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Webtrends, ecco alcuni consigli per ottimizzare le conversioni

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Webtrends, azienda leader nel settore delle web, social e mobile analytics, ci fornisce oggi alcuni preziosi consigli su come ottimizzare le conversioni. Ossia, come convertire i prospect nel funnel marketing per generare fatturato

Che l’obiettivo di un’azienda sia far sì che i clienti si registrino, acquistino, o effettuino un download sul sito, il tasso di conversione deve essere sempre il più alto possibile. Il modo migliore è effettuare dei test per sapere con certezza cosa genera le conversioni.

Collaborando con brand di tutto il mondo da oltre 15 anni, Webtrends aiuta le aziende a raggiungere i migliori risultati e le maggiori conversioni possibili attraverso una strategia di testing e ottimizzazione digitale.

Di seguito, i consigli di Webtrends per ottimizzare il funnel di conversione.

Pensare a nuove idee per il testing

Innanzitutto, è necessario identificare le aree di miglioramento sul sito web, utilizzando le analytics, le heat maps e i test sugli utenti. Quindi, è consigliabile creare una classifica di tutte le azioni possibili degli utenti sul sito e analizzare i siti web dei competitor per capire cosa funziona e cosa no.

Conoscere i numeri

Fondamentale è chiarire cosa significa “conversione”. Il concetto di conversione dovrebbe sempre tradursi in una metrica misurabile, come il tasso di click-through.  E’ necessario comprendere bene la situazione attuale, identificare una metrica di base ed effettuare test di controllo, quindi fare un’ipotesi e individuare un obiettivo. Che miglioramento pensate di raggiungere attraverso il testing? (es: “il tasso di click desiderato è del 5% e l’aumento previsto del 47%”).

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Condividere

E’ importante coinvolgere sin dall’inizio anche altre persone nel processo di testing, creare entusiasmo per le nuove idee e condividere con il team quanto imparato.

Testare, non tirare a indovinare

Testare tutto: carrelli, landing page, campagne social, l’intero sito, eliminando o sostituendo alcuni elementi. Non date per scontato che determinati miglioramenti del sito o un nuovo design possano offrire risultati migliori; fatevi guidare dai risultati del testing.

Segmentare e indirizzare i clienti

Identificate i vostri segmenti di utenti più comuni (utenti che ritornano, utenti mobili, ecc.) e testate e ottimizzate contenuti diversi all’interno di ogni segmento. Quindi, offrite il contenuto più adatto ai vostri clienti in base ai segmenti.

Attenersi sempre alla tabella di marcia

Saltare un passaggio nella pianificazione del  testing annulla gli sforzi precedenti. Se il piano di testing è in standby, sarà più difficile riprenderlo. Non dimenticate che il testing è in grado di aumentare il fatturato.

Testare più pagine e creare diverse varianti di test

Testare diverse pagine offre un quadro più chiaro del flusso degli utenti: quanto si apprende dal test su una pagina non sempre è applicabile anche a un’altra.

Contenuti simili portano risultati simili: contenuti diversi offrono un quadro più chiaro e completo.

Testare su tutti i canali digitali

Se si stanno gestendo campagne su Facebook, è importante ottimizzare la landing page su Facebook. Se la vostra app mobile utilizza un interstitial, ottimizzatelo per raggiungere maggiori conversioni.

Concentrarsi sul quadro globale

Prima di iniziare a testare, assicuratevi che non ci siano problemi tecnici. Definite con precisione i diversi passaggi da testare e testate più di una metrica di conversione.

Esaminate il vostro test dalla prospettiva dell’utente. Le variazioni di test devono avere senso all’interno dell’intero funnel.

Per saperne di più sul miglioramento di conversioni e fatturato attraverso il testing: www.webtrends.com/products/optimize.

Edicola Fiore, ultima puntata in streaming anche su Streamit Twww.tv

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Edicola Fiore chiude per la pausa estiva in bellezza. Quello che nacque ormai due anni fa in maniera spontanea tra i “compagni della colazione al bar”, diventato un altro evento cult di Fiorello, domani sarà in live streaming anche su Roxy Bar della piattaforma Streamit Twww.tv, oltre che su altri siti editoriali. Appuntamento allora per le ore 11

Edicola Fiore oggi, 12 giugno,  alle h. 11.00 giunge al gran finale per la pausa estiva che, in via sperimentale, andrà in diretta streaming su una serie di importanti siti editoriali italiani, tra i quali il canale Roxy Bar Tv  della piattaforma Streamit Twww.tv.

Il progetto Edicola Fiore, nato spontaneamente due anni fa tra i “compagni della colazione al bar” dello show man siciliano, è una sorta di happening tra l’informazione e l’entertainment teso a commentare ironicamente i fatti del giorno, davanti all’obiettivo del cellulare di Fiorello.

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Domani per la diretta streaming, Fiorello metterà in campo non solo i suoi abituali amici, Agonia, Gionuein, Cesare, Fabione, Er Pompa e tanti altri, ma anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo come Max Pezzali, Negramaro, Luca Barbarossa, Biagio Antonacci, Gianluca Guidi e Jovanotti. Ci saranno anche Renzo Rubino, Claudio Cecchetto e anche Pinuccio Web.

La diretta di domani, che si configura come un vero e proprio show riservato esclusivamente al mondo web, sarà quindi disponibile anche su Roxy Bar Tv, il canale di musica, arte e cultura realizzato da Red Ronnie.

Roxy Bar Tv dedica inoltre un omaggio all’Edicola Fiore con uno speciale in HD di due ore e mezzo realizzato da Red Ronnie, in una trasferta romana al mitico Bar che ospita giornalmente la fortunata ed ironica rassegna stampa. Un contenuto imperdibile dal gusto fresco e smaliziato che caratterizza lo stile di Red: un inedito dietro le quinte dove il conduttore televisivo, attraverso un confronto con gli Edicola Boys e tanti ospiti di eccezione, svela il processo creativo che anima la rassegna.

Lo speciale sarà trasmesso subito dopo la diretta (verso le 12.30 circa) , in replica alle ore 21.00 e sempre disponibile sull’archivio VOD del canale Roxy Bar Tv.

I Viaggi del Barbaro e l’Ottimizzazione del sito web

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Nuova tappa de “I Viaggi del Barbaro”, la rubrica che Directo e InTime vi propongono per orientarsi e comprendere meglio i fattori che sono alla base nella revisione del proprio sito web. Oggi il nostro “barbaro” si imbatte in un altro momento importante, ossia quello in cui bisogna cominciare a far conoscere il proprio sito tanto ai visitatori quanto ai motori di ricerca. Quindi ottimizzare il sito web con una buona attività SEO

Dopo diverse tappe il Barbaro si trova ad avere strumenti evoluti ed adeguati alla propria esigenza di business. Nonostante questo non trova riscontri effettivi i dubbi si moltiplicano e le domande lo tormentano: Come faccio ad ottenere contatti? I visitatori vanno oltre la mia homepage?

