazione sottolineando con il seguente grafico che i pubblicitari investono troppo nella stampa mentre non investono a sufficienza nelle piattaforme digitali e mobili.

digital advertising New Media

Mentre il più grande colosso al mondo sposta sostanzialmente la propria attenzione verso i media digitali sulla base di obbiettivi già raggiunti e prospettandone di nuovi nella stessa direzione, quali sono le tendenze registrate in Italia ed in Europa?
C’è forse da ricordare che nell’era della globalizzazione i mercati non hanno confini e il detto “chi tardi arriva male alloggia” assume nuove ed inquietanti prospettive?

Approfondimenti: CEO del Gruppo WPP, Martin Sorrell parla del futuro del marketing e dell’approccio multifunzionale globale a 360°.

App-Shop di Amazon compie un anno e vi regala 10 app

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Amazon festeggia il primo compleanno di App-Shop, lo spazio dove ogni giorno è possibile scaricare un app completamente gratuita per dispositivi Android, smartphone e tablet, e per Kindle Fire e Kindle Fire HD. E per l’occasione Amazon offre 10 applicazioni gratis, per la solo giornata di oggi, tutte da scaricare del valore di 26 euro

Se è vero che la terza attività che gli italiani preferiscono è quella di scaricare e utilizzare app sul proprio dispositivo, allora quello di cui vi stiamo parlando vi farà senz’altro piacere. L’utente androidiano conosce già App Shop di Amazon, ma per qualcuno questa può essere una felice scoperta. Amazon App-Shop è lo spazio attraverso il quale ogni giorno viene offerta un’app completamente gratis. Ma oggi, essendo il giorno del primo compleanno, per l’occasione le app diventano 10 e hanno complessivamente un valore di 26 euro, davvero niente male come regalo. E vediamo i titoli che sono messi a disposizione fino alle 23 e 59 di oggi:

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  • Angry Birds (Ad-Free) Rovio Entertainment Ltd. 0,79 EUR – L’applicazione n°1 di tutti i tempi si guadagna un nuovo aggiornamento! Vediamo adesso se siete bravi anche a colpire il bersaglio in movimento.
  • CalenGoo Gunia UG 5,39 EUR – Un’app calendario che si sincronizza coi calendari Android e con Google Calendar con funzionalità drag&drop per spostare gli eventi.
  • TAVOLOZZA Darren Murtha Design 1,55 EUR – Esprimi la tua arte del disegno utilizzando pastelli, matite, pennarelli, pennelli, matite colorate, etichette, penne biro virtuali. Davvero eccellente!
  • Jamie’s 20 Minute Meals Zolmo 5,99 EUR – Indispensabile applicazione per ricette all’ultimo minuto: 65 piatti, spiegati passo per passo, per un successo assicurato in un tempo di realizzazione minimo.
  • Paper Camera JFDP Labs LTD 1,49 EUR – Basta effetti post-foto: con questa app potrai scegliere il filtro che preferisci prima di fare lo scatto, tra effetti cartoon,sketch,comic e tanti altri.
  • Shazam Encore Shazam Entertainment Ltd. 0,99 EUR – Nessuna pubblicità ma funzioni esclusive: riconosci le canzoni in meno di un secondo, compra il brano, ottieni testi e video. (Non disponibile per Kindle Fire)
  • Sprinkle Mediocre AB 1,58 EUR – 72 puzzle strizzacervello per spegnere incendi con ingegnosi cannoni ad acqua nel gioco che ha vinto l’International Gaming Award 2012 come best casual game.
  • SwiftKey TouchType Ltd. 3,99 EUR – Una tastiera che aumenta la precisione del touchscreen rendendola ancora più intuitiva e migliora il dizionario adattandolo alle parole che usi più spesso. (Non disponibile per Kindle Fire)
  • World of Goo 2D BOY, LLC 1,99 EUR – Belli e sorprendenti, i milioni di Goo Ball che vivono nel Mondo di Goo sono curiosi di esplorare, ma non sanno di estremamente deliziosi.
  • PAC-MAN HD NANMCO BANDAI Games Inc. 2,69 EUR – Un gioco che ha fatto storia, ora disponibile su Kindle Fire.

Bene, allora le potete già scaricare tutte, ma affrettatevi!

