back to top
Home Blog Pagina 194

Agli italiani piace acquistare Libri online

librerie-online-indagine-reputation-manager

Interessante indagine di Reputation Manager sulla “web-reputation delle librerie online”, in occasione del Salone del Libro di Torino, che evidenzia come il 39% degli italiani esprima un giudizio positivo sui bookstore online. Sottolineando la sicurezza, spedizioni e prezzi i fattori chiave di successo

I libri si vendono, eccome. E anche online, per le occasioni che possono capitare e per la comodità. E le librerie online godono di una buona web reputation e sono sempre più utilizzate dagli acquirenti di libri italiani. Dall’ indagine condotta sulla “web-reputation delle librerie online” da Reputation Manager, emerge che nell’ultimo anno il 39% delle opinioni della Rete sui principali bookstore online descrive un giudizio positivo da parte degli utenti, il 43% è neutro e solo il 18% è negativo.

L’indagine è stata realizzata in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino che si apre oggi e durerà fino a domenica.

Reputation Manager, la principale azienda italiana che opera nella misurazione e analisi della reputazione online dei brand e delle figure di rilievo pubblico, ha misurato e analizzato le opinioni espresse dagli utenti italiani sulle principali librerie online (Amazon, Feltrinelli e Mondadori). Secondo quanto emerge dall’indagine la maggior parte delle “conversazioni” avviene su siti di opinioni e recensioni (43%),  poi su forum (22%), blog (18%) e portali tematici (14%).

L’aspetto più discusso sono la qualità del sito web (sicurezza, usabilità, aggiornamento delle informazioni) che occupano il 64% delle conversazioni rilevate. Al secondo posto l’aspetto che interessa di più agli utenti è quello delle spedizioni con il 40%, subito prima dei prezzi (39%).

La fase di post-vendita è un aspetto sul quale gli utenti sono molto sensibili. Non è un caso infatti che ben il 65% delle opinioni negative riguardi proprio la qualità delle spedizioni. Le “conversazioni negative” più frequenti sono dovute principalmente a ritardi nelle consegne. E’ invece molto apprezzata la possibilità di avere la spedizione gratuita.

Oltre ai libri, gli articoli più discussi sono senz’altro quelli tecnologici, in particolare e-reader e videogame – spiega Andrea Barchiesi, amministratore delegato di Reputation Manager – Su questi prodotti anche il mercato dell’usato beneficia del confronto online tra gli acquirenti che consigliano quei siti dove l’usato è di buona qualità e viene prima testato”.

Il crescente successo da parte dei consumatori italiani verso i bookstore online è dovuto principalmente al due fattori: la comodità d’acquisto, incrementata dal moltiplicarsi dagli strumenti e dalle occasioni di accesso all’e-commerce (smarthphone, tablet, apps), e dalla possibilità di usufruire di prezzi vantaggiosi.

Un’attenzione al digitale che è confermata anche dalla comunicazione e dall’interazione generata dai  bookstore online sui social network.

Su Facebook le pagine in italiano dedicate alle librerie online, ufficiali e non ufficiali, raccolgono più di 1.500.000 utenti e quasi il 50% sono donne. I brand le usano soprattutto per proporre sconti e promozioni, ma anche per fare recensioni brevi dei nuovi titoli disponibili.

Su Twitter l’account più seguito è @Amazon con più di 490mila follower ed è primo anche per capacità di amplificazione del messaggio: i suoi tweet vengono mediamente triplicati (300%) dai retweet dei followers. Anche @Lafeltrinelli ha un ottimo seguito con circa 417mila followers che retwittano mediamente quasi tutti (100%) i messaggi. L’account @InMondadori raccoglie 6.800 followers che retwittano i suoi messaggi nel 9% dei casi.

Reputation Manager® ha inoltre misurato la distribuzione (share of voice) delle opinioni espresse dagli utenti sui principali bookstore  da cui risulta che Amazon.it detiene  il 46% dello share of voiceBol.it/InMondadori.it  il 31%  e LaFeltrinelli.it  il 23%.

Allora che ne pensate? E voi comprate libri online? Condividete queste opinioni? Allora raccontatecele!

 

Banche e Social Media in Italia, ecco il rapporto Social Minds

banche-social-media

Banche e Social Media in che rapporto stanno in Italia? Qualche mese fa vi avevamo segnalato l’interessante progetto di DML, “Social Minds”, una ricerca con l’obiettivo di indagare come le aziende italiane usano i Social Media. Oggi siamo in grado di presentarvi primi i risultati relativi alla ricerca stessa

Banche e Social Media, un rapporto fino ad oggi poco indagato, o comunque non in maniera approfondita, nel panorama italiano. La ricerca, composta da 6 parti (panel, sondaggio, analisi, interviste, conversazioni, analytics) di Social Minds, il progetto lanciato da DML con l’obiettivo di analizzare lo stato dei Social Media nelle aziende italiane, ci offre un quadro completo su come in realtà il settore bancario utilizza i Social Media. E prima di vedere insieme i risultati, possiamo dire come premessa che nonostante oltre la metà delle banche partecipanti all’indagine utilizzi questi nuovi strumenti di comunicazione digitale, ebbene il 30% di esse afferma che dal punto di vista organizzativo la gestione di questi canali sia ancora da sviluppare oppure sia totalmente gestita in esterno. Questo è il dato che secondo noi, e lo sottolinea bene anche il White Paper che accompagna l’uscita di questi risultati, è il dato più rilevante. Quello che ci dimostra che in effetti molto resta da fare. Ma passiamo adesso a vedere un po’ di numeri.

L’indagine ha preso in considerazione un campione di 45 banche (12 Spa o Popolari, 20 Bcc e 12 “Socialmente Attive”), analizzando uno ad uno gli ambienti social aperti e le tipologie di contenuti veicolati attraverso una mappatura della varietà di attività e progetti social, e dando quindi un quadro dei diversi livelli di strategie (più o meno evolute) adottate dalle banche. Insieme a questa fase descrittiva sono state realizzate 15 interviste in profondità a manager (7 Banche Spa-Popolari, 3 Bcc e 5 Banche dirette-online) che si occupano in prima linea di decisioni strategiche e operative sull’attività condotte attraverso i social.

Alla fase qualitativa di analisi è stata affiancato un CAWI online al quale hanno partecipato 80 soggetti (su autocandidatura), operanti in Banche Spa (52%), Banche dirette/online/multicanale (20%) e Bcc (13%), e afferenti soprattutto all’area Marketing e Pubblicità (33%), Comunicazione e Affari Istituzionali (18%). Dal sondaggio dunque emerge che oltre la metà delle banche partecipanti ha costituito un team di soggetti specificatamente dedicati alla gestione dei social media con (per il 24%) o senza (per il 43%) il supporto di agenzie esterne. E come dicevamo prima, la fase organizzativa per un terzo delle banche che hanno risposto risulta ancora carente, se non gestita in esterno.

Canali di comunicazione utilizzati

Ma quali sono i principali canali di comunicazione che le banche utilizzano per interagire con i loro clienti e prospects? Tra i principali strumenti per comunicare,

  • le Banche Popolari indicano un maggior uso di canali tradizionali (TV, stampa, etc., 38%);
  • Newsletter e Forum di settore sono canali prediletti in particolare dalle Banche Spa (rispettivamente il 63% e il 23%);
  • mentre sono le banche dirette/online/multicanale a dichiarare una maggiore (inevitabile) propensione all’utilizzo di social media quali Blog (50%) e Social network (93%).

