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L’E-commerce a Natale piace a 5 milioni di italiani

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L’E-commerce piace sempre di più agli italiani. Un utente Internet italiano su 5 dichiara che comprerà i regali di Natale sul web, cioè 5 milioni di italiani, 500 mila in più rispetto alla scorsa stagione 2011

L’E-commerce anche in occasione delle feste natalizie si riafferma come valvola di decompressione delle famiglie italiane per poter godere del clima festivo senza angosciarsi troppo per l’incerto contesto economico. Tra gli acquirenti online abituali, infatti, coloro che compreranno i propri regali di Natale su Internet salgono dal 37% del 2011 a quota 44%: oltre 5 milioni di individui, 1 utente Internet su 5, un italiano maggiorenne su 10 e 500mila individui in più rispetto alla scorsa stagione 2011.

natale_2012_e-commerceA sostegno di questo dato, la riduzione del tasso degli indecisi sul “Natale webche partiva dal 41,6% del 2011 e ora scende al 24,1%, rivelando la crescente tranquillità da parte dei consumatori nel fare i propri acquisti natalizi online grazie ai prezzi concorrenziali associati a servizi di alta qualità. Infatti, nonostante la crisi economica faccia tirare sempre più la cinghia alle famiglie italiane, il 34,5% degli acquirenti online acquisterà più regali dell’anno scorso.

La stagione natalizia che ste entrando nel vivo sembra quindi destinata a registrare un incremento della spesa online rispetto ai dati rilevati nel 2011: le stime prevedono che quest’anno 5,3 milioni di individui acquisteranno almeno una parte dei propri regali di Natale online, a fronte dei 4 milioni che hanno effettivamente utilizzato il canale e-commerce nel periodo natalizio 2011.

Questo quanto emerge dai dati di una ricerca condotta da Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano in collaborazione con Human Highway, che ha analizzato la propensione all’acquisto online su un campione formato da uomini e donne di età superiore ai 18 anni residenti su tutto il territorio nazionale e rappresentativi della popolazione italiana che si connette alla Rete con regolarità almeno una volta alla settimana. La ricerca si è concentrata sugli ultimi 3 mesi con un focus particolare sulla propensione verso gli acquisti natalizi.

“In uno scenario economico stagnante, il 2012 si è caratterizzato come un anno di forte crescita dell’e-commerce – dichiara Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, Consorzio del Commercio elettronico italiano – Nella coscienza collettiva delle imprese, i clienti sono diventati il vero valore patrimoniale da salvaguardare e rafforzare, valorizzando tutti gli strumenti a disposizione, vecchi e nuovi. Per avere un’idea del mercato di riferimento basti pensare che in Italia gli utenti Internet attivi hanno superato la quota dei 28 milioni – continua Roberto Liscia. Tra questi, il 42% – 12 milioni di individui – ha fatto un acquisto online almeno 1 volta negli ultimi 3 mesi e il loro numero è aumentato del 25% rispetto allo scorso anno”

In sostanza, la ricerca evidenzia che tra gli acquirenti online:

  • il 44% degli acquirenti online abituali– cioè più di 5 milioni di persone, un quinto della popolazione internet italiana – ritiene certo o molto probabile il ricorso a Internet per acquistare almeno un regalo di Natale;
  • il 24% dichiara che farà meno acquisti online rispetto al 2011 a fronte del 35% che invece aumenterà i propri acquisti sul Web per il Natale. Il 41% non cambierà le proprie abitudini e manterrà invariata la quota di acquisti online finalizzata al regalo di Natale rispetto all’anno scorso;
  • in rapporto a tutti i regali che si pensa di comprare, per l’11% degli acquirenti online abituali (un milione e mezzo di individui) l’acquisto online rappresenterà l’unico canale o il canale preferenziale di acquisto.

Natale 2012, il traffico internet legato allo shopping aumenta del 70%

Natale 2012, aumenta traffico web e mobile

Natale è periodo di traffico su internet e per questo motivo aumenterà del 70%, secondo quanto afferma un rapporto di Akamai, rispetto al 2011. Questo Natale il consumatore è multicanale, quindi si apre una nuova sfida per retailer web e mobile

Natale 2012, aumenta traffico web e mobileNel periodo natalizio, solitamente, gli acquisti tendono ad aumentare gradualmente una settimana dopo l’altra, con il picco previsto nei quindici giorni immediatamente precedenti il Natale. Le stime Akamai rivelano che il traffico internet generato in occasione dello shopping di dicembre supererà del 70% il picco registrato lo scorso anno. Questo perché il consumatore 2013 è, forse per la prima volta, ormai completamente multicanale. In altre parole, per fare i propri acquisti, utilizza tutti gli strumenti a sua disposizione, contribuendo dunque ad aumentare il traffico web e mobile con attività di browsing, necessaria per concludere una transazione online o offline che sia.

La buona notizia per i retailer è che il consumatore multicanale mostra una spiccata propensione all’acquisto.  Ricerche condotte dalla catena di supermercati inglese Marks&Spencer, ad esempio, hanno dimostrato che gli utenti che utilizzano due canali per il loro shopping spendono 4 volte di più di chi ne utilizza uno solo. Chi ne usa 3 spende addirittura 8 volte tanto.  Rispondere alle esigenze e aspettative di questo tipo di consumatore diventa dunque ancor più critico: tempi e modalità di fruizione delle pagine web sono le principali sfide a cui i retailer sono tenuti a affrontare.

La rapidità con cui si accede a un sito spesso influenza positivamente la predisposizione all’acquisto: la velocità media dei primi 30 siti e-commerce mondiali è di 3 secondi. Non male. I primi 30 siti di m-commerce raggiungono invece un tempo di caricamento medio di 9 secondi: l’ultima volta che un sito e-commerce (da desktop) aveva registrato una media simile risale al 2001, come a dire che i siti di retail mobile sono… 11 anni indietro in quanto a performance. E ovviamente stiamo parlando di medie; non è infatti raro avere tempi di risposta anche vicini ai 20 secondi.

Il problema della performance di un sito si va a sommare alla complessità dovuta a un crescente moltiplicarsi di dispositivi e fonti di contenuto: mentre i siti per desktop sono per lo più ospitati sui data center, sempre più siti mobile si trovano invece su provider di terze parti.  Per assicurare una performance ottimale l’approccio ‘uno per tutti, tutti per uno’ non è più possibile.