La selezione di app è arricchita ogni giorno con numerose novità e App-Shop Amazon in Italia oggi conta decine di migliaia tra applicazioni e giochi, suddivisi fra le 40 categorie. I clienti possono scoprire e acquistare le app di App-Shop anche dal browser del proprio computer all’indirizzo: www.amazon.it/appshop.

I giochi e le applicazioni di App-Shop sono disponibili per Kindle Fire, Kindle Fire HD e smartphone e tablet Android. Le app acquistate su App-Shop Amazon possono essere utilizzate su tutti i dispositivi Android, permettendo ai clienti di acquistare una app o un gioco una volta e goderne ovunque.

E ricordate di controllare ogni giorno, magari trovate proprio quell’app che vi serve e la scaricate anche gratis.

 

TechCrunch Italy 2013, ultimi giorni per entrare nella Startup Alley

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TechCrunch Italy 2013 ormai si avvicina, infatti manca meno di un mese all’appuntamento più atteso per il panorama delle startup italiane. E da oggi mancano davvero pochi giorni per startup per partecipare entrando a far parte della Startup Alley. C’è tempo solo fino al 3 settembre

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Ormai restano pochi giorni a disposizione per le startup che vorranno esporre il proprio progetto a TechCrunch Italy: solo fino a martedì 3 settembre sarà possibile assicurarsi uno degli ultimi spazi disponibili nella Startup Alley ed avere l’opportunità di incontrare da vicino centinaia di investitori, Venture Capitailst, incubatori e alcune tra le più celebri Tech stars internazionali.

Acquistando il proprio stand su http://techcrunchitaly2013.eventbrite.com/  si otterrà un posto tra le 50 aziende espositrici del più grande evento europeo dedicato alle migliori startup italiane. Ogni azienda in mostra nella Startup Alley avrà a disposizione uno spazio espositivo e 3 ingressi per le due giornate dell’evento e, soprattutto, avrà l’opportunità di incontrare centinaia di giornalisti, VCs,e ospiti internazionali a cui presentare il proprio progetto.

Ogni espositore nella Startup Alley potrà godere della massima visibilità sulla comunicazione dell’evento ed un’impagabile risonanza mediatica su TechCrunch e nei video che verranno girati durante le due giornate con Mike Butcher, direttore di TechCrunch Europe.

Per informazioni sullo proprio stand è possibile contattare la segreteria organizzativa scrivendo a startups@techcrunch-italy.com. Al fine di gestire al meglio l’alto numero di candidature, verrà data priorità ai progetti più recenti o presentati per la 1a volta al mercato e alla stampa in occasione di TechCrunch Italy.

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Il ritorno in Italia di uno dei più autorevoli eventi nell’ecosistema internazionale delle startup coinvolgerà alcune tra le voci più influenti al mondo nell’universo dell’innovazione digitale e centinaia di investitori, incubatori, business angels e VCs da tutto il mondo, come Fabrice Grinda (co-founder di OLX e investor), Nenad Marovac (DN Capital), Paolo Barberis (Nana Bianca), Roberto Bonanzinga (Balderton), Fausto Boni (360 Capital), Jose Marin (IG Expansion), Lorenzo Franchini (Italian Angels For Growth), Massimiliano Magrini (United Ventures), Riccardo Donadon (H Farm), Yossi Vardi (early stage angel), Marco Marinucci (Mind The Bridge), Salvo Mizzi (Working Capital), Mauro Pretolani (TLCom), e molti altri.

Groupon lancia Groupon Maps, il Gps dei deals in città

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Groupon Italia annuncia oggi una nuova opzione per tutti i suoi utenti. Da oggi infatti viene lanciato “Groupon Maps”, uno strumento che permette agli utenti di ricercare le migliori offerte in bassa alla loro posizione geografica o in base alla categoria. Un modo quindi per orientarsi tra le tante offerte il supporto della geolocalizzazione dei deals

Groupon Italia annuncia Groupon Maps, il nuovo strumento che permette ai clienti iscritti, a quello che è il 30° sito più cliccato d’Italia, di cercare e trovare facilmente le migliori offerte in città in base alla loro posizione geografica o alla categoria dei deal. Come funziona?