Incuriosisce l’ultimo punto, cioè tra le banche dirette, quelle che operano soprattutto online, solo per la metà di esse utilizza i blog per comunicare, mentre quasi la totalità, abbastanza ovvio, usa i social network. Dal nostro punto di vista, ci piace sottolineare che il blog è un eccellente strumento per produrre contenuti sui quali approfondire. In questa ottica i canali social possono aiutarci a diffondere meglio il nostro contenuto  a raggiungere anche pubblici diversi che possono trovare interesse per quell’argomento, con la finalità di approfondire e ovviamente dare tutte le informazioni che l’utente necessita.

Alcune curiosità che vi segnaliamo, sulla base di questi primi risultati e ne vedete alcuni estratti qui in basso, è che quasi tutte le Banche utilizzano Facebook e Twitter, mentre il canale meno utilizzato è sicuramente Google+ e anche quelle poche banche che hanno aperto un account ne fanno un uso molto scarso. Lo stesso si può dire anche dei primi due, ma in misura sensibilmente inferiore. Alcune banche utilizzano anche altri canali come Pinterest (1) Flickr e anche forum.

banche-social-media---social-minds-sondaggio

banche-social-media---social-minds-sondaggio-1

banche-social-media---social-minds-sondaggio-2

Le banche che vedete in questi screenshots sono quelle che effettivamente nel periodo di monitoraggio hanno dimostrato una certa vitalità sul web, mentre ve ne sono tante altre non hanno mostrato alcuna attività.

Analisi delle conversazioni

La ricerca Social Minds unisce tecniche tradizionali di indagine, con strumenti digitali per l’analisi e misurazione dei Social media, tra cui l’analisi delle conversazioni sui temi inerenti al banking, operata con il supporto tecnologico di Reputation Manager. Nel quadrimestre tra dicembre 2012 e marzo 2013 sono state categorizzate 774 conversazioni:

  • il 56% delle rilevazioni si concentrano su «Linee Prodotti», di cui va sottolineata la predominanza di discussioni a carattere neutro (richieste di informazioni, consigli, consulenze tra utenti sui prodotti;
  • il 28% delle conversazioni analizzate ruota intorno ai «Servizi Bancari», di cui quasi la metà emerge con tonalità negativa (soprattutto relative a storie personali e customer satisfaction);
  • il 15% delle conversazioni osservate si riferisce ai «Brand» bancari (ossia si focalizzano sulle banche in generale o su qualche brand in particolare) e sono quasi equamente tripartite tra positive, negative e neutre, anche se si evince un sentiment negativo per quanto riguarda l’aspetto dell’immagine (nel quale rientrano i concetti di trasparenza, fiducia, innovazione).

Un secondo White Paper verrà diffuso entro la metà di Giugno 2013 e riguarderà analisi delle conversazioni, metriche e KPI associate alla.

La ricerca completa invece sarà presentata l’11 luglio in un convegno a Milano alle 10 al Palazzo Stelline (Sala Leonardo). Acquistabili online dopo l’evento di presentazione quattro diverse tipologie di Report di Ricerca complessivo.

Italia Startup, appello al Governo perchè non dimentichi le startup

startup-italia

L’Associazione Italia Startup risponde all’impegno del nuovo Governo Letta che dopo il conclave in abbazia si è impegnato a “dare risposte a chi perde il lavoro e alle imprese che stanno chiudendo”. E’ fondamentale non dimenticarsi di un settore che può dare speranza, competitività al Paese e offrire nuove forme e opportunità di lavoro

Ci uniamo anche noi, e siamo sicuri anche voi che state leggendo, all’accorato appello che l’Associazione Italia Startup rivolge al nuovo Governo Letta il giorno dopo il ritiro in abbazia, a conferma della totale disponibilità da parte dell’Associazione a collaborare nell’ottica della creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. In tal senso è vitale considerare e dare prosecuzione a quanto avviato dal precedente Governo tecnico in tema di startup. Non si tratta di proteggere un settore in fase di forte affermazione in Italia e in tutto il Mondo, ma piuttosto di cambiare e rinnovare la mentalità del nostro Paese.

Digitalizzazione del sistema pubblico e privato e creazione di nuove imprese innovative sono, infatti, due facce della stessa medaglia: portare cioè valore e innovazione all’ecosistema industriale, politico e sociale italiano, dando una formidabile opportunità in termini di nuova occupazione. Con particolare attenzione a quella giovanile, ma senza dimenticare quella riguardante i tanti manager e funzionari, dotati di eccellenti competenze, che oggi già si trovano o rischiano di trovarsi senza un lavoro.

“Il mondo sta cambiando in modo drammaticamente veloce. – ha commentato Riccardo Donadon, Presidente di Italia Startup – L’innovazione si sta diffondendo a un ritmo non prevedibile e non è solo di natura tecnologica, ma anche sociale. Sta riguardando il dna stesso della nostra società. Questo processo sta creando opportunità immense, mai viste prime, soprattutto per i giovani ed è fondamentale quindi far prendere loro coscienza dell’importanza del ruolo che possono giocare nella corsa verso la digitalizzazione che si sta vivendo in ogni settore. Mai come oggi i giovani sono un asset fondamentale proprio per la loro naturale predisposizione verso le tecnologie digitali e verso l’utilizzo dei media sociali. Mai come in questo momento la crisi sta portando le aziende a cercare nuovi modelli di business, aprendole a sperimentazioni innovative. La parola chiave è contaminazione. Tra modelli tradizionali e modelli innovativi. E questi ultimi sono spesso frutto del lavoro di tante startup presenti sul territorio italiano. Le aziende consolidate, di settori maturi, soprattutto del Made in Italy, sono chiamate a investire in startup. Ma per fare questo” – prosegue Donadon – “bisogna creare le condizioni per chi vuole investire, siano esse imprese o investitori. Il precedente Governo ha fatto un ottimo lavoro, ma, per motivi di tempo, non l’ha portato a termine. Italia Startup ha dato una mano importante per impostare i provvedimenti poi inseriti nella cosiddetta Legge “Crescita 2.0”. Ora bisogna dare attuazione con urgenza. Il mondo industriale e finanziario, startup incluse, attendono segnali concreti dal nuovo Governo per riportare alla ribalta un tema che costituisce un asset competitivo importante per il nostro Paese. La nostra Associazione è pronta a dare da subito il suo contributo.”

La filosofia di Italia Startup, l’associazione che non solo rappresenta a livello istituzionale la filiera delle startup (startup, investitori, aziende in cerca di innovazione, incubatori, acceleratori, business angel e così via) è quella di diffondere la passione del fare impresa e la cultura dell’intraprendere. Vi lavorano professionisti e imprese provenienti da ogni settore che portano le loro competenze e le pongono al servizio delle numerose startup che continuano a nascere  nel nostro Paese.