Eppure, sebbene i retailer online debbano affrontare un ambiente di vendita molto più complesso che in passato, evitare il downtime non è un’utopia. Sono però necessari alcuni accorgimenti, quali:

  • Sviluppare una propria intelligence attraverso il monitoraggio in tempo reale dei visitatori. Per erogare una performance soddisfacente è necessario capire che tipo di esperienza si aspetta l’utente a seconda della situazione in cui si trova: sarà quindi importante capire se utilizza una connessione 3G oppure Wifi, lo Smartphone o il tablet, etc.. Un’analytics di questo tipo permetterà al retailer di erogare i propri contenuti in modo intelligente: ad esempio, un visitatore dotato di un grande schermo e buona connessione apprezzerà un’immagine in alta qualità, mentre una di qualità inferiore sarà più adatta a chi accede da uno schermo più piccolo e ha una connessione scarsa.
  • Effettuare test di carico sul sito. Comprendere e testare il comportamento dell’utente è critico per qualunque sito, compreso quello mobile e relative applicazioni: soprattutto di fronte a un consumatore multicanale, è infatti possibile che emergano problemi di scala. E’ dunque meglio essere preparati oppure…
  • Tenere pronto un piano B! Non tutte le soluzioni permettono ai server di supportare picchi di traffico garantendo la continuità delle transazioni.  Per questo, molti retailer ricorrono ad applicazioni che consentano loro di indirizzare parte dei visitatori a un sito brandizzato, capace di ’tenenerli occupati’ fino a che i server non saranno in grado di gestire le loro richieste.
  • Ottimizzare il front-end dei siti mobile: tempi di risposta più o meno lunghi dipendono soprattutto dall’erogazione sul network dell’operatore mobile e dalla resa della pagina web sul dispositivo. Alcune strategie – quali ridurre la dimensione delle immagini e dei contenuti – possono avere un impatto fortissimo sui tempi di resa.  Mentre parecchie di queste tecniche possono essere applicate dagli sviluppatori, molti retailer hanno capito che lavorare con i service provider può risultare molto più efficace.

Insomma, degli utili consigli da tenere assolutamente in considerazione.

Teletopi 2012, gli oscar delle web tv italiane

Manca ormai pochissimo ai Teletopi 2012, gli oscar delle web tv italiane che avranno luogo giovedì 6 dicembre a Reggio Emilia. Giuria di esperti di eccezione che sceglieranno tra 13 categorie, 4 menzioni, 3 premi speciali e 1 premio dalla rete.

Per il sesto anno consecutivo, conto alla rovescia per Teletopi, gli oscar delle web tv italiane. Il premio è assegnato da una giuria composta da otto giornalisti, esperti di nuovi media e critici del mondo della carta stampata, tv e web: Alessandra Comazzi (La Stampa), Luca De Biase (Nòva24-Sole24Ore), Mirella Poggialini (Avvenire), Antonio Sofi (Rai3), Francesco Soro (Next-tv.it), Riccardo Staglianò (La Repubblica), Maria Volpe (Corriere della Sera). La giuria è presieduta per il terzo anno consecutivo da Carmen Lasorella.

Giovedì 6 dicembre nell’Aula Magna P. Manodori dell’Università di Modena e Reggio Emilia (via Allegri, 9 – Reggio Emilia) la consegna dei premi alle web tv suddivise in 13 categorie: informativa, di denuncia, turistica, amarcord, giovane, sportiva, da community, universitaria, realizzata dalla Pubblica Amministrazione, realizzata dalla tv locale, aziendale esterna o detta anche brand tv, aziendale interna o detta anche business tv e infine piattaforma digitale green. Teletopi 2012 assegnerà anche 4 menzioni speciali (per il miglior format, per il miglior modello di business, per il miglior modello di social tv e per il miglior modello di mobile tv), 3 premi speciali per progetti legati al video che nel 2012 si sono dimostrati innovativi incidendo nell’agenda della Rete e un premio speciale espressione del voto della Rete con il quale anche i navigatori potranno esprimere la loro preferenza fino alle ore 13 del giorno della premiazione: il voto decreterà il Teletopo per la migliore web tv espressione della Rete.

Durante la giornata di premiazione, dalle ore 9, si alterneranno plenarie, laboratori, lectio e barcamp. Tanti i relatori coinvolti, tra cui Carmen Lasorella (presidente di giuria), Piero Gaffuri (RAI Nuovi Media), Maria Volpe (Corriere della Sera), Guido Scorza (Istituto Politiche dell’innovazione), Riccardo Staglianò (La Repubblica). Online su Teletopi.tv il programma completo. Registrazione online gratuita ma obbligatoria. Focus sui media digitali che hanno raccontato il terremoto in Emilia, Abruzzo e nel Pollino e la prima “pinterview” con Carmen Lasorella (Presidente di giuria Teletopi 2012). In anteprima anche la presentazione di due ricerche: il nuovo rapporto dedicato alla Pubblica Amministrazione su Facebook e Twitter con Giovanni Arata e la ricerca sull’utilizzo dei social media in azienda con Andrea Albanese del Poli.Design – Politecnico di Milano. Teletopi 2012 sarà anche anticipata da un confronto sui linguaggi in rete previsto mercoledì 5 dicembre nell’Aula 2 dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Teletopi 2012 è ideato e promosso da Altratv.tv e realizzato in collaborazione con thedotcompany e Energee3 e con il supporto dell’UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia).

Plannify, motore di ricerca di eventi e spettacoli social

Nasce Plannify, il motore di ricerca dedicato agli eventi in Italia e all’estero con funzionalità social. Infatti sarà possibile organizzare la propria agenda, condividere e commentare le proprie scelte invitando i propri amici

Plannify_homepagePlannify, startup innovativa dell’incubatore Digital Magics, è il motore di ricerca di eventi, manifestazioni e spettacoli con funzionalità social. Su www.plannify.com è possibile trovare ogni iniziativa – gratis o a pagamento – nelle città italiane e nelle principali capitali europee, organizzare la propria agenda, condividere e commentare le proprie scelte, invitare gli amici. Grazie alla sua piattaforma tecnologica Plannify propone oltre 250.000 attività al mese ed è in grado di suggerire giorno per giorno gli eventi più vicini agli utenti, a seconda del luogo in cui si trovano e dei loro gusti, hobby e passioni: dalla musica live alle rassegne cinematografiche, dai festival letterari alle fiere di paese, dalle degustazioni enogastronomiche agli spettacoli dedicati ai bambini.

L’idea alla base di Plannify è che gli eventi siano per loro stessa natura “sociali”, che si tratti di andare al cinema o a teatro, partecipare a una sagra o a un concerto: sono attività che tutti vogliono fare con i propri amici o familiari. Plannify nasce dall’intuizione di due ragazzi veneti Enrico Gennari e Carlo Scabin – ai quali si è aggiunto come cofondatore Luigi Gioni – secondo cui c’era la necessità di avere un’agenda condivisibile e social: uno strumento utile, pratico ed efficace collegato al proprio profilo di Facebook. Con Plannify si va oltre il concetto di check-in, che mostra ciò che si sta facendo e dove, con il plan it – cosa si farà in futuro e con chi – dando in questo modo la possibilità agli amici di aggiungersi.

Plannify_weekPlannify offre anche un servizio business per gli organizzatori di eventi, che possono promuovere la propria iniziativa e rivolgersi direttamente al pubblico interessato: per esempio gli amanti dei musei e delle mostre d’arte a Roma o gli appassionati di musica dal vivo a Milano. Con Plannify gli utenti stessi potranno creare anche eventi privati per invitare gli amici e, perché no, raccogliere una quota per la partecipazione alle proprie iniziative.

Plannify permette di acquistare direttamente i biglietti online tramite partnership con le più importanti società di biglietteria e intrattenimento live, locali pubblici e agenzie di promozione. Anche Massimo Fregnani, storico imprenditore nel campo degli eventi, ha scelto Plannify per promuovere Sensation – Sourse of Light: spettacolo dance mondiale da 50.000 persone che per la prima volta arriva in Italia il 13 aprile all’Unipol Arena di Bologna.