Non è semplice valutare questo aspetto senza ricorrere a strumenti di monitoraggio specifici. Google Analytics è un eccellente strumento (gratuito) che vi consente di dare risposta a questa e molte altre domande sulle abitudini dei visitatori del vostro sito e su come essi si muovono al suo interno. Se avete a disposizione Google Analytics o un altro strumento di analisi del traffico in grado di fornire questo genere di dato, date un’occhiata a quanto in profondità i visitatori si spingono nella navigazione del vostro sito. Analizzate anche i dati delle ultime 2/3 settimane o più: se vi accorgete che i visitatori non vanno molto oltre la homepage o che state perdendo visitatori nel tempo, potrebbe essere il momento di rendere il vostro sito più interessante e attraente modificando la homepage e ampliando o modificando i contenuti. Una volta chiarito cosa è possibile offrire di diverso ai vostri visitatori per tenerli più a lungo sulle vostre pagine, potrebbe essere una buona occasione anche per valutare se, non sia il caso di procedere a un completo re-design.

I Viaggi del Barbaro-seo

Se non avete strumenti del genere, create un account su Google Analytics o StatCounter e rileggete questo articolo tra un mese: a quel punto potrete mettere in pratica i consigli forniti e decidere le vostre strategie future.

Il sito sta lentamente perdendo visitatori nel corso del tempo?

Vi siete accorti che i visitatori stanno diminuendo? In caso affermativo, dovreste considerare molto seriamente l’ipotesi di una revisione e di un rilancio dei contenuti o dell’intero sito, in modo da attrarre più visitatori e trovare quindi i famosi contatti che tormentano la mente del nostro Barbaro. Nonostante una diminuzione nelle statistiche di accesso e utilizzo del vostro sito non implichi automaticamente che un re-design è necessario, è comunque un buon indicatore che la SEO (Search Engine Optimization) del vostro sito non fa il suo lavoro a dovere, oppure che il vostro sito sta entrando in una fase “di stallo”.

Come dice Enrico Nencini di Directo:

In molti casi, la seconda ipotesi si rivela corretta: quando un sito mostra segni di scarsi (o peggio!) aggiornamenti, i visitatori se ne accorgono immediatamente e iniziano a cercare altrove ciò di cui hanno bisogno. I motori di ricerca, inoltre, tenderanno a sfavorire il vostro posizionamento nei risultati di ricerca, dando la preferenza ai siti che mostrano di essere aggiornati più frequentemente con nuovi contenuti.

I motori di ricerca sanno che esistete?

Si può dire molto riguardo all’importanza di una buona ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) per essere trovati dagli utenti, ma di fatto è importante far sì che certe caratteristiche del vostro sito siano “apprezzate” dai motori di ricerca. Google, Bing e Yahoo gradiscono meglio siti i cui contenuti sono “scritti” in modo formalmente corretto, vengono costantemente aggiornati e modificati, non si appoggiano troppo al’utilizzo di immagini. Mentre per voi aggiornare i contenuti non dovrebbe essere un problema, potrebbe esserlo assicurarsi che il codice corrispondente visibile ai motori di ricerca sia formalmente corretto: potreste aver bisogno di un webdesigner con nozioni ed esperienza di SEO perché controlli e sistemi eventuali problemi da questo punto di vista.

Se non riuscite a trovarvi sui motori di ricerca, è probabilmente l’ora di pensare a un nuovo sito web per migliorare il vostro SEO e le statistiche sulle visite derivanti dai motori di ricerca. Poiché molti utenti vi troveranno tramite una ricerca su Google più che digitando direttamente il vostro indirizzo, un buon posizionamento nei risultati di ricerca sarà determinante per migliorare le statistiche di accesso al sito. È tuttavia compito vostro, tramite contenuti aggiornati, un aspetto gradevole e una buona usabilità, far sì che un visitatore, quando finalmente trova il vostro sito, vi resti a lungo e torni a trovarvi.

Quale forma di contenuti di marketing ottiene maggiori risultati in termini di SEO?

La forma scritta, a differenza di quanto accade per immagini e video che vedono invece una dimensione ottimale nella diffusione attraverso i social network, il testo trova il suo spazio attraverso i motori di ricerca.

Si invia parole ad un motore di ricerca e il motore le trova. Se si vuole ottenere miglior risultato da operazioni di SEO, e quindi ottenere veri e propri risultati di marketing, è necessario creare contenuti scritti ideati strategicamente.

Immagini, video o file audio vengono indicizzati da Google perché questi sono stati accompagnati da una trascrizione e/o sono stati propriamente taggati con parole chiave pertinenti.

Allora, dopo avere letto queste brevi considerazioni su alcuni suggerimenti per ottimizzare il vostro sito web, vi siete accorti che non avete ancora approntato una valida attività SEO? Se avete qualche dubbio o qualche domanda da rivolgere potete farlo nei commenti in basso, così che il nostro barbaro continui ad imparare qualcosa.

Groupon e Wwf insieme per il coupon solidale

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Groupon e Wwf stringono una partnership a livello mondiale per raccogliere fondi a favore della tutela dell’ambiente. E da oggi parte il coupon solidale per sostenere le Oasi e la Natura del nostro Paese. Tutti gli utenti iscritti su Groupon potranno donare tra i 3 e i 30 euro a sostegno dell’“Oasi per l’orso” tra le montagne dell’Adamello-Brenta, in Trentino e della “Spiaggia di Scivu” ad Arbus, in Sardegna

Al via da oggi la prima raccolta fondi promossa da Groupon Italia, leader nel settore dei gruppi d’acquisto online, a favore delle Oasi WWF e della Natura d’Italia. La campagna solidale, online dal 10 giugno al 7 luglio 2013, rientra in una collaborazione internazionale tra 24 Paesi Groupon e le sedi internazionali WWF, allineate tutte nel lancio di diverse campagne locali con l’obiettivo di raccogliere fondi per la salvaguardia del territorio e sensibilizzare alla tutela dell’ambiente.

Con un semplice click sul deal solidale gli utenti iscritti al sito Groupon.it potranno donare tra i 3 e i 30€ a favore di WWF per sostenere la causa.  Il 100% del ricavato andrà interamente devoluto al WWF e indirizzato su due progetti di conservazione e protezione: “Oasi per l’orso” tra le montagne dell’Adamello-Brenta, in Trentino e “Spiaggia di Scivu” ad Arbus, in Sardegna.

Inoltre ogni coupon acquistato del valore uguale o superiore a 10€, dà diritto all’ingresso gratuito in una delle 13 Oasi selezionate da WWF che aderiscono all’iniziativa. Maggiori informazioni su www.wwf.it/groupon.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/groupon-wwf-coupon-solidale.jpg” easing=”easeInElastic”]Groupon Wwf coupon solidale[/overlayer]

La natura italiana richiede uno sforzo comune in questo momento storico, ed è per questo che Groupon ha scelto di sostenere la causa attraverso la realizzazione di un deal solidale per le Oasi WWF, che sono il progetto di conservazione della natura più importante realizzato dal WWF in Italia. In Trentino, tra le montagne dell’Adamello-Brenta, il WWF promuove una nuova “Oasi per l’orso”, per favorire la presenza degli orsi, simbolo delle nostre montagne – ne restano circa 50 sulle Alpi, meno di 100 in tutta Italia – dove potranno trovare frutti e spazi sicuri evitando incontri con l’uomo e gli allevamenti che spesso gli sono fatali.