 E a questo bisogna guardare e su questi temi bisogna investire per rilanciare il nostro Paese.

trivago WorldTrip su Facebook per girare il mondo in 80 giorni

worldtrip_trivago

trivago è il più grande motore di ricerca online e lancia un nuovo concorso che permetterà a due viaggiatori fortunati di girare il mondo in 80 giorni. Si chiama WorldTrip e parte oggi su Facebook. Per provare a vincere avete tempo fino al 1° giugno 2013

trivago, il più grande motore di ricerca hotel al mondo, darà la possibilità a due fortunati viaggiatori e rispettivi compagni di viaggio di girare il mondo in 80 giorni.  Un’esperienza di viaggio indimenticabile che tutti noi, almeno una volta nella vita tutti sognano di compiere, per un valore stimato attorno ai 32,000€* per singolo viaggio premio. Per partecipare al concorso e tentare la sorte, basta semplicemente cliccare suEnter now’ nella pagina del concorso http://worldtrip.trivago.com. Sarà chiesto a tutti i partecipanti di invitare i propri amici per aumentare le possibilità di vincita.  Infatti, se uno degli amici invitati accetta l’invito e vince il WorldTrip, anche colui che l’ha invitato aumenterà le possibilità di vincere un altro giro del mondo. In questo modo, il giro del mondo sarà un’esperienza condivisa di gruppo (il video che vedete in copertina è il trailer ufficiale) che i vincitori potranno decidere di percorrere insieme oppure separatamente.

trivago-world-trip-cities-map

I vincitori del trivago WorldTrip e i loro compagni di viaggio, per un totale di 4 viaggiatori, vinceranno un volo intorno al mondo in queste 10 destinazioni: Londra, Roma, Barcellona, Panama City, Las Vegas, Bangkok, Beruwala, Dubai, Sharm el-Sheikh e Marrakech, avranno quindi la possibilità di esplorare Inghilterra, Italia, Spagna, Panama, Nevada, Thailandia, Stri Lanka, gli Emirati Arabi, Egitto e Marocco. In più, ogni coppia di viaggiatori riceverà 100 euro extra di spese viaggio al giorno  (50€ a testa) così come un soggiorno di 7 notti con colazione inclusa, in location e strutture di grande fascino e lusso, come:

Per seguire tutti gli aggiornamenti, fai ‘Like’ su Facebook e segui @trivago_it su Twitter, all’hashtag #trivagoWorldTrip.

Termini & Condizioni

Il concorso si chiude il 1° Giugno, 2013 alle ore 23:59. I vincitori del trivago WorldTrip verranno contattati via e-mail e annunciate su Facebook entro 2 settimane dalla fine della gara. Tutti i viaggi assegnati dovranno essere completati entro il 31 Dicembre 2013. Maggiori informazioni su termini e condizioni per partecipare alla gara li trovate qui.

* L’importo di 32,000€ a viaggio si intende in euro, in dollari l’importo potrebbe subire variazioni dovute al tasso di cambio.

I Viaggi del Barbaro, la decisione sul re-design

viaggi-del-barbaro_1

Continuano I Viaggi del Barbaro che Directo e InTime vi propongono al fine di realizzare una guida per orientarsi e decidere al meglio la revisione del proprio sito web. Oggi parliamo del re-design del sito, indicando quelli che sono i punti essenziali per passare ad una totale revisione del sito istituzionale. Scopriamoli insieme

Continuiamo a raccontarvi “I Viaggi del Barbaro“, durante i quali cerchiamo di proporvi una guida per rivedere al meglio e ottimizzare il modo di comunicare online. Decidere di “rivedere” la propria comunicazione online non è cosa facile anche se dovrebbe essere uno degli obbiettivi fondamentali e costanti di un’azienda.

Uno dei punti chiave della presenza online di un brand è senza dubbio il proprio sito istituzionale, il fatto che il vostro sito rispecchi alcuni dei punti riportati in questo articolo non indica necessariamente che occorre un intervento sostanziale. Ad esempio, se i tempi di caricamento sono lunghi non è necessario pensare a un re-design completo: sarà sufficiente affidarsi a un web designer esperto affinché si occupi, con un’analisi dettagliata, di determinare le cause di questo problema  e di apportare le necessarie modifiche. Anche se il vostro sito stesse perdendo visitatori, potrebbe non essere affatto colpa di un design datato o mal progettato: il vostro problema potrebbero infatti, più semplicemente, essere i contenuti. Rivedere i contenuti è senz’altro più semplice che non ripensare interamente un sito.



In ogni caso se varie delle situazioni descritte corrispondono allo stato attuale del vostro sito, dovreste affidare a un web designer o a un team di sviluppo fidato l’incarico di risolvere i problemi riscontrati, in modo da non restare indietro.

In generale è consigliabile verificare lo stato del proprio sito online costantemente, impostando degli “indici di performance” che ne identifichino l’efficacia e che ci segnalino i malfunzionamenti laddove questi siano presenti, uno strumento utile per il monitoraggio del sito aziendale è indubbiamente Google Analytics.

In conclusione, se la vostra sensazione è che sia arrivato il tempo di fare qualcosa, contattate un web designer o uno studio e fate una bella chiacchierata con loro, evidenziando le cose che secondo voi non vanno: potranno sicuramente darvi una mano nel decidere se al vostro sito sarà sufficiente qualche ritocco, o se viceversa non sia giunto il tempo per un completo re-design.

A quando risale l’ultima revisione completa a cui avete sottoposto il vostro sito?

Contrariamente a quanto si possa immaginare, la risposta a questa domanda non è un forte indicatore riguardo alla necessità di rinnovare un sito. In linea di principio  dovreste aggiornare almeno l’aspetto del sito ogni tre anni, e le sue funzionalità ogni cinque. Questa discrepanza è spiegata dal fatto che nonostante le tecnologie si evolvano rapidamente, esse non sono altrettanto rapide quanto le tendenze del design.

Se non siete in grado di stabilire a quando risale l’ultima revisione completa del vostro sito web, ecco un buon indicatore del fatto che potrebbe essere giunto il momento di rivedere le cose, semplicemente perché la tecnologia e le tendenze del design si sono presumibilmente evolute in modo significativo da allora (ad esempio: responsive web design, HTML5, CSS3, integrazione coi social media, design minimalista..).

Ad ogni modo, come già detto questa domanda non è la più importante: siti diversi hanno scopi diversi, e dunque necessità di aggiornamento diverse.

Un dato che potrebbe aiutarvi a comprendere da quanto tempo non effettuate una revisione del vostro sito è la seguente: L’anno del Copyright nel vostro footer corrisponde all’anno in corso? Se la nota sul Copyright a pié di pagina sul vostro sito riporta un anno anteriore a quello in corso, è probabile che il vostro sito non venga aggiornato da mesi. Se la data riportata è ad esempio il 2010, gli utenti penseranno che il sito non viene aggiornato da ormai due anni. Se la data in questione è addirittura anteriore al 2008, è proprio giunto il momento di fare qualcosa.

Le variabili da prendere in considerazione sono quindi di diversa natura: dagli aspetti SEO inerenti il traffico sul sito, il tempo di permanenza e la “qualità” dei visitatori, all’anno di Copyright; dalla navigabilità su dispositivi mobile, all’integrazione con i social network e con le contemporanee forme di sharing dei contenuti.