Usare Groupon Maps è semplicissimo: basta scegliere la propria città e cliccare Maps sul menu in alto; appariranno tutte le offerte locali sulla mappa della città classificate, con un menu a tendina, in base alla categoria di consumo (ristoranti, bellezza e benessere, sport e tempo libero, hotel e viaggi, servizi, salute), per rendere ancora più facile per gli utenti la ricerca di una specifica esperienza o necessità.

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Groupon Maps è la conferma di un significativo passo avanti verso la nuova strategia Pull che Groupon sta adottando”, afferma Giuliomario Limongelli, International Vice President per il Sud Europa. “Groupon infatti non è più soltanto una piattaforma Push che invia i deal ai clienti tramite newsletter, ma un luogo che permette ai clienti di trovare le migliori offerte in base alla zona in cui vivono o in base al tipo di offerta e categoria di consumo che stanno cercando.

Questa nuova funzionalità è attiva su tutte le città italiane in cui Groupon è presente e permetterà ai clienti di trovare quello che desiderano, dove lo desiderano” conclude Limongelli. “Inoltre questa novità offre ancor più visibilità ai nostri partner e alle loro offerte sul web”

Groupon afferma che per il momento il lancio del nuovo strumento è visibile online dalla versione desktop e che presto sarà disponibile anche per mobile, che soddisfa maggiormente le richieste di clienti e partner, ottimizzando allo stesso tempo la ricerca delle offerte sul sito.

Lo spam su Facebook vale oltre 200 milioni di dollari l’anno [Ricerca]

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Una ricerca tutta italiana, condotta da Andrea Stroppa e Carlo De Micheli, insieme al loro team di collaboratori, ha rilevato che lo spam su Facebook rastrella una cifra pari a 200 milioni di dollari l’anno! Una cifra enorme che ci dà la dimensione del fenomeno sul più grande social network della rete. Il risultato evidenzia che sono 30 mila le pagine da cui viene diffuso lo spam

Di sicuro i nomi di Andrea Stroppa e Carlo Di Micheli ad alcuni di voi non saranno nuovi, i due ricercatori italiani si sono già fatti notare per le loro competenze e abilità con altre ricerche che hanno riscosso l’attenzione dei media di tutto il mondo. Ora i due ricercatori italiani propongono una nuova ricerca, prima al mondo e pubblicata in esclusiva sul The Guardian, che ci dà la dimensione della relazione che c’è tra lo spam, problema che tutti noi conosciamo, e Facebook, il più grande social network della rete che ha ormai superato la soglia di 1 miliardo di utenti registrati, senza dimenticare i 600 milioni di utenti che vi accedono via mobile. La relazione esiste ed forte, date le dimensioni, a tal punto da valere addirittura 200 milioni di dollari l’anno! Una cifra enorme che ci dà un quadro netto del problema.

Come sapete, sono proprie le fanpage ad amplificare il fenomeno dello spam per la loro stessa natura “aperta” e non chiusa come invece sono le pagine profilo, limitate ad un masso di 5 mila fans. Ora i due ricercatori insieme al loro team hanno deciso di avviare una ricerca su quello che è ormai a tutti gli effetti un business sotterrano e non regolamentato. E sono poi le pagine amatoriali che sono l’anima, se così possiamo dire, di questo business. Esempi di pagine amatoriali, ossia fanpage non legate ad un brand specifico, è quella di 4chan, oggi “Welcome to the Internet“, con oltre 2 milioni di fans su cui vengono pubblicati post capaci di raggiungere fino a 80 mila likes e centinaia di migliaia di condivisioni. Tanto per fare un esempio che la ricerca evidenzia come tale.

Molti di voi si saranno certamente imbattuti in esempi di spam su Facebook, ne siamo certi. Ebbene quello che evidenzia la ricerca è che spesso il modo più efficace (per lo spammer, ovvio) è quello di associare al testo un’immagine seguita da uno short url, link accorciati cone servizi come Bit.ly o Tinyurl.com. Così facendo si rende irriconoscibile l’indirizzo verso cui verrete indirizzati. Sei fate un attimo mente locale, quante volte ci è capitato? Moltissime si presume, ma comunque, occhio.

La ricerca ha anche permesso di scoprire dei siti in cui gli spammer propongono di creare fanpage fake al fine di indurre gli utenti di Facebook a cliccare sui link.

Ma il dato sorprendente è il valore economico che questo business può realizzare.