In Sardegna, invece, nel 2012 il WWF ha creato un’oasi nella spiaggia di Scivu ad Arbus, dove vivono ginepri secolari, il cervo sardo e la tartaruga marina, con l’obiettivo di aprirla ad un turismo responsabile, prevede la pulizia delle dune dai rifiuti, il monitoraggio dell’ambiente e delle specie animali  e vegetali che ci vivono e la collocazione di segnaletica informativa lungo percorsi di visita.

Il deal solidale promosso da Groupon Italia per il WWF prosegue un progetto già avviato da tempo, a favore di organizzazioni no profit italiane con lo scopo di sostenere, con un semplice click, progetti sul territorio italiano legati alle comunità locali come: Save the Children, Fondazione Banco Alimentare, Fondazione ANT Italia Onlus, Associazione Dire Donne in rete contro la violenza, Telethon, il cui ricavato è interamente devoluto alle associazioni. Da febbraio 2013 ad oggi Groupon Italia, grazie al contributo dei suoi iscritti, ha raccolto più di 50.000€ a favore di associazioni no profit italiane.

A Penelope da stasera si parla di #PoliticaFaiDaWeb

#penelope

Nuovo appuntamento settimanale con “Penelope, tutti i fili della rete”, in live streaming stasera su Rai.tv alle ore 22 e poi da domani fino a venerdì con le Storie sempre alle 22. Argomento è la Politica, ossia come è cambiato il rapporto politica-cittadino anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Ospiti di stasera Giovanna Cosenza, Federico Mello e Gianni Riotta

Argomento che non può interessare tutti noi quello che da stasera sarà il tema che farà da sfondo alla nuova settimana di “Penelope, tutti i fili della rete“, cioè la Politica. Tema che riguarda molto da vicino anche la Rete e lo abbiamo visto anche con le recenti Elezioni Politiche. Infatti il tema che affronterà Penelope è come la Politica è cambiata con il Web e soprattutto come è cambiato il rapporto Cittadino-Politica.

[overlayer effect=”top” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/politica-web-penelope.jpg” easing=”easeOutElastic”]Politica e Web[/overlayer]

Quindi, la politica ai tempi delle nuove tecnologie – tra rottamazioni, movimenti “dal basso”, streaming e tweet di ogni sorta – corre anche in rete. Ma questa rivoluzione digitale implica un rapporto più diretto con l’elettorato o anche un cambio di paradigma, non solo comunicativo? E comunque si moltiplicano in Italia le esperienze di #PoliticaFaiDaWeb: gruppi di cittadini, associazioni, terzo settore e società civile che si danno da fare, e spesso grazie alla rete. E tu, quali azioni di #PoliticaFaiDaWeb hai compiuto? In che occasione ti sei dato davvero da fare, per cosa e con chi? Penelope indaga sui fili della cittadinanza attiva digitale, quella che si dipana (anche) in rete e che, in alcuni casi, viene in soccorso della politica e delle sue inadempienze.

Giampaolo Colletti incontra stasera, in live streaming su Rai.tv, Giovanna Cosenza, Federico Mello e Gianni Riotta.

Per seguire la puntata iscrivetevi sulla Social Tv di Rai.tv, accedendo con il vostro account Facebook o Twitter, seguite e intervenite con gli hashtag #penelope e #PoliticaFaiDaWeb.

TEN Collection Season 2, il sesto artista è Alexander Otto

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Ten Collection Season 2 di Fotolia per il mese di giugno presenta il sesto artista che è Alexander Otto. La sua opera intitolata “Il loro viaggio” sarà scaricabile gratuitamente per 24 ore in formato PSD, oggi 10 giugno sul sito www.tenbyfotolia.com

La TEN Collection Fotolia Season 2 invita la community creativa globale in un giro del mondo dell’arte digitale con alcuni tra i migliori protagonisti della scena internazionale,   scelti per rappresentare ognuno dei Paesi dove Fotolia ha una propria base. Le prime 5 opere della stagione sono state scaricate oltre 130 mila volte nelle 24 ore del free download.

Dopo Argentina, Corea, Brasile, Giappone e UK, la TEN Collection approda in Germania. A metà del percorso della Season II, i riflettori si puntano sull’ Art Director tedesco Alexander Otto.

La sua composizione, dal titolo « Il loro viaggio », sarà scaricabile gratis nell’arco di 24H in formato PSD oggi, lunedì 10 giugno, su www.tenbyfotolia.com.

Per la TEN, Alexander Otto mette le relazioni d’amore in prospettiva

Penso che il progetto TEN sia perfetto per imparare cose nuove. Sono felice quando qualcuno condivide il suo file Photoshop con me, e mi permette di capire come funziona una tecnica. Sono un grande fan dei tutorial”.

Il suo slancio verso la condivisione traspare in ogni dettaglio di « Il loro viaggio », un lavoro di notevole talento tecnico ed artistico.

“ Il loro viaggio“ è la storia di una giovane coppia. Il mio lavoro ritrae momenti della loro vita. “Sono partito dall’idea di rappresentare le storie che sono state importanti per ognuno dei due, e che hanno portato a scelte e cambiamenti, fino al momento del loro incontro. Luoghi diversi, esperienze ed emozioni, la fisicità senza tempo. Il mio lavoro riflette queste cose e storie”.

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L’arte dei dettagli come impronta artistica

Quello che differenzia Alexander Otto dagli altri artisti è probabilmente l’estrema cura dei dettagli:

Quello che vorrei dire di me e che generalmente lavoro in modo molto pulito e preciso, a volte anche troppo, e comunque non sono mai soddisfatto di nulla. Un mio collega tempo fa mi disse che inserivo troppi particolari nel mio lavoro. Non sono d’accordo. Io penso che i dettagli in realtà facciano la differenza tra un buon lavoro e un lavoro molto buono” ci confida l’artista.

Un perfezionista, influenzato dalla cultura digitale, Alexander Otto gestisce minuziosamente l’arte del dettaglio per intensificare l’aspetto mistico e spesso inquietante dei suoi lavori.

Provo a realizzare cose interessanti e che catturino l’attenzione almeno per un breve periodo. Spesso scelgo temi che creano disagio o che rappresentano scene inquietanti. Per me sono più interessanti rispetto a immagini soltanto belle, colorate e che appagano solo la vista”

Da Amburgo a New York, una serie di viaggi innovativi

Nato ad Amburgo 25 anni fa, Alexander Otto nonostante la giovane età ci mostra già una tecnica sopraffina. E’ un illustratore, un designer interattivo, un motion designer, un art director, un artista pluridisciplinare motivato dall’innovazione.

Qualunque cosa può renderti un grande artista, e può sparire in un istante. Il successo dei tuoi lavori, il prestigio e i premi ti danno la sensazione che vai bene e sei forte. Ma bisogna stare attenti non rimanere accecati da questi momenti. Non bisogna farsi illusioni perché domani le cose potrebbero cambiare.”

Questo pensiero ha permesso ad Alessandro di lavorare per prestigiosi studi come Sehsucht, Tronic o Parasol Island e di pubblicare contributi su riviste di settore come Computer Arts, Computerlove e Advanced Photoshop. Nel 2008 diventa un membro dell’esclusiva e famosa community di creativi The Keystone Design Union.