“Siamo davvero orgogliosi di aver dato vita a un’iniziativa così originale, ma allo stesso tempo semplice e intuitiva, che sta già riscuotendo tanti consensi”, ha dichiarato Luigi Gioni Co-Founder e CEO di Plannify, “Siamo in trattativa con tante startup italiane per proporre agli utenti ogni tipologia di evento come le partite di calcetto di Fubles o le cene sociali di Ploonge. Le collaborazioni che stiamo stringendo testimoniano la fiducia dimostrata dai nostri partner nella validità di Plannify”.

“È un progetto altamente scalabile, dotato di una piattaforma innovativa su web e a breve anche su mobile”, dichiara Edmondo Sparano, Partner di Digital Magics, “L’idea ci è piaciuta sin da subito, già in fase di prototipo testando Plannify all’interno del LAB di Digital Magics ci siamo resi conto delle sue incredibili potenzialità, al di là delle nostre aspettative. Stiamo lavorando sulla versione inglese del sito e abbiamo già contattato diverse realtà in Europa per avere una panoramica sempre più completa anche all’estero”.

StreetNetwork, premiazione a Venezia dell’artista Riccardo Bernucci

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Concorso molto interessante quello ideato da Banca IFIS e dedicato al mondo della street art che oggi ha avuto la sua giornata finale, divisa fra Venezia e Mestre. Veloce, immediato, d’impatto, virale, caratteristiche assolutamente social

StreetNetwork-contomaxStreetNetwork il concorso di Banca IFIS ha visto la sua giornata finale a Venezia oggi con una performance live dell’artista vincitore Riccardo Bonucci. Nel perfetto spirito 3.0 della comunicazione dell’istituto bancario, la giornata ha coinvolto davvero tutti: stakeholder, appassionati d’arte, blogger e il pubblico di una location speciale come Venezia. Tutti hanno potuto dare il loro contributo grazie ai social network e ai blog diffondendo nel mondo virtuale lo spirito di StreetNetwork. Non è mancata anche una premiazione istituzionale nella suggestiva cornice di Villa Furstenberg, la sede di Banca IFIS, a Mestre.

Dopo aver superato la selezione della giuria specializzata, guidata dalla critica d’arte Fabiola Naldi, e il parere del mondo del web, il giovane artista genovese Riccardo Bernucci si è aggiudicato il primo premio e oggi ha dato mostra della sua arte in una memorabile performance live in Stazione Santa Lucia a Venezia, realizzando minuto dopo minuto, passo dopo passo, l’opera che gli ha concesso di aggiudicarsi la preferenza del pubblico e “vestire” graficamente contomax, il conto corrente online di Banca IFIS attualmente allo studio. Un momento speciale cominciato di prima mattina e conclusosi dopo pranzo, accompagnato da un flashmob in cui ballerini di hip hop al ritmo di musica si sono esibiti intorno all’artista all’opera, colorando ulteriormente un’atmosfera già di festa. Molti i curiosi e il pubblico che hanno assistito alla performance.

Nel pomeriggio invece, lo scenario si è spostato a Villa Furstenberg, dove Mauro Lupi, esperto di comunicazione e social media marketing ha moderato la premiazione ufficiale, con ospiti e blogger, che hanno condiviso le loro visioni sul mondo social e sull’iniziativa.

“Reputo centrale il rapporto con il cliente e che questo sia impostato sull’ascolto dei mercati, sulla comprensione dei bisogni e sulla proposta e realizzazione di nuove soluzioni, nel rispetto della sostenibilità  Banca IFIS ha preso da tempo questa direzione, cercando il cambiamento e l’innovazione che il mercato richiede.” commenta Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS, che prosegue: “StreetNetwork é un’idea creativa e l’opera vincitrice – come le tante altre partecipanti – è davvero straordinaria. Siamo felici di premiare Riccardo oggi. Inoltre StreetNetwork é un segno, un omaggio ad un mondo che rappresenta per la nostra banca il modo di comunicare, ascoltare e raccontare, le idee, i percorsi, la relazione che il nostro progetto ha con ognuno dei nostri clienti. Il social nasce nel web, il web é il nostro presente cosí come il dialogo. E vogliamo sia sempre piú anche il nostro futuro. Ringrazio gli streetartists, chi li ha votati, e chi ogni giorno dialoga con noi.”

La giornata di oggi è stata l’ultima fase del concorso, che era cominciato con l’iscrizione degli artisti e la scelta delle più meritevoli da parte della giuria. Dopo questo primo step la democrazia della rete ha votato, dal 1° al 26 novembre, la propria composizione preferita. I voti sono arrivati da tutta Italia e hanno decretato il vincitore finale. La lotta è stata serrata perché tutti gli artisti avevano dato sfogo alla propria creatività realizzando dei lavori meritevoli e originali. Un’iniziativa di successo che ha definitivamente aperto il mondo social al binomio street art e banca.

(photo credits: @polimathia)

AppsBuilder, nuovo CMS per la gestione delle app

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Da AppsBuilder un nuovo CMS, sistema cloud integrato per la gestione rapida dei contenuti di app multipiattaforma. E’ la proposta White Label di AppsBuilder per le aziende che vogliono offrire alla propria community web servizi di marketing e advertising anche su mobile

appsbuilderLe applicazioni in mobilità fruibili su smartphone e tablet sono in crescita esponenziale, come testimoniano tutti i più recenti studi sull’argomento  che ne evidenziano il sorpasso rispetto ai desktop PC quali strumenti per la connessione al web. Com’è facile intuire, il trend del momento è a favore di chi a Internet accede via cellulare. Quindi il mondo app si eleva a opportunità di business estremamente interessante e servizio essenziale per tutte le aziende che nell’immediato futuro devono «ripensare» i propri siti o contenuti web per la rivendita su mobile. La novità che AppsBuilder lancia va in questa direzione. Per loro infatti, oggi lancia una piattaforma CMS (Content Management System) e un programma di affiliazione in modalità White Label, che prevede la certificazione come partner (sul modello di Google AdWords) nonché supporto in termini di formazione per utilizzarla al meglio.

Il nuovo strumento self service CMS AppsBuilder è una soluzione cloud flessibile che, con pochi click guidati, consente la creazione e la gestione di app personalizzate per tutti i più diffusi ambienti mobili e sistemi operativi: iPhone/iPod e iPad, smartphone e tablet Android, dispositivi Windows Phone 7.5, Windows 8, e le web app in HTML5 (il mobile web site).

Ma qual è l’identikit delle aziende target del CMS AppsBuilder? Sono quelle che hanno un ampio bacino di utenza e vogliono capitalizzarlo anche su dispositivi di ultima generazione. Per sottoscrivere l’abbonamento a questo servizio AppsBuilder, basta andare alla pagina www.apps-builder.com/it/affiliazione, inviare la richiesta e dare il via libera alla creatività.

Ciò che lo rende unico, è davvero la capacità di completare la gamma dei servizi al cliente in modo facile e intuitivo – in soli 10 minuti – senza particolari competenze informatiche o di programmazione, consentendo così alle aziende di “scalare” il business senza dover creare un team interno di sviluppatori. Le ultime funzioni implementate sul CMS AppsBuilder facilitano ancora di più la gestione totale delle app da quando vengono create al momento in cui sono caricate sugli store, e per tutto il periodo in cui sono utilizzate dai clienti.