Per saperne di più fai come il Barbaro, confrontati con i tuoi competitor e inviaci la tua analisi a request@directo.it, costruiremo insieme una valutazione del tuo sito aziendale.

(tutte le vignette de “I Viaggi del Barbaro” sono realizzate dall’illustratore Riccardo Pieruccini)

Netics, il Rapporto sull’Open Source nella PA

open-source-pubblica-amministrazione

Netics il Rapporto sull’utilizzo di software Open Source all’interno della Pubblica Amministrazione e della Sanità in Italia, mette in evidenza che ancora molto resta da fare da questo punto di vista. Ad usare soluzioni open source sono 72 su 107 le Province, il 39% dei Comuni, mentre le regioni le usano per e-learning e meno per sistemi di autenticazione, sistemi di virtualizzazione e sicurezza client-side

Medaglia d’oro alle province per la propensione a scegliere soluzioni open source nell’ambito dei propri servizi informatici. Questo il dato che emerge dall’ultimo rapporto curato e pubblicato da Netics sulla diffusione per il 2012 del software open source in PA locale e sanità italianaSono 72 sulle 107 del campione studiato, infatti, le province che hanno scelto soluzioni open source per sistemi operativi server (69% dei quali con soluzioni OSS), gestione database (54% ), mail server (27%), applicativi verticali (20%), office automation e sistemi operativi client (14%), sicurezza (11,6%) e altre applicazioni (45%). Virtuosi anche il 39% dei comuni compresi nel campione osservato, mentre si fermano al 19% le asl e le aziende ospedaliere che hanno adottato l’open source. Gli ambiti di applicazione “open” che sono risultati andare per la maggiore sia nei comuni che in sanità sono stati i sistemi operativi server (41% per i comuni e 64% per le Asl e le Ao), gli applicativi di Office Automation nei comuni (30%) e i mail server nelle asl (62%).

Discorso a parte lo meritano le regioni, per le quali i dati di sintesi raccolti disegnano un quadro più specifico della situazione sul matrimonio con l’open source. Le regioni fanno un ricorso alto (oltre il 75% dei casi) a soluzioni “open” per piattaforme e-learning (il 33% delle regioni le usa), ECM e CSM (11%) e sistemi di virtualizzazione (11%). Si attestano su un livello di adozione dell’open source medio-alto (nel 50-75% dei casi) per web server, application server, so server, strumenti di navigazione su Internet e di office automation. Le regioni che non si affidano (e non si fidano?) dell’open source non prendendolo in considerazione sono principalmente su sistemi di autenticazione, sistemi di virtualizzazione e sicurezza client-side (89%), CRM, ERP, posta elettronica e middleware client (78%).

In generale quindi il quadro dice “Niente open source siamo PA”, quando le indicazioni anche del Codice di Amministrazione Digitale tenderebbero a dare indicazioni differenti. Chissà che la situazione non migliori con il prossimo monitoraggio 2013.

Penelope nella seconda settimana racconta le Mamme Blogger

#penelope

Penelope il nuovo programma di Giampaolo Colletti che racconta tutti i giorni la rete attraverso un blogger o influencer in onda su Rai.tv, nella seconda settimana in live streaming racconta le Mamme Blogger. A trattare il tema e le opportunità ci saranno Lia Celi, Loredana Lipperini e decine di mamme blogger

Penelope, il primo videoblog in live streaming in cui Giampaolo Colletti ogni giorno modera la rete attraverso storie e personaggi di chi la vive quotidianamente, questa settimana, in onda su Rai.tv dalle ore 22, tratterà il tema “Mamme Blogger. Così la Rete si declina al femminile”.

Mamme sempre più in rete, digitalizzate, connesse. Ormai sono centinaia le mamme blogger che dialogano, vendono, creano occasioni di confronto, illustrano esperienze d’acquisto. Ad oggi in Italia sono una cinquantina i mommy-blog più cliccati e seguiti. Il fenomeno nasce Oltreoceano, dove è stato calcolato addirittura che l’88% delle mamme in America sia digitalizzato. Da noi l’esercito delle mamme sul web conta 2 milioni di iscritte, secondo Nielsen: di queste oltre il 50% è su Facebook, il 28% è blogger. E il trend è in costante crescita. Inoltre secondo una ricerca di Murphy Research commissionata da e-Bay, oggi 1 donna su 3 che fa acquisti online è mamma. E tra queste ben il 58% ha figli in età prescolare. Ma il dibattito sulle lavoratrici della rete si infittisce: non è detto che lavorare in Rete possa rappresentare la panacea di ogni male. E allora ecco l’interrogativo: il web è una straordinaria opportunità di lavoro o una soluzione per chiudersi in casa rispetto ad un mercato ancora poco attento alle esigenze femminili? 

Nella puntata di “Penelope Live” di stasera, dalle ore 22 su Rai.tv, intervengono Luisa Adani (autrice di “Ma come fai?” per Gruppo24Ore), Jolanda Restano (ideatrice di Fattore Mamma e della prima festa per mamme blogger), Fiorella Bonifacio (ideatrice di “Smonta il televisore e accendi un’idea”). Da Bolzano Ester Brunini racconterà la sua storia di artigiana del vetro e ci spiegherà come sia riuscita ad aprire la sua bottega grazie al crowdfunding. “Penelope Live” vede  la partecipazione degli utenti che in diretta – una volta registrati anche con i profili social su Facebook o Twitter – potranno commentare e intervenire, determinando di volta in volta lo sviluppo della puntata. Come gruppo d’ascolto in rete partecipano moltissime mamme-blogger: Barbara DamianoMammafelice.it, Cristina InterliggiNetwork Mamas, Elena CrestanelloPeriodoFertile.it, Doria VannozziUnIdeaNelleMani.it, Silvia SacchettiMammaimperfetta.it, Veronica ViganòManagerdimestessa.com, Elisa SalaminiLittleelo.blogspot.it, Silvia TropeaGenitoriCrescono.com, Cristiana CalilliCentopercentomamma.blogspot.it, Lorenza RebuzziniMilanoelorenza.blogspot.it. In puntata anche i commenti del blogger Francesco De Collibus e del sottoscritto, quindi non mancate! Per seguire e conversare su twitter seguite l’hashtag #Penelope.

Penelope Storie”, invece, approfondisce da martedì 14 a venerdì 17 maggio sempre alle ore 22 il ruolo della mamma in rete: ogni giorno una storia al femminile nota alla rete. Questa settimana intervengono Loredana Lipperini (blogger di Lipperatura e autrice di “Di mamma ce n’è più d’una” per Feltrinelli), Cristina Interliggi (fondatrce di Network Mamas), Elena Salomoni (ideatrice di Mammeinradio) e Chiara Cecilia Santamaria (una delle prime mamme-blogger con “Ma che davvero?”).

Penelope misura il termometro della rete, raccontandola dall’interno e presentando storie e protagonisti, spiegando i meccanismi che la governano e gli attori che la animano, smontando i linguaggi, le dinamiche e i processi che si generano. Penelope è un format di divulgazione con una punteggiatura marcata: a guidare la community in questo viaggio tra rete e realtà è Giampaolo Colletti, un giovane trentenne che da classico conduttore diventa moderatore web di una chat continuamente connessa agli stimoli online.