Ora vive a New York e lavora per l’agenzia R/GA come Senior Visual Designer. Alexander mira ad estendere le sue competenze verso la creazione di film interattivi e cortometraggi.

Il video che svela le tecniche creative usate da Alexander Otto nel suo PSD sarà disponibile sottotitolato in 12 lingue, da oggi lunedì 10 giugno sul canale Youtube TEN  e sul sito ufficiale www.tenbyfotolia.com.

Il doodle di Google per Maurice Sendak e i suoi Mostri

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I doodle di Google fanno sempre notizia per la loro originalità e per la ricercatezza di personaggi  ed episodi da celebrare. Quello di oggi non è visibile nella versione italiana del motore di ricerca, ma vale la pena segnalarvelo. E’ dedicato al disegnatore americano Maurice Sendak, celebre per il libro “Nel paese dei mostri selvaggi” a cui il doodle animato si ispira

Il doodle che oggi Google mette online non è visibile nella versione italiana, infatti in Europa è visibile in quasi tutti i paesi tranne Italia, appunto, Portogallo, Inghilterra, Norvegia, Irlanda, Islanda. E comunque il personaggio a cui è dedicato il doodle è molto conosciuto anche da noi. Si tratta di Maurice Sendak, di cui oggi si celebrano gli 85 anni. Sendak è conosciuto in tutto il mondo per il libro “Nel paese dei mostri selvatici“, scritto nel 1963, e il doodle animato di oggi si ispira interamente a questa sua opera.

Lui amava dire

“Non scrivo per i bambini. Non scrivo per gli adulti. Scrivo e basta”

[overlayer effect=”fade” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/Doodle-Sendak.jpg” easing=”linear”]Google doodle Sendak[/overlayer]

In questa frase c’è molto del carattere schivo ma al tempo stesso geniale di Sendak. Eppure “Nel paese dei mostri selvaggi” è ancora oggi ritenuto il libro da far leggere ai bambini prima di addormentarsi. La storia è molto semplice, infatti narra la storia di un bambino che viene mandato a letto senza cena per essersi comportato male. Ed è nella sua camerette che comincia ad immaginare questi suoi mostri, un po’ buoni e un po’ cattivi. Fu un successo planetario e nel 2009 divenne anche una pellicola cinematografica dal titolo “Nel paese delle creature selvagge” di Spike Jonze.

Sendak ha anche lavorato in televisione, a programmi come Sesame Street e Really Rosi. Alla fine degli anni settanta, avviò una collaborazione con il compositore britannico Oliver Knussen con l’intenzione di adattare per il teatro Nel paese dei mostri selvaggi e Higglety Pigglety Pop!, un lavoro successivo dell’autore. Dopo questa esperienza Sendak iniziò ad interessarsi al design dei set teatrali e collaborò, nel corso degli anni, con diverse compagnie e produzioni realizzando le scenografie di opere come Il flauto magico, Hänsel e Gretel e Lo Schiaccianoci.

Maurice Sendak scomparve l’8 maggio del 2012.

 

Spassatempo, perdere tempo e vincere con il nuovo concorso Unicredit

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Unicredit presenta il nuovo concorso per l’Estate. Si chiama Spassatempo ed ha come parola d’ordine “perdita di tempo. Non dovete fare altro che andare sull’applicazione Facebook del gioco e scrivere la vostra frase di max 300 caratteri che abbia come tema proprio la “perdita di tempo”. Avete tempo fino al 28 giugno 2013 e si possono vincere  5 Smartphone Samsung Galaxy S3

Ormai l’Estate sembra davvero alle porte (almeno si spera!) e UniCredit, nell’intento di stringere sempre di più le relazioni con i suoi utenti di Facebook (117 mila fans), attiva i suoi lettori con giochi e concorsi legati al mondo della cultura e dello sport. E questa volta ha pensato di offrire un concorso che ha come presupposto quello di essere all’insegna del 100% relax e punta a far emergere lo spirito comico e mattacchione che c’è in ognuno di noi. E se non conoscete ancora il vostro lato divertente, allora questa è l’occasione giusta!

La parola d’ordine del concorso è « perdita del tempo » e per questa ragione la nuova applicazione per parteciparvi si chiama Spassatempo.

Unicredit-Spassatempo

Il concorso, è stato lanciato il 31 maggio e sarà presente online fino al 28 giugno.
Come partecipare? E’ facilissimo e anche i più pigri sono invitati. Allora, una volta connessi sull’applicazione ed aver visto i simpatici video postati sull’impiego frivolo del tempo come « smacchiare il leopardo », « abbronzare l’orso bruno » o « pettinare le bambole », si dovrà inserire una frase riferita alla « perdita del tempo » di massimo 300 caratteri.

UniCredit sfida tutti gli internauti ad una gara a chi saprà interpretare nel modo più creativo possibile l’ozio quotidiano. Di sicuro ne leggeremo delle belle!

Coloro che parteciperanno, si candideranno di diritto come potenziali vincitori dell’estrazione prevista entro il 31 luglio.

Gli utenti che avranno invitato almeno 5 amici, avranno una doppia opportunità di essere estratti. Quindi più si condivide e più possibilità si hanno di vincere.

I 5 vincitori si aggiudicheranno uno dei 5 Smartphone Samsung Galaxy S3 messi in palio.

Social Tv, la finale di Amici vince su Facebook

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La settimana scorsa la finale di The Voice trionfava su Twitter, questa settimana per quanto riguarda la Social Tv vediamo che la finale di Amici spopola su Facebook, grazie ai dati Audisocial Tv® di Reputation Manager. E ora con la fine dei talent show ritorna la politica in primo piano? Staremo a vedere

E’ stato un finale di stagione, per usare termini tanto cari ai critici televisivi più compassati, che ha visto i talent show dominare la scena anche sulla Social Tv. E anche questa settimana vediamo una ulteriore conferma con la finale di “Amici” che letteralmente spopola su Facebook. E ora? Questa settimana su Twitter vince “Piazza Pulita” e questo potrebbe far pensare che sarà la politica ad accentrare l’attenzione sulla Social Tv nelle prossime settimane. Vedremo.

“Amici di Maria De Filippi” (Canale 5), come dicevamo prima, è primo in tutte le classifiche Facebook, mentre  “Piazza Pulita” (La7) è primo su Twitter, anche se davvero di pochissimo: la differenza tra i due programmi è dello 0,2%. Questo secondo quanto rilevato da Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager che misura le performance dei programmi televisivi sul web.

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Su Twitter “Piazza Pulita” (La7) è il più twittato della settimana con il 15,7% dei tweet totali sui programmi monitorati, seguito con pochissimo distacco da “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) che registra il 15,5 % dei tweet. Al terzo posto “Otto e Mezzo” (La 7) con il 13,1%  e “Balalrò” (Rai 3) con il 9,5%.