Coloro che pubblicano spam vengono pagati con una media di 13 dollari per post, per quanto riguarda le pagine con circa 30.000 fan, fino a una media di 58 dollari per quanto riguarda le pagine con più di 100.000 fan” ha detto De Micheli al Guardian. “Se consideriamo questi due estremi, le pagine abbiamo analizzato generano un gettito di 18.000 messaggi al giorno, quindi calcolare i ricavi per post – con un range che va da 13 a 58 dollari, per 365 giorni l’anno”

Questo da vita ad una forbice compresa tra gli 87 milioni di dollari e i 390 milioni di dollari. Di conseguenza facendo una media ponderata della cifra, viene fuori che il giro di affari dello spam su Facebook è di oltre 200 milioni di dollari l’anno.

Ora il network degli spammer si estende veramente a macchia d’olio. Infatti la ricerca rileva che molti gestori di fanpage, create per la vendita di spam, possono aggiungere altre pagine fan tra i loro preferiti. Di conseguenza, gli spam sellers aggiungono tra le loro pagine preferite altre pagine che vendono spam, o altra pagine gestite da amici conosciuti proprio attraverso forum di spam. A questo punto il circolo vizioso è avviato.

La ricerca rileva anche che sono state 30 mila le pagine coinvolte nel postare spam e tutti hanno un numero di fans superiore ai 30 mila.

Ma come si distingue uno spam da un contenuto che non è spam?

Ecco uno screenshot che evidenzia bene la differenza e quello su cui da oggi dobbiamo fare più attenzione:

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Qui invece vediamo un esempio di spam in una pagina:

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Infine, vediamo il potenziale per lo spam su Facebook in rapporto ad altra piattaforme.

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Come vedete dall’immagine in alto, analizzando uno dei tanti url e nello specifico uno che porta ad un programma affiliato a Chacha.com, si nota che i clicks su Facebook sono stati quasi 90,000 rispetto ai 54 su Twitter.

Tutto lo studio dimostra come in effetti agendo con sistemi veramente poco leciti gestiti con meccanismi in terze parti, su Facebook lo spam oltre che essere eccessivamente invasivo, è anche in grado di generare un volume di affari enorme, anche troppo.

E’ ovvio che a questo punto Facebook, di fronte a questa ricerca, debba necessariamente fare la sua parte e prendere coscienza del fatto che il fenomeno spam su Facebook esiste eccome. E comunque sia, come abbiamo detto già all’inizio, è bene fare sempre attenzione su quello che si clicca!

Vedremo cosa accadrà!

Twitter, cambia il modo di seguire le conversazioni su web e mobile

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Nuova funzionalità in casa Twitter, questa volta cambia il modo di seguire le conversazioni e la modifica ha riguardato in contemporanea il web e il mobile, sia iOS che Android. Da adesso le conversazioni sulla timeline verranno evidenziate, in maniera cronologica, attraverso una linea verticale, fino ad un massimo di tre tweet

Sicuramente vi sarete accorti che questo è un periodo in cui i più grandi social network si stanno fronteggiando a colpi di novità, ormai quotidiane. Certo, si cerca sempre di aggiornare, modificare, migliorare l’esperienza degli utenti all’interno dei social network, ma è bene anche un fase di assimilazione degli stessi aggiornamenti. Ovvio che non si può pretendere che i competitors si mettano d’accordo sulle tempistiche, sarebbe il massimo, ma gli utenti hanno bisogno anche di tempo. E spesso quello che al momento sembra essere un’opzione inutile, col tempo poi se ne apprezza l’utilità. E’ accaduto diverse volte e siamo sicuri che sarà lo stesso per l’ultima modifica che è stata lanciata da Twitter durante la tarda serata italiana.

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La nuova modifica riguarda innanzitutto e in contemporanea sia twitter.com che le piattaforme mobili iOS e Android (quindi per visualizzarla dovete provedere ad un aggiornamento dell’app). E la modifica riguarda il modo di vedere, ma soprattutto di seguire le conversazioni sulla nostra timeline.

Da oggi le conversazioni vengono evidenziate sulla timeline attraverso una linea verticale, la quale unisce gli utenti che stanno partecipando ad una conversazione, fino ad un massimo di tre tweets. Se poi si preferisce seguire tutta la conversazione, è sufficiente cliccare e si apre la visualizzazione che abbiamo già imparato a conoscere nel tempo.