Per seguire la diretta di stasera potete collegarvi al sito Rai.tv ed è possibile seguirla anche da mobile scaricando l’app Rai.tv (per iOS e Android) e accedere alla sezione “Social Tv” per seguire la diretta.

Ecco i Brand più seguiti su Facebook ad Aprile 2013 in Italia

facebook-top-brands-aprile-2013

Su Facebook i Brand più seguiti in Italia ad Aprile 2013 sono KIKO Cosmetics, Libero, PosteMobile e Le Iene. Questo è quanto emerge dalla periodica rilevazione di Blogmeter che per questo mese ha analizzato 40 milioni di interazioni

Ed eccoci di nuovo a mostrarvi la rilevazione che ogni mese Blogmeter opera sui brand più seguiti su Facebook che si rivolgono al mercato italiano. Per la rilevazione che riguarda il mese di Aprile 2013, sono state rilevato 40 milioni di interazioni che riguardano appunto i brand monitorati. Con quali risultati?

facebook-pages-news-fan-aprile-2013

Per il secondo mese consecutivo, per quel che riguarda la classifica dei Nuovi Fans, si piazza al primo posto la fan page KIKO Cosmetics Italia che ad aprile ha guadagnato ben 551 mila nuovi fans, un risultato eccezionale che si presenta per la prima volta in questo tipo di rilevazioni. In seconda posizione si piazza Glamoo Italia con 172 mila nuovi fans e in terza posizione troviamo la fan page di uno dei videogame più famosi, Need For Speed, con 166,115 mila nuovi fans. Ricordiamo che le ultime due sono delle new entry per questo mese, come lo sono anche Real Time e Hugo Boss che si piazzano rispettivamente in quarta e quinta posizione.

facebook-pages-engagement-aprile-2013

Passiamo a vedere ora uno dei dati, a nostro modo di vedere, più rilevante, cioè l’Engagement, quindi le interazioni sulle pagine. Anche per il mese di Aprile 2013 la fan page di Libero su Facebook è quella che accentra il maggior numero di interazioni, con una media giornaliera di 170 interazioni per ogni mille fans, quindi un livello di coinvolgimento molto alto rispetto al numero di fans. Al secondo posto troviamo la new entry Iron Man IT che in occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche del terzo capitolo della saga ottiene durante il mese di aprile una media di 86,1 interazioni giornaliere per ogni mille fan; al terzo posto si conferma la pagina della rivista Famiglia Cristiana con un page engagement di 71,5. Segnaliamo, tra le new entry, la fan page di Mario – Una serie di Maccio Capatonda, la serie che va in onda su Mtv, la fan page di Porta a Porta e anche quella di Amici. Le ultime tre fan page sono la testimonianza della crescita del fenomeno della Social Tv.

facebook-pages-tempi-risposta-aprile-2013

 

Per quanto riguarda i Tempi di Risposta in base alle richieste fatte sulle fan page, a guidare la classifica Response Time c’è PosteMobile che fa registrare un tempo di attesa medio di 1 ora e 16 minuti per rispondere alle domande degli utenti sulla propria pagina (264 in totale), segue Poste Italiane che ha risposto a 699 post degli utenti facendoli attendere mediamente 1 ora e 27 minuti, mentre al terzo posto si conferma Vodafone it con un response time medio di 1 ora e 36 minuti e 1.207 richieste degli utenti soddisfatte. TIM, pur perdendo la prima posizione, è il brand che ha risposto al maggior numero di richieste, ben 1.466.

facebook-pages-engaging-post-aprile-2013

 

Il post più coinvolgente, con oltre 39.800 interazioni, è quello pubblicato sulla fan page de Le Iene e ritrae Iary Blasi che invia un bacio virtuale ai fan del programma. In seconda posizione troviamo una foto sulla pagina di ROBA DA DONNE che ritrae una simpatica nonnina che per il suo novantunesimo compleanno chiede di mettere “mi piace” alla sua foto, ottenendo in risposta ben 36.600 interazioni! Terza posizione occupata da As Roma con il post che celebra l’accesso alla finale di Coppa Italia.

Smart-I premiata a Enel Lab tra i 7 migliori progetti

enel-lab-smart-i

Smart-I, la startup romana finanziata da Filas, è stata premiata ieri a Enel Lab, il laboratorio d’impresa di Enel, insieme ad altre sei nuove aziende. Il suo progetto si basa su sensori ottici per l’illuminazione urbana che dimezzano i consumi energetici comunali

Smart-I (Smart Interaction) vince il primo concorso di Enel Lab ed entra così nel laboratorio d’impresa per la clean technology creato da Enel. La startup romana finanziata da Filas a ottobre 2012 con 100mila euro attraverso il bando della Regione Lazio POR FESR 2007-2013 Spin-off/Startup innovative,  si è classificata oggi tra i 7 migliori progetti che puntano sulle tecnologie pulite.

Sensori ottici in grado di regolare l’intensità dei lampioni in base al traffico e di dimezzare i consumi energetici dei comuni: questa l’idea vincente della startup romana premiata da Enel oggi 9 maggio assieme alle altre 6 startup vincitrici del contest.

Nata da un’idea di Mauro Di Giamberardino e di Gabriele Randelli, Smart-I oggi sviluppa prodotti e servizi basati su tecnologie interattive per le Smart City, a partire dallo “smart eye”, una rete di sensori ottici intelligenti per i lampioni della luce, in grado di regolarne l’intensità in funzione delle esigenze concrete di traffico. Secondo gli studi realizzati da Smart-I, infatti, l’uso di questi sensori consentirebbe la riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione urbana fino al 49%. Gli “occhi intelligenti” sono in grado di analizzare dati come il numero di veicoli su una strada, la loro velocità media e i tempi di percorrenza ma possono essere integrati anche con altre funzionalità, come ad esempio la video sorveglianza e il monitoraggio del traffico automobilistico. Un prodotto che oltre al risparmio energetico, porterebbe un enorme riduzione dei costi per le pubbliche amministrazioni: la voce dell’illuminazione pubblica raggiunge infatti circa il 30% del bilancio dei comuni italiani.

Le sette giovani aziende cominceranno da subito il loro percorso dentro Enel Lab per la realizzazione e il lancio dei loro progetti: Enel offrirà, oltre a un finanziamento, il supporto tecnico, manageriale e amministrativo necessario.

Ecco tutti i vincitori:

1. Smart-I, con il progetto “Smart Interaction”, che migliora l’efficienza e il controllo dell’illuminazione pubblica e la sicurezza stradale;

2. Mirubee, l’azienda spagnola che ha presentato il progetto “Sistema di gestione energetica con la cloud”, un innovativo sistema di monitoraggio dei consumi domestici che cambia l’interazione del consumatore con le aziende elettriche;

3. Calbatt, con il progetto “Sistema di previsione e ottimizzazione di ricarica delle batterie, per lo sviluppo di una tecnologia che permette di risparmiare energia nel ciclo di ricarica delle batterie;

4. Athonet, con il progetto “PRIMO Private Mobile”, per la creazione di una rete di traffico dati dedicata alle smart grid;

5. Atea, con il progetto “Eolico Autostradale”, con le sue turbine eoliche ad asse verticale capace di produrre energia grazie allo spostamento d’aria generato dai veicoli in transito;

6. i-EM, con il progetto “i-EM Intelligence in Energy Management “, un sistema di raccolta intelligente di dati e supporto alle decisioni per ottimizzare l’energia utilizzata a casa o in azienda;

7. Green Lab Engineering, con il progetto “DECOS Distributed Energy Control System”, una soluzione che permette la gestione proattiva della rete a bassa tensione.