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Su Facebook, “Amici di Maria De Fillipi” (Canale 5) è al primo posto nella classifica Active Fan con 22.690 fan attivi che hanno prodotto 46.187 post e commenti sulla fan page ufficiale del programma. Al secondo posto troviamo “Le Iene” (Italia 1) con 3.483 fan attivi e 4.745 post e commenti seguito al terzo posto da “Piazza Pulita” (La 7) con 1.177 fan attivi e 3.333 post commenti dei fan. Al quarto posto segue “Ballarò” (Rai 3) con 956 fan attivi e 2.855 commenti e al quinto “Tha Voice” (Rai 2) con 761 fan attivi e 1.201 commenti.

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Nella classifica Reaction, che misura il livello di reattività dei fan ai post pubblicati sulla fan page, al primo posto c’è ancora “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) con 588.882  like, davanti a “Le Iene” (Italia 1) al secondo posto con 75.396  like e “The Voice” (Rai 2) in terza posizione con 18.073 like. “Servizio Pubblico” (La 7) è al quarto posto con 10.251 like, davanti a “Ballarò” (Rai 3) al quinto con 9.513 like e “Piazza Pulita” (La 7) al sesto con 5.0127 like.

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Nella classifica Action, calcolata sul numero di post pubblicati dagli amministratori delle pagine, “Amici” (Canale 5) questa settimana è il programma più attivo con 124 post della redazione, seguito da “Porta a Porta” (Rai 1) al secondo posto con 92  post, da “Agorà” (Rai 3) al terzo con 66 post e “Ballarò” (Rai 3) al quarto con 47 post.

“Gli ultimi due mesi di programmazione televisiva- commenta Andrea Barchiesi CEO di Reputation Manager– sono stati assolutamente dominati dai talent show per quanto riguarda l’interazione sui social. Questo è dimostrato dai risultati di “Amici” e “The Voice”, che continuano a registrare valori importanti anche dopo l’ultima puntata”

Il post che ha ricevuto il numero più alto di like (82.022), condivisioni (15.931) e commenti (5.835) è sulla fan page de “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5): “Moreno vince “Amici 12”!” 

PRISM: le grandi aziende del web coinvolte, tranne Twitter

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Il caso PRISM sta scuotendo gli Stati Uniti e non solo. Il programma conosciuto con il nome in codice PRISM reperiva dati sensibili non solo in audio, coinvolgendo Verizon, ma anche dati prelevati direttamente dai server di 9 tra le più importanti aziende web come Microsoft, Facebook, Yahoo!, Aol. Insomma tutte, tranne Twitter. Sarà un caso?

Fino a giovedì, giorno in cui il Guardian e il The Washington Post hanno cominciato a pubblicare riguardante il cosiddetto programma PRISM, si pensava che il caso potesse essere, sì grave, ma circoscritto al traffico telefonico, visto il coinvolgimento di Verizon. Ma oggi altri particolari arricchiscono il caso con le notizie scovate dal Washington Post che vedrebbero PRISM come un programma attraverso cui prelevare dati sensibili molto più vasto. Infatti sono coinvolte anche 9 tra le più importanti aziende web come Microsoft, Yahoo!, Google, Facebook, PalTalk, AOL, Skype, YouTube, Apple. Solo nominare queste aziende e vederle coinvolte tutte insieme fa dire, senza esagerare, che rappresentano a buon titolo la Rete. Oggi il Washington Post pubblica un intero reportage a PRISM con un focus speciale proprio sulle aziende web coinvolte. Non vi sarà certo sfuggito che tra tutte queste ne manca una, ossia Twitter.

E’ bene spiegare in due parole cosa è successo in questi giorni. Allora, il Guardian pubblicato ieri la notizia esclusiva secondo cui Verizon, grosso operatore telefonico americano, avrebbe fornito alla NSA, National Security Agency, il contenuto di milioni di telefonate di privati cittadini americani. La notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore provocando roventi polemiche, prima di tutto sul presidente Usa Obama, reo di essere a conoscenza di quanto fosse accaduto. Ma il caso no si ferma qui, perchè oggi il Washington Post rende noto che PRISM prevedeva anche il coinvolgimento di aziende internet dai cui server venivano prelevati dati come immagini foto e altro. Ora, sapete bene che stiamo parlando di grosse aziende che gestiscono dati sensibili che non riguardano solo i cittadini americani, ma praticamente di mezzo mondo.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/prism-slide-5.jpg” easing=”linear”]Prism slide – Washington Post[/overlayer]

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/prism-slide-4.jpg” easing=”linear”]Prism slide – Washington Post[/overlayer]

E non è tutto, perchè sempre dal reportage del WP si viene a conoscenza anche da quando queste aziende sono coinvolte, e lo vedete dall’immagine sopra. Microsoft addirittura dal 2007, poi Yahoo! dal 2008, Google, Facebook e PalTalk dal 2009, YouTube (sempre Google) dal 2010, Skype (ora Microsoft) e AOL dal 2011, infine Apple dall’ottobre del 2012. Come c’era da immaginarsi tutte le aziende si sono affrettate a smentire questo coinvolgimento ribadendo il fatto di non far parte di questo programma e di aver sempre difeso la privacy dei loro utenti. Il programma vedeva anche il prossimo coinvolgimento di Dropbox, infatti dal programma si legge che di fianco al suo nome c’è scritto “coming soon“.

Però balza agli occhi, come dicevamo prima, l’assenza di Twitter tra le aziende internet coinvolte. Un caso? Forse sarebbe stata coinvolta in seguito? Non sappiamo con certezza come mai, ma certo è che di recente Twitter è stata riconosciuta da Electronic Frontier Foundation come la più attenta nel proteggere i dati dei suoi utenti, ottenendo il massimo del punteggio, unica del resto, in una classifica che comprende tutte le aziende oggi coinvolte nel caso PRISM.

Una motivazione per cui Twitter non si trova ad essere coinvolta è in quanto l’azienda fondata da Jack Dorsey nel 2006 non gestisce informazioni dettagliate relative ai propri utenti come invece accede con Facebook o Google.

Ora immaginate il ritorno che questa vicenda potrebbe avere proprio su Twitter. Il fatto di non essere coinvolta in questa vicenda la pone sotto una luce totalmente diversa che potrebbe portare effetti altrettanto positivi. E, se è vero come è vero, nonostante non ci sia nulla di ufficiale, che Twitter si appresti a sbarcare a Wall Street, ebbene questo potrebbe essere un’arma in più attirando l’attenzione di possibili nuovi investitori. Insomma, casualità o meno, Twitter ha oggi un vantaggio notevole rispetto alle altre aziende che vale la pena sfruttare.

E voi che ne pensate di questa vicenda? Pensate che ci sia dell’altro? E cosa pensate del non coinvolgimento di Twitter?