Adesso, con questa nuova modalità, la replica ad un tweet verrà rilanciata in alto.

Ora, come detto all’inizio, la modifica, pur nella sua utilità, pecca e molto nella scelta grafica. La linea verticale infatti non ci sembra il massimo. E della stessa opinione sembra sia proprio il direttore di Twitter UK che ha ammesso di aver trovato i cambiamenti addirittura “inquietanti”. Speriamo col tempo si possa fare qualche miglioria in questo senso.

Ma ci sono altre nività che riguardano soprattutto la sicurezza.

Twitter ha anche annunciato che da Twitter.com e da piattaforma Android si può procedere alla segnalazione dei singoli tweet per spam o per abusi. Twitter, in seguito ai fatti relativi alle minacce soprattutto in UK sollevando polemiche roventi, aveva promesso la segnalazione per più piattaforme e quindi adesso sta procedendo a rilasciare questa possibilità.

Allora, che ne pensate di questa ultima modifica? Vi piace la linea verticale? Dai, raccontateci cosa ne pensate tra i commenti.

 

Ecco i paesi con la più alta diffusione di smartphone al mondo

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Recentemente Mashable e Statista hanno realizzato uno studio su dati “Google – Our Mobile Planet” che evidenzia lo stato della diffusione degli smartphone nel mondo, nei primi tre mesi del 2013. La classifica rappresenta i 15 paesi con il tasso di penetrazione più alto. Al primo posto ci sono gli Emirati Arabi, 3 cittadini su 4 possiedono uno smartphone. In Italia, fuori dalla classifica, il tasso è del 41,3%, in crescita dal 2012

I dati che Mashable e Statista hanno raccolto per stilare la classifica dei paesi con il più alto taso di diffusione degli smartphone nel mondo, tiene conto dei dati della piattaforma “Google – Our Mobile Planet” che traccia tutta una serie di dati molto interessanti. Ebbene, da questa classifica dei primi 15 paesi al mondo, l’Italia è fuori. Eppure abbiamo sempre detto che l’Italia è uno dei maggiori fruitori di dispositivi mobili per cittadino. In effetti è così, soprattutto se guardiamo il dato italiano con una diffusione nei primi tre mesi del 2013 che si attesta al 41,3% rispetto al 2012, quando era al 27,9%. Nei dati, è il paese, almeno in Europa (EU5: Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito), che fa registrare il tasso di crescita più alto. Di conseguenza, c’è da credere che se non alla prossima, forse già a quella successiva, l’Italia sarà certamente tra i primi 15.

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Tornando al dato rappresentato da Statista, in partnership con Mashable, la classifica che ne viene fuori offre spunti davvero interessanti. Intanto basta guardare la prima posizione dove troviamo gli Emirati Arabi. Forse ci saremmo aspettati qualche altro paese, ma sta di fatto che 3 cittadini su 4 negli Emirati Arabi possiedono uno smartphone. Infatti il tasso di penetrazione è del 73,8%. Al secondo posto, con il 73% di diffusione, troviamo la Corea del Sud e questa non è una sorpresa. I paesi asiatici, e lo abbiamo ricordato altre volte, da questo punto di vista sono in forte e costante crescita. E infatti, dopo l’Arabia Saudita (72,8%), troviamo un altro paese asiatico, Singapore (71,7%).

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Il primo paese europeo che troviamo in classifica è la Norvegia con il 67,5%, di fatto il primo paese in Europa con il più alto tasso. Poi al settimo la Svezia (62,9%). Il Regno Unito è non con il 62,2% e supera anche gli Stai Uniti che si piazzano al 13° posto con 56,4%. E questo ultimo dato è la vera sorpresa della classifica. Siamo certamente in tanti ad aver pensato che gli USA in una classifica del genere avrebbero fatto registrare un posto più alto. Ma evidentemente non è così.

Quindi la classifica evidenzia un blocco di paesi tra il Medio Oriente e l’Asia che trainano la diffusione degli smartphone nel mondo. E non è un caso se infatti proprio dall’Asia arrivano anche in Europa app che trovano largo consenso di pubblico, basti pensare alla messaggistica.