(image credits: profilo twitter di Riccardo Luna)

Getty Images premiata al Footage Library of the Year

getty-images-Footage-Library-of-the-Year

Getty Images vince il premio Footage Library of the Year ottenendo i riconoscimenti FOCAL International Award che premiano l’eccellenza nel campo delle clip video. Sono oltre 1,8 milioni i video che Getty Image rende disponibili sulle proprie piattaforme, per un totale di più di 20.000 ore di girato

Getty Images è stata premiata con il prestigioso riconoscimento Footage Library of the Year assegnato in occasione dei FOCAL International Awards 2013. Il premio intende mettere in evidenza la ricca gamma dei contenuti proposti da Getty Images e in particolare la rinomata collezione di filmati di stock che comprende i video d’archivio fino alle moderne clip girate in alta definizione. Getty Images rende disponibili attraverso tutte le proprie piattaforme oltre 1,8 milioni di video per un totale di più di 20.000 ore di girato.

getty-images-Footage-Library-of-the-Year

Il materiale d’archivio proposto da Getty Images si basa sui contenuti dell’Hulton Archive (il video lo vedete in alto in copertina), una preziosissima collezione che comprende oltre 90 milioni di immagini a partire da alcune rare stampe vintage della fine del XIX secolo. Parte degli archivi video di Getty Images è l’innovativa piattaforma Video Vault, uno spazio online senza precedenti nel quale è possibile trovare lungometraggi completi e guardare le clip desiderate per intero, mentre, in precedenza, piattaforme di questo genere permettevano di visualizzare solo brevi anteprime. Questa tecnologia consente di ricercare e selezionare video pre-digitalizzati all’interno di una libreria composta da migliaia di ore di lungometraggi.

Getty Images è orgogliosa di offrire una gamma tanto ampia di contenuti capaci di ispirare i propri clienti da ogni parte del mondo”, ha dichiarato Adrian Murrell, Senior Vice President, Global Editorial di Getty Images. “Siamo onorati di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento dalla giuria FOCAL”.

FOCAL (Federation of Commercial Audiovisual Libraries International) è un’associazione professionistica non-profit costituita nel 1985 e riconosciuta come uno dei principali interlocutori del settore.

[divider]

Getty Images

Getty Images è leader mondiale nella creazione e distribuzione di immagini, filmati e prodotti multimediali, nonché fornitore di altre forme di contenuti digitali, compresa la musica. Getty Images soddisfa una clientela di professionisti in oltre 100 nazioni, rappresentando il principale punto di riferimento per i creativi e i media alla ricerca di immagini e di altri contenuti digitali. I fotografi e le immagini di Getty Images permettono ai clienti di produrre lavori di alta qualità e di grande impatto che compaiono quotidianamente nelle riviste, nei quotidiani, nelle campagne pubblicitarie, nei film, nei programmi televisivi, nei libri e nei siti Web più influenti del mondo. Il sito www.gettyimages.com illustra come Getty Images contribuisca allo sviluppo del ruolo dei media digitali nella comunicazione e nel business, favorendo la realizzazione di idee creative. E’ possibile anche consultare la pagina Facebook.

Social Tv, The Voice e Amici continuano a dominare

social-tv-©franzrusso

Social Tv, anche nella settimana che va dal 3 al 9 Maggio i talent show sono i programmi più seguiti su Facebook, The Voice, e  su Twitter, Amici. Le Iene si posizionano al secondo posto su Facebook, mentre Ballarò è secondo su Twitter

“Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) è anche questa settimana in testa alle classifiche di Facebook, mentre “The Voice” (Rai 2) è sempre primo su Twitter. Questo secondo quanto rilevato da Audisocial Tv®, l’osservatorio permanente di Reputation Manager che misura le performance dei programmi televisivi sul web.

Su Twitter “The Voice” (Rai 2) è il più twittato della settimana con il 34,7% dei tweet totali sui programmi monitorati, seguito da “Ballaro’” (Rai 3) che registra il 12,4 % dei tweet. Al terzo posto “Servizio Pubblico’” (La 7) con l’8,9%, poi “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) con il 7,2%.

social-tv-©franzrusso

Su Facebook, “Amici di Maria De Fillipi” (Canale 5) è al primo posto nella classifica Active Fan con 6.860 fan attivi che hanno prodotto 13.919 post e commenti sulla fan page ufficiale del programma. Al secondo posto troviamo “Le Iene” (Italia 1) con 3.189 fan attivi e 4.216 post e commenti seguito al terzo posto da “Uomini e Donne” con 2.200 fan attivi e 3.822 post commenti dei fan. Al quarto posto segue “The Voice” (Rai 2) con 2.133 fan attivi e 3.808 commenti e al quinto “Servizio Pubblico” (La 7) con 1.631 fan attivi e 2.601 commenti.

Nella classifica Reaction, che misura il livello di reattività dei fan ai post pubblicati sulla fan page, al primo posto c’è ancora “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) con 180.321 like, davanti a “Le Iene” (Italia 1) al secondo posto con 69.835 like e “Uomini e Donne” (Canale 5) in terza posizione con 19.650 like. “Servizio Pubblico” (La 7) è al quarto posto con 17.041 like, davanti a “Report” (Rai 3) al quinto con 14.377 like e “La prova del cuoco” (Rai 1) al sesto con 13.022 like.

Nella classifica Action, calcolata sul numero di post pubblicati dagli amministratori delle pagine, “Uomini e Donne” (Canale 5) questa settimana è il programma più attivo con 135 post della redazione, seguito da “Amici di Maria De Filippi” (Canale 5) al secondo posto con 91  post e da “Colorado Cafè” (Italia 1) al terzo con 83 post.

Il post che ha ricevuto il numero più alto di like (24.405), condivisioni (757) e commenti (866) è sulla fan page de “Le Iene” (Italia 1): “Ed ora Pio e Amedeo con gli Ultras dei Vip! Nella foto appena scattata nel Backstage Con Ilary, Teo e Giulio!!”

TEN Collection Season 2, il quinto artista è Mike Harrison

mike-harrison-TEN-COLLECTION-MAGGIO

Ten Collection Season 2 di Fotolia per il mese di Maggio presenta il quinto artista che è Mike Harrison. La sua opera intitolata “E’ solo un gioco”, sarà scaricabile gratuitamente per 24 ore in formato PSD, oggi 10 maggio sul sito www.tenbyfotolia.com

TEN Collection è il progetto formativo di Fotolia che invita tutti gli utenti internet a scoprire l’arte digitale di grandi artisti internazionali provenienti dai paesi dove Fotolia è fisicamente presente. I primi 4 lavori digitali, nel giorno del rilascio hanno registrato più di 110.000 download!  Dal 7 all’11 maggio alla fiera Grafitalia Milano Rho, in mostra una galleria con le immagini delle opere TEN Collection by Fotolia Season 1&2. Un viaggio artistico digitale unico, per scoprire tutte le creazioni rilasciate sino ad oggi, in formato gigante!