Rispetto alla versione “standard” di Apps-Builder.com c’è di più. Dalla speciale dashboard, è possibile personalizzare il design delle app con il proprio marchio, di modificarle, filtrarle per clienti o data di creazione e visualizzare le anteprime. Tramite il pannello d’amministrazione multi-utente, si possono inserire o eliminare gli account dei clienti adattando la grafica a 360°– inserendo logo, colori aziendali, font, sfondi. Il tutto senza nessun riferimento ad AppsBuilder, trasformando il CMS in un vero e proprio sito accessibile con user e password specifici. E grazie al cloud publishing, l’aggiornamento delle applicazioni già pubblicate sugli Store è in tempo reale.

Il sistema CMS che lanciamo oggi permette di «traghettare» su mobile con una modalità di creazione e gestione delle apps davvero veloce. Lo abbiamo studiato volutamente per tutte quelle realtà che dispongono di un proprio network di clienti e vogliono supportarli nell’evoluzione verso il mondo digitale. Un trend che rappresenta un’opportunità di business soprattutto nel nostro Paese, leader per la diffusione di smartphone e tablet”, commenta Daniele Pelleri AD e Co-fondatore di AppsBuilder. “Intendiamo posizionarci come partner autorevoli di quelle società, che grazie a noi saranno in grado di offrire ai clienti un servizio completo e all’avanguardia”.

Ogni giorno AppsBuilder sperimenta e implementa nuove funzionalità per essere sempre al passo con le ultime novità dalla tecnologia.Vogliamo essere costantemente in linea con i trend tecnologici del momento per soddisfare le richieste dei nostri potenziali clienti. Quindi anche il CMS potrà sempre essere aggiornato in tempo reale e in modo autonomo”, spiega Luigi Giglio, Chief Technology Officer e Co-fondatore di AppsBuilder.

Ecco in sintesi le funzionalità del CMS di AppsBuilder:

  • gestione dei contenuti dal CMS installato direttamente sul server aziendale e aggiornamento istantaneo su tutti i dispositivi;
  • creazione autonoma delle app e layout personalizzabili con il marchio aziendale
  • monetizzazione delle app e rivendita del servizio al proprio database clienti
  • statistiche e reportistica sull’andamento delle app e sul loro ciclo di vita

AppsBuilder è una realtà tutta italiana, che ha iniziato a prendere forma nel 2010 dalla mente di due giovani allora studenti di ingegneria informatica del Politecnico di Torino: Daniele Pelleri (27 anni) e Luigi Giglio (25 anni),  che ad aprile 2011 hanno lanciato ufficialmente la Startup grazie al sostegno iniziale di Massimiliano Magrini (Annapurna Ventures), lead investor dell’operazione, e di Mario Mariani (The Net Value), che li hanno sostenuti nella fase di seeding. Sono stati loro, i due Business Angel del Web, che hanno convinto i gestori dei fondi Vertis Venture e Zernike Meta Ventures, a finanziare la Startup Internet con un’iniezione di capitale pari a 1,5 milioni di euro (23 ottobre 2012).

Antonello Piroso nuovo direttore editoriale di Blogo.it

Antonello Piroso diventa il nuovo Direttore Editoriale del nuovo Blogo, inizia una nuova era per la web TV in Italia, con il lancio della prima serie indipendente in grado di tenere testa ai talk show televisivi

Antonello-Piroso---Blogo.itDopo anni di conduzione di seguitissimi talk show e Direttore di TG presso i principali broadcaster nazionali, Antonello Piroso assume l’incarico con l’obiettivo di far evolvere quello che è oggi il terzo brand di free news online in un prodotto editoriale sempre più innovativo, con il lancio di un inedito progetto di webTV, che coinvolgerà i protagonisti più noti della scena italiana. A partire da oggi infatti andrà in onda tutti i giorni dalle 12.00 alle 12.30 Blogo in diretta, il nuovo web show condotto da Piroso e trasmesso in esclusiva su Blogo.it. Durante il programma verrà proposto un mix irriverente di cultura, politica, sport e notizie tramite interviste con i personaggi più interessanti del momento.

Un progetto del tutto inedito che si accompagna ad un restyling completo del sito: per facilitare la navigazione, infatti, Blogo.it si presenta oggi con un nuovo design più semplice, efficace ed immediato; grazie ad un lavoro costante di Content Curation verrà data maggiore visibilità ai contenuti prodotti ogni giorno dai blogger nei verticali di riferimento e verrà migliorata la user experience del lettore grazie ad una maggiore integrazione dei contributi editoriali prodotti su tutto il network. Blogo.it potrà contare inoltre su un nuovo team redazionale dedicato alla produzione di contenuti originali, guidati dal nuovo Direttore Editoriale.

Dopo aver consolidato la propria posizione di terzo più grande player di news on-line in Italia, dopo Corriere.it e Repubblica.it, Blogo.it conta attualmente più di 7 milioni di utenti al mese.  In seguito al recente restyling e all’ingresso di Piroso, Blogo.it si prepara ad affrontare una crescita ancora più dirompente, che trarrà linfa dalla profonda cultura televisiva italiana, con l’obiettivo di far migrare spettatori dalla TV tradizionale al primo canale veramente indipendente nel Paese. Per la prima volta infatti si propone su una web TV un programma in grado di tenere testa ai talk show televisivi. L’obiettivo sarà attirare un pubblico di nuova generazione che ha fame di notizie e opinioni e le cerca in una fonte davvero indipendente: un bacino di utenti attivo e coinvolto, che preferisce passare gran parte del proprio tempo libero online invece di limitarsi ad un consumo passivo di TV.

“Il video on-line sarà un elemento chiave della nostra strategia media per i prossimi anni”, commenta Salvatore Esposito, co-fondatore e CEO di Populis, “gli utenti Web stanno accedendo a una percentuale di contenuti video e TV online in rapida crescita e il settore sta conquistando sempre più terreno. Vediamo un grande potenziale nella realizzazione di un network indipendente di trasmissioni che creerà una convergenza con la TV classica, per conquistare fette sempre più grandi di audience. Gli inserzionisti puntano sempre di più su programmi online di successo e siamo certi si tratti di un mezzo in grado di esercitare un impatto sempre più forte sul nostro numero di utenti e sul nostro modello di business nel prossimo futuro.”

(photo credits: blogo.it and official fanpage)

Open Data e Open Gov spiegati da Morena Ragone

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Open Data e Open Gov sono ormai molto diffusi come termini anche se spesso sfugge il significato concreto. Allora ce li facciamo spiegare bene da Morena Ragone, giurista e vice presidente di Wikitalia che ha partecipato di recente a Floss in festa 2012

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Al Floss in festa 2012 (qui lo storify della giornata), svoltosi a Perugia venerdì 30 novembre in un affollato Centro Congressi Capitini, è intervenuta tra gli altri relatori Morena Ragone, giurista e vice presidente di Wikitalia e del Circolo dei Giuristi Telematici, per parlare di dati aperti, governo aperto ed alfabetizzazione. Nonostante se ne parli sempre più frequentemente, infatti, il concetto di open data non è chiaro a molti.