L’Europa è divisa a metà con i paesi del Nord più avanti degli altri. Il distacco tra Norvegia e UK è di oltre il 5%, poco meno la metà del tasso di crescita che ha visto il nostro paese. L’Italia, come dicevamo all’inizio si trova ancora molto distaccata dai 15, il distacco con la Spagna è di oltre il 14%, ma ha grosse potenzialità. Sarà quindi interessante vedere cosa succederà nei prossimi mesi.

E voi che ne pensate?

Attacchi hacker dal SEA. Venti di Guerra Tecnologica

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La notte scorsa, ora italiana, il sito del New York Times ha subito un pesante attacco hacker da parte del SEA, Syrian Electronic Army, un’organizzazione vicina al regime di Assad che ha come obiettivo quelli di diffondere messaggi vicini al regime attraverso azioni come quelle ancora in atto. Infatti il sito del prestigioso quotidiano è ancora offline. Ma nello stesso attacco sono stati hackerati l’account Twitter, @nytimes, e anche altri siti. Si prefigura una Guerra Tecnologica?

L’attacco hacker che è stato sferrato questa notte ha davvero dell’eccezionale ed è strettamente collegato all’attualità politico-internazionale di questi giorni. A tal punto che si può davvero inquadrare l’episodio in un contesto di “Guerra Tecnologica“. Infatti, quello che nei primissimi minuti sembrava un nuovo blackout tecnologico, come quello avvenuto due settimane fa, sul sito del prestigioso quotidiano americano, il New York Times, invece era un attacco hacker vero e proprio. A firmare questo attacco era il SEA, Syrian Electronic Army, un organismo vicino al regime del presidente siriano Assad che non è nuovo nel compiere questo tipo di azioni, ma certamente  è la prima volta che sferra un attacco di così grandi dimensioni.

Abbiamo usato la parola firma non a caso, in quanto effettuando una verifica via DomainTools si vedeva bene che i DNS facevano riferimento proprio al SEA ed era stata violato anche il servizio di posta elettronica.

NYTimes.com 27 agosto SEA

La notizia è stata diffusa da Eileen Murphy, vice presidente del reparto Corporate Communications del New York Times, attraverso Twitter:

Ma il giornale ha comunque provveduto a diffondere le notizie su quanto stava accadendo attraverso la proprio pagina Facebook, informando i lettori e anche attraverso l’account @nytimes. Un attacco di questo genere è per il New York Times assolutamente vitale, in quanto colpisce il giornale direttamente sui suoi interessi. Per il NYTimes avere il sito offline significa perdere soldi e parecchi, essendo sospeso il servizio di paywall. Stiamo parlando di un sito che ha qualcosa come 30 milioni di visitatori unici per mese. Ma il giornale ha comunque continuato a diffondere le notizie, accessibili a tutti, e lo sta ancora facendo essendo il sito ancora offline, da questo link. E dopo le insinuazioni dei primi minuti, dopo poco arriva la conferma che a sferrare l’attacco è stato il SEA con questo tweet:

 

Come potete notare, l’attacco ha riguardato anche l’edizione inglese di Huffington Post, allegando le immagini che dimostravano la violazione dei DNS. Ma anche il servizio di immagini di Twitter twimg.com è stato attaccato e lo è tuttora e la conferma arriva da Twitter:

Twitter Status attacco SEA twimg com

Ma come mai tutti questi siti attaccati quasi contemporaneamente? La risposta è che il SEA è riuscito a violare Melbourne IT, società australiana che serve l’hosting proprio a questi stessi siti. Quindi da qui il SEA è entrato andando effettivamente alla ricerca di quello che voleva, puntando alla violazione dei DNS sei siti in questione. E la violazione non è cosa da poco che può risolversi in poco tempo, infatti ne abbiamo la viva conferma.

Ora la domanda è, ma come è possibile? Come può succedere che si possa sferrare un attacco di queste dimensioni. Senza dilungarci troppo sugli aspetti tecnici, la questione qui è in termini di sicurezza, ovviamente, ma anche in termini di qualità dell’attacco stesso. Per spiegarci meglio, il SEA prima di questo episodio, come dicevamo nel post di questa notte, si era fatto conoscere per altri attacchi simili, limitatamente alla violazione di account Twitter, con lo scopo di veicolare messaggi pro Assad e notizie assolutamente false, come quando violò l’account dell’Associated Press qualche mese fa diffondendo notizie di esplosioni alla Casa Bianca e del ferimento del presidente Usa Obama.