Per la TEN Collection, Mike Harrison esalta l’energia animale

E’ stato davvero entusiasmante far parte del progetto TEN ed è un onore per me rappresentare l’Inghilterra al posto di tanti altri grandi artisti. Con la mia opera volevo trasmettere la potenza animale, creare qualcosa di estremamente energico e allo stesso tempo complesso. Scegliendo un toro come tema principale, ho voluto creare un’illustrazione forte basata sulla corrida, ma con l’aggiunta di aspetti ludici creati grazie all’utilizzo di particolari elementi e colori.” Ci spiega Mike Harrison.

mike-harrison-TEN-COLLECTION-MAGGIO

Questa composizione colorata e sovversiva è un mix tra arte tradizionale e arte digitale, ed esprime chiaramente il “senso dell’energia.

Creata a partire dalle immagini della banca immagini Fotolia e da disegni realizzati a mano, ho lavorato senza un ordine preciso. Ho costantemente rimesso mani alla composizione durante tutto il processo di creazione, per capire quali elementi funzionavano meglio e collocati dove, mixando materiali e livelli, creati per dare omogeneità e realizzare un’opera puramente grafica”… dando vita a un risultato sorprendente.

Un’autodidatta eclettico

Residente a Londra, Mike Harrison ha 28 anni ed è un grafico illustratore freelance. E’ un artista autodidatta che ha scoperto la passione per l’arte digitale frequentando un corso universitario sulle nuove tecnologie. Le basi di questo corso atipico si possono riconoscere nel suo modo eclettico di lavorare, un mix tra tradizione e innovazione. Disegno, illustrazione, tipografia, 3D, fotografia, animazione e web design: Mike Harrison ama provare in continuazione nuove tecniche e supporti per migliorarsi costantemente. 

L’energia come motore creativo

Mike Harrison trova la sua ispirazione nell’energia della vita.

Come quando guardi il mondo dal finestrino di un treno in corsa… questo stimola in me un meccanismo interno sconosciuto. Mi capita a volte di sentire o vedere qualcosa che scatena delle idee settimane dopo, senza che mi ricordi bene la fonte.” I suoi settori preferiti sono lo sport e il giornalismo. “Nel campo sportivo trovo questa energia molto stimolante e la posso amplificare nel mio lavoro. Invece nelle illustrazioni editoriali, quello che mi piace è creare immagini relative ai testi, a volte sono molto più ficcanti delle parole.”

La sua tecnica così surrealistica ed energica gli ha permesso di essere riconosciuto in tutto il mondo, e di lavorare per grandi brand come Nike e the Wall Street Journal, e di pubblicare i suoi lavori in riviste di fama internazionale come Computer Arts e IdN.

Conosciamo l’artista

Due video sottotitolati in 12 lingue, ripresi nella città dove vive l’artista. Il primo video racconta il mondo dell’artista e sarà pubblicato sulla pagina TEN Collection di Facebook. Il secondo, che vedete in alto in copertina, mostra le tecniche creative utilizzate dall’artista nell’opera TEN.

La TEN Collection in mostra a Grafitalia dal 7 all’11 maggio

In occasione di Grafitalia, fiera leader in Europa nel campo delle arti grafiche, Fotolia in collaborazione con Sunnycom Publishing e Roland DG mette in mostra le immagini delle 15 opere del progetto formativo TEN Collection by Fotolia. Le 10 opere rilasciate lo scorso anno, e le 5 della nuova edizione, saranno stampate in grande formato e visibili per tutta la durata della fiera. Un’ottima occasione per ripercorrere insieme l’intero progetto TEN Collection e scoprire anche l’opera di Mike Harrison, rilasciata gratuitamente oggi, venerdì 10 maggio, sul sito www.tenybyfotolia.com.  Fotolia sarà presente alla fiera, fino a domani, allo Stand R22 – PAD1.

Smart-I selezionata tra le startup finaliste di Enel-Lab

smart-i

Smart-I, la startup romana finanziata da Filas, è stata selezionata tra le finaliste di Enel-Lab, il laboratorio di impresa di Enel che premierà oggi 9 maggio i 6 vincitori del contest in tema di tecnologie pulite. Smart-I propone sensori ottici per l’illuminazione urbana che dimezzano i consumi energetici comunali

Sensori ottici in grado di regolare l’intensità dei lampioni in base al traffico e di dimezzare i consumi energetici dei comuni. E’ l’idea vincente di Smart-I (Smart Interaction), startup romana finanziata da Filas, selezionata tra le 13 finaliste del primo concorso di Enel Lab. Il laboratorio di impresa di Enel premierà il 9 maggio i 6 vincitori del contest in tema di tecnologie pulite. Smart-I, finanziata da Filas a ottobre 2012 con 100mila euro attraverso il bando della Regione Lazio POR FESR 2007-2013 Spin-off/Startup innovative, è stata scelta da Enel Lab tra 215 candidati provenienti da Italia e Spagna.

smart-i

Nata da un’idea di Mauro Di Giamberardino e di Gabriele Randelli, la società oggi sviluppa prodotti e servizi basati su tecnologie interattive per le Smart City, a partire dallo “smart eye”, una rete di sensori ottici intelligenti per i lampioni della luce, in grado di regolarne l’intensità in funzione delle esigenze concrete di traffico. Secondo gli studi realizzati da Smart-I, infatti, l’uso di questi sensori consentirebbe la riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione urbana fino al 49%. Gli “occhi intelligenti” sono in grado di analizzare dati come il numero di veicoli su una strada, la loro velocità media e i tempi di percorrenza ma possono essere integrati anche con altre funzionalità, come ad esempio la video sorveglianza e il monitoraggio del traffico automobilistico. Un prodotto che oltre al risparmio energetico, porterebbe un enorme riduzione dei costi per le pubbliche amministrazioni: la voce dell’ illuminazione pubblica raggiunge infatti circa il 30% del bilancio dei comuni italiani.

Da tutta la redazione di InTime, facciamo un grosso in bocca al lupo a Smart-i. Idee come queste servono anche a fare crescere questo nostro paese.

#FoodTTT, come Cibo e Social Media si incontrano

#foodttt

#FoodTTT è il nuovo evento del SocialabTTT che sabato 18 Maggio 2013 dalle ore 18,30 in contemporanea in 8 città, sempre allo scopo di trattare argomenti e tematiche diverse nell’ottica dei Social Media, questa volta si cimenta con il Food. Con bloggers ed esperti di cucina, sarà l’occasione di vedere come Cibo e Social Media in realtà sono una combinazione sempre vincente

#FoodTTT, a tavola non si twitta! E’ questo il titolo del prossimo evento del SocialabTTT che si terrà sabato 18 Maggio dalle ore 18,30 e in contemporanea in 8 città: Milano, Genova, Parma, Bologna, Roma, Corato (Ba), Lecce e Messina. Sarà quindi l’occasione di conoscere e indagare meglio come il Cibo e i Social Media possono essere, anzi sono, una combinazione vincente.

Per quel riguarda l’evento bolognese, sarà certamente un’esperienza assolutamente da non perdere in quanto ci sarà modo, grazie alla location, di vedere in pratica come Cibo e Social Media si incontrano, ma anche provare ad indagare come la Rete può essere utilizzata per farsi conoscere e far “girare” le proprie ricette. Ovviamente non vi sveliamo tutto ed è questo il motivo per cui non potete assolutamente mancare.