Per dato aperto – ha affermato  la Ragone – si intende un insieme di dati liberamente accessibili, utilizzabili e riutilizzabili, senza restrizione alcuna derivante da diritti di privativa individuale come copyright e brevetti in primis” 

Open gov è sinonimo pertanto di discontinuità con il modello operativo precedente, esaltazione della conoscenza come bene comune, valorizzazione delle nuove forme di cittadinanza digitale oltre che di approccio collaborativo e partecipativo e ascolto dei bisogni dei cittadini. Un governo open è possibile, ma prevede importanti cambiamenti.

“Serve un nuovo modo di pensare – ha continuato la Ragone – che vede al centro delle amministrazioni i cittadini con un necessario passaggio dall’analogico al digitale, un’apertura alla rete e ai network e un utilizzo massivo delle tecnologie ICT”

Quando oggi si pronuncia la frase apertura dei dati, invece, le Pubbliche Amministrazioni, almeno “di getto”, sono portate a pensare di liberare i dati che hanno, quelli già pronti, per i quali la pubblicazione è piuttosto indolore e che potrebbero essere semplicemente riprodotti nel portale piuttosto che in un dataset. Ma spesso i dati disponibili non sono così utili per il cittadino e tanto meno per le imprese, quindi, il dato è aperto, pubblico, accessibile ma inutilizzato, quasi impercettibile.

“Esempi di dati interessanti che possono essere messi a disposizione – afferma Morena Ragone – sono quelli finanziari, ovvero quelli dei bilanci della PA, delle sovvenzioni, dei contributi e delle consulenze. Sono questi i dati da individuare e pubblicare in formato aperto”

I limiti, come in ogni cambiamento, non mancano di certo. Tra i maggiori c’è sicuramente l’esistenza di una legislazione uniforme che possa fare da base per la diffusione dell’open data. Poco numerose sono le regioni che hanno previsto forme di governo aperto tramite leggi regionali: Piemonte, Lazio, Puglia, Provincia Autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia e Umbria. Oltre la normativa, il rischio da evitare è fare sforzi di pubblicazione inutili per i cittadini.

“Come riportato dal Guardian – fa notare la Ragoneoltre l’80% degli utenti che accede non scarica poi i dataset, dimostrando uno scarso interesse”.

C’è open gov, dunque, se c’è analisi dei dati da liberare e coinvolgimento di cittadini e imprese, soggetti ai quali le PA si possono avvicinare rendendosi trasparenti.

Bersani vince le primarie, ma Renzi regge sul Web

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Bersani vince le primarie del centro-sinistra con oltre il 60% e Renzi invece raccoglie i consensi della Rete secondo quanto ha raccolto Vincenzo Cosenza attraverso i tool di monitoraggio di BlogMeter

[dropcap]B[/dropcap]ersani vince le primarie del centro-sinistra e sarà il candidato alle prossime politiche del 2013 anche se ancora non si sa bene con quale legge elettorale. Sul Web, come abbastanza prevedibile, si può dire che il vincitore morale resta Renzi, si resta nel senso che Matteo Renzi dall’inizio della sua campagna per le primarie ha sempre avuto buoni consensi che arrivavano dalla rete. E ce lo confermano anche i dati che Vincenzo Cosenza ha raccolto con gli strumenti di BlogMeter che evidenziano come il sindaco di Firenze anche negli ultimi giorni abbia raccolto ancora consensi sui social network ma che alla fine non si è tradotto in voti concreti.

Intanto c’è da dire che in una settimana, da domenica scorsa a ieri sera, si sono registrate ben 589.838 conversazioni, quasi il totale di quelle raccolte nei primi 20 giorni di novembre. E nello specifico, il 90% di queste proviene dai social network, di cui il 49% hanno riguardato Renzi, il 36% Bersani, il 10% Vendola, 3% Tabacci, 2% Puppato.

Ma vediamo il dettaglio sui social network:

– su Facebook la pagina di Renzi ha visto un incremento di 70.578 fan (+36,4%), con una media giornaliera di 10.082 fans. Le persone che hanno dato vita ad un minimo di interazione sulla pagina sono state 45.492 (+12,8%). Più modesto l’incremento della pagina del segretario del PD, +3.106 fans (+3,7%), con una una media giornaliera di 443 fans. Sulla sua pagina l’interazione è stata comunque inferiore alle potenzialità, 7.144 (-22%). Diverse le basi di fan, quella di Renzi è composta principalmente da giovani di 25-34 anni, quella di Bersani è caratterizzata da due fasce diverse: 25-34 e 45-54;

– su Twitter il sindaco di Firenze ha aggiunto 23.774 nuovi followers (+11,3%), una media giornaliera di 3.396. Pierluigi Bersani, invece, ha accolto 8.171 nuovi followers (+5,3%), una media al giorno di 1.167.

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Per quanto riguarda l’engagement, Matteo Renzi si dimostra essere più coinvolgente del suo contendente Bersani:

– su Facebook infatti il sindaco di Firenze colleziona tra like, share, commenti, post spontanei 490.722 reazioni, ossia 1000 fans generano 322 azioni e ogni post scritto ottiene 8.323 interazioni. Bersani invece raccoglie 37.899 reazioni, ossia ogni suo fans genera 64 azione e ogni post scritto ottiene 977 interazioni;

– su TwitterRenzi riesce ad ottenere 305 reazioni (retweet e risposte) e complessivamente i suoi contenuti vengono ritrittati 12.111 volte. Il segretario del Pd Bersani per ogni tweet riesce a generare 76 reazioni, per un totale di 5.827 retweet. E questo lo possiamo notare anche guardando i tweets dei due candidati a dato ormai consolidato. Il tweet di Matteo Renzi che ha raggiunto il maggior numero di condivisioni è l’ultimo che ha ottenuto 2.935 RT e 1.165 preferiti, per un totale di 4.100 condivisioni

Mentre il tweet più popolare di Bersani è quello con cui fa il suo ringraziamento proprio a Matteo Renzi e ottiene un numero di condivisioni largamente inferiori a quelle del sindaco di Firenze: 212 RT e 39 preferiti per un totale di 251 condivisioni


Dare un giudizio politico non è certo quello che ci compete ma certamente c’è da sottolineare che questo è un bel segnale per la politica italiana, come lo evidenzia anche Vincenzo Cosenza, in questi giorni le primarie hanno attratto molta attenzione da parte della rete e fin qui è ampiamente dimostrato. Certo resta il fatto che Renzi, di gran lunga superiore ai suoi sfidanti in termini di uso e capacità di gestione degli strumenti sul web, non è stato in grado di trasformali in voti concreti o comunque di concretizzare al meglio questo suo vantaggio. Già ieri sera, a voto ancora caldo, cominciavano a girare strane associazioni ossia “ha perso Renzi e perde il Web“. Associazione quanto mai sbagliata, come sbagliato e miope continuare a considerare il Web come fosse un pianeta astratto. Il Web è una platea in più sui cui giocare le proprie possibilità, non un’entità astratta. Se Renzi, pur ottenendo un buon riscontro sul Web, non sia stato in grado di vincere è evidente che qualcosa di sbagliato nella sua campagna c’è. Non basta essere sulla Rete per essere innovatori o rivoluzionari, ma bisogna saperla usare, saperla interpretare e farne tesoro.