 

Amazon, apre il Customer Service a Cagliari coi primi dipendenti

Amazon

Annunciato a Novembre 2012, con la successiva ricerca di personale, oggi Amazon annuncia l’apertura del Customer Service a Cagliari con i primi 60 dipendenti. La previsione dell’azienda è quella di arrivare a creare 500 posti di lavoro nei prossimi 5 anni, di cui 150 entro Dicembre 2013. Manager, team manager e addetti al customer service e al supporto tecnico i profili ricercati. Ecco come candidarsi

Ne avevamo parlato a novembre scorso quando era stato annunciato e oggi Amazon Italia (Corporate) Services Srl conferma l’apertura ufficiale del nuovo Customer Service a Cagliari, in Sardegna, dove sono già operativi i primi 60 dipendenti. Amazon prevede di avere fino a 500 posizioni, tra assunti a tempo indeterminato e temporanei, nell’arco dei prossimi 5 anni. Il nuovo centro di Customer Service, che occupa circa 2.700 metri quadri e sarà ampliato a oltre 8.500 metri quadri, sarà attivo 7 giorni la settimana, 365 giorni all’anno, per supportare i clienti di lingua italiana di Amazon.it via telefono, via chat e email, e dare supporto tecnico per Amazon Kindle e per i negozi digitali come MP3, App-Shop Amazon per Android e i servizi Cloud Player e Cloud Drive. Il nuovo centro gestirà anche il Customer Service per Amazon BuyVIP.

Siamo felici dell’apertura di questa nuova struttura, che permetterà ad Amazon di dare la migliore assistenza a sempre più clienti Italiani, velocemente ed efficacemente” ha dichiarato Tim Hickler, Vice Presidente per il Customer Service di Amazon EU. “Questo nuovo centro sarà fondamentale per garantire la migliore esperienza possibile dal momento che la selezione di prodotti su Amazon.it è in costante aumento, come la recente apertura della categoria Auto e Moto.”

Anche il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, ha voluto esprimere la sua soddisfazione:

Sono orgoglioso che Amazon abbia aperto questo centro in Sardegna e per i piani di sviluppo che l’azienda ha in programma sul nostro territorio. È una notizia importante per coloro che troveranno un impiego e anche per l’economia dell’intera regione, a dimostrazione del fatto che la Sardegna ha le potenzialità e le professionalità per attrarre nuovi investimenti da aziende importanti come Amazon.

Il Customer Service di Cagliari è la terza apertura di Amazon in Italia, dopo quella del primo centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza), nell’ottobre 2011 e quella degli uffici di Milano lo scorso settembre. Nel terzo trimestre di quest’anno seguirà il secondo centro di distribuzione a Castel San Giovanni, in sostituzione del precedente, con dimensioni raddoppiate (da 30 a 60 mila metri quadrati).

Amazon-customer-service-Cagliari

Amazon.it ha aperto i battenti nel Novembre 2010 e da quel momento ha continuato ad arricchire la propria offerta sino a contare milioni di prodotti. L’aggiunta della categoria Auto e Moto e il lancio della nuova famiglia di prodotti Kindle in Italia, tra cui il recente lancio di Kindle Fire HD 8,9’’, insieme agli Store di contenuti digitali, hanno ampliato significativamente il catalogo a disposizione dei clienti di lingua italiana e la tipologia delle richieste di assistenza che sono gestite dal Customer Service di Amazon.

Opportunità di lavoro

La missione di Amazon è quella di essere l’azienda in assoluto più attenta al cliente e il team che lavora all’interno dei customer service di Amazon è in prima linea su questo fronte. Amazon è sempre alla ricerca di persone che siano entusiaste di essere parte di un servizio clienti davvero unico. I candidati devono mostrare la loro motivazione, ambizione e passione per consentire ai clienti la migliore esperienza possibile targata Amazon. Tutti gli interessati possono candidarsi e avere maggiori informazioni all’indirizzo www.amazon.it/lavoro.

Lilliput, la Green Economy e la sfida dei Territori

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Nuovo appuntamento con Lilliput, il progetto digitale firmato Tiscali e Altratv.tv, questo mese racconta l’Italia verde assieme agli imprenditori, alle antenne e alle associazioni del territorio. Numeri, scenari, commenti, testimonianze da ogni angolo della Penisola. #Lilliput l’hashtag per interagire in diretta

Aria più pulita per tutti è l’invito che arriva dall’edizione 2013 della Green Week, la più grande conferenza annuale sulla politica ambientale europea, in corso dal 4 al 7 giugno a Bruxelles. In Italia consumiamo 340mila GW/anno di energia, di cui il 75% prodotte da energie non rinnovabili con una netta incidenza sulla nostra salute.

L’UE da anni lavora sulla diminuzione di CO2 nell’eurozona. A che punto siamo? Quali sono le sfide da affrontare? Quali i territori che hanno investito in Italia in energia verde? E quanto incide sulla nostra salute il livello di inquinamento atmosferico presente nelle aree urbane?

Focus su green economy e ambiente per “Lilliput: la riscossa dei piccoli che fanno grande l’Italia”, l’agorà digitale aperta alle testimonianze in rete. Uno spazio online quotidiano inserito nell’area Social News di Tiscali e un approfondimento settimanale in live streaming il venerdì dalle ore 11 alle ore 12.

Tre gli approfondimenti tematici in diretta “a rete unificata” nel mese di giugno:

  • oggi, venerdì 7 giugno, focus su energia verde e qualità dell’aria;
  • venerdì 14 giugno, focus su inquinamento atmosferico e salute;
  • venerdì 21 giugno, in collaborazione con il mensile “La Nuova Ecologia”, speciale sulla proposta di legge “Per la bellezza” promossa da Legambiente.

Nel corso della morning news collegamenti con le “Italie” digitali attraverso le antenne sparse in ogni angolo del Paese: così i cittadini, la società civile,  i blogger ed i videomaker racconteranno l’Italia in presa diretta, valorizzando ciò che accade nei loro specifici territori.

Al via quindi oggi, venerdì 7 giugno, con la prima puntata del mese in diretta “a rete unificata” alle ore 11 su Tiscali.it, su Altratv.tv, qui sul nostro blog e sulle web tv, blog, videoblog e media locali digitali del network. #Lilliput l’hashtag per twittare in diretta.

#Turboblogging, la ricerca è Social [Live Streaming]

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Si avvia a conclusione il contest che racconta tutta la ricerca in un post. Oggi, 6 giugno 2013, la premiazione nell’ambito di R2B, 8° Salone Internazionale della Ricerca Industriale. Interverranno, tra gli altri, Stefano Epifani, docente, giornalista e Chief Editor di TechEconomy e Gian Carlo Muzzarelli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna

L’auto del futuro: si guida da sé e non è nemmeno più tua. “Si muove grazie a dei sensori installati a bordo in modo che il veicolo comprenda in quale situazione si trova” spiega il Prof. Alberto Broggi del laboratorio VisLab, uno degli oltre 91 laboratori di ricerca industriale della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, dove ogni giorno lavorano 1600  ricercatori.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/turboblogging-6-giugno.jpg” easing=”easeInCirc”]#Turboblogging live streaming 6 giugno[/overlayer]

#Turboblogging ha raccontato, attraverso la penna di 30 blogger, l’innovazione made in Italy. Nuovi prodotti e materiali, soluzioni all’avanguardia che rendono competitivo il nostro sistema industriale. Tutta la ricerca in un post. A valutare i 30 blogger una giuria di esperti di comunicazione e innovazione, tra i quali Giovanna Cosenza (Università di Bologna), Marina Silverii (Aster), Elisabetta Tola (Formica Blu), Fabrizio Binacchi (RAI Emilia-Romagna), Federico Taddia (La Stampa).