#foodttt-locandinaIl format prevede, come sempre, la partecipazione di ospiti che ci aiuteranno a conoscere meglio il Food in relazione alle nuove tecnologie. E per questo a Bologna sarà ospite Francesca Gonzales (@la_gonzi), una delle food bloggers più conosciute e seguite in Italia, modenese di nascita ma vive a Torino. Il suo blog Spadelliamo insieme è la sua casa nella quale sperimenta e inventa le sue ricette. Animata da un forte spirito di condivisione, è molto attiva sui Social Media e scrive anche su altri blog a tema. Insomma, l’evento di Bologna è una bella occasione per conoscerla.

Altra blogger, ospite d’eccezione, è Alice Savorelli, food blogger, vegana, autrice di libri di cucina vegana, sul suo blog Cotto&crudo propone non solo raffinate ricette vegane ma una vera e propria filosofia dell’alimentazione sostenibile. Per lei tre parole chiave: green, sustainable, cruelty-free. Anche lei da non perdere.

Gli altri due ospiti saranno gli chef crudisti Sara Balestri e Vito Cortese, fautore del progetto Nudo&crudo.net una scuola di cucina crudista itinerante che fa corsi in Italia e nel mondo.

Allora, non ci sono dubbi che l’evento si presenta molto interessante ed è quindi logico invitravi ancora una volta a non perderlo!

[box type=”info” align=”aligncenter” ]Per gli amici bolognesi che volessero partecipare, l’appuntamento è sabato 18 maggio dalle ore 18,30, presso la sede dell’Associazione Fuori Moda, in via Cesare Battisti 9, suonare al campanello con su scritto “Interno 2”.[/box]

Il prezzo dell’aperitivo è 10 euro.

Obbligatorio iscrivervi a questo link scegliendo la città a cui si intende partecipare, nel vostro caso scegliete Bologna.

Allora, ci vediamo lì vero?

App4Mi, il progetto di Milano per promuovere le app

Quolimi App4Mi

App4Mi è il progetto che Comune di Milano e RCS Mediagroup lanciano insieme, con il supporto di Digital Magics, per promuovere lo sviluppo delle app in città. Un progetto che si pone l’obiettivo di lanciare Milano come Smart City con la generazione di app che possano essere utili alla vita quotidiana dei cittadini

App4Mi, nasce dalla collaborazione tra Comune di Milano e RCS Mediagroup con il supporto di Digital Magics, ed è il primo progetto formativo che mette a disposizione di giovani, studenti, laureandi e micro imprese gli Open Data dell’Amministrazione al fine di sviluppare applicazioni utili e innovative per pc, smartphone e tablet capaci di migliorare i servizi e la vita dei cittadini. Il progetto è stato presentato ieri a Palazzo Marino, alla presenza dell’Assessore allo Sviluppo Economico, Università e Ricerca, Cristina Tajani e del Direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli.

Grazie a questo progetto, realizzato con importanti partner strategici, Milano compie un ulteriore passo verso lo sviluppo di Milano SmartCity generando applicazioni utili nella vita quotidiana dei moderni cittadini”. Così l’Assessore allo Sviluppo Economico, Università e Ricerca, Cristina Tajani che aggiunge: “Da pochi giorni sono on line nuovi set di dati, dal focus sui quartieri, passando per i dati sulla popolazione, alle fermate AMAT, a dimostrazione che le informazioni in possesso dell’Amministrazione possono rappresentare una ulteriore e concreta opportunità di crescita economica e di lavoro grazie a progetti imprenditoriali che possono trasformarsi in innovative e tecnologiche start-up. Il tutto – conclude Tajani – al fine di valorizzare le capacità progettuali presenti sul territorio grazie al coinvolgimento di imprese, enti pubblici e associazioni di cittadini su temi quali la mobilità, l’innovazione e la sostenibilità”.

“Contribuiamo con entusiasmo a questo progetto, che avrà il duplice merito di dotare di nuovi servizi la nostra città e di generare occasioni di lavoro. Crediamo molto nell’iniezione di fiducia di iniziative come questa, in cui capacità inventiva e sviluppo tecnologico si incontrano per produrre idee nuove e soluzioni concrete”, ha detto il direttore del Corriere della SeraFerruccio de Bortoli.

Il progetto App4Mi si articola in due momenti. Il primo, App4Mi Contest è un concorso aperto a tutti (studenti, sviluppatori e imprese con meno di 10 dipendenti), Calendario App4Mi Open Campus, per dar vita ad App partendo dai data set messi a disposizione dall’Amministrazione sul portale http://dati.comune.milano.it. A giudicare la migliore App sarà una giuria composta da personalità di spicco del mondo dell‘innovazione digitale italiana e internazionale che selezionerà i progetti più meritevoli nei diversi ambiti tra i quali: mobilità, traffico e trasporti; green; turismo e tempo libero; sanità e disabilità. A disposizione dei vincitori un montepremi di 20 mila euro oltre a stage formativi in aziende di primo piano del settore tecnologico.

Il secondo, App4Mi Open Campus è un nutrito programma di 10 incontri di formazione e workshop, realizzato in collaborazione con Digital Magics, dedicato ai giovani sviluppatori, designer e neo imprenditori in ambito manageriale e business, oltre a design e user experience, project management e team working. Presso l’Acquario Civico 5 conferenze in cui professori universitari, imprenditori di successo, venture capitalist, associazioni italiane e internazionali illustreranno le proprie esperienze. Infine, presso l’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele, 5 workshop tematici dedicati allo specifico mondo delle app tenuti da esperti del settore con focus specifici su piattaforme, IOS, Android e Windows 8 oltre a marketing digitale e business modeling. Per Enrico Gasperini, fondatore e presidente di Digital Magics,

Gli Open Data sono un’immensa risorsa e rappresentano un potenziale enorme che in Italia dobbiamo ancora sfruttare. Milano ha tutte le caratteristiche per diventare il distretto tecnologico del Sud Europa. Questo progetto è un ottimo inizio per la nascita di nuovi servizi, prodotti e imprese innovative che, utilizzando i dati aperti forniti dal Comune di Milano, promuoveranno imprenditorialità per i giovani e creeranno vero valore per la società e la pubblica amministrazione “.

Al progetto formativo App4Mi partecipa il gruppo Intesa Sanpaolo, che da diversi anni è fortemente impegnato a promuovere in maniera concreta lo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione in Italia, mettendo a disposizione delle nuove realtà imprenditoriali italiane un’offerta di servizi e prodotti molto ampia e mirata, siano esse spin off universitari o start up o Piccole e Medie Imprese high tech. Nella convinzione che tecnologia e innovazione siano le chiavi fondamentali su cui puntare per la nascita e lo sviluppo di una imprenditorialità di successo.

Partner dell’iniziativa, oltre a Intesa Sanpaolo, Accenture e Vodafone.

La partecipazione a tutte le iniziative di App4Mi è gratuita. Per conoscere tutte le date, i programmi e le info sugli incontri oltre gli ospiti basta registrarsi al sito www.app4mi.it

Ultimi articoli