(photo credits: Ansa, Ettore Ferrari photographer)
(graphics: Vincenzo Cosenza)

Anche noi siamo stati come la Siria

La situazione in Siria continua ad essere grave e il recente oscuramente della rete nel paese non fa ben sperare purtroppo. Quello che possiamo fare tutti è continuare a parlare di questa terribile situazione, di mantenere vivo l’interesse per una zona fondamentale per una pace duratura in Medio Oriente. E non scordiamoci che anche noi siamo stati come la Siria

E’ terribilmente difficile parlare della Siria, si ha un po’ l’impressione che le notizie a riguardo non subiscano nessun effetto, che niente riesca ad infrangere l’indifferenza. Forse perché non sentiamo da parte della comunità internazionale una presa di posizione forte che condanni la violenza e che intraprenda azioni per una risoluzione pacifica del conflitto. Da ieri le comunicazioni via web sono state interrotte dal regime di Assad, in alcune zone non è possibile neanche il collegamento telefonico, fatti del genere, mi dicono, sono già accaduti in precedenza. Non oso immaginare l’angoscia di chi vive fuori e dentro questa nazione, non sapere quello che ti sta accadendo o che ti potrebbe accadere, non sapere cosa ne è dei tuoi familiari. Le ultime notizie forse sono state ancora più terribili di quelle precedenti, solo nella giornata di ieri 71 civili sono stati uccisi, di cui 17 erano bambini. Mentre guardo sui social network le foto dei festeggiamenti della Palestina riconosciuta dall’ONU come Stato Osservatore penso alla Siria. Ho come l’impressione che la repressione di questi giorni sia divenuta ancora più cruenta, spero solo che questo sia il segno di un ultimo atto di un delirio che si perpetua da troppo tempo sotto gli occhi di tutti.

Un segnale arriva dagli Stati Uniti che si dichiarano pronti al riconoscimento dell’opposizione come rappresentante legittima del popolo siriano e per questo motivo dicono di voler fare di più riguardo al conflitto che da oltre 20 mesi ha registrato più di 44.000 morti. Mi chiedo cosa si sia aspettato fino adesso. Non esiste nessuna valida ragione per non voler fermare questo orrore, di tempo se n’è perso fin troppo. Il valore anche di una singola vita è superiore a qualsiasi posizione, per questo motivo spero ancora in una via al dialogo che riesca a smontare i soprusi e che dia libertà e democrazia al popolo. Naturalmente riconosco l’impotenza di noi persone comuni ma allo stesso tempo credo sia importante non far sentire soli i siriani, dar voce alla loro volontà di pace, volontà che ho sentito nelle parole e ho visto sui volti dei ragazzi che hanno organizzato lo scorso 17 Novembre a Bologna una marcia per i bambini siriani.

Mi rammarico di non sentire, da parte dei nostri artisti e intellettuali, parole atte a condannare le atrocità in Siria, nonostante questo in quel paese c’è chi ancora agisce per la pace mettendo a rischio la propria vita come le spose di Damasco che sono state recentemente arrestate per essersi presentate sotto il palazzo del governo vestite di bianco con uno striscione dove capeggiava la scritta: “Stop alle uccisioni: Vogliamo un paese per tutti i siriani”. Queste donne sono uno splendido esempio per tutta l’umanità.

Siria blackoutIl recente oscuramento di internet ha mosso l’interesse degli hacker di Anonymous i quali hanno dichiarato dal loro sito di voler rimuovere dal web qualsiasi contenuto proveniente dal regime di Assad non ospitato sui network siriani iniziando dai siti dalle Ambasciate siriane all’estero. Sempre oggi leggo le notizie riguardo alla piccola grande missione della Scuola di Pace che è giunta ad Antiochia, sul confine turco con la Siria, per portare ai bambini rifugiati Gioia e Colori. Su facebook hanno pubblicato le foto dei disegni dei bambini che lanciano un SOS, nel commento dell’album leggo:

“Non ci sono bambini vittime di una guerra che possono essere salvati e altri no, per una strana teoria degli equilibri mondiali. La Pace è la Pace dappertutto!

Parliamo ancora della Siria nel nostro piccolo, proviamoci anche se sembra che non serva a nulla, facciamolo per questi bambini che, come tutti, hanno diritto ad un’infanzia piena di gioia e che sia libera da ogni forma di violenza.

(cover image credits: Al Jazeera)
(questo post è apparso su: sabrinaancarola.blogspot.it)

Enjoy your safe orgasm, Giornata Mondiale contro l’AIDS

“Enjoy your safe orgasm” è il nome della campagna di prevenzione e sensibilizzazione che David Mayer Naman e NPS Italia onlus lanciano per la Giornata Mondiale contro l’AIDS. La campagna prevede la diffusione di un video virale, che vi mostriamo, una raccolta fondi, una vendita benefica di t-shirt e la distribuzione di gadget e profilattici all’interno dei punti vendita David Mayer Naman

Oggi per la Giornata Mondiale contro l’AIDS siamo felici di dare il nostro sostegno a NPS Italia onlus, un’associazione italiana fondata da persone sieropositive che dal 2004 opera nel campo della prevenzione, sensibilizzazione, informazione e supporto psico-sociale per le problematiche legate all’Hiv-Aids. E oggi sosteniamo la loro campagna realizzata con David Mayer Naman, marchio di moda maschile attivo sul mercato fashion dal 1996, molto interessata alle campagne sociali che coinvolgono i giovani. L’iniziativa è partita, da ieri 30 novembre e durerà fino a domanni 2 dicembre, nei punti vendita David Mayer Naman con la campagna “Enjoy your safe orgasm”. L’operazione sociale prevede la diffusione di un video virale, una raccolta fondi, una vendita benefica di t-shirt e la distribuzione di gadget e profilattici all’interno dei punti vendita David Mayer Naman.

L’oggetto centrale della campagna è un video artistico realizzato dalla regista Alessandra Cataleta con musiche originali di Marco Guazzone & Stag. Il video vuole sensibilizzare il pubblico ad avere rapporti sessuali protetti e far riflettere, attraverso il suo messaggio, sull’importanza dell’uso del profilattico durante l’intimità di coppia, sottolineando il valore della prevenzione. Il messaggio mira ad abbattere i pregiudizi che raffigurano il sesso protetto come sesso meno intenso e piacevole.

In tutti e venti i punti vendita nazionali di DMN, durante i tre giorni sarà possibile lasciare un’offerta per finanziare le attività di Nps Italia Onlus. Inoltre, lo stilistaDavid Mayer Namanha personalmente realizzato delle esclusive T-shirt “enjoy your safe orgasm” acquistabili nei negozi della catena. I proventi della vendita saranno poi devoluti a Nps Italia.

Ma l’iniziativa David Mayer Naman, appoggiata anche da Equality Italia, non finisce qui: all’interno dei punti vendita sarà infatti possibile ritirare gratuitamente una scatola di preservativi, offerta grazie alla collaborazione con ESP Care Srl, importatrice esclusiva per l’Europa della linea Enjoyable Safe Pleasure, fabbricata dalla Medical Latex (DUA) in Malesia secondo i rigidi standard di qualità internazionale, unicamente con lattice di gomma naturale e senza sostanze di origine animale.