Il contest arriva oggi, 6 giugno dalle ore 11 alle ore 13, alsuo atto finale. I 3 blogger vincitori saranno premiati a Bologna nell’ambito di R2B – Research to Business, l’8° Salone Internazionale della Ricerca Industriale –  5 e 6 giugno BolognaFiere, Padiglioni 33 e 34 – con un kit completo di iPad mini Wi-Fi + Cellular 16G e GoPro Camera HERO3 White Edition. L’incontro sarà anche l’occasione per parlare di “Il Social Networking “oltre” la comunicazione – Gli impatti della rete su modelli di business, ricerca ed innovazione”. Interverranno, tra gli altri, Stefano Epifani (Università La Sapienza e Università di Urbino Carlo Bo) e Gian Carlo Muzzarelli (Regione Emilia-Romagna). A raccontare tutta la ricerca in un post i 30 blogger con la conduzione di Philip Taylor (Aster) e Giampaolo Colletti (Altratv.tv).

L’incontro sarà in Diretta a Rete Unificata dalle ore 11 su Turboblogging.it, su Aster.it, su Altratv.tv, qui sul nostro blog e sulle web tv e sui media digitali mappati dal network. In live streaming anche sui grandi network editoriali. #turboblogging e #R2B2013 gli hashtag per twittare in diretta.

Turboblogging è promosso da Aster, Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna in collaborazione con CNR Area della Ricerca di Bologna, Filandolarete e Cribis D&B.

 

Gli Italiani e l’E-commerce, crescono gli acquisti via Mobile

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Avevamo dato qualche anticipazione proprio in occasione del Netcomm eCommerce Forum 2013, tenutosi a Milano qualche giorno fa. Ma oggi vi presentiamo la ricerca di ContactLab e Netcomm, “European Digital Behaviour Study”, con focus sull’E-commerce. Negli ultimi 3 mesi il 20% degli utenti italiani connessi via Mobile, ha effettuato acquisti. Un dato non molto distante da quello di altri paesi e certamente significativo

In occasione del Netcomm eCommerce Forum vi avevamo dato una piccola anticipazione della ricerca che ContactLab e Netcomm hanno condotto insieme, prendendo in considerazione le abitudini digitali degli utenti di 5 paesi europei, ossia Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. Oggi vi presentiamo il focus dedicato all’E-commerce dove si evidenzia, per quel che riguarda il nostro paese, una crescente attitudine a fare acquisti online, ormai molto consolidata, ma cresce anche il numero degli italiani che fanno acquisti via mobile. Ma vediamo un po’ meglio i dati di questa ricerca.

Intanto, lo European Digital Behaviour Study presenta un impianto completamente rinnovato rispetto al passato: è infatti un’indagine completa che analizza i comportamenti digitali degli utenti Internet non solo in relazione all’e-commerce, ma a tutte le occasioni di utilizzo del web, mettendo a confronto le abitudini degli utenti Internet di 5 paesi europei che abbiamo indicato all’inizio. L’indagine è stata condotta su un campione internazionale di 61.000 utenti Internet, tra quelli intervistati nella fase campionaria e quelli raggiunti grazie all’adesione al progetto di oltre 50 merchant, che hanno veicolato ai propri database l’invito a partecipare alla ricerca. Il campione è rappresentativo dell’utenza Internet dei cinque Paesi tra i 16 e i 65 anni, che si connette ad Internet almeno una volta alla settimana indipendentemente dal device e dall’occasione d’uso.

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Il primo capitolo dello studio si pone come l’ideale evoluzione dell’E-Commerce Consumer Behaviour Report che già abbiamo imparato a conoscere (qui quello del 2012). Anche quest’anno si consolida la collaborazione tra ContactLab e Netcomm rinnovando l’ormai consueto appuntamento con la ricerca dedicata all’e-commerce, ma si è deciso di allargare il campo di indagine costruendo uno studio inedito la cui pubblicazione avverrà durante il corso dell’anno.

Ecco di seguito le evidenze emerse da questa prima fetta dell’indagine.

I trend nell’uso del mobile?

In Italia un utente su due ha in famiglia uno smartphone, uno su quattro un tablet: il mobile è diffuso capillarmente nelle case degli italiani, tuttavia il possesso non necessariamente ne comporta l’utilizzo. Secondo il dato ContactLab/Netcomm, infatti, solo un utente Internet su tre (34%) lo ha utilizzato realmente per connettersi in rete.

Per svolgere quali attività?

  • Consultare la propria casella di posta (82%);
  • postare sui social network;
  • ricercare informazioni su brand e prodotti (61%),  ma anche
  • acquistare online.

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Tra questi utenti connessi via mobile, chi ha utilizzato smartphone o tablet per acquistare online negli ultimi 3 mesi è per ora il 20%. Un dato già estremamente significativo per i merchant, soprattutto considerando che chi ha fatto m-commerce negli ultimi 3 mesi corrisponde al 6,7% del totale degli utenti Internet italiani.

Se è vero che il dato italiano è molto più basso di quello inglese – in UK tre utenti mobile su cinque fanno m-commerce – non è poi così distante da quello di altri paesi come Spagna o Francia. Il motivo di questo utilizzo ancora limitato – almeno per quelle che sono le aspettative del mercato – è legato al fatto che mancano ancora opportunità per il consumatore di vivere un’esperienza di acquisto ottimale da mobile.

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Infine, diamo uno sguardo ai comportamenti degli online shopper e quelli degli utenti “regolari” di internet che acquistano solo nei punti di vendita fisici. Differenze sostanziali tra le due tipologie di utenti stanno nel fatto che il 91% degli online shopper si informano online per effettuare un acquisto off-line, mentre il 70% degli utenti “regolari” arrivano in negozio con le informazioni reperite online. Il 34% degli online shopper si iscrive a newsletter all’interno dei negozi fisici, fa più o meno la stessa cosa il 40% degli utenti “regolari”. Il 12% degli online shopper preferisce accertarsi della qualità del prodotto che vorrebbe acquistare, il dato evidenzia una forte vocazione all’acquisto online; mentre il 55% degli utenti “regolari” il punto vendita può trasformarsi anche in un’occasione per avvicinarsi di più all’e-commerce, riuscendo ad attivare le adeguate sinergie tra i due canali.

A questo link potete scaricare il report completo.

E voi fate acquisti online? Siete più “online shopper” o “utenti regolari”? Raccontateci la vostra esperienza.

 

Cresce il Mobile in Italia e le App sono un’opportunità

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In Italia il Mobile cresce ormai a livello generale. Sono 27 milioni gli italiani che possiedono uno smartphone e 22 milioni accedono al web. Il mercato delle App vale 600 milioni di euro ed è ormai un’opportunità da cogliere per fare business. Questo il quadro presentato oggi dal Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps della School of Management del Politecnico di Milano

Lo smartphone sta diventando sempre più la porta di accesso personale ad Internet: 27 milioni di italiani ne possiedono almeno uno e quanti lo usano per accedere ad Internet, i Mobile Surfer, sono circa 22 milioni, pari a tre quarti degli utenti Internet mensili da Pc. “Il mercato della connettività Internet da cellulare ha triplicato i ricavi in tre anni” afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Internet, Content and Apps. “Sempre più italiani usano il proprio telefonino per fruire – e acquistare – contenuti digitali di qualsiasi natura – giochi, news, musica, video, social, ecc. – sia tramite siti Mobile che App. Questo mercato – che vale oggi più di 600 milioni di euro – sta offrendo grandi opportunità di business a sempre più sviluppatori e startup”.