Adesso l’attacco è più sofisticato e mirato. A dimostrazione del fatto che ci si sta attrezzando anche ad una sorta di “Guerra Tecnologica“. E la situazione politico-internazionale di questi giorni, di fronte ad un ormai quasi certo attacco alla Siria promosso da Usa e Uk, in risposta all’uso di armi chimiche sulla popolazione da parte dell’esercito siriano, accentua e incendia la situazione.

Bisognerà aspettarsi altri attacchi simili, se non più gravi? Si è attrezzati ad affrontare anche una minaccia di questo tipo?

La nostra idea è che si altri attacchi ci saranno, ma allo stesso tempo si eleverà la guardia da questo punto di vista. Certo, in questi casi, è difficile definire con certezza le situazioni.

E voi che ne pensate? Credere anche voi che ci troviamo di fronte ad un caso di “Guerra Tecnologica”?

(l’immagine di copertina è di © lolloj su fotolia.com)

Il sito del New York Times è offline. Attacco hacker da parte del SEA?

new york times attacco sea

Da oltre un’ora il sito del New York Times è di nuovo off-line. A distanza di pochi giorni da un altro incidente simile, il sito del popolare quotidiano americano è di nuovo irrangiungibile. Però, va profilandosi l’ipotesi di un attacco hacker da parte del SEA, Syrian Electronic Army. Infatti il dominio adesso sembra appartenere proprio a questa sigla

A distanza di pochi giorni dall’ultimo incidente che mise offline il sito del New York Times, il popolare e storico quotidiano americano, si ripete di nuovo la medesima situazione. Ma stavolta pare non si sia trattato di un incidente, ma invece va profilandosi col trascorrere dei minuti un attacco hacker da parte del SEA, Syrian Electronic Army, l’esercito tecnologico pro Assad.

Il sospetto diventa più concreto quando si va a fare una banale verifica sulla registrazione del dominio nytimes.com. E da lì viene fuori quello che vedete nell’immagine in basso il dominio appare come se appartenesse proprio al SEA:

NYTimes.com 27 agosto SEA

E’ evidente che si tratti di un “attacco estermo” come lo hanno definito fonti del giornale ad una cronista di Bloomberg, Sarah Frier (@SarahFrier). Resta da chiarire se davvero dietro questo nuovo episodio ci sia davvero la mano del SEA e se fosse così potrebbe profilarsi una sorta di guerra tecnologica.

L’episodio assume ancora più rilevanza proprio in quanto in queste ore il governo Usa insieme al governo Uk stanno organizzando un eventuale attacco militare in Siria, in risposta all’uso di gas nervino da parte del regime di Assad. La Comunità Internazionale mira ad un intervento in Siria che sia sotto il “cappello” dell’ONU. Mentre Usa e Uk puntano ad un attacco rapido e mirato, della durata massima di due giorni. E pare proprio che si vada in questa direzione.

new york times attacco sea

Intanto, come già accadde la volta scorsa,dalla fanpage del New York Times e l’account twitter @nytimes si contina a pubblicare le notizie. Anche in questo caso i social media svolgono un ruolo fondamentale nel cercare di mantenere un collegamento continuo coi propri lettori. Le notizie vengono pubblicate su questo link http://news.nytco.com/global/.

Il SEA è un organismo “tecnologico” che si schiera a favore del regime di Assad e che è nato per pubblicare ondate di commenti a favore di Assad. I primi attacchi vennero effettuati su Facebook circa due anni fa. Ma si fa conoscere specie durante questi ultimi mesi dopo aver violato l’account di Reuters, in quel caso vennero diffuse notizie false sulla situazione siriana. Vittima è stata anche il sito di Al Jazeera e di recente è stato preso di mira, sempre su Twitter, l’account dell’Associated Press (AP), anche in quel caso diffondendo, come le esplosioni alla Casa Bianca con il conseguente ferimento del Presidente Obama.

Ora, se fosse confermato, l’attacco al New York Times,  proprio in un momento davvero delicato per la situazione siriana, sembra prefigurare quelli che molti hanno già definito la “Guerra Tecnologica“. Vedremo quali saranno gli sviluppi.

 

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