“L’organizzazione di campagne sociali è un argomento che mi sta a cuore – afferma l’imprenditore David Mayer Naman – e non è la prima volta che realizziamo delle iniziative per sensibilizzare i ragazzi sulle malattie sessualmente trasmissibili. Non si parla più di questa malattia e i ragazzi iniziano a sentirla lontana e a viverla come qualcosa che ‘a me non può accadere’. Un po’ come per noi imprenditori è successo con la crisi economica. Le ultime crisi strutturali erano così lontane nel tempo che abbiamo iniziato a sentircene immuni e così molti hanno abbassato la guardia e si sono lasciati cogliere di sorpresa”.

Già nel 1997, venne realizzata una campagna sociale che prevedeva la consegna di un kit di sopravvivenza nel quale, oltre a un fiammifero, un gettone telefonico e una spilla da balia, era ovviamente incluso un preservativo (il preservativo come genere di prima necessità). Nel 2003 Inoltre lo stesso marchioDavid Mayer Namanfece realizzare dei profilattici brandizzati distribuiti in omaggio nei propri negozi.

“Contiamo di far proseguire queste collaborazioni con i nostri partner anche in futuro – aggiunge ancora l’imprenditore – magari con iniziative di sensibilizzazione durante il periodo estivo, momento in cui, mi informano i miei partner di NPS, il virus dell’Hiv raggiunge un drammatico picco di diffusione”.

“La campagna con David Mayer Naman ci ha convinto da subito in quanto vicina allo spirito di comunicazione e prevenzione di tutte le iniziative di NPS Italia onlus – dichiara Rosaria Iardino, presidente onorario NPS Italia onlus – è fondamentale infatti parlare del profilattico, far capire che non cambia l’amore ma salva la salute”.

L’iniziativa è stata presentata in anteprima il 28 novembrecon una conferenza stampa presso Palazzo Montecitorio – Camera dei Deputati alla presenza di Rosaria Iardino (presidente onorario NPS Italia), David Mayer Naman, l’onorevole Anna Paola Concia, l’onorevole Gianni Mancuso, Mariangela Errico (presidente NPS Italia onlus) e Aurelio Mancuso (presidente Equality Italia) e con la partecipazione di Marco Guazzone. Il 29 novembre invece Marco Guazzone & Stag hanno suonato allo storico Piper Club di Roma: durante la serata è stato proiettato il video “Enjoy your safe orgasm” e la band, vestita interamente di bianco per l’occasione, ha regalato al pubblico dieci tshirt disegnate da David Mayer Naman.

Oggi vi chiediamo di fare un piccolo gesto, ossia di recarci presso i punti vendita David Mayer Naman e di sostenere l’iniziativa come meglio potete. Un gesto da parte di tutti può essere una grande mano contro questa malattia che dal 1982 in Italia ha provocato circa 64.000 casi di Aids con quasi 40.000 decessi.

#SocialTV, ecco la settimana dal 22 al 29 vista su Facebook e Twitter

E siamo al nostro appuntamento settimanale per ciò che riguarda l’audience della Social TV, ossia come gli utenti hanno seguito attraverso Facebook e Twitter i programmi televisivi più seguiti. E lo facciamo guardano i consueti dati raccolti da Reputation Manager

I dati della settimana che va dal 22 al 29 novembre 2012 vedono ancora una volta protagonista X Factor che fa registrate un’impennata su Facebook per quel che riguarda fan attivi e interazione con Chiara verso la vittoria. Servizio Pubblico di Michele Santoro si piazza al secondo posto, in calo in termini di interazione. Il talent show di Sky comunque resiste al ciclone Bersani-Renzi che su Twitter riposiziona tutti gli altri programmi.

Facebook

X Factor registra questa settimana trend da capogiro: +89% dei fan attivi e +121% di post, commenti e like dei fan.

Servizio Pubblico scende al secondo posto e per la prima volta registra una flessione degli indici di interazione: -9% dei fan attivi, -13% di post e commenti dei fan e – 16%.

Uomini e Donne stabile al terzo posto, viene raggiunta da altri due programmi della fascia pomeridiana: Alle falde del Kilimangiaro e Pomeriggio 5.

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The Best Post

I post più graditi di questa settimana sono tutti per Chiara, e il primo con 8944 like è dedicato al suo inedito presentato in semifinale.

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Ti lascio una canzone ritorna in testa alla classifica “action”, seguita da Servizio Pubblico e Uomini e Donne.

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Twitter

X Factor si conferma anche questa settimana come il programma più twittato (48% dei tweet su #xf6), ma il confronto tra Bersani e Renzi su Rai Uno, proprio come era accaduto per quello su Sky, ha invaso la classfica piazzandosi al secondo posto (gli hashtag #1csx2 e #cxrai totalizzano il 32% dei tweet settimanali) prima di Servizio Pubblico.

L’effetto delle primarie si nota anche sul posizionamento degli altri programmi che se ne sono occupati. Ad esempio Porta a Porta e Che tempo che fa guadagnano posizioni  arrivando subito dopo Servizio Pubblico e superando Piazza Pulita, che dedicherà al ballottaggio una puntata speciale stasera, 30 novembre.

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Nell’ultima settimana, sempre in relazione alle loro partecipazioni televisive, Renzi è più twittato di Bersani, il quale è seguito a ruota da Daniele, l’ultimo eliminato di X Factor.

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Allora che ne pensate? Quanl è stato l’evento televisivo che più avete seguito?

Windows 8, avvio lento rispetto al predecessore Windows 7

windows-8

StatCounter oggi pubblica i dati che fanno riferimento al primo mese dal lancio del nuovo sistema operativo di casa Microsoft, Windows 8. Ebbene, nonostante siano state vendute 40 milioni di licenze, Windows 8 registra un avvio più lento di quanto fece Windows 7 dopo trenta giorni dal lancio ufficiale nel 2009

windows-8StatCounter oggi rende noto dai suoi dati raccolti da StatCounter Global Stats, sulla base di 15 miliardi di pagine web visualizzate ogni mese, di cui 4 miliardi provenienti solo dagli Usa, attraverso 3 milioni di siti, che Windows 8 a distanza di un mese dal lancio ufficiale ga registrare un avvio più lento di quante fece nel 2009 il suo predecessore Windows 7. Alla data del 26 Novembre, quindi solo qualche giorno fa, Windows 8 faceva registrare una percentuale di mercato al 1,31% mentre Windows 7 fece registrare nel primo mese 4,93%.

Negli Stati Uniti Windows 8 ha raggiunto l’1,77% di utilizzo un mese dopo il lancio rispetto al 5,21% di Windows 7.