È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps della School of Management del Politecnico di Milano. I dati della ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno “Mobile Internet, Content & Apps: per Telco e Over the Top… il futuro si gioca qui”, mostrano la crescita significativa di tutte le componenti più innovative legate alla distribuzione di contenuti su Cellulari e Smartphone.

[overlayer effect=”bottom” image=”https://www.franzrusso.it/wp-content/uploads/2013/06/Mobile-e-App-in-Italia.jpg”]Mobile Content e Apps in Italia[/overlayer]

Nonostante non si vedano ancora gli effetti della Connettività dati LTE, avviata in Italia solo verso la fine del 2012 e solo nelle principali città, il Mobile Internet (ovvero la connettività da Cellulare/Smartphone) si conferma in forte crescita, triplicando i propri ricavi in tre anni. Nel 2012 registra un incremento dei ricavi pari al +53% mentre si attende per il 2013 un’ulteriore crescita superiore al 30%. Il valore del Mobile Internet raggiunge così quello della Connettività per Pc (chiavette e Tablet) che, allo stesso tempo, diminuisce del 12%.

Tra i più importanti fattori all’origine del boom del Mobile Internet ci sono sia la crescita delle tariffe Flat che per la prima volta, nel 2012, superano il 50% del totale mercato, sia l’elevato numero di possessori di smartphone: gli utenti mensili che si collegano ad Internet dal proprio telefono cellulare (Mobile Surfer), è arrivato, a marzo 2013, a 22 milioni, pari già a tre quarti degli utenti Internet mensili da PC.

La crescita del popolo dei Mobile Surfer ha generato nel 2012 l’incremento del mercato dei Mobile Content & Apps: più 20% sull’anno precedente raggiungendo così il valore di 623 milioni di euro. L’86% del mercato proviene dalla spesa degli utenti (ricavi Pay), il 14% dagli investimenti pubblicitari (Mobile Advertising).

Dall’indagine condotta sugli utenti di Mobile Internet, in collaborazione con Doxa, risulta che i Mobile Surfer hanno mediamente 27 Applicazioni installate, ma ne usano ogni mese circa la metà e ogni due giorni in media 5, effettuando però 35 accessi giornalieri ad esse, mentre accedono al Mobile Web (ossia tramite il browser) 9 volte al giorno.

Entrando nel merito del mercato dei contenuti a pagamento, emergono dinamiche molto differenti a seconda della piattaforma di fruizione considerata.

Mentre infatti i contenuti più tradizionali, quelli legati alla Messaggistica (ovvero contenuti fruiti via Sms o Mms), perdono ricavi per il 22%, i contenuti che vengono visualizzati o scaricati tramite l’accesso ai siti Mobile crescono in termini di ricavi del 24%.

Le Applicazioni comprate dagli Application Store registrano un nuovo exploit nel 2012:+76% che permette di raggiungere quota 118 milioni di euro. Ci aspettiamo un raddoppio dei ricavi nel 2013. Tra i generi di App di maggior successo figurano i Giochi, che raggiungono una quota di mercato superiore al 60% dei ricavi; seguono utility, mappe, contenuti di infotainment & education e, infine, contenuti social (WhatsApp in primis).

Quello delle App è un mercato altamente competitivo. Riteniamo che siano pochi player a fare la stragrande maggioranza del fatturato” afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio. “Rispetto alla vasta quantità di Sviluppatori, Software house e Content provider che provano a giocare una partita nel mondo delle App, quasi la metà del fatturato è fatta da poco più di un centinaio di player. Ma non mancano le opportunità offerte da questo mercato anche per sviluppatori brillanti e startup creative provenienti dall’Italia.

L’86% del mercato è gestito dagli Owner degli Application Store e, tra questi Apple mantiene la propria leadership nel mercato, gestendo la maggioranza dei ricavi, quasi l’80%. I ricavi su Google Play stanno comunque crescendo molto mese su mese e nel 2013 si attende un’ulteriore spinta positiva, a seguito dell’introduzione del credito telefonico come modalità alternativa per il pagamento delle App almeno per i clienti di Vodafone e Wind, a seguito degli accordi stretti da queste due Telco con Google a livello globale.

Solo un terzo dei Mobile Surfer, infatti, ha registrato la propria carta di credito sullo Store, percentuale che sale al 64% per gli utenti Apple. Inoltre, più della metà dei Mobile Surfer che non hanno registrato la carta di credito sugli Store dichiara di preferire il credito telefonico alla carta di credito per il pagamento delle Applicazioni, percentuale che sale al 71% per i giovani tra i 15 e i 24 anni.

L’introduzione del credito telefonico come nuova modalità di pagamento nel mondo degli Application Store sarà uno dei fattori chiave per garantire un’ulteriore crescita di oltre il 20% nel 2013 di tutto il settore Mobile Content & Apps a pagamento”, afferma Marta Valsecchi, Responsabile dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps. “Questa soluzione, a nostro avviso, darà un forte impulso ai ricavi degli Store, offrendo un’alternativa valida alla carta di credito, in grado di catturare, in particolare, quel 29% di Mobile Surfer che oggi rinunciano ad acquisire una App proprio perché non vogliono utilizzare la propria carta oppure hanno mostrato grande interesse ad acquistare contenuti Mobile tramite credito telefonico.”

I margini di crescita e di innovazione del mercato Mobile Content & Apps costituiscono un’opportunità di business per molte Startup. Dai dati dell’Osservatorio, emerge, infatti, che oltre 300 startup di questo settore hanno ricevuto, a livello internazionale, finanziamenti medi di oltre 7 milioni di dollari da investitori istituzionali negli ultimi due anni. Il fermento emerso a livello internazionale si riflette anche in Italia: non sono poche le startup operanti in ambito Mobile Content & Apps che hanno ottenuto finanziamenti da parte di Venture Capital, Incubatori e Investment Company negli ultimi due anni. Queste startup, infatti, pesano circa il 20% di tutte le startup finanziate in Italia in ambito ICT nello stesso periodo.

Riportiamo di seguito alcuni dati relativi a queste startup:

  • il 27% sono di Gaming, il 32% di Social Networking, il 18% di Utility, il 18% di Media & Entertainment e il 5% di Education & Edutainment;
  • il 60% di esse ha ottenuto un finanziamento da parte di un Incubatore, il 35% da un Venture Capital, il 5% da un Family Office;
  • nel 36% dei casi la startup è stata fondata da un imprenditore con profilo tecnico (sviluppatore), nel restante 64% l’imprenditore ha un background manageriale (business);
  • nel 48% dei casi l’imprenditore ha tra 30 e 40 anni, nel 24% dei casi sotto i 30 e la restante parte sopra i 40;
  • il 55% delle startup finanziate ha sede nel Nord Italia, il 32% nel Centro e il 13% nel Sud e Isole.

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