“Microsoft ha già venduto di 40 milioni di licenze per Windows 8, ma questo non si è ancora tradotto in cifre significative di utilizzo. Ciò può essere dovuto al fatto che le vendite sono quelle riferite ai ai produttori, piuttosto che agli utenti finali. In questa ottica è possibile che Windows 8 possa ottenere una spinta grazie agli acquisti di Natale che sono ormai alle porte “, ha commentato Aodhan Cullen, CEO di StatCounter

A livello globale, Windows 7 alla data del 26 Novembre ha fatto registrare il 52,4% di utilizzo, seguito da Windows XP al 26,5%. Negli Stati Uniti Windows 7 è al 49,48% seguito da XP con il 16,07%, avanti a Mac OS al 15,48%.

Come si vede dai dati qui in basso, c’è da sottolineare che nei primi 30 giorni Windows 8 ha comunque triplicato il suo utilizzo passando dallo 0,38 fino a raggiungere appunto l’1,31%

Usage Share at Launch Date* – 

One month after launch – 

Relative Increase

Windows 7   

2.21%

4.93%

223%

Windows 8        

0.38%

1.31%

345%

*22 Oct 2009/26 Oct 2012

Va poi considerato che il lancio di Windows 8 e coinciso con l’arrivo dell’Uragano Sandy negli Usa e questo potrebbe avere avuto delle conseguenze.

Rivoluzione Tv 2.0, alla scoperta delle Web Television [Live Streaming]

Rivoluzione-TV-2.0

Interessante evento oggi che trasmettiamo in live streaming “Rivoluzione TV 2.0, alla scoperta delle Web Television” a rete unificata da Lecce. Il summit dell’informazione locale online è promosso da CORECOM Puglia. Sarà inoltre presentata la ricerca a cura della Fondazione Rosselli sui media digitali locali

Le sfide future dell’informazione locale si giocano anche attorno al ruolo dei media online, alla progressiva penetrazione delle reti a banda larga e dei device mobili che stanno modificano le modalità di accesso alle informazioni.

Rivoluzione-TV-2.0Oggi, venerdì 30 novembre, sarà presentata la ricerca della Fondazione Rosselli – Istituto di Economia dei Media (IEM), commissionata da Co.Re.Com Puglia e realizzata con il supporto dell’Osservatorio Altratv.tv, sull’informazione locale online. Focus sui nuovi servizi audiovisivi via web: struttura editoriale, sistemi produttivi e distributivi, sostenibilità economica. Lo studio sarà illustrato a Lecce nell’Auditorium del Museo provinciale Castromediano (via Gallipoli, 28).  Interverranno, tra gli altri: Paolo Perrone (Sindaco di Lecce), Antonio Maria Gabellone (Presidente della Provincia di Lecce), Onofrio Introna (Presidente Consiglio Regione Puglia), Felice Blasi (Presidente Corecom Puglia), Bruno Zambardino (Fondazione Rosselli), Filippo Lucci (Presidente Nazionale Corecom), Giulio Votano (Autorità per Garanzie nelle Comunicazioni), Paola Laforgia (Presidente ODG Puglia), Raffaele Lorusso (Presidente FNSI Puglia), Roberto Venturini (Digital Planner). Modererà Adelmo Gaetani (Corecom Puglia).

Nel pomeriggio spazio alle web tv pugliesi che ogni giorno documentano ciò che accade nel loro territorio. Insieme a loro interverranno: Piero Gaffuri (Amministratore Delegato RAI Net) e Giampaolo Colletti (co-founder Altratv.tv e autore “Social TV”, Gruppo24Ore). Modererà Stefano Cristante (Corecom Puglia) dopo i saluti di Simona Manca (Vice-presidente della Provincia di Lecce).

L’incontro sarà trasmesso in diretta “a rete unificata” oggi a partire dalle ore 10 qui sul nostro blog, su Corecom.consiglio.puglia.it, su Altratv.tv e sulle web tv, blog, videoblog e media locali digitali del network. In live streaming anche sui grandi network editoriali come, ad oggi: Tiscali.it, Dire.it, Gazzettamezzogiorno.it, Quotidianodipuglia.it, Millionaireweb.it, Digital-sat.it, Ustation.it.

Il Co.Re.Com Puglia (Comitato Regionale per le Comunicazioni) ha la funzione di gestire, governare e controllare il sistema delle comunicazioni sul territorio della regione: è al tempo stesso organo regionale, organo delegato dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e referente operativo del ministero delle Comunicazioni.  
 
La Fondazione Rosselli è un istituto di ricerca indipendente e no-profit che opera nell’ambito delle scienze sociali, economiche e politiche. Finalità della Fondazione è promuovere lo studio delle politiche pubbliche con un approccio cognitivo interdisciplinare. 
 
Altratv.tv® è l’osservatorio italiano sulle web tv e sui media locali posizionati in rete. Attualmente mappa 642 antenne, oltre 30 media universitari e 815 media locali. Dal 2010 è anche network: propone trasmissioni “a rete unificata” che vanno sulle web tv aderenti e sui grandi network con uno stesso codice di trasmissione.

Confronto su Twitter Bersani-Renzi , ecco gli argomenti più twittati

Il confronto finale tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi per il ballottaggio delle primarie del centro-sinistra di domenica ha avuto un ottimo riscontro anche su Twitter e non poteva essere altrimenti. Grazie ai dati raccolti da Reputation Manager, vediamo quelli che sono stati gli argomenti più twittati

Il popolo di Twitter si sa ha le sue regole. E infatti il 64% delle persone ha commentato il confronto su Rai Uno tra Bersani e Renzi utilizzando gli hashtag #1csx2, #csxrai a dispetto del lunghissimo e scomodo #bersanirenziconfrontofinale scelto dalla Rai (utilizzato solo dall’ 1,22% dei “twitteri”). Il resto ha continuato ad utilizzare i vari #csxiamo, #csxfactor, #primarie e altri. Il commento via tweet ha preso dunque innumerevoli direttrici. Reputation Manager le ha seguite tutte, per verificare quali argomenti del dibattito siano rimbalzati maggiormente in Rete.

Dalla classifica totale degli hashtag più utilizzati nei tweet vediamo che #Renzi supera di poco #Bersani (5,61% vs 4,43% dei tweet) anche se tra i primi 50 si piazza#votobersani. Molto utilizzato #Linkiesta che ha promosso il suo commento in diretta, e commentata la conduzione di Monica Maggioni. Frequente il richiamo a #portaaporta e#vespa, andato in onda subito dopo per commentare il confronto. #Casini è stato in generale il politico più citato.

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Se guardiamo invece alle parole associate nei tweet a ciascuno dei due candidati, notiamo che il tema più sentito è sicuramente quello delle alleanze e della contrapposizione a Berlusconi (come si nota dalla ricorrenza di #Casini, #Vendola, #Berlusconi). Ha suscitato interesse anche l’immaginario confronto con Obama. Renzi sembra avere più presa sul pubblico, in senso positivo o negativo, sui vari temi affrontati come si nota dalla presenza di tematiche diverse nei tweet che lo nominano: #ilva, #iran, #fornero, #donne, #femminicidi #merito, mentre gli hashtag associati a Bersani, a parte #mafia #cittadinanza e #migranti, sono invece più generici.

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Insomma, anche queste informazioni possono essere utili per interpretare al meglio non solo il confronto, ma anche quelle che sono le differenze tra i due candidati. Le impressioni di chi ascolta, ma in questo caso di chi commenta e partecipa al dibattito sono senza dubbio un parametro da non sottovalutare